Psicologia, Sociologia e Antropologia Culturale: Appunti universitari

Documento dall'Università su psicologia, sociologia e antropologia culturale. Il Pdf esplora concetti chiave, razzismo, stereotipi e pregiudizi, e l'evoluzione della salute, utile per lo studio universitario di Psicologia.

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42 pagine

15 OTTOBRE
Mi prendo cura del paziente e non solo di ciò che va curato (es. frattura del braccio, non
curo solo quello). I bisogni possono essere espressi in modo differente.
Alcune persone nella malattia si chiudono, non ti fanno entrare, mentre altre persone
all’interno della loro malattia si aprono in quanto hanno bisogno di parlare, di dire quello che
sentono e vivono, poiché la malattia non è un episodio senza alcun significato soggettivo.
Bisogna prendersi cura del paziente per quello che è, per la sua individualità (human care)
attraverso le competenze infermieristiche (core professionale).
Nel momento in cui si è infermiere, deve svanire qualsiasi forma di pregiudizio o stereotipo
che abbiamo, in quanto il paziente che abbiamo di fronte è prima di tutto una persona che
ha bisogno del nostro aiuto, non va giudicato altro, ma va curato.
La cultura e l’assistenza sono un miscuglio fondamentale che necessita di uno studio
approfondito per acquisire il bagaglio di competenze, in modo tale da guidare il pensiero, le
azioni e le decisioni degli infermieri.
Il rischio è l’incompetenza o l’assunzione di decisioni non appropriate e interventi
stereotipati.
La psicologia si occupa del comportamento individuale, può essere normale (Erickson), lo
sviluppo psicologico dell’individuo, ovvero come ci evolviamo dall’infanzia in poi, fino a
studiare anche comportamenti che sono patologici (ansia, depressione, disturbi alimentari).
La sociologia si occupa di studiare il comportamento sociale, l’oggetto d’interesse è il
gruppo (cosa succede, le relazioni che si creano e il tipo di relazioni, chi è il leader formale o
informale), studia lo status, i ruoli e le istituzioni.
L’antropologia culturale: studia la cultura (forma di erudizione) ovvero l’insieme delle
credenze e delle conoscenze di un popolo; si distingue in:
1. Etnografia: quella sfera che studia sul campo, quelli che sono i fenomeni che vuole
andare ad indagare: es. problema culturale legato al matrimonio (studia all’interno di
quella civiltà come si evolve il matrimonio e come si definisce);
Si fa quindi una raccolta dati.
2. Etnologia: da questi dati cerca di dare delle norme, una prima indicazione.
L’antropologia invece è la parte più in atto che una prospettiva generale a quell’insieme di
dati che sono stati elaborati.
L'antropologo faceva un’analisi di questi dati e cercava di formare delle grandi teorie.
Perché gli antropologi si sono concentrati sulle culture più lontane?
Perché nel 1800 con il colonialismo, imperialismo, razionalismo ecc… c’era una ricerca
spasmotica di andare in paesi lontani per poter accedere a nuove risorse e vantaggi utili,
che nella terra di chi si spostava mancavano.
Quando l’Europa, l’America, l'Inghilterra, la Francia si sono mossi verso i paesi che hanno
colonizzato, sono andati per prendere le materie prime: in tutta questa corsa che è
