Psicologia dello sviluppo del linguaggio: riassunto e domande

Documento sulla Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio, riassunto e domande. Il Pdf, di livello universitario e materia Psicologia, esplora l'approccio innatista e le teorie emergentiste, i meccanismi di acquisizione linguistica e i disturbi specifici del linguaggio (DSL), inclusa la classificazione di Isabel Rapin.

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64 pagine

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO-
RIASSUNTO + DOMANDE
CAPITOLO I – TEORIE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
IMPARARE A PARLARE
La capacità di parlare sembra peculiare per la specie umana. I bambini iniziano a parlare in un
tempo relativamente breve: le prime parole compaiono tra i 9 e i 12 mesi.
A 3 anni il linguaggio è molto simile a quello adulto. Qualunque bambino impara la lingua della
comunità in cui cresce, indipendentemente dagli stimoli che riceve.
Diverse ipotesi teoriche:
APPROCCIO INNATISTA
Insieme di studi riconducibili ai modelli di grammatica generativa, costrutto teorico introdotto da
Noam Chomsky.
Modelli teorici dagli anni ’50 in poi, a volte molto diversi, ma con alcuni assunti di base:
- Il linguaggio è qualcosa di speciale, diverso da tutti i sistemi comunicativi utilizzati nel
mondo animale. Chomsky sosteneva che il linguaggio fosse una facoltà specie-specifica,
parte di una capacità cognitiva superiore tipicamente umana.
Aspetti propri delle lingue usate dagli esseri umani:
- Infinità discreta: il linguaggio è un sistema combinatorio, in cui un numero finito di unità può
essere combinato in un’infinità di modi tali da rendere possibile la formulazione di un
numero infinito di messaggi. Questa possibilità è tuttavia solo potenziale in quanto ci sono
dei limiti. Esistono delle regole, dei principi che impongono dei limiti al numero in cui e unità
discrete possono combinarsi in una lingua naturale.
- Ricorsività: alcune regole possono essere riapplicate indefinitamente.
ORIGINI DEL LINGUAGGIO
Chomsky e collaboratori ipotizzano che la facoltà di linguaggio sia biologicamente determinata,
espressione di una dotazione genetica propria degli esseri umani. Ipotesi non in linea con la
prospettiva evoluzionistica.
Chomsky riconosce in seguito che le componenti esecutive del linguaggio (fonetica, fonologia,
semantica, pragmatica) possono dipendere da adattamenti di altri sistemi cognitivi.
FLB: (facoltà di linguaggio in senso lato) fonetica, fonologia, semantica, pragmatica
FLN: (facoltà di linguaggio in senso stretto) meccanismi sintattico - computazionali del linguaggio
(innati).
FLB media il rapporto fra FLN e altri sistemi cognitivi così che FLN sia “leggibile” e possa essere
usata come “istruzioni” per pensieri e azioni. Il modello Chomskiano è di natura modulare.
Secondo Chomsky la FLN è costituita da un insieme limitato di conoscenze astratte e procedure
che specificano la forma e struttura astratta di tutte le lingue. Conoscenze e procedure linguistiche
sono dominio-specifiche. Queste conoscenze costituiscono lo stato iniziale della facoltà di
linguaggio, denominato in molti lavori GU (grammatica universale).
La GU comprende i principi comuni a tutte le lingue:
- Infinità discreta
- Ricorsività
- Modalità per formare unità lessicali
- Modalità per assegnarle a categorie grammaticali (nome, verbo…)
- Disposizione in ordine
- Modalità per specificare l’agentività (chi fa cosa)
Modelli gradualisti e adottazionisti contrastano questa posizione, Pinker teorizza una co-evoluzione
di cognizione, linguaggio e socialità finalizzata alla comunicazione derivata dalle modifiche operate
sull’ambiente a causa dell’iniziale incremento di cooperazione, comunicazione e know-how
finalizzati alla sopravvivenza che avrebbero esercitato sulla specie umana le pressioni evolutive
necessarie allo sviluppo del linguaggio.
MECCANISMI DI ACQUISIZIONE LINGUISTICA
La lingua è l’incontro tra la GU (stato iniziale del sistema linguistico) e l’esperienza.
La GU è un meccanismo di acquisizione del linguaggio che usa l’esperienza e produce la
rappresentazione interna del linguaggio. Ogni possibile lingua umana si identifica con una
specifica disposizione di parametri. Chomsky introduce la necessità di un meccanismo innato
perché l’input a cui è esposto il bambino è impoverito (non ha informazioni sufficienti per
raggiungere lo stato finale).
INPUT = ESPERIENZA
L’input a cui è esposto il bambino può essere:
-evidenze positive: esposizione alla lingua parlata
- evidenze negative: possono essere divise in:
evidenze negative dirