Documento dall'Università di Torino su Diritto Privato Prof. Rossi. Il Pdf esplora i principi del Diritto Privato, le capacità giuridiche delle persone fisiche e giuridiche, e la cittadinanza. Questo Pdf di Diritto per l'Università, prodotto dall'autore, offre una chiara organizzazione dei contenuti, facilitando la comprensione degli argomenti trattati.
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Possiamo definire il diritto come un mezzo di regolazione sociale, che ha la funzione di sistemare gli interessi individuali e collettivi presenti nella società, evitando o risolvendo i conflitti fra i portatori dei diversi interessi Le funzioni del diritto privato: · risoluzione dei conflitti - per questo la nascita del diritto è contestuale alla nascita dello Stato: si rende sin da subito necessario per risolvere eventuali conflitti tra i consociati · prevenzione dei conflitti - alla luce dei modi migliori che vengono elaborati per risolvere i conflitti si può imparare e formulare delle regole che serviranno a evitare nuovi conflitti E', quindi, importante ricordare che non esiste società che possa essere priva di regole di diritto privato, proprio perché è questo che permette la convivenza pacifica tra i consociati e evitare che questi si facciano giustizia da soli. Le norme possono sorgere naturalmente, essere stabilite da un giudice o, come nel caso italiano, possono essere dovute a un'evoluzione storica e essere raccolte all'interno del Codice Civile. In questo caso le norme saranno state stabilite da un legislatore. Tali regole riguardano gli ambiti più diversi: ● ambito economico: gestione di beni, contratti, obbligazioni, danni e funzionamento attività economiche · diritto di famiglia ● successioni
· il diritto pubblico si occupa del rapporto dei cittadini con stato e enti pubblici. In questo caso lo Stato e gli enti pubblici si pongono in una posizione di supremazia rispetto al singolo cittadino · il diritto privato si occupa del rapporto tra individui, stato e enti pubblici, quando però lo Stato si pone in posizione paritaria rispetto ai cittadini L'articolo 118 della costituzione ha introdotto il principio di sussidiarietà, il principio secondo il quale, se un ente inferiore è capace di svolgere bene un compito, l'ente superiore non deve intervenire, ma può eventualmente sostenere l'azione. I cittadini, quindi, sulla base dell'articolo non devono solo subire le decisioni dello Stato, ma vengono visti come portatori di interessi, non solo individuali, ma anche generali. Grazie a questo articolo, perciò, se un cittadino può operare a vantaggio di un altro cittadino autonomamente lo Stato si deve ritirare. L'introduzione di tale principio si deve al passaggio da stato liberale a stato sociale, che ha portato a una grande rivoluzione dei rapporti tra diritto pubblico e privato
Il diritto è frutto di una riflessione che si è evoluta nel tempo e che è in continuo mutamento. Avendo, quindi, una storia molto antica, ha un linguaggio specialistico molto preciso, il linguaggio giuridico. Esso non è solo particolare perché vive da moltissimo, ma anche perché deve cercare il più possibile di evitare ambiguità e polisemie o ambiguità semantiche, per ridurre al minimo l'insorgere di incomprensioni e condanne sbagliate. Esso prende i termini del linguaggio ordinario e lo trasforma in un linguaggio tecnico e tendenzialmente univoco. Questo avviene in due modi: · si prendono termini del linguaggio ordinario che vengono "risemantizzati": si modifica il loro significato più comune. Per esempio la "conclusione" di un contratto non significa che esso sta terminando, ma che ho definito tutti i termini. La conclusione del contratto è il momento in cui esso, di fatto, entra in vigore. Altro esempio: la "decadenza" nel diritto privato è l'impossibilità di esercitare un diritto se non vengono rispettati determinati limiti o requisiti ● A volte si ha la creazione di parole ex novo. Per esempio la "fattispecie", nel diritto, è quel caso concreto che viene astratto nella misura necessaria da poter essere sussunto in una regola di