Santambrogio: Introduzione alla sociologia, teorie e concetti chiave

Documento dall'Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano (ucsc Mi) su Santambrogio - Introduzione alla sociologia. Il Pdf, utile per studenti universitari di Economia, analizza la sociologia della conoscenza, la teoria critica e la dialettica dell'Illuminismo, con focus su Adorno e il totalitarismo.

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60 pagine

Santambrogio - Introduzione alla
sociologia
Sociologia
Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano (UCSC MI)
59 pag.
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Ambrogio Santambrogio
INTRODUZIONE ALLA
SOCIOLOGIA
Le teorie, i concetti, gli autori
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Anteprima

PARTE SECONDA. PENSARE LA MODERNITA'

Comte e la società industriale

La biografia e le opere di Comte

Nasce a Montpellier. Diventa segretario di Saint Simon finchè questo non si appropria del primo lavoro di Comte, la prima parte del Sistema della politica positiva. Nel 1826 inizia le lezioni pubbliche del Corso di filiosofia positiva che riprende nel 1829. L'anno seguente pubblica il primo tomo del Corso a cui fanno seguito altri 5 tomi. Fonda l'Association polytechnique che ha come scopo l'educazione del popolo attraverso corsi liberi e gratuiti. Nel 1848 fonda la Società positivista e nel 1851 pubblica il primo volume del Sistema di politica positiva. Nel 1852 scrive il Catechismo positivista o esposizione sommaria della religione dell'umanità. Muore nel 1857.

Comte sostiene che i conflitti e le contraddizioni esistenti siano la consegunza delle tensioni prodotte dal cambiamento in atto e ritiene che il nuovo tipo sociale sia migliore del precedente e che sia il punto di arrivo della storia dell'umanità. Secondo lui la vera rivoluzione è sociale e culturale.

Il metodo di Comte

Comte ritiene che la natura umana sia caratterizzata da 3 dimensioni: intellettuale, pratica e morale. L'ordine sociale si ha quando le tre caratteristiche sono armonizzabili: in mancanza di ciò regna il caos. Se l'uomo non è in sintonia con se stesso non riesce a realizzare la sua natura: l'ordine sociale è la condizione necessaria perche l'individuo possa realizzarsi. L' intellettuale assume il ruolo di benefattore dell'umanità poiché indica il progresso: egli possiede un sapere vero e indubitabile e lo rende accessibile a tutti. Il sapere dell'intellettuale è un sapere scientifico e poiché riguarda anche la natura dei rapporti sociali, implica la formazione di una nuovo scienza: la sociologia.

Il metodo comtiano consiste nell'esistenza di un sapere scientifico che si acquisisce attraverso l'osservazione e la generalizzazione: non si può avere la conoscenza delle cose ultime poiché non sono empiricamente osservabili. Per Comte, l'uomo come individuo non è oggetto della scienza (la sua parte fisica è studiata dalla biologia, il suo essere sociale è studiato dalla sociologia). Osservazione e generalizzazione devono andare di pari passo.

Per Comte, l'umanità conduce una lotta per spiegare e controllare la natura: solo il sapere che c'è alla base permette la spiegazione del funzionamento della natura e ne rende possibile il controllo. L'attività intellettuale è quella centrale: quella pratica e morale sono la conseguenza dello sviluppo raggiunto dalla conoscenza umana.

La legge dei tre stadi

Comte distingue 3 forme di ordine sociale, cioè di 3 modi di coordinare attività intellettuale, pratica e morale (> LEGGE DEI TRE STADI). Si tratta di tappe dell'evoluzione dell'umanità: passando da uno stadio all'altro, l'umanità migliora e completa le sue capacità di spiegare e controllare la natura. Per Comte è fondamentale lo sviluppo del controllo razionale sul mondo. La sociologia permette la spiegazione e il controllo razionale dell'ordine sociale. Essa da la possibilità di una società razionale, cioè oggetto essa stessa del sapere scientifico.

  • STADIO TEOLOGICO -> è il prodotto dell'istinto e del sentimento ed è basato sulla religione e sulla conoscenza della realtà che essa fornisce. Si distingue in tre fasi: animismo (in questo caso le forze della Document shared on https://www.docsity.com/it/santambrogio-introduzione-alla-sociologia/2289926/ Downloaded by: sara-coderoni (saracoderoni@gmail.com)natura sono viste come espressione di una forza analoga a quella dell'uomo, ma più potente. La condizione umana è subordinata alla realtà esterna e non c'è possibilità di cambiamento); politeismo ( gli uomini cercano le cause interne alle forze naturali e credono che ogni dio controlli una classe di fenomeni); monoteismo (l'uomo organizza un ordine divino strutturato e coerente, rappresentato da un cosmo ordinato e creato da una sola volontà che agisce sulla base di leggi prodotte da Dio stesso).
  • STADIO METAFISICO > è caratterizzato da un sapere critico nei confronti della teologia. La metafisica si basa sulla critica e non sull'osservazione ed è incapace di costruire un vero e proprio ordine sociale. Si può dire che sia una fase di transizione dallo stadio teologico a quello positivo. Lo stadio metafisico è importante perché sviluppa le capacità di astrazione già utilizzate nelle fasi politeiste e monoteiste dello stadio teologico.
  • STADIO POSITIVO > è caratterizzato dal dispiegamento del metodo dell'osservazione: ora la generalizzazione viene fatta a partire da cose osservate. Se lo stadio teologico era caratterizzato da ordine senza progresso e lo stadio metafisico da progresso senza ordine, solo in questo stadio si giunge a un ordine che sostiene il progresso dell'umanità.

