Valutazione nella Scuola Primaria: Contesto Normativo
Legge 41/2020, modificata da Legge 126/2020
O.M. 172/2020 e Linee guida
S
C
H
L
Franca Da Re
Prima del D.LVO 62/2017: Evoluzione della Valutazione
Valutazione del profitto e del comportamento
- Prima della seconda guerra mondiale la valutazione del profitto
e del comportamento veniva comunicata con un giudizio
sintetico (sufficiente, buono, lodevole ... )
- Dal 1945 e fino al 1977 la valutazione del profitto e del
comportamento veniva comunicata con voto in decimi, senza
ulteriori precisazioni.
- A seguito della critica degli anni 60/70 alla valutazione selettiva,
la legge 517/77, tra le molte altre cose, introduce nella scuola
primaria il giudizio analitico descrittivo. I docenti dovevano
formulare una descrizione personalizzata del profitto di ogni
alunno nelle diverse discipline, senza però parametri comuni a
monte. L'orientamento, non sempre seguito, era di mantenere
formulazioni positive: «sa, risolve, sa fare ... »
- Nel tempo, le scuole si sono dotate di «griglie» analitiche con
indicatori per meglio esplicitare le variabili considerate.
La Scheda di Valutazione del 1993
- Nel 1993 (OM n. 236/93 e CM 237/93) veniva introdotta la scheda con giudizio
sintetico con lettere A, B, C, D, E, però riferite a indicatori che rappresentavano le
competenze culturali delle discipline. Inoltre, si prevedeva un profilo iniziale e un
giudizio globale finale di tipo narrativo sui processi riferito a: Alfabetizzazione
culturale, Autonomia personale, Partecipazione alla convivenza democratica
. E' il primo documento che prende in carico la valutazione come processo, ancorata
alla progettazione curricolare e all'epistemologia delle discipline. La valutazione era
bimestrale; con C.M. 288/95, si semplifica a valutazione quadrimestrale, con gli stessi
parametri.
Esempio di Scheda di Valutazione (1993)
PRIMO QUADRIMESTRE
SECONDO
QUADRIMESTRE
LINGUA ITALIANA
1º BIMESTRE
2º BIMESTRE
3º BIMESTRE
4º BIMESTRE
ABC DE A B C D E A B C D E ABC DE
Ascoltare
e
comprendere
Comunicare oralmente
in modo significativo e
corretto
Leggere
e
comprendere
diversi
tipi di testo
Produrre testi scritti di
vario genere
Rielaborare testi
Riconoscere
nel
linguaggio
orale
e
scritto
strutture
morfosintattiche
e
lessicali
Semplificazioni Successive nella Valutazione
- Con la C.M. n. 491 del 7 agosto 1996, vengono profondamente modificate le
schede di valutazione della scuola elementare e della scuola media introdotte nel
1993.
- Il Quadro 1 diagnostico sulla situazione iniziale dell'alunno viene eliminato. I
giudizi sugli apprendimenti disciplinari non verranno più attribuiti alle singole
competenze, ma alla disciplina nel suo complesso, non più attraverso lettere, ma
con gli aggettivi sintetici: "non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo."
- Le competenze culturali rimangono, riportate a caratteri piccoli, nella parte alta
della finestra riservata alla disciplina, come riferimento generale.
- Viene mantenuto il Quadro 3, ma non si fa più alcuna menzione alle dimensioni
che dovrebbero guidarne la redazione in modo condiviso.
Esempio di Scheda Semplificata
I QUADRIMESTRE
II QUADRIMESTRE
LINGUA ITALIANA: ascoltare, comprendere e comunicare oralmente; leggere e comprendere testi di tipo diverso; produrre e rielaborare testi
scritti; riconoscere le strutture della lingua e arricchire il lessico.
*
Spazio libero per annotazioni (ndr)
*
(*) Giudizio sintetico: OTTIMO, DISTINTO, BUONO, SUFFICIENTE, NON SUFFICIENTE.
Ritorno al Voto in Decimi (L. 169/2008)
L. 169/2008 e DPR 122/09
- Dall'a.s. 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione
periodica e finale degli apprendimenti è effettuata con
voti in decimi e illustrata con giudizio analitico sul livello
globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
- La valutazione del comportamento, nella scuola primaria,
viene effettuata attraverso un giudizio, formulato secondo le
modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel
documento di valutazione.
(art. 2 comma 8 lettera a) DPR 122/2009)
Il Decreto Legislativo 62/2017
ARTICOLO 2.
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e
degli alunni nel primo ciclo, ivi compresa la valutazione dell'esame di
Stato, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni
Nazionali per il curricolo, è espressa con votazioni in decimi che
indicano differenti livelli di apprendimento.
( ... ) La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del
livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.
( ... ) La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene
espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico
riportato nel documento di valutazione .
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle
competenze di cittadinanza (art. 1).
La Legge 41 del 06/06/2020
Art. 1, comma 2-bis.