subentrata, gli antropologi hanno cercato di studiare questi paesi per portarli alla luce, non
era solo per necessità teoretiche, ma anche pratiche.
Gli antropologi hanno cercato di conoscere l’altro in modo tale da assoggettare quel popolo.
Inoltre, studiando piccole comunità, come si sono organizzate e si evolvono, gli antropologi
hanno cercato di capirle e confrontarle con le grandi società più complesse.
Oggi gli antropologi non studiano più le civiltà antiche, bensì studiano molti più fenomeni
sociali (l’emigrazione, l’immigrazione, le famiglie, i costumi, i lavori ecc…) attraverso
l’osservazione sul campo (intervista partecipante), domande aperte ed esplorative (intervista
in profondità), storie di vita e analisi di diari, testi, documenti e registrazioni audio e video.
La cultura include qualsiasi capacità che fa parte di un individuo che è afferente a un certo
popolo o comunità. Include, quindi, tutto l’insieme delle conoscenze, delle credenze, il diritto,
il costume, l’arte, la morale.
Il primo a dare una definizione di cultura è stato TYLOR (evoluzionismo), lui afferma che la
cultura si trova ovunque, non ci sono popoli senza cultura.
Egli ha messo in evidenza che la cultura non è individuale ma ha un senso collettivo, infatti è
un processo dinamico, un significato di vita, ha una lingua, ti fa sentire appartenente a un
popolo, e viene trasmessa da una generazione all’altra.
C’è una stretta connessione tra bisogno e cultura: es. i popoli asiatici sono abituati a non
manifestare i sentimenti, non hanno manifestazioni emotive, come se non gli interessasse
nulla di te, ma in realtà hanno culturalmente un’altra modalità emotiva/espressiva.
L’antropologia (studio dell’uomo), unendosi al nursing diventa lo studio per l’uomo.
Marco Aime, antropologo dell’Università di Genova, afferma che invece di parlare
dell’antropologia come “lo studio per l’uomo” è meglio dire che è “lo studio per GLI uomini”,
perché va a studiare quello che c’è tra gli individui: le relazioni ed interrelazioni che loro
hanno con il loro ambiente.
Non è uno studio per l’uomo ma uno studio per gli uomini.
Nel tempo c’è stata un’evoluzione del concetto di salute e malattia: inizialmente in età antica,
gli uomini che c’erano a quei tempi non avevano l’enciclopedia, l'anatomia o i microscopi,
per cui l’uomo antico, dava un valore trascendentale a tutto ciò che avveniva intorno a lui e
che non sapeva spiegarsi, come fosse un qualcosa di superiore… e anche chi lo curava (gli
sciamani) era legato con questa immagine trascendentale: utilizzavano delle erbe e riti
spirituali;
Attraverso l’azione dell’uno e dell’altro cercavano di curare questo uomo.
Poi nell’età moderna sono arrivati l’anatomia, il microscopio, la comprensione che il nostro
corpo è fatto di organi, e quindi la salute consisteva nel ripristinare la funzione degli organi.
Nell’età postmoderna la salute è uno stato di benessere (bio, psico, fisico e sociale): quindi
se io sto bene non devo avere solo l’organo e l’organismo funzionante (equilibrio con tutti gli
organi presenti), ma bisogna stare bene anche psicologicamente e socialmente.
C’è stata quindi un’evoluzione non più solo del benessere del corpo, ma il benessere in un
senso olistico.

