La memoria: processi di codifica, immagazzinamento e rievocazione

Slide dal Liceo Scientifico Statale S a B i N su La Memoria. Il Pdf, adatto a studenti di Scuola superiore che studiano Psicologia, esplora il concetto di memoria, i processi di codifica, immagazzinamento e rievocazione, e si concentra sulla Memoria a Breve Termine (MBT).

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LA MEMORIA
1RSU
La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.
Cicerone
CHE COSA È LA MEMORIA?
La memoria è la capaci di acquisire,
recuperare, usare nuove conoscenze,
informazioni, abilità
(Tulving, 1987)
La memoria è la centrale operativa che interviene
in tutti i processi mentali: la percezione,
l’attenzione, l’apprendimento e lo stesso pensiero
sono resi possibili dal corretto funzionamento
della memoria.

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La memoria

La memoria è tesoro e custode di tutte le cose. Cicerone

Che cosa è la memoria?

"La memoria è la capacità di acquisire, recuperare, usare nuove conoscenze, abilità" informazioni, (Tulving, 1987)

La memoria è la centrale operativa che interviene in tutti i processi mentali: la percezione, l'attenzione, l'apprendimento e lo stesso pensiero sono resi possibili dal corretto funzionamento della memoria.Comunemente con il termine di MEMORIA ci si riferisce alla capacità di riattivare in modo parziale o totale, giusto o erroneo, gli avvenimenti del passato. La memoria non è un sistema che funziona come un archivio statico di dati, immessi una volta per tutte e recuperati così come inseriti.

Aree del cervello coinvolte nella memoria

Le principali aree del cervello coinvolte nella memoria. lobo temporale talamo ippocampo amigdala ipotalamo

Attività cognitive e memoria

Ogni forma di pensiero è resa possibile da alcune attività cognitive:

  1. la percezione: la nostra mente raccoglie e trasforma i dati provenienti dalla realtà esterna;
  2. l'attenzione: le energie mentali si concentrino su una sola attività. mette a fuoco gli stimoli interessanti, escludendone altri, che tuttavia non verranno cancellati, ma rimarranno, per così dire, "sullo sfondo". L'attenzione non è illimitata: il soggetto decide come distribuirla (es. automobilista). L'attenzione è il presupposto della memoria: non si possono conservare determinate informazioni se prima non si sono in qualche modo selezionate, a seconda della loro rilevanza, fra tutti gli stimoli che si ricevono. (Senza attenzione non c'è memoria!)
  3. la memoria: conservazione di dati relativi a sensazioni, idee, immagini, accadimenti ecc., e al loro recupero nel momento in cui ne abbiamo bisogno.

Test per valutare la memoria

Un test per valutare la memoria Per comprendere che cosa sia la memoria e quali funzioni svolga, possiamo partire da un test. Scrivete su alcuni foglietti sequenze casuali di numeri, come queste: 2 61 393 0103 92276 911971 2810113 60613584

Di solito, i risultati migliori sono compresi tra la riga di 5 numeri e quella di 9. Secondo lo psicologo statunitense George Miller la memoria a breve termine (MBT) è una specie di magazzino temporaneo che non può contenere più di 9 unità o "pezzi" di informazione, ad esempio numeri, lettere dell'alfabeto, sillabe o parole. È la legge del «magico numero sette, più o meno due» 7 +2

La memoria come sistema complesso

Gli scienziati oggi ritengono che non possediamo un'unica memoria, ma più memorie connesse tra loro.

  • La memoria visiva, detta anche "iconica", è particolarmente sviluppata nelle persone giovani e in coloro che sono capaci di "fotografare" mentalmente un oggetto, una situazione;
  • La memoria a breve termine (MBT) è il primo "magazzino" in cui entrano le informazioni. Questo tipo di memoria registra dati che servono sul momento (un numero di telefono, un indirizzo) e che poi possiamo dimenticare. La sua capacità è limitata, perché, come sosteneva Miller, può contenere circa 7 unità di informazione, e la sua durata è assai breve, cioè circa 30 secondi.
  • La memoria a lungo termine (MLT) è invece il contenitore dei ricordi veri e propri, che in teoria non si dimenticano mai e si possono recuperare in qualunque momento.
  • La memoria prospettica, a differenza di quelle elencate finora, non è rivolta al passato ma al futuro: può essere definita come una sorta di agenda interna che ci ricorda che cosa dobbiamo fare, in quale momento e in che modo, secondo quale sequenza di azioni (ad esempio: lunedì alle 15 ho appuntamento dall'ortopedico, per cui uscirò dalla piscina un po' prima del solito e dovrò ricordarmi di portare con me le radiografie, per evitare di dover passare di nuovo a casa a prenderle ... ).

Memoria a breve termine (MBT)

Nell'ambito della memoria a breve termine possiamo distinguere:

  • la memoria fonologica, che registra le informazioni verbali e acustiche;
  • la memoria visuospaziale, che registra le informazioni relative alla forma e alla posizione degli oggetti nello spazio.

Gli psicologi britannici Alan Baddeley e Graham Hitch hanno per primi concepito la MBT come una memoria di lavoro (working memory). definendola «un sistema per il mantenimento temporaneo o e per la manipolazione dell'informazione durante l'esecuzione di differenti compiti cognitivi, come la comprensione, l'apprendimento e il ragionamento».

Memoria a lungo termine (MLT)

Nell'ambito della MLT possiamo distinguere:

  • la memoria semantica, che registra nozioni come la lunghezza del fiume Po o la formula chimica dell'acqua;
  • la memoria episodica, che conserva ricordi personali o episodi della vita;
  • la memoria emozionale, che trattiene i ricordi dei momenti più significativi della nostra vita da un punto di vista emotivo (sia quelli più piacevoli sia quelli più dolorosi);
  • la memoria procedurale, che registra sequenze di operazioni come quelle necessarie per mettere in moto l'automobile o eseguire un brano al pianoforte.

