Slide sulla percezione, analizzando i processi bottom-up e top-down. La Pdf esplora casi di agnosia visiva e disturbi percettivi, come il 'cantiere fantasma', per illustrare come esperienza ed emozioni influenzino la percezione in Psicologia per l'Università.
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rimetterete, resteranno non rimessi". Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò". Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!". Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli.percezione
1 Dal latino percipere ( per + capere) prendere attraverso La psicologia della percezione studia i processi che ci permettono di prelevare, elaborare ed organizzare in un tutto dotato di senso le informazioni dal mondo esterno... ricordando Darwin ....
Blowhole Phonic Lips Outgoing Sounds Dorsal Bursne Cranium Melon Bony Nares Upper Mandible Auditory Bullne Lower Mandible Incoming Sounds
1. CIO' CHE PERCEPIAMO NON CORRISPONDE ALLA REALTA' Stimolo distale Stimolo prossimale
Emisferi cerebrali Nervo ottico Chiasma ottico Tratto ottico Nucleo Genicolato Laterale Corteccia visiva primaria
L'ATTO PERCETTIVO E' SEMPRE E COMUNQUE BASATO SU UN INCONTRO DI QUESTE DUE DIREZIONI
2. CIO' CHE PERCEPIAMO VIENE ORGANIZZATO DAL CERVELLO LA CORTECCIA VISIVA O 11 Fovea 5 7 6 8 10 12 Campo visivo
Orientamento di una barra sulla retina Risposta del neurone 1 Risposta del neurone 2
Corteccia visiva (area17) Colonne d'orientamento Sinistra Destra Y 8 18 10 6 Proiezione della fovea 17/11 O 5 Proiezione della fovea Corteccia visiva primaria
La psicologia della Gestalt · Si sviluppa in Europa (germania) fondata da M. Wertheimer · METODO: fenomenologia (si definisce un campo percettivo e si chiede al soggetto come gli appare nell'immediato) · Oggetto di studio: percezione e pensiero · In particolare modalità e categorie innate
1La Psicologia della Gestalt ha formulato le LEGGI PERCETTIVE che illustrano il modo in cui il nostro cervello organizza gli stimoli provenienti dall'ambiente, in maniera attiva ed innata. Gli stimoli vengono percepiti e dotati di senso all'interno di un CAMPO PERCETTIVO, cioè di una configurazione di insieme
1. I principi di raggruppamento percettivo di Wertheimer: · PRINCIPIO DI VICINANZA data una rappresentazione visiva, elementi che sono vicini vengono di solito raggruppati in un'unica unità vicinanza . . Unilever
· PRINCIPIO DI SOMIGLIANZA data una immagine visiva, gli elementi simili vengono di solito raggruppati insieme (somiglianza per forma o grandezza, colore, orientamento) O .· PRINCIPIO DI BUONA CONTINUAZIONE gli elementi vengono uniti secondo la loro direzione X HOTEL ASSOCIATION OF CANADA ASSOCIATION DES HÔTELS DU CANADA
· PRINCIPIO DI CHIUSURA il nostro cervello tende a percepire delle forme chiuse, anche se in realtà non lo sono. C ® WWF
· PRINCIPIO DEL DESTINO COMUNE gli elementi con un movimento uguale tra loro e diverso dagli altri, vengono raggruppati tra loro. · BUONA FORMA elementi che danno origine a forme coerenti vengono raggruppati in una unità percettiva
2. Principi di articolazione figura-sfondo In una composizione tendiamo sempre a percepire alcune figure come un'immagine e le altre come uno sfondo. Alla fine è proprio come il nostro occhio funziona: quando parliamo con una persona distinguiamo il viso di quella persona dallo sfondo. Esistono delle regole che permettono di stabilire, e quindi di prevedere, quale parte di una composizione assumerà il "ruolo di figura". Vediamole sinteticamente.
1. Diventa più facilmente figura ciò che è più piccolo e ciò che è contenuto. Nell'immagine che segue percepiamo un cerchio bianco su uno sfondo nero e non un quadrato nero "bucato".
2. Diventa più facilmente figura ciò che ha i margini convessi. Di seguito percepiamo a sinistra una forma nera in campo bianco e a destra una parte di cerchio bianco in campo nero. 1
3. Diventa più facilmente figura una forma chiusa piuttosto che una forma aperta. A sinistra il quadrato bianco è immediatamente percepito come figura, a destra no. ?
4. Diventa più facilmente figura ciò che ha i margini più vicini. In entrambe le immagini seguenti percepiamo più facilmente le croci nere in campo bianco e non viceversa.
5. Diventa più facilmente figura ciò che è orientato nello spazio secondo l'asse verticale o orizzontale. Nonostante i margini equidistanti, di seguito tendiamo a leggere una croce nera in campo bianco e non il contrario.
6. Diventa più facilmente figura ciò che ha i margini regolari. Nell'immagine che segue percepiamo più facilmente le figure bianche su sfondo nero.
7. Diventa più facilmente figura ciò che non è in equilibrio. A sinistra è evidente il quadrato bianco su sfondo nero; a destra la percezione del quadrato bianco si alterna a quella della cornice nera. C
9. Diventa più facilmente figura la configurazione che non lascia parti incomplete. A sinistra vediamo dei quadrati bianchi, a destra prevalgono le stelle nere.
