Slide dall'Università degli Studi di Palermo su I legami. Il Pdf illustra i concetti fondamentali dei legami chimici, con focus su stabilità atomica, elettroni di valenza e formazione del legame ionico, ideale per studenti universitari di Chimica.
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Prof. Federico Barrino
Un atomo ha maggiore stabilità quando tutti i suoi elettroni si trovano nei livelli energetici più bassi. Lungo ogni gruppo della tavola periodica è possibile ritrovare lo stesso numero di elettroni esterni, detti anche elettroni di valenza. Il livello nel quale si trovano questi elettroni è chiamato strato di valenza.
H He B CN O F Ne Igruppo Na Mg AL Si P S Cl Ar H He 1 Il gruppo IH gruppo IV gruppo V gruppo VI gruppo VII gruppo 2 Li Be B C N O F Ne periodo 2 2º strato O 3 4 5 6 7 8 9 10 Na Mg AL Si P S Cl Ar O periodo 3 3º strato O 11 12 13 14 15 16 17 18 1 elettrone esterno 2 elettroni esterni 3 elettroni esterni 4 elettroni esterni 5 elettroni esterni 6 elettroni esterni 7 elettroni esterni 8 elettroni esterni (escluso He) elettroni di valenza Li Be VIII gruppo periodo 1 1º strato
Un atomo è particolarmente stabile quando ha otto elettroni nello strato di valenza. Il legame chimico permette agli atomi di unirsi per formare molecole, o agli ioni di segno opposto di esercitare un'attrazione reciproca tra loro.
legami a idrogeno 8 8- 8+ δ- 8+ 8+ 8+ 8- 8+ 8+ + + + + + 8+ 8- 8+ 8+ moderatamente deboli deboli forze di London . - 8+ 8+ 8 8+ 8 legami forti (solidi ionici, solidi covalenti reticolari, solidi metallici) + + + - +
Federico Barrino
A. La formazione di un legame chimico libera una quantità di energia, detta energia di legame. B. La rottura dello stesso legame necessita di una quantità di energia uguale a quella che si era liberata in seguito alla sua formazione.
A Energia atomi A + B energia di legame molecola A-B Coordinata di reazione B Energia atomi A+ B energia di legame molecola A-B Coordinata di reazione
Federico Barrino
L'energia di legame (KJ/mol) è la quantità di energia che è necessario fornire a una mole di sostanza per rompere il legame fra i suoi atomi. Tanto maggiore è l'energia di legame, tanto più stabile è il composto, tanto più è forte il legame che si è instaurato tra gli atomi. energia 436 KJ/mol
Federico Barrino
Per rappresentare la configurazione elettronica esterna si ricorre alla notazione di Lewis, che permette di dedurre numero e tipo di legami che l'atomo può formare. Si rappresenta il simbolo dell'elemento circondato dagli elettroni del livello esterno: un puntino per elettrone singolo, due puntini o trattino per le coppie di elettroni (doppietti).
I = IV V VI VII VIII Li · · Be· ம். ·C· ·N. :Ne: Viene utilizzata solo per gli atomi con elettroni esterni negli orbitali s e p (elementi principali).
Federico Barrino
Gli elementi del gruppo 18 (VIII) sono stati denominati gas nobili o gas inerti. La loro bassa reattività, e di conseguenza grande stabilità, è dovuta alla loro configurazione esterna ns2 np6 (ottetto). Ogni atomo tende a raggiungere la configurazione elettronica esterna dell'ottetto mediante la formazione di legami chimici.
He 2 Ne 10 Ar 18 8 elettroni esterni (escluso He)
Federico Barrino
Il motivo della stabilità dei gas nobili risiede nel fatto che la loro configurazione elettronica presenta otto elettroni nello strato di valenza, che quindi è completo.
Struttura di Lewis Configurazione elettronica Numero di elettroni di valenza He: 1s2 2 :Ne: 1s22s22p6 8 : Ar: 1s22s22p63s23p6 8 : Kr: [Ar]4s23d104p6 8 :Xe: [Kr]5s24d105p6 8 :Rn: [Xe]6s24f145d106p6 8
Federico Barrino
Regola dell'ottetto: un atomo raggiunge il massimo della stabilità acquistando, cedendo o condividendo elettroni con un altro atomo in modo da raggiungere l'ottetto nella sua configurazione elettronica esterna, simile a quella del gas nobile nella posizione più vicina nella tavola periodica.
Federico Barrino
Il legame ionico si realizza per il trasferimento di elettroni tra atomi con un'elevata differenza di elettronegatività (AEn). Il legame ionico si forma quindi tra atomi di metalli e non metalli. La differenza di elettronegatività tra atomi di un metallo e di un non metallo deve essere maggiore di 1,9.
Federico Barrino
Dalla posizione sulla tavola periodica si può dedurre che: · gli elementi metallici tendono a cedere elettroni diventando ioni positivi; · i non metalli tendono ad acquistare elettroni trasformandosi in ioni negativi.
