Documento da Sporterziehung Education Physique Educazione Fisica Educaziun Fisica su Basi teoriche e didattiche dell'educazione fisica. Il Pdf esplora concetti di insegnamento, apprendimento, metacognizione e differenziazione per l'università, con riferimenti per la pianificazione didattica in Educazione fisica.
Ver más23 páginas
Visualiza gratis el PDF completo
Regístrate para acceder al documento completo y transformarlo con la IA.
Bitte ti ag mich
ein Stückchen!
SPORTERZIEHUNG
EDUCATION PHYSIQUE
EDUCAZIONE FISICA
EDUCAZIUN FISICA
I principi didattici e i riferimenti teorici sono sviluppati nel fasci-
colo 1 del volume 1. Tali proposte vengono riprese in seguito nei
fascicoli 1 dei vari volumi, adattati al grado scolastico per il qua-
le il manuale è destinato. La ripresa dei diversi aspetti è rivolta
principalmente ai docenti che utilizzano solo i manuali destinati
alla classe in cui insegnano. La struttura rimane la stessa per tutti
i volumi.
1 Senso e interpretazione
Scuola dell'infanzia
2 Aspetti teorico-scientifici
3 Apprendere e insegnare
4 Ideare
5 Realizzare
6 Valutare
1 Senso e interpretazione
2 Aspetti teorico-scientifici
3 Apprendere e insegnare
4 Ideare
5 Realizzare
6 Valutare
1 Senso e interpretazione
2 Aspetti teorico-scientifici
3 Apprendere e insegnare
4 Ideare
5 Realizzare
6 Valutare
1 Senso e interpretazione
6. - 9. anno
2 Aspetti teorico-scientifici
3 Apprendere e insegnare
4 Ideare
5 Realizzare
6 Valutare
5
1 Senso e interpretazione
10. - 13. anno
2 Aspetti teorico-scientifici
3 Apprendere e insegnare
4 Ideare
5 Realizzare
6 Valutare
6 Libretto dello sport
6
2
1. - 4. anno
3
4. - 6. anno
41
Voluime 4 Fascicolo 1
1
Senso e interpretazioni
1.1 Il corpo, il movimento, lo sport
2
1.2 La rosa dei sensi
3
2
Basi scientifiche
2.1 Aspetti della psicologia dello sviluppo
5
2.2 L'apprendimento motorio
6
3
Apprendere e insegnare
3.1 Apprendere
7
3.2 Gli stili d'insegnamento
9
3.3 Insegnare ed educare
10
3.4 Riferimenti per l'insegnamento
11
4
Concepire e pianificare
4.1 Concepire e pianificare l'insegnamento
12
4.2 Fissare gli obiettivi
12
4.3 Elaborare i contenuti
13
5
Realizzare
5.1 Lo svolgimento dell'insegnamento
14
5.2 Organizzazione della classe
16
5.3 Per facilitare l'insegnamento
17
6
Valutare
6.1 Utilità, necessità e funzione della valutazione
18
6.2 Procedure di valutazione
19
Bibliografia / Ausili didattici
20
E Altri riferimenti
(ausili didattici, letteratura,
materiale)
Collegamenti con altri
settori
Elemento di sicurezza
Consigliato anche all'aperto
T
Consigliato come controllo
dell'apprendimento, prova,
punto d'incontro
Senso
Attenzione
2
Volume 4 Fascicolo 1
È parere unanime che lo sviluppo fisiologico e psicologico del bambino dai
dieci ai dodici anni, periodo di equilibrio precedente la pubertà, favorisce
l'acquisizione di abilità motorie complesse e il miglioramento della coordi-
nazione. Si tratta di una fase favorevole agli scambi e agli incontri, anche
perché a questa età gli allievi hanno voglia di imparare cose nuove.
Hanno bisogno (e il diritto) di corsi di educazione fisica e di un'attività fisica
adatti alle loro potenzialità e rispondenti alla loro motivazione ad imparare e
perfezionare. Il docente deve garantire un insegnamento che rispetti i princi-
pi della pedagogia e del promovimento della salute.
Il miglioramento dello schema corporeo passa attraverso l'accumulo di espe-
rienze motorie variate. Per meglio far conoscere i meccanismi dell'adatta-
mento si possono utilizzare diverse attività: corsa nel bosco, sforzo / recupe-
ro, alternanza di contrazione / distensione in una serie di esercizi alle paralle-
le. La riuscita o il fallimento di un esercizio, che sia del tutto nuovo o ripetu-
to per l'ennesima volta, consente di valutare le proprie possibilità. Si tratta di
meglio conoscere il proprio corpo e le sue potenzialità, di scoprire e rispetta-
re i suoi limiti. Le esperienze corporee contribuiscono a un'immagine positi-
va del corpo e ad aumentare l'autostima.
