Finanza aziendale: Private Equity e finanziamenti bancari a breve termine

Documento di Università sulla Finanza aziendale - parte II. Il Pdf esplora il Private Equity, definendolo come attività di investimento in società non quotate, e i finanziamenti bancari a breve termine, spiegando concetti come accordato, utilizzato e sconfinamento, utile per lo studio di Economia.

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59 pagine

giovedì 5 dicembre 2024!
Finanza aziendale - parte II
IL PRIVATE EQUITY !
Definizione: il Private Equity (operazione straordinaria) consiste nell’attività di investimento
nel capitale di rischio di una società non quotata e non finanziaria.
La natura delle operazioni è normalmente di carattere strategico per le società emittenti
(società target che emette azioni o titoli di partecipazione al capitale): !
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sia per la dimensione rispetto al capitale
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sia per la portata sull’assetto strutturale e proprietario delle società
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si tratta inoltre di operazioni che prevedono, oltre all’apporto di capitali, il
coinvolgimento delle società di PE nella condotta delle società partecipate.
L’obiettivo è quello di generare valore aggiunto e aumentare il valore delle quote per
poi rivenderle a un prezzo maggiore rispetto al prezzo di acquisto.
Aspetti importanti:!
1. Operazioni che vanno a toccare l’assetto societario (composizione dei soci all’interno
della società) e lo modificano radicalmente !
2. Si tratta di società non quotate (società che non appartengono a un mercato - le cui
azioni o partecipazioni non sono negoziate su mercati regolamentati, es. borsa valori)!
Il PE nasce nel mondo americano-anglosassone (mercati molto diversi dai nostri) i nostri
mercati sono bancocentrici (la banca ha un ruolo centrale), mentre i loro vedono una
pluralità di soggetti (per ogni attività finanziaria vi è un soggetto.) !
FONDI DI PRIVATE EQUITY: fondi (aggregati di capitale/salvadanai), cioè Organismi di
Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) definiti dal testo unico della finanza emanato
tramite la legge Draghi nel 1998 dall’allora Sottosegretario del Ministero dell’Economia
Mario Draghi. !
Gli OICR sono organismi (non società) aggregatori di capitale, che utilizzano il
capitale raccolto (fundraising) per investire in società non finanziarie, acquistandone
azioni e entrando cosi nella compagine azionaria delle società che ritengono
profittevoli dal punto di vista dell’investimento.
Un investimento in private equity è classificato come "illiquido" o "private asset", indicando
la difficoltà di convertirlo prontamente in liquidità, a differenza degli investimenti immobiliari
(real estate). Pertanto, si tratta di un tipo di investimento la cui trasformazione in
liquidità non avviene in modo immediato, manifestando i suoi benefici in una prospettiva
temporale di lungo periodo.
La gestione di un investimento in private equity comporta una componente significativa di
costo, poiché l'SGR gestisce il fondo a fronte di un corrispettivo.
Un fondo per legge ha una durata limitata: raccoglie capitali, valuta le società, le compra,
le gestisce per un periodo tra i 5-7 anni e poi le rivende cercando di realizzare un capital
gain, valore. Il valore di cessione deve essere maggiore del valore di acquisto. !
PS. Il PE non appartiene a una società, ma è un cosiddetto OICR ovvero un fondo
organizzato da una società che è chiamata Società di Gestione del Risparmio. !
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L’organizzazione di un fondo di private equity è finalizzata a:!
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Partecipazioni (di maggioranza o minoranza) nel capitale di rischio di imprese non
finanziarie e non quotate; se la partecipazione è maggioritaria (>50%) garantisce il
controllo della società e si parla di PE industriale, mentre se la partecipazione è
minoritaria (<50%) si tratta di PE finanziario e in questo caso il fondo entra nella
compagine societaria ma non ne detiene il controllo assoluto. !
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Organizzazione e finanziamento di operazioni di leva finanziaria (LBO)
-
Consulenza su assetti proprietari: coloro che costituiscono SGR sono anche dei
manager qualificati e che quindi possono anche avere una funzione di consulenza. !
-
Finanziamento e servizio: montaggio e operazioni !
In relazione alla struttura dei fondi, è importante sottolineare che i fondi di private equity
sono chiusi.
Esistono fondi aperti e fondi chiusi:
-
Aperti: è possibile entrare e uscire senza alcun tipo di limitazione; per l’ingresso basta
sottoscrivere quote (la cifra che si desidera) e l’uscita è libera.!
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Chiusi: hanno accesso solo una serie di investitori qualificati che dispongono di
patrimonio importanti => poche persone ristrette che hanno una componente
patrimoniale diversa dalla media. !
In questo caso non solo sono gestori stessi del fondo ad andare da questo pool elitario di
persone a chiedere parte del loro patrimonio per la costituzione del fondo, ma esistono !
anche delle restrizioni per l’uscita da un fondo chiuso => si può lasciare il fondo solo alla
liquidazione del fondo stesso, di solito dopo 8-10 anni, oppure nel caso in cui ci sia un
soggetto pronto a sostituire colui che vuole uscire dal fondo, mentre è più semplice la
cessione di quote (anche se è comunque necessario il placet del fondo). !
N.B. La Società di Gestione del Risparmio (SGR) è il soggetto disposto dal Testo Unico
della Finanza per la gestione dei fondi. !
I FONDI COMUNI CHIUSI !
Per una comprensione completa della struttura dei fondi di private equity, è essenziale
esaminare l'entità designata dal Testo Unico della Finanza per la gestione di tali fondi, ossia
la Società di Gestione del Risparmio (SGR).
Il soggetto adibito alla gestione del fondo è la Società di Gestione del Risparmio (SGR).
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Finanza Aziendale: Il Private Equity