Ebbinghaus: la memoria come rievocazione

Ebbinghaus: la memoria come rievocazione Il primo che ha studiato la memoria con procedure controllate per analizzarla "scientificamente" è lo psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus: studiò se stesso, memorizzando lunghe liste di sillabe senza senso, che ripeteva più volte (scelse le sillabe senza senso perché, essendo stimoli "neutri", non potevano influenzare la capacità di memorizzazione attraverso associazioni significative per il soggetto). Il primo dei risultati di Ebbinghaus è il seguente: ciò che viene memorizzato si dimentica più rapidamente nelle prime ore che seguono la memorizzazione, poi si stabilizza, secondo un andamento evidenziato dal grafico denominato "curva dell'oblio".

Conclusioni di Ebbinghaus

Ebbinghaus pervenne anche ad altre conclusioni interessanti:

  • impara di più chi fatica di più;
  • ripetere tante volte, anche più di quanto a prima vista appare necessario, giova sempre;
  • l'apprendimento distribuito, cioè parcellizzato in più momenti, è più efficace dell'apprendimento massivo, concentrato in un'unica seduta;
  • esiste un effetto seriale in base al quale ricordiamo meglio gli elementi iniziali o finali di un elenco piuttosto che quelli centrali.

Studi sperimentali di Ebbinghaus

Quali furono gli studi sperimentali sulla memoria di Ebbinghaus? Memoria EBBINGHAUS HA STUDIATO SU SE STESSO Oblio METODO "DEL RISPARMIO" Imparare a memoria liste di parole senza senso Curva della ritenzione Curva dell'oblio Con l'aumentare delle ripetizioni, aumenta la qualità della ritenzione Calo della prestazione mnestica con l'avanzare del tempo

Rappresentazione grafica degli studi di Ebbinghaus

Qual è la rappresentazione grafica degli studi di Ebbinghaus? R i C 0 ľ d 0 20' 30 gg. Nell'asse orizzontale è rappresentato il tempo trascorso dalla memorizzazione, e nell'asse verticale la percentuale di sillabe ricordate. La curva dell'oblio indica un calo della prestazione mnestica superiore all'aumentare del tempo della ritenzione.

Bartlett: la memoria come ricostruzione

Bartlett: la memoria come ricostruzione Un approccio alla memoria un po' diverso rispetto a quello di Ebbinghaus è rappresentato dagli studi dello psicologo britannico Frederick Bartlett (1886-1969), autore di un importante volume pubblicato nel 1932: Ricordare. A differenza di Ebbinghaus, che per studiare la memoria allo stato puro aveva semplificato al massimo il materiale sperimentale, usando liste di sillabe senza senso, Bartlett scelse di analizzare la memorizzazione di materiali provvisti di significato. Una volta terminata la lettura, lo studioso chiese ai partecipanti all'esperimento di esporre a loro volta il racconto. I lettori tendevano ad accorciare e semplificare la vicenda, omettendo particolari poco compatibili con la loro cultura razionale (ad esempio gli elementi soprannaturali) o riformulando alcune frasi equivoche (ad esempio "qualcosa di nero gli uscì dalla bocca" divenne "egli schiumò dalla bocca"). Bartlett ne concluse che ogni rievocazione è in realtà una ricostruzione.

Studi sperimentali sulla memoria

GLI STUDI SPERIMENTALI SULLA MEMORIA EBBINGHAUS BARTLETT studia studia L i meccanismi di memorizzazione di contenuti neutri i meccanismi di memorizzazione di contenuti dotati di significato e conclude che e conclude che ciò che viene memorizzato viene dimenticato più rapidamente nell'immediato i nostri schemi mentali condizionano i ricordi

Funzioni della memoria

ACQUISIRE CODIFICA APPRENDERE È MEMORIZZARE MEMORIA 3 FUNZIONI ARCHIVIARE RITENZIONE RECUPERARE RECUPERO

La codifica

La CODIFICA processo che converte un evento in una traccia di memoria; CODICE: insieme di regole e operazioni che convertono l'informazione proveniente dall'esterno in una traccia che può essere conservata Una volta codificate le informazioni devono essere IMMAGAZZINATE e consolidate, il consolidamento dell'informazione è favorito da nuove esposizioni all'informazione. La RIEVOCAZIONE è il processo che permette di accendere alle informazioni immagazzinate per poterle riutilizzare.

MBT: magazzino unitario

MBT MBT magazzino unitario cui giunge l'informazione proveniente dai vari canali sensoriali. La MBT trattiene poche unità di informazioni, dispone di un processo di ripasso dell'informazione che ne consente il mantenimento temporaneo (circa 30 secondi) e favorisce il passaggio in MLT. L'informazione passa attraverso il magazzino di MBT per accedere a quello a MLT.

Limiti della MBT

MBT La MBT è LIMITATA nella CAPACITÀ, ovvero nella quantità di informazione che è in grado di ritenere e nella DURATA della traccia mnesica (velocità di decadimento), quando questa non venga ripassata. Dopo un breve periodo, se la traccia non viene ripassata, si verifica OBLIO (perdita dell'informazione) per il materiale presentato.

Capacità della MBT

MBT La capacità di MBT è influenzata dalla capacità dei soggetti di raggruppare in pezzi o "ricodificare" l'informazione in unità di livello superiore “ la capacità di costruire raggruppamenti di informazione consente di aumentare le capacità di contenimento dell'informazione es. possibilità di codificare una sequenza di numeri ascoltati (5-3-7-4-1-9) in unità più ampie (53-74-19)

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