diritto. [Di solito, la norma contiene la descrizione di un fatto, definito in base ad alcuni elementi che lo caratterizzano, in modo tale che quella descrizione possa adattarsi a una moltitudine di eventi storici, i quali presentino tutti quegli elementi caratteristici. Tale descrizione è la fattispecie astratta. Il verificarsi concretamente di un evento rientrante nella descrizione contenuta nella norma è la fattispecie concreta, che può essere inquadrata nelle fattispecie astratta della norma. L'operazione logica con cui si verifica che una fattispecie concreta corrisponde a una fattispecie astratta si chiama qualificazione della fattispecie (concreta). ] Nel diritto ogni parola, quindi, ha un preciso significato. Non solo: le parole correlate tra loro in modi diversi acquisiscono dei significati specifici. Per questo si devono saper usare le parole conoscendo esattamente il loro significato. Il diritto privato è un sistema di regole, quindi, che parte da un linguaggio specialistico, il quale identifica determinati tipi di nozioni che devono essere molto chiare e coordinate tra di loro. Al di là della chiarezza, occorre che le leggi siano coordinate tra di loro, cioè che non esistono antinomie, perché questo, ovviamente, metterebbe a repentaglio la certezza del diritto. Nella realtà il diritto privato è un sistema molto complesso e le leggi non derivano da un unico testo o da un solo ordinamento: per questo abbiamo tanti sistemi di regole che non necessariamente sono coerenti. In realtà è l'interpretazione che garantisce la Document shared on www.docsity.com Downloaded by: emilio-sibille (emiliosibille@gmail.com)coerenza, proprio perché in sistemi tanto complessi è difficile che sia effettivamente garantita. Per questo, al fine di una sicura e solida interpretazione, si deve essere in grado di riconoscere le regole e le loro interdipendenze.
Una delle nozioni fondamentali del diritto è la definizione di norma giuridica: essa è un comando giuridico, una regole, le cui caratteristiche base sono: · generalità - non esistono norme ad personam. C'è la legge che vale per tutti e leggi che interessano delle minoranze o categorie ● astrattezza - non si fa riferimento a tutti i casi concreti Si tratta di due aspetti fondamentali della norma, perché le permettono di essere applicata in una molteplicità di casi diversi. Il principio del neminem ledere = chi provoca dei danni a qualcuno deve risarcirlo, per esempio, è un principio generale, alla base dell'articolo della responsabilità del codice civile. Ciò che caratterizza una norma giuridica, inoltre, è la coattività/coercibilità, e quindi il fatto che sia prevista una sanzione stabilita dalla legge stessa. E' proprio la presenza di una sanzione, infatti, che costituisce l'elemento distintivo tra norme sociali e giuridiche. Si tratta, tuttavia, di un principio generale: anche nell'ordinamento italiano, infatti, ci sono norme che non prevedono sanzione. Questo può essere dovuto a una decisione del legislatore o, il più delle volte, può essere dovuto a un errore in fase di stesura della norma giuridica.
Dicevamo che il diritto ambisce ad essere un sistema di regole coerenti, ma per farlo necessità dell'interpretazione. Nell'ambito dell'interpretazione del diritto dobbiamo tener conto della pluralità delle fonti: ● fonti del diritto interno · fonti del diritto internazionale ● fonti del diritto dell'Unione Europea, che sono internazionali ma con caratteristiche suis generis. Tutti gli ordinamenti giuridici risultano dall'operare congiunto di fonti di produzione e di fonti sulla produzione del diritto. La costituzione/legge è la fonte di produzione di base perché pone in essere le regole/il diritto. ● fonti di produzione -> contengono e producono regole giuridiche che producono effetti verso l'esterno, regole indirizzate alla collettività ● fonti sulla produzione > creano regole giuridiche che vanno rispettate, ma sono atti o fatti che hanno uno scopo preciso: stabilire regole non rivolte alla collettività, ma a coloro che producono il diritto -> articolo 138, rivolto alle camere.