giovedì 5 dicembre 2024 Finanza aziendale - parte II IL PRIVATE EQUITY Definizione: il Private Equity (operazione straordinaria) consiste nell'attività di investimento nel capitale di rischio di una società non quotata e non finanziaria. La natura delle operazioni è normalmente di carattere strategico per le società emittenti (società target che emette azioni o titoli di partecipazione al capitale):

  • sia per la dimensione rispetto al capitale
  • sia per la portata sull'assetto strutturale e proprietario delle società
  • si tratta inoltre di operazioni che prevedono, oltre all'apporto di capitali, il coinvolgimento delle società di PE nella condotta delle società partecipate.

L'obiettivo è quello di generare valore aggiunto e aumentare il valore delle quote per poi rivenderle a un prezzo maggiore rispetto al prezzo di acquisto. Aspetti importanti:

  1. Operazioni che vanno a toccare l'assetto societario (composizione dei soci all'interno della società) e lo modificano radicalmente
  2. Si tratta di società non quotate (società che non appartengono a un mercato - le cui azioni o partecipazioni non sono negoziate su mercati regolamentati, es. borsa valori)

Il PE nasce nel mondo americano-anglosassone (mercati molto diversi dai nostri) # i nostri mercati sono bancocentrici (la banca ha un ruolo centrale), mentre i loro vedono una pluralità di soggetti (per ogni attività finanziaria vi è un soggetto.)

Fondi di Private Equity: Definizione e Ruolo

FONDI DI PRIVATE EQUITY: fondi (aggregati di capitale/salvadanai), cioè Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) definiti dal testo unico della finanza emanato tramite la legge Draghi nel 1998 dall'allora Sottosegretario del Ministero dell'Economia Mario Draghi. Gli OICR sono organismi (non società) aggregatori di capitale, che utilizzano il capitale raccolto (fundraising) per investire in società non finanziarie, acquistandone azioni e entrando cosi nella compagine azionaria delle società che ritengono profittevoli dal punto di vista dell'investimento. Un investimento in private equity è classificato come "illiquido" o "private asset", indicando la difficoltà di convertirlo prontamente in liquidità, a differenza degli investimenti immobiliari (real estate). Pertanto, si tratta di un tipo di investimento la cui trasformazione in liquidità non avviene in modo immediato, manifestando i suoi benefici in una prospettiva temporale di lungo periodo. La gestione di un investimento in private equity comporta una componente significativa di costo, poiché l'SGR gestisce il fondo a fronte di un corrispettivo. Un fondo per legge ha una durata limitata: raccoglie capitali, valuta le società, le compra, le gestisce per un periodo tra i 5-7 anni e poi le rivende cercando di realizzare un capital gain, valore. Il valore di cessione deve essere maggiore del valore di acquisto. PS. Il PE non appartiene a una società, ma è un cosiddetto OICR ovvero un fondo organizzato da una società che è chiamata Società di Gestione del Risparmio. 1L'organizzazione di un fondo di private equity è finalizzata a:

  • Partecipazioni (di maggioranza o minoranza) nel capitale di rischio di imprese non finanziarie e non quotate; se la partecipazione è maggioritaria (>50%) garantisce il controllo della società e si parla di PE industriale, mentre se la partecipazione è minoritaria (<50%) si tratta di PE finanziario e in questo caso il fondo entra nella compagine societaria ma non ne detiene il controllo assoluto.
  • Organizzazione e finanziamento di operazioni di leva finanziaria (LBO)
  • Consulenza su assetti proprietari: coloro che costituiscono SGR sono anche dei manager qualificati e che quindi possono anche avere una funzione di consulenza.
  • Finanziamento e servizio: montaggio e operazioni

Struttura dei Fondi Chiusi

STRUTTURA FONDI CHIUSI SGR FONDO A FONDO B FONDO C PORTAFOGLIO DI SOCIETA' A PORTAFOGLIO DI SOCIETA' B PORTAFOGLIO DI SOCIETA' C Scouting e gestione investimenti INVESTITORI A INVESTITORI B INVESTITORI C Attività di fundraising In relazione alla struttura dei fondi, è importante sottolineare che i fondi di private equity sono chiusi. Esistono fondi aperti e fondi chiusi:

  • Aperti: è possibile entrare e uscire senza alcun tipo di limitazione; per l'ingresso basta sottoscrivere quote (la cifra che si desidera) e l'uscita è libera.
  • Chiusi: hanno accesso solo una serie di investitori qualificati che dispongono di patrimonio importanti => poche persone ristrette che hanno una componente patrimoniale diversa dalla media.

In questo caso non solo sono gestori stessi del fondo ad andare da questo pool elitario di persone a chiedere parte del loro patrimonio per la costituzione del fondo, ma esistono anche delle restrizioni per l'uscita da un fondo chiuso => si può lasciare il fondo solo alla liquidazione del fondo stesso, di solito dopo 8-10 anni, oppure nel caso in cui ci sia un soggetto pronto a sostituire colui che vuole uscire dal fondo, mentre è più semplice la cessione di quote (anche se è comunque necessario il placet del fondo). N.B. La Società di Gestione del Risparmio (SGR) è il soggetto disposto dal Testo Unico della Finanza per la gestione dei fondi.

I Fondi Comuni Chiusi e la SGR

I FONDI COMUNI CHIUSI Per una comprensione completa della struttura dei fondi di private equity, è essenziale esaminare l'entità designata dal Testo Unico della Finanza per la gestione di tali fondi, ossia la Società di Gestione del Risparmio (SGR). Il soggetto adibito alla gestione del fondo è la Società di Gestione del Risparmio (SGR). 2Le SGR sono società per azioni S.p.A. con determinate caratteristiche e regole imposte dal Testo Unico della Finanza, iscritte in un determinato albo e accreditate dalla vigilanza. Per potere avere l'accredito dalla vigilanza le SGR devono aver ottenuto un'autorizzazione dalla Banca d'Italia, per le quali è necessario:

  • Predisporre un programma che illustra l'attività d'impresa => le sue linee di sviluppo, gli obiettivi perseguiti, le strategie che la società intende seguire per la loro realizzazione, nonché ogni altro elemento che consenta di valutare l'iniziativa.
  • Versare interamente un capitale di 1 milione di euro.

Una volta istituita la SGR ha luogo il fundraising e l'istituzione/creazione del fondo/fondi, i quali investiranno in società target ritenute idonee in fase di scouting. La SGR poi monitora l'investimento fatto e va poi a gestire il capital gain e il disinvestimento puntando alla generazione di valore per i sottoscrittori del fondo comune chiuso. P.S. Esiste tuttavia un'autonomia patrimoniale tra fondo e SGR di modo che il capitale raccolto non diventi proprietà della SGR. N.B. Possono presentarsi situazioni in cui una SGR gestisce più fondi attraverso una gestione a monte. Questa situazione si ha perché ogni fondo ha come target un determinato tipo di azienda definito ex ante => la presenza di più fondi permette di avere più tipi di aziende oggetto dello scouting. La SGR amministra e gestisce i fondi, i quali hanno dei loro scopi e delle loro politiche di investimento. I tre fondi mostrati nello schema sono differenti per finalità: il fondo A è stato istituito per l'acquisizione di società appartenenti al comparto del lusso, il fondo B per l'hi-tech e il fondo C per società appartenenti al ramo della comunicazione.