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15 OTTOBRE

Mi prendo cura del paziente e non solo di ciò che va curato (es. frattura del braccio, non curo solo quello). I bisogni possono essere espressi in modo differente. Alcune persone nella malattia si chiudono, non ti fanno entrare, mentre altre persone all'interno della loro malattia si aprono in quanto hanno bisogno di parlare, di dire quello che sentono e vivono, poiché la malattia non è un episodio senza alcun significato soggettivo. Bisogna prendersi cura del paziente per quello che è, per la sua individualità (human care) attraverso le competenze infermieristiche (core professionale). Nel momento in cui si è infermiere, deve svanire qualsiasi forma di pregiudizio o stereotipo che abbiamo, in quanto il paziente che abbiamo di fronte è prima di tutto una persona che ha bisogno del nostro aiuto, non va né giudicato né altro, ma va curato. La cultura e l'assistenza sono un miscuglio fondamentale che necessita di uno studio approfondito per acquisire il bagaglio di competenze, in modo tale da guidare il pensiero, le azioni e le decisioni degli infermieri. Il rischio è l'incompetenza o l'assunzione di decisioni non appropriate e interventi stereotipati.

Comportamento Individuale e Sociale

La psicologia si occupa del comportamento individuale, può essere normale (Erickson), lo sviluppo psicologico dell'individuo, ovvero come ci evolviamo dall'infanzia in poi, fino a studiare anche comportamenti che sono patologici (ansia, depressione, disturbi alimentari). La sociologia si occupa di studiare il comportamento sociale, l'oggetto d'interesse è il gruppo (cosa succede, le relazioni che si creano e il tipo di relazioni, chi è il leader formale o informale), studia lo status, i ruoli e le istituzioni.

Antropologia Culturale: Studio della Cultura

L'antropologia culturale: studia la cultura (forma di erudizione) ovvero l'insieme delle credenze e delle conoscenze di un popolo; si distingue in:

  1. Etnografia: quella sfera che studia sul campo, quelli che sono i fenomeni che vuole andare ad indagare: es. problema culturale legato al matrimonio (studia all'interno di quella civiltà come si evolve il matrimonio e come si definisce); Si fa quindi una raccolta dati.
  2. Etnologia: da questi dati cerca di dare delle norme, una prima indicazione.

L'antropologia invece è la parte più in atto che dà una prospettiva generale a quell'insieme di dati che sono stati elaborati. L'antropologo faceva un'analisi di questi dati e cercava di formare delle grandi teorie.

Antropologi e Culture Lontane

Perché gli antropologi si sono concentrati sulle culture più lontane? Perché nel 1800 con il colonialismo, imperialismo, razionalismo ecc ... c'era una ricerca spasmodica di andare in paesi lontani per poter accedere a nuove risorse e vantaggi utili, che nella terra di chi si spostava mancavano. Quando l'Europa, l'America, l'Inghilterra, la Francia si sono mossi verso i paesi che hanno colonizzato, sono andati per prendere le materie prime: in tutta questa corsa che è subentrata, gli antropologi hanno cercato di studiare questi paesi per portarli alla luce, non era solo per necessità teoretiche, ma anche pratiche.Gli antropologi hanno cercato di conoscere l'altro in modo tale da assoggettare quel popolo. Inoltre, studiando piccole comunità, come si sono organizzate e si evolvono, gli antropologi hanno cercato di capirle e confrontarle con le grandi società più complesse. Oggi gli antropologi non studiano più le civiltà antiche, bensì studiano molti più fenomeni sociali (l'emigrazione, l'immigrazione, le famiglie, i costumi, i lavori ecc ... ) attraverso l'osservazione sul campo (intervista partecipante), domande aperte ed esplorative (intervista in profondità), storie di vita e analisi di diari, testi, documenti e registrazioni audio e video.

Definizione di Cultura e Connessione con il Bisogno

La cultura include qualsiasi capacità che fa parte di un individuo che è afferente a un certo popolo o comunità. Include, quindi, tutto l'insieme delle conoscenze, delle credenze, il diritto, il costume, l'arte, la morale. Il primo a dare una definizione di cultura è stato TYLOR (evoluzionismo), lui afferma che la cultura si trova ovunque, non ci sono popoli senza cultura. Egli ha messo in evidenza che la cultura non è individuale ma ha un senso collettivo, infatti è un processo dinamico, da un significato di vita, ha una lingua, ti fa sentire appartenente a un popolo, e viene trasmessa da una generazione all'altra. C'è una stretta connessione tra bisogno e cultura: es. i popoli asiatici sono abituati a non manifestare i sentimenti, non hanno manifestazioni emotive, come se non gli interessasse nulla di te, ma in realtà hanno culturalmente un'altra modalità emotiva/espressiva.

Antropologia e Nursing

L'antropologia (studio dell'uomo), unendosi al nursing diventa lo studio per l'uomo. Marco Aime, antropologo dell'Università di Genova, afferma che invece di parlare dell'antropologia come "lo studio per l'uomo" è meglio dire che è "lo studio per GLI uomini", perché va a studiare quello che c'è tra gli individui: le relazioni ed interrelazioni che loro hanno con il loro ambiente. Non è uno studio per l'uomo ma uno studio per gli uomini.