In deroga all'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 13
aprile 2017, n. 62, dall'anno scolastico 2020/2021, la
valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle
classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline
di studio previste
dalle indicazioni nazionali per il
curricolo è espressa attraverso un giudizio
descrittivo
riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti
livelli di
apprendimento, secondo termini e modalità
definiti con ordinanza del Ministro dell'istruzione.
Le modifiche introdotte dalla L. 126 del 13/10/2020, art. 32,
comma 6 sexies, hanno esteso il giudizio descrittivo anche
alla valutazione intermedia.
L'Ordinanza Ministeriale n. 172 del 04/12/2020
- A decorrere dall'anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale
degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste
dalle Indicazioni Nazionali, ivi compreso l'insegnamento trasversale di
educazione civica di cui alla legge 20 agosto 2019, n. 92, attraverso un giudizio
descrittivo riportato nel documento di valutazione, nella prospettiva formativa
della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti
(art. 3 O.M.)
- La valutazione in itinere, in coerenza con i criteri e le modalità di valutazione
definiti nel Piano triennale dell'Offerta Formativa, resta espressa nelle forme che
il docente ritiene opportune e che restituiscano all'alunno, in modo pienamente
comprensibile, il livello di padronanza dei contenuti verificati.
- I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi oggetto di valutazione definiti nel
curricolo d'istituto, e sono riportati nel documento di valutazione.
- Nel curricolo di istituto sono individuati, per ciascun anno di corso e per ogni
disciplina, gli obiettivi di apprendimento oggetto di valutazione periodica e finale.
Gli obiettivi sono riferiti alle Indicazioni Nazionali, con particolare attenzione agli
obiettivi disciplinari e ai traguardi di sviluppo delle competenze.
I Livelli di Riferimento dei Giudizi
- I giudizi descrittivi da riportare nel documento di valutazione
sono correlati ai seguenti livelli di apprendimento, in
coerenza con i livelli e i descrittori adottati nel Modello di
certificazione delle competenze, e riferiti alle dimensioni
indicate nelle Linee guida:
- a) In via di prima acquisizione
- b) Base
- c) Intermedio
- d) Avanzato
Dimensioni di Riferimento dei Livelli (Linee Guida)
- a) l'autonomia dell'alunno nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritto
in uno specifico obiettivo. L'attività dell'alunno si considera completamente
autonoma quando non è riscontrabile alcun intervento diretto del docente;
- b) la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale l'alunno mostra di
aver raggiunto l'obiettivo. Una situazione (o attività, compito) nota può essere quella
che è già stata presentata dal docente come esempio o riproposta più volte in forme
simili per lo svolgimento di esercizi o compiti di tipo esecutivo. Al contrario, una
situazione non nota si presenta all'allievo come nuova, introdotta per la prima volta in
quella forma e senza specifiche indicazioni rispetto al tipo di procedura da seguire;
- c) le risorse mobilitate per portare a termine il compito. L'alunno usa risorse
appositamente predisposte dal docente per accompagnare il processo di
apprendimento o, in alternativa, ricorre a risorse reperite spontaneamente nel
contesto di apprendimento o precedentemente acquisite in contesti informali e
formali;
- d) la continuità nella manifestazione dell'apprendimento. Vi è continuità quando un
apprendimento è messo in atto più volte o tutte le volte in cui è necessario oppure
atteso. In alternativa, non vi è continuità quando l'apprendimento si manifesta solo
sporadicamente o mai.
Potenzialità del Giudizio Descrittivo (Linee Guida)
- Nella valutazione periodica e finale, il livello di apprendimento è riferito
agli esiti raggiunti dall'alunno relativamente ai diversi obiettivi della
disciplina.
- Ciò consente di elaborare un giudizio descrittivo articolato, che rispetta il
percorso di ciascun alunno e consente di valorizzare i suoi
apprendimenti, evidenziandone i punti di forza e quelli sui quali
intervenire per ottenere un ulteriore potenziamento o sviluppo e
garantire l'acquisizione degli apprendimenti necessari agli sviluppi
successivi.
- Per gli obiettivi non ancora raggiunti o per gli apprendimenti in via di
prima acquisizione la normativa prevede che "[l]'istituzione scolastica,
nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche
strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento ( ... )." (art. 2,
comma 2 del decreto legislativo n. 62/2017).
Significato Generale dei Livelli di Apprendimento
LIVELLI | SIGNIFICATO |
AVANZATO | L'alunno porta a termine compiti in situazioni note e
non note, mobilitando una varietà di risorse sia
fornite dal docente sia reperite altrove, in modo
autonomo e con continuità |
INTERMEDIO | L'alunno porta a termine compiti in situazioni note
in modo autonomo e continuo; risolve compiti in
situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal
docente o reperite altrove, anche se in modo
discontinuo e non del tutto autonomo. |
BASE | L'alunno porta a termine compiti solo in situazioni
note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia
in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo
non autonomo, ma con continuità. |
IN VIA DI PRIMA
ACQUISIZIONE | L'alunno porta a termine compiti solo in situazioni
note e unicamente con il supporto del docente e di
risorse fornite appositamente. |