Fundraising e Scouting Investimenti

FUNDRAISING: è la fase di raccolta del capitale, che solitamente si aggira intorno ai 100 milioni di euro per un fondo relativamente piccolo. E' possibile distinguere tre categorie di soggetti:

  • i soggetti istituzionali che istituiscono il fondo
  • coloro che andranno a gestire il fondo
  • coloro che comunicano con le famiglie/persone con grosse disponibilità monetarie da investire.

SCOUTING E GESTIONE INVESTIMENTI: questi vari fondi, attraverso la gestione della SGR, devono andare a cercare delle imprese appetibili e che rientrino nelle caratteristiche del fondo (se un fondo è destinato all'acquisizione di società nel comparto del bene del lusso, dovrà cercare imprese di quel settore) Caratteristiche imprese target - requisiti di appetibilità

  • Prospettiva di crescita (internalizzazione, innovazione di prodotto e/o processo sono valori aggiunti importanti)
  • Acquisizioni strategiche (acquistare competitors, prodotti accessori, fornitori => aumentano ancor di più il valore ... )
  • Appartenenza dell'impresa target a settori con elevato grado di sviluppo
  • Possibilità di realizzo margini stabili e sostenuti (quando si fa un'analisi di un'azienda, è estremamente positivo quando l'utile realizzato cresce ma non in modo esagerato)
  • Fatturato elevato per eventuale quotazione in borsa
  • Buona struttura organizzativa dotata di strumenti di Programmazione e Controllo.

3Più in generale, le caratteristiche delle operazioni di PE sono le seguenti:

  1. Investimenti in società non quotate, valutati e gestiti da team dedicati e specializzati
  2. Approccio di "proprietà attiva", orientata alla creazione di valore
  3. Strutture di raccolta e impiego di capitali, in forma di "fondi comuni chiusi"
  4. Relazione di gestione e di controllo dedicata e continua per ogni società in portafoglio
  5. Schemi di ripartizione dei rendimenti studiati per allineare gestori e investitori
  6. Regole restrittive di valutazione e di reporting delle società in portafoglio
  7. Politica di investimento con un orizzonte temporale a medio e lungo termine
  8. Obiettivi di incremento di valore degli investimenti e uscita con vendita o quotazione.

Modalità di Investimento nel Private Equity

MODALITÀ DI INVESTIMENTO L'intermediazione finanziaria riguarda una modalità di approccio che permette l'incontro tra due realtà finanziarie: soggetti in surplus di capitale e soggetti in deficit di capitale. Le modalità fondamentali per l'investimento per poter investire nel Private Equity sono tre:

  1. In modo diretto: entrata diretta nel capitale di una società target attraverso vari Company Investing in PE Funds PE Fund Company Investors Funds of Funds PE Fund Company PE Fund Direct Investments Company C'è un investitore che investe direttamente in una società strumenti finanziari, quali azioni e obbligazioni. Sebbene comporti pochi costi, presenta un rischio elevato in quanto l'investitore è esposto al destino di un singolo asset.
  2. Sottoscrivendo una quota di fondo di Private Equity: questa modalità assistita comporta la presenza di soggetti che vanno ad intermediare, denominati "facilitatori". L'investitore sottoscrive una quota in un fondo di private equity. Il fondo va ad allocare le risorse raccolte in un portafoglio diversificato di società. Questo approccio riduce il rischio concentrando gli investimenti su più realtà, ma comporta costi associati alla gestione del fondo.
  3. Sottoscrivendo una quota di un fondo di fondi che investe in fondi di PE: questa modalità è ancora più intermediata, poiché il fondo di fondi non investe direttamente in società, bensì in altri fondi di private equity. Ogni fondo investirà a sua volta in un portafoglio di società. La diversificazione è massima, ma si traduce anche in un 4

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