Evoluzione del Concetto di Salute e Malattia

Nel tempo c'è stata un'evoluzione del concetto di salute e malattia: inizialmente in età antica, gli uomini che c'erano a quei tempi non avevano l'enciclopedia, l'anatomia o i microscopi, per cui l'uomo antico, dava un valore trascendentale a tutto ciò che avveniva intorno a lui e che non sapeva spiegarsi, come fosse un qualcosa di superiore ... e anche chi lo curava (gli sciamani) era legato con questa immagine trascendentale: utilizzavano delle erbe e riti spirituali; Attraverso l'azione dell'uno e dell'altro cercavano di curare questo uomo. Poi nell'età moderna sono arrivati l'anatomia, il microscopio, la comprensione che il nostro corpo è fatto di organi, e quindi la salute consisteva nel ripristinare la funzione degli organi. Nell'età postmoderna la salute è uno stato di benessere (bio, psico, fisico e sociale): quindi se io sto bene non devo avere solo l'organo e l'organismo funzionante (equilibrio con tutti gli organi presenti), ma bisogna stare bene anche psicologicamente e socialmente. C'è stata quindi un'evoluzione non più solo del benessere del corpo, ma il benessere in un senso olistico.

Concetto di Bellezza e Cultura

BELLEZZA: la persona che ha valore è quella con gli anni, con l'esperienza; il capo tribale era il più anziano e non il più giovane. "long neck" in Thailandia; "disco labiale". Long neck e disco labiale per loro rappresentano bellezza, prestigio e potere.

Cultura: da Statica a Circolare

Nel 1800, con Tylor, la cultura era considerata statica, chiusa, stabile; natura e cultura non si influenzavano tra loro e la cultura si trasmetteva da padre in figlio: es. se mio padre fosse stato un fabbro, di sicuro sarei diventato anch'io un fabbro, perché mi avrebbe trasferito il mestiere. Quindi per loro la cultura si trasmetteva dall'alto verso il basso. Oggi la cultura non è più trasmessa dal genitore verso il figlio, ma è diventata circolare.

Storia dell'Antropologia Culturale

Le prime osservazioni fatte erano utilizzate per capire le differenze tra una cultura e le altre. Jean Jacques Rousseau, ad esempio, affermava che un bambino (emblema di chi non ha basi su un determinato concetto) avrebbe capito meglio che cosa fosse un fiume vedendolo, piuttosto che facendoselo raccontare. Ai tempi di Rousseau il selvaggio era visto come una persona positiva, perché era lontano dalla società e non era stato modificato l'aspetto vero e proprio dell'umanità intera. Inizialmente, quindi, le diversità servivano anche per criticare la propria cultura; Oggi c'è il riconoscimento culturale secondo cui tutte le culture sono importanti, non c'è più il concetto di "la mia cultura è superiore alla tua".

Colonialismo e Critica Culturale

Nel 1500, l'uomo era statico, non c'era l'idea dell'homo sapiens sapiens ecc ... il creazionismo ci creava così, non c'erano nemmeno le razze, l'uomo era immutabile nel tempo. Poi cominciò il colonialismo con le spedizioni in altri paesi, persone con caratteristiche differenti ecc ... Gli europei, soprattutto, cominciarono a stabilirsi in Africa e in Asia, nelle quali ci fu l'espansione inglese e francese, cominciarono anche le immigrazioni religiose per portare il cristianesimo all'interno degli altri popoli, e il fine era quello di criticare le diverse culture.

Illuminismo ed Enciclopedia

Nel periodo in cui sorse l'Illuminismo nacque l'enciclopedia (mettere la scienza al servizio di tutti). Prima per quanto riguarda la formazione, chi poteva pagarsi i docenti privatamente poteva formarsi bene, quindi l'educazione era esclusiva solo per le persone benestanti. Successivamente arriva l'enciclopedia che permette a tutti di studiare. Come fai a ridurre gli stereotipi e i pregiudizi su quello che vedi? Aumentando gli occhi che lo vedono, con competenze diverse.