Piramide: 1. Costituzione 2. Leggi ordinarie e atti aventi forza di legge 3. Regolamenti 4. Usi e consuetudini
● decreti legislativi ● leggi regionali
Il diritto privato può essere contenuto in tante norme di materia differente, ma in italia la maggior parte delle norme di diritto privato è contenuta nel codice civile, del 1942. Esso è in 6 libri, che ricalcano i vari ambiti della vita sociale di un cittadino: · prima parte: disposizioni sulla legge in generale, che introducono i sei libri. Qui troviamo regole sull'interpretazione, la vigenza e altri. Oggi queste disposizioni vanno lette insieme alle norme costituzionali e per il principio gerarchico prevalgono quelle costituzionali. · 1 libro: Diritti delle persone e della famiglia, perché la persona costituisce ed è parte di una famiglia · 2: Libro delle successioni ● 3: Libro della proprietà, riguarda i rapporti sulle cose · 4: Libro delle obbligazioni, ossia le relazioni che nascono in forza dell'aver preso un impegno (gli obblighi che possono nascere da atto volontario o meno) · 5: Libro del lavoro. Nel 1942 (secondo codice civile dall'unità) si è fatta la scelta della commercializzazione del diritto privato. Nella maggior parte degli stati, infatti, il diritto del lavoro non fa parte del codice civile, ma con questa scelta si è deciso di includere tutti i diritti del lavoro nel codice civile. Le regole del codice del commercio sono state abrogate e inserite nel codice civile. Tiene conto anche dei: ■ diritti sindacali ■ diritto societario · 6: Libro della tutela dei diritti, spiega come e in che modalità o con quali limiti si possono esercitare i propri diritti. ■ diritto d'impresa. I codici di settore Negli ultimi 20 anni c'è stata una tendenza a creare codici settoriali, tanti piccoli codici diversificati a seconda dell'argomento che facilitano il giudice de un lato e che, dall'altro, permettono di creare norme anche molto dettagliate. Questi codici sono scritti con un linguaggio meno preciso del codice civile perché sono stati redatti molto più recentemente e non a seguito di cristallizzazioni di regole storiche, ma sono conseguenze di esigenze nuove e recenti. Un esempio è il codice del consumo, che contiene una serie di norme nate a tutela dei consumatori, la maggior parte della quali di derivazione europea. Abbiamo, poi, il codice delle assicurazioni, che tiene conto dell'evoluzione del settore delle assicurazioni. Abbiamo ancora il codice in materia di protezione dei dati personali, oggi completato e superato dal GDPR (regolamento generale per la protezione dei dati, di derivazione europea). Esistono anche il codice del turismo e codice dei beni culturali.
Generalmente i regolamenti che interessano il diritto privato sono regolamenti esecutivi di legge
Usi e consuetudini erano riconosciuti anche nell'antica roma e sono presenti ovunque ci sia un'esperienza del diritto, perché il diritto nasce in forza del dover riconoscere la giustizia di determinati comportamenti. Prima che una norma diventi effettivamente parte del diritto occorre che la norma venga iscritta nella volontà delle persone di rispettarla, in quanto la ritengono giusta o necessaria. Occorre, in seguito, che si imprima la convinzione che il comportamento sia giuridicamente obbligatorio, e quindi che la norma sia generalmente riconosciuta dalla collettività nel tempo. Quindi cosa crea la consuetudine? · opinio legis ac necessitatis=elemento psicologico /soggettivo: convinzione che il comportamento sia giuridicamente corretto · diuturnitas= elemento materiale/oggettivo=ripetizione costante ed uniforme di un comportamento da parte della generalità dei consociati Una volta che sono presenti entrambe queste componenti si parla di consuetudine e la consuetudine stessa, ormai appurata, può entrare a far parte anche del diritto scritto. Nel diritto italiano, in particolare, dal 1800 si è affermata l'idea che il diritto non possa nascere in maniera del tutto spontanea. E' scomparsa, quindi, l'idea della creazione dal basso della norma e per questo la consuetudine ha perso a poco a poco valore, cedendo il passo al diritto scritto.
Sono quelle fonti che hanno a che fare con le convenzioni internazionali. Le fonti internazionali interessanti per il diritto privato sono: ● il diritto internazionale privato= è una fonte interna, ma disciplina i rapporti tra fonti interne e fonti esterne ● regolamenti/direttive dell'unione europea, regolano i rapporti tra i vari paesi europei. (Se devo vendere prodotti a un americano, invece, devo rifarmi al diritto internazionale privato) Document shared on www.docsity.com Downloaded by: emilio-sibille (emiliosibille@gmail.com)