+ Na + C1 Na C1
Federico Barrino
Il sodio è un metallo che tende a perdere un elettrone trasformandosi nello ione Na+ Il cloro è un non metallo che tende ad acquistare un elettrone trasformandosi in CI-
Na· Na+ +e- La forza di attrazione elettrostatica che si stabilisce tra i due ioni di carica opposta è il legame ionico. Si forma un composto ionico, il cloruro di sodio: Na++Cl- - > Na+CI-
Na CI Na+ CI-
Federico Barrino
Il legame ionico porta alla formazione di una unità formula, che indica il rapporto quantitativo che esiste tra gli ioni di un composto ionico allo stato liquido o solido. Nel cloruro di sodio, per ogni ione Na+ si ha uno ione CI-, quindi l'unità formula è Na+CI. Si esprime con la formula chimica NaCI, in cui si omettono le cariche.
| Nome composto | Unità formula | Formula chimica |
|---|---|---|
| cloruro di sodio | Na+ CIT | NaCl |
| fluoruro di calcio | Ca2+ 2 F- | CaF2 |
| ossido di alluminio | 2 Al3+ 3 02- | Al2O3 |
Federico Barrino
Gli ioni in un composto ionico sono disposti secondo uno schema ben preciso e possono dar luogo a un reticolo cristallino.
Na+ CI- Lo ione Na+ è al centro del cubo. Gli ioni CI- sono al centro di ciascuna faccia del cubo.
Federico Barrino
I composti ionici - hanno alti punti di fusione - sono solidi a temperatura ambiente - sono buoni conduttori di elettricità sia allo stato fuso che in soluzione.
+ - +0 + + + + + +
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Il legame covalente si stabilisce tra atomi uguali o diversi di non metalli, con stessa elettronegatività o con una piccola differenza. Si realizza mediante la condivisione di una o più coppie di elettroni (doppietti), in modo che i due atomi possano raggiungere la configurazione elettronica esterna stabile. Se i due atomi sono identici il legame è covalente puro o omopolare.
Federico Barrino
Due atomi di idrogeno hanno configurazione esterna ns1; per raggiungere la stabilità ogni atomo tende ad avere due elettroni, mettendo il proprio a disposizione dell'altro.
H H 1 + + S S I due atomi di H hanno stessa elettronegatività (AE) = 0): il legame è omopolare. I due atomi condividono una sola coppia elettronica e il legame è un legame semplice.
Federico Barrino
Due atomi di ossigeno hanno 6 elettroni esterni e, per raggiungere l'ottetto, ciascuno mette in comune 2 elettroni. I due atomi condividono due coppie elettroniche e il legame è un legame doppio. Due atomi di azoto hanno 5 elettroni esterni e, per raggiungere l'ottetto, ciascuno mette in comune 3 elettroni. I due atomi condividono tre coppie elettroniche e il legame è un legame triplo.
IN. + . NI - IN=NIL
Federico Barrino
Il legame covalente polare o eteropolare si stabilisce tra due atomi diversi di elementi non metallici, quindi con piccola differenza di elettronegatività (0,4 < AEn < 1,7). Gli atomi, avendo diversa elettronegatività, esercitano una forza diversa di attrazione sugli elettroni di legame, che sono attratti con maggiore forza dal nucleo dell'atomo più elettronegativo. Sull'atomo meno elettronegativo si stabilisce una parziale carica positiva, su quello più elettronegativo una parziale carica negativa.
Federico Barrino
La polarità in una molecola biatomica dipende da una differenza di elettronegatività diversa da zero che determina un legame covalente polare. Se la molecola è formata da: · due atomi uguali, quindi AE = 0, la disposizione degli elettroni di legame è simmetrica: la molecola è apolare (A). · due atomi diversi, quindi AE, # 0, la disposizione degli elettroni di legame è asimmetrica: la molecola è polare (B).
8+ A H -H B H - CIL
Federico Barrino
L'atomo di idrogeno e l'atomo di cloro devono condividere un elettrone per raggiungere la configurazione stabile. L'atomo di idrogeno condivide l'elettrone nell'orbitale s e l'atomo di cloro l'elettrone nell'orbitale incompleto p.
atomo di idrogeno (H) atomo di cloro (CI) molecola di cloruro di idrogeno (HCI) 1 + ô+ ô- S P H. + . CII H-CIIL
Federico Barrino
La molecola di cloruro di idrogeno (HCl) è costituita da due atomi con diversa elettronegatività. L'atomo di cloro assume una parziale carica negativa (-), l'atomo di idrogeno una parziale carica positiva (5+).
parziale carica positiva parziale carica negativa 8+ 8- H-CI 8+ 00 ( i due elettroni di legame sono attratti dall'atomo di cloro Si forma un dipolo elettrico. Il legame è eteropolare.
Federico Barrino
Il legame covalente dativo è un legame covalente eteropolare in cui un solo atomo fornisce i due elettroni condivisi nella formazione del legame. L'atomo che fornisce entrambi gli elettroni (donatore) ha già raggiunto l'ottetto e deve avere un doppietto elettronico non impegnato in legami. L'atomo o lo ione positivo che usufruisce dei due elettroni (accettore) deve avere un orbitale vuoto.
O .. 0+CI-OH HCIO2 acido cloroso O+CI-OH .. 1 O HCIO3 acido clorico Î 0+CI-OH - O HCIO4 acido perclorico