Superiorità Europea e Positivismo

Napoleone fa nascere il pensiero della superiorità dei bianchi europei e cristiani. La "nostra" era una "razza" superiore perché andando in questi paesi con armi ecc .. e vedendo che lì erano presenti situazioni più arretrate, abbiamo cominciato a pensare che noi avevamo una "superiorità". Evoluzionismo: prima teorizzazione sulla cultura. Il positivismo era un movimento culturale nato in Francia nel 1850, in cui si considerava positivo (vero), tutto ciò che era reale e sperimentale (attraverso il metodo scientifico): tutto ciò che è dimostrabile è vero, il resto non ha nessun valore perché non lo puoi dimostrare e quindi non è reale. Ciò che è metafisico: filosofia, emotività, emozioni, è falso; bensì è reale tutto ciò che è oggettivo, concreto e attraverso la scienza io lo posso dimostrare.

Capitalismo Industriale e Sociologia

Capitalismo industriale: es. mio padre è un agricoltore, io ho un grande appezzamento di terreno, viviamo tutti insieme sotto la stessa casa in un sistema patriarcale o matriarcale e c'è una certa staticità; se arrivano le industrie che offrono un lavoro differente succede che dalle campagne il popolo si sposta in città, e questo ha comportato la nascita di famiglie nucleari: moglie, marito e figli. Inoltre, il capitalismo ha portato anche la catena di montaggio: un processo scomposto in tante parti dove ognuno è specialista di quella funzione (Charlie Chaplin), che ha portato alienazione e non ad un vantaggio per l'umanità. In questo periodo sono usciti anche libri economici, dando la possibilità a chiunque di aprirsi alla lettura, alla scrittura e alla comprensione Per Comte la sociologia è la scienza più importante: comprendere e controllare il comportamento umano attraverso le leggi è un potere, attraverso le leggi che determinano i comportamenti c'è un controllo: la sociologia all'interno delle scienze diventa fondamentale per questo motivo.

Evoluzione delle Razze secondo Comte

Per spiegare le "razze" Comte cominciò a dare una prima classificazione di come si sono evolute, poiché per dire che il positivismo, la tecnologia e quindi il metodo scientifico è l'elemento più alto dell'umanità c'è bisogno di una legge. Quindi per lui l'evoluzione è passata attraverso 3 step:

  1. TEOLOGICO: identificato come religione, parlando di Dei: l'uomo non sapeva spiegarsi quello che gli capitava intorno, quindi comincia a pensare prima all'animismo, cioè all'interno di un oggetto o di una pianta o altro c'è un anima (essenza, un qualcosa che non comprendo); poi è passato al politeismo per poi arrivare al monoteismo. La fase della religione, per Comte, rappresenta la fase dell'infanzia dell'umanità.
  2. METAFISICO: parla dello stadio della filosofia o gli eroi: all'uomo non serve Dio perché si sente al massimo del potenziale, ha dentro di sé tutto ciò che gli serve per sopravvivere.
  3. POSITIVO: identificato con la scienza e quindi gli uomini. Stadio più alto; Prevale la ragione e quindi il periodo del positivismo è il massimo livello dell'evoluzione della storia umana.

Darwinismo Sociale

Darwin è andato alle Galapagos a studiare gli animali e ha fatto un'analisi di tutte le specie che ha visto, dicendo che tutti gli animali sono sopravvissuti grazie a determinate caratteristiche e gli altri si sono estinti per la selezione naturale, l'evoluzionismo. Ha scoperto che c'è un'evoluzione della specie secondo una selezione naturale: es. le giraffe ancora esistono perché hanno il collo lungo e arrivano a mangiare, mentre se avessero avuto il collo corto sarebbero morte. Il darwinismo sociale è stato applicato sulla società e quindi sugli uomini, ed è stato poi utilizzato per spiegare la superiorità della razza bianca.

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