PETER AND THE WOLF
similarity G STALI 2 closure proximity continuation figure and ground (tree within the letter "A")
Oltre ai principi di raggruppamento percettivo ed agli studi sull'articolazione figura-sfondo, la P. della Gestalt ha individuato altre leggi e principi innati attraverso cui il nostro SNC organizza gli stimoli visivi
Il completamento amodale La costanza percettiva Siamo in grado di riconoscere un oggetto anche se variano: grandezza (dovuta alla distanza), forma (dovuta alla prospettiva), colore (dovuto alla luminosità) siamo in grado pur vedendo un oggetto solo parzialmente, di ricostruirne mentalmente le parti mancanti e dunque di riconoscerlo
UNDERGROUND UNDERGROUND UNDERGROUND UNDERGROUND UNDERGROUND UNDERGROUND
Dopo avere raggruppato i vari elementi di una immagine in unità percettive ed avere percepito la distanza in cui si trovano ed il loro movimento, il nostro cervello deve riconoscere il percetto cioè confrontarlo con ciò che conosce: TOP-down Nel processo di RICONOSCIMENTO entrano in gioco le nostre esperienze passate in quanto conoscenze ma anche in quanto esperienze emotive e relazionali
Più le immagini sono ambigue, maggiore è il peso del percipiente nel determinarne l'interpretazione .... .... Psichiatri e psicologi lo sanno bene .....
Per concludere: - Stimolo distale-stimolo prossimale-percetto - Processi bottom up e top down - Esperienza ed emozioni influenzano la percezione tanto più essa è ambigua ...... .... dunque .... MEGLIO NON DIRE MAI A UNO PSICOLOGO COSA VEDETE !!!!
La neuropsicologia della percezione visiva Ceci est ma femme. "Convinto che la visita fosse finita, si guardò intorno alla ricerca del cappello. Allungò la mano e afferrò la testa di sua moglie, cercò di sollevarla, di calzarla in capo. Aveva scambiato la moglie per un cappello! La donna reagì come se fosse abituata a cose del genere." … Gli capitava di dare affettuosi colpetti agli idranti e ai parchimetri scambiandoli per teste di bambini; rivolgeva gentilmente la parola ai pomelli dei mobili e si stupiva di non ricevere risposta. In un primo tempo questi curiosi abbagli passavano per scherzi ed erano accolti con una risata anche da parte dello stesso dottor P. ... Il dottor P. era affetto da AGNOSIA VISIVA, un disturbo neurologico causato da una lesione cerebrale alla corteccia visiva primaria ed associativa
LO STRANO CASO DEL CANTIERE FANTASMA Il signor P. ha 78 anni e vive con la seconda moglie da cui ha avuto due figli, che abitano al di fuori del nucleo familiare di origine. E' perito chimico ed ha svolto la professione di agente di commercio. Non ha mai sofferto di disturbi psichici anche se i familiari riferiscono una tendenza all'accumulo sin dalla giovane età (camera piena di giornali), mai sottoposta a parere specialistico. Ha una familiarità per malattia degenerativa del SNC (madre e una sorella affette da verosimile AD). Da circa due anni i familiari hanno osservato l'abbandono di alcune attività prima gradite come l'enigmistica e la lettura di romanzi; inoltre ha smesso di sua volontà di guidare l'automobile evitando di chiederne il rinnovo, sostenendo di non averne più bisogno. Si sono inoltre verificati alcuni episodi di caduta in terra per inciampamento. Ciò che tuttavia ha profondamente scosso la famiglia inducendola a richiedere un consulto neurologico è quanto accaduto in giugno u.s. Il signor P. ha cominciato a passare una quantità sempre maggiore del suo tempo osservando affascinato dal suo balcone l'ambiente circostante. Ha cominciato a sostenere che in lontananza fosse visibile un cantiere con numerosi operai sempre a lavoro nella ristrutturazione della facciata di un edificio. Nonostante la lontananza e la sua "cattiva vista" (ha da poco effettuato un esame oculistico risultato negativo), curiosamente riusciva a descriverli nel dettaglio, raccontando come gli operai fossero issati come angeli attraverso un sistema di corde sospese lungo la parete verticale dell'edificio e come utilizzassero delle gerle agganciate alla cintura per riporre il materiale da costruzione. Circa ogni ora, a seguito di un fischio, gli operai venivano deposti al suolo e lasciati riposare all'ombra degli alberi. Il signor P. era molto attratto da quello spettacolo che si ripeteva tutti i giorni dal mattino sino al calare del sole e che amava descrivere sottolineandone la bellezza e l'eleganza. I familiari hanno impiegato qualche tempo a capire che non c'era alcun cantiere e in agosto, dopo essersi consultati con il MMG, hanno prenotato una visita neurologica programmata per la fine di ottobre. Nel frattempo, all'inizio di ottobre il sig. P. ha cominciato a sviluppare la convinzione delirante che la moglie lo tradisse, mostrandosi sempre più volgare ed irriguardoso verso di lei. Un uomo all'incirca della sua età si sarebbe introdotto nella sua abitazione e, d'accordo con sua moglie, avrebbe manomesso alcune tecnologie domestiche facendo sì che comparissero volti su superfici lucide e quadri, allo scopo di spiarlo. Verso la fine di ottobre, i volti venivano identificati come mutaforma, uomini di identità indefinita introdottisi in casa per soddisfare i desideri sessuali della moglie. Si trattava di scagnozzi dell'amante della moglie, che nel tempo sono stati definiti lillipuziani che fanno gli schiavetti agli altri o sudamericani bassetti stravaccati sui mobili e in bagno. Solo saltuariamente, se provava a scacciarli con la mano "qualcosa vola via come una federa e una maglia".