Le situazioni in cui si svolgono le attività motorie offrono ai giovani molte-
plici possibilità di adattamento. L'equilibrio, ad esempio, esercitato su pattini
in linea, sulla neve, in bicicletta, in acqua, consente esperienze motorie origi-
nali. Le competenze acquisite, come riuscire a ristabilire l'equilibrio, cadere
senza farsi male, muoversi in un elemento liquido per mezzo di materiale e
della propria forza, possono essere poi trasferite in contesti diversi.
La dimensione sportiva delle attività motorie non è certo trascurabile. In ef-
fetti la gestione della prestazione e della competizione, il far parte di una
squadra, o all'opposto l'individualismo, comportano determinate responsabi-
lità ed esigono una certa autonomia. Se fatte nel modo giusto, queste espe-
rienze possono costituire una sorta di ponte fra l'educazione fisica scolastica
e lo sport al di fuori di essa.
«Ogni nuova acquisizione si potrà fare solo a partire da una o più competen-
ze preesistenti, dalla loro scomposizione in elementi meno complessi, dallo
sperimentare gli elementi di cui si dispone dinanzi a situazioni che comporta-
no risposte nuove. A questo stadio del processo di sviluppo o di apprendi-
mento, che ogni docente ben conosce, si ha l'impressione di segnare il passo,
se non addirittura di regredire.» Gli apprendimenti si baseranno sulle abilità
motorie fondamentali acquisite nei primi anni di scuola.
Rapporto con il corpo:
v. fasc. 2/4, p. 3
Acquisizione di abilità:
v. fasc. 1/4, p. 6
Senso e interpretazioni
v. fasc. 1, p. 16, ss.
Lo sviluppo senso-motorio:
v. fasc. 1/1, p. 54
(Hauert, 1997)
1 Senso e interpretazioni
Volume 4 Fascicolo 1
3
Le scienze dello sport spiegano in molti modi le diverse attività fisiche. An-
che le motivazioni che spingono alla pratica dello sport sono diverse da indi-
viduo a individuo, da una volta all'altra, dipendono dalla situazione e dal
contesto generale. Kurz (1977), le ha riunite in sei categorie, che consentono
diversi approcci, vari trattamenti e pertanto permettono di interessare un nu-
mero rilevante di allievi.
sentirsi bene,
essere in forma
e in buona salute
muoversi in armonia e in equili-
brio; imparare a rilassarsi,
migliorare la condizione fisica e
imparare a recuperare
partecipare
e far parte
sperimentare
scoprire e imparare
cooperare, collaborare,
pensare e realizzare
un progetto comune, favorire lo
spirito di squadra
arricchire il proprio repertorio di
movimenti, sperimentarne di
nuovi, acquisire competenze
cercare la sfida
e rivalizzare
creare ed
esprimersi
osare, misurarsi e lottare,
confrontarsi agli altri e
all'ambiente
esprimersi, variare, presentarsi,
utilizzare il movimento per
comunicare
allenarsi e
raggiungere delle
prestazioni
svolgere attività regolare, realiz-
zare delle prestazioni, scoprire e
rispettare i propri limiti
Tutte le prospettive sono integrate all'insegnamento dell'educazione fisica e dello sport a scuola,
che spesso vede il piacere come elemento determinante
4
Volume 4 Fascicolo 1
Movimento, gioco e sport sono per i bambini mondi tutti da scoprire; la ri-
cerca del benessere risponde alla soddisfazione del bisogno di star bene. Si
tratta di una ricerca che assume forme diverse, che vanno dalla pratica di atti-
vità fisiche all'uso di tecniche di rilassamento o di prestazione come bagni,
massaggi ... Esempi per cercare di rispondere a tale bisogno:
Una delle motivazioni comuni a tutti gli individui, strettamente connessa
all'autostima, è poter sfoggiare le proprie competenze. Imparando, miglioran-
do, capendo, collegando diversi saperi, l'allievo cerca di risolvere i compiti
datigli. Esempi per facilitare la creazione di collegamenti fra le conoscenze:
Gli allievi sanno osservare e ripetere quanto visto. La natura, la cultura, le
attività sportive o quotidiane sono altrettante fonti di ispirazione per l'espres-
sione corporea a scuola. Osare mostrarsi e guardare gli altri giudicando la
qualità del movimento potrebbe essere uno dei principali obiettivi.
Esempi:
Ai bambini piace poter constatare i progressi fatti, ed inoltre hanno bisogno
di obiettivi per strutturare l'apprendimento. Apprezzano molto un programma
di allenamento, se ne vedono il senso. Esempi:
La sfida cambia a seconda dell'interesse dell'allievo: competizione o capacità
di esecuzione. È indispensabile proporre delle situazioni che consentano ad
ogni allievo di trovare una sfida adatta ai suoi mezzi. Esempi:
Uno degli obiettivi della scuola è la socializzazione; l'appartenenza ad un
gruppo o a una squadra può avere connotazioni diverse a seconda degli indi-
vidui. Esempi:
sperimentar
ed appren
cercare la sfida
e rivalizzare
partecipare
Far
Scuola in movimento:
v. fasc. 7/4, p. 4 ss