Per Comte, le idee fondamentali del positivismo sono: la sostituzione della teologia e della metafisica da parte delle scienze; il vero sapere è possibile solo con l'osservazione e la generalizzazione; l'impossibilità di conoscere cose non osservabili.

La religione dell'umanità

Secondo Comte, la nuova società è scientifica e industriale mentre quella esistente e destinata a tramontare è teologica e militare. In quest'ultima, sacerdoti e militari sono le figure dominanti che verranno sostituite da scienziati e industriali: per Comte, il sapere scientifico soppianterà quello religioso e il lavoro sostituirà la guerra.

Per quanto riguarda la dimensione morale, Comte pensa che la religione cattolica sarà sostituita da una nuova religione positiva, basata su una fede dimostrabile poiché razionale. Questa religione deve essere il fondamento del nuovo ordine industriale perché deve fornirgli una base culturale unificante. Al cuore di questa religione laica c'è la venerazione dell'umanità.

Comte, all'interno della sociologia, distingue tra dinamica sociale e statica sociale. La statica sociale riguarda le condizioni di esistenza di una società (ordine), mentre la dinamica, che egli considera la più importante, le condizioni di movimento (progresso). Nella sua statica, Comte sostiene che l'unità di base della società è la famigliae non l'individuo, pichè quest'ultimo non può essere oggetto di osservazione scientifica. Egli pensa che l'uomo è naturalmente socievole e la famiglia è il primo luogodove tale socievolezza si estrinseca. La società, al contrario, non è un unione, ma una cooperazione basata sulla divisione del lavoro.

Umanità o società?

Per Comte, la società è organizzazione razionale; egli è ostile a qualsiasi sommossa e ritiene che il vero cambiamento debba coinvolgere la società nel suo complesso: il concetto di società, identificato con quello di ordine sociale, sostituisce anche la nozione di società civile.

Toqueville e la società democratica

La biografia e le opere di Toqueville

Nasce in Normandia da una famiglia nobile. Dopo gli studi giuridici, nel 1830 presta giuramento alla monarchia di Luigi Filippo e l'anno seguente ottiene l'incarico di studiare il sistema penitenziario americano. Rimane negli Stati Uniti per circa un anno e al suo ritorno in Francia pubblica un'opera sul sistema penitenziario americano e sulla sua applicazione in Francia. Nel 1835 pubblica il primo volume della Democrazia in America a cui ne seguirà un altro cinque anni dopo. Nel 1839 viene eletto deputato e verrà rieletto finchè non si ritira dalla vita politica. Nel 1848 fa parte della Commissione che redige la nuova Costituzione. Nel 1856 pubblica la prima parte dell'Antico Regime e la Rivoluzione nella quale sottolinea i rischi di una democrazia senza libertà. Muore a Cannes nel 1859.

Toqueville è un sostenitore convinto della repubblica, che considera come la forma politica che porta all'affermazione dell'eguaglianza e della democrazia. Egli ritiene che la democrazia sia caratterizzata dalla assenza di una struttura ereditaria gerarchica.

Il metodo di Toqueville

È il maestro del metodo comparativo: nel suo approccio, diventa fondamentale la comparazione tra concrete realtà al fine di mettere in luce l'origine della loro diversità. Si può scoprire qualcosa rispetto alla repubblica e alla democrazia solo confrontando le modalità con cui esse si realizzano concretamente in contesti diversi. Compito dello studioso è mostrare perché l'evoluzione sociale tende a favorire una tendenza piuttosto che un'altra.

Toqueville, quando analizza la democrazia, non la considera un semplice regime politico, ma una forma di organizzazione sociale: ciò che conta sono i rapporti sociali e le relazioni tra gli individui ("c'è una società solo quando gli uomini considerano un gran numero di cose allo stesso modo"). Toqueville ritiene che in America la repubblica non sia una mera forma politica, ma il risultato di una struttura sociale democratica e egualitaria che può svilupparsi adeguatamente perché è immune dai conflitti e dalle rivoluzioni che caratterizzano l'Europa.

Democrazia e modernità

In America la democrazia riesce a garantire i diritti, la repubblica e la pace e riesce a scongiurare sommosse, anarchia e dispotismo. La caratteristica essenziale della democrazia è l'eguaglianza, ma non necessariamente la libertà. Secondo Toqueville, l'eguaglianza è eguaglianza delle opportunità: una società democratica è quella dove non esistono gerarchie codificate, naturali o acquisite. Ogni posizione nella società deve essere potenzialmente accessibile a tutti. Quindi, l'eguaglianza riguarda la struttura sociale. L'oggetto principale del cambiamento è la società: da società aristocratica, basata sulla stabilità gerarchica e territoriale (perché uomini di diverse generazioni conducono la stessa forma di vita nello stesso territorio) a società democratica, egualitaria e individualista che mette in discussione i ruoli gerarchici. In America questo cambiamento non esiste perché la società americana nasce democratica. Lì, la mobilità è massima e i ruoli non sono mai definitivamente acquisiti. Mentre in Europa la partecipazione politica è il risultato di una conquista, in America è un dato di partenza. In Europa, la transizione dall'aristocrazia alla democrazia è segnata da un profondo conflitto tra le classi sociali, che implica la rivoluzione.

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