Documento universitario sulla Biologia della Conservazione e Biodiversità. Il Pdf esplora l'impatto umano sugli ecosistemi, le minacce alla biodiversità e i principi di conservazione, con esempi di estinzioni e vulnerabilità delle specie, utile per lo studio della Biologia.
Mostra di più49 pagine


Visualizza gratis il Pdf completo
Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.
Ci sono molte differenze tra il mondo moderno e quello in cui ci siamo evoluti come specie. La crescita della popolazione umana è strettamente legata alla rivoluzione agricola, che ha permesso la produzione di risorse invece che cercarle soltanto nel territorio. La nostra esplosione demografica è dovuta ad una migliore capacità di sfruttare il territorio, il che ci ha permesso di aumentare la nostra densità di popolazione: mentre per gli altri grandi animali le densità sono bassissime per non incorrere in competizione diretta ed indiretta, grazie alla capacità di produrre risorse siamo riusciti a superare questo ostacolo. Basta pensare poi alla comparsa della medicina e la scomparsa di predatori: senza agenti di controllo la nostra popolazione è esplosa.
L'aumento della popolazione umana ha portato ad un'alterazione della superficie terrestre: ad oggi circa il 50% delle terre sono dedicate alle rangelands e alle croplands, mentre la percentuale di superficie terrestre che si può considerare naturale (completamente inalterate dall'uomo) è pari solo al 27%.
Tra gli effetti della nostra colonizzazione sulle altre specie troviamo:
Il grado di impatto antropico è mappato secondo vari indici:
Le zone della Terra che sono meno impattate sono quelle non produttive e difficilmente raggiungibili.
Cumulative extinctions as % of IUCN-evaluated species 2.50 2.00 Mammals Vertebrates 1.50 Birds 1.00 Other vertebrates 0.50 Background 0.00 1500-1600 1600-1700 1700-1800 1800-1900 1900-2010 Time interval
Questo è il grafico del rischio di estinzione cumulativo, ossia il numero di specie che in percentuale sono andate estinte dal 1500, periodo dal quale iniziamo ad avere dati decenti. Il grafico presenta comunque pochi dati, e la maggior parte di questi riguarda comunque mammiferi ed uccelli perchè sono i gruppi più studiati. Nonostante l'estinzionesia un processo naturale, a partire dalla rivoluzione industriale notiamo comunque un incremento importante rispetto alla norma, considerata essere 2 specie estinte su 10k ogni 100 anni.
Sono delle categorie che sono descritte per un fine comunicativo nei confronti di coloro che non hanno studiato certe materie e che si sono distaccati ormai troppo dal mondo naturale e non si rendono conto dei cambiamenti che affliggono la natura.
I servizi ecosistemici sono divisi in:
Differenza tra ecosystem people e world people:
Esempio del popolo Rapa Nui dell'isola di Pasqua e come essere delle ecosystem people sia precario in un mondo dove l'ambiente sta collassando.
Solo a partire dal XIX secolo le persone hanno iniziato ad occuparsi di conservazione, osservando come, da un punto di vista scientifico e genetico, le cose stiano cambiando molto rapidamente.
Il padre della conservazione è considerato Soulé, e nel 1985 nasce la Society for Conservation Biology.
La biologia della conservazione stessa mischia tanti ambiti e discipline diverse al fine di prendere le migliori decisioni possibili in ambito biologico: sono considerati infatti anche gli aspetti geologici, economici, politici, sociologici e antropologici (ognuno con le sue sottocategorie).
Oggi potremmo dire che la biologia della conservazione ha una componente tecnica, che è quella biologica che si basa sulle motivazioni dietro alla conservazione e la ricerca scientifica, e una componente politica, che considera gli aspetti sociali. In particolare in questa disciplina non possiamo essere sempre sicuri e aspettare di avere tutte le informazioni prima di agire, ma dobbiamo applicare delle soluzioni basandoci sui dati del momento ottimizzando così i tempi. Si compiranno degli errori così perchè ogni ecosistema è complicatissimo e unico (considerando tutte le specie e le loro interazioni), quindi cerchiamo sempre di quantificare in maniera quanto più corretta possibile l'incertezza di ciò che è stato detto studiato nelle simulazioni e negli approcci statistici.
Di conservazione se ne occupano persone a diversi livelli, dal semplice cittadino che fa volontariato fino alle NGO e il governo stesso, che creano leggi al fine di regolamentare determinate attività e proteggere aree permettono la difesa della biodiversità. Anche gli accordi internazionali hanno un ruolo in conservazione, perchè anche se non sono vincolanti portano nel tempo a cambiamenti che hanno effetto sull'ambiente.
Principi guida della conservazione:
Postulati che derivano da questi principi:
Nella biologia della conservazione siamo interessati all'aumento delle nostre conoscenze, alla comprensione migliore di alcune dinamiche e per la conservazione stessa.
Un piano di conservazione si basa su:
Ad oggi la conservazione viene svolta con diverse modalità:
Tutta questa varietà di scopi della conservazione viene distinta in due assi principali, ovvero per le persone/natura e conservazione/capitalismo. Emergono quindi 4 categorie:
Il termine biodiversità è abbastanza recente ed ha diverse definizioni; quella generale è che si tratta della diversità della vita, che può essere vista a diverse scale spaziali di differenze tra gli organismi.
Ancora, possiamo definire diversi concetti di specie, come quella morfologica, biologica, genetica, ecologica ed evolutiva. Diversi esempi su cosa intendiamo davvero come specie, considerando il caso degli ibridi, arrivando al fatto che il concetto di specie non esiste.
Ad oggi per descrivere una nuova specie servono tutta una serie di evidenze:
Ecological Significant Unit, una popolazione specifica di una specie che non è considerata come una specie diversa, ma che ha comunque un significato ecologico molto importante: ad esempio l'orso marsicano che è considerato una sottospecie nonostante molte differenze. Elevarlo a specie e quindi renderlo un ESU gli darebbe valore a livello di conservazione.
Due gruppi di scienziati litigano su questi argomenti: da una parte c'è chi punta a splittare sempre di più per dare rilevanza ed importanza ai singoli gruppi, mentre altri credono che continuare a dividere complichi solo le cose per tutti. Ad esempio i lemuri in Madagascar sono divisi in moltissime specie anche se queste sono interfeconde tra loro ma sono comunque considerate specie singole perchè c'è tanto interesse e ricerca. Se dividiamo una popolazione dalla specie alla quale apparteneva in principio, il significato ecologico della nuova specie può essere completamente diverso, ad esempio può essere a rischio di estinzione imminente.
Esistono circa 1.5 milioni di specie descritte, e altre 20k sono descritte ogni anno.
L'Italia è uno dei Paesi più biodiversi perchè è semi-isolata, ha afflusso di individui e ha una grande varietà di ambienti dovuti all'eterogeneità climatica, morfologica e geologica, senza contare anche la presenza di isole.
La biodiversità è il rapporto tra speciazione ed estinzione e, come è ovvio pensare, questa è distribuita in modo disomogeneo nel tempo e nello spazio: in particolare troviamo dei pattern di biodiversità legati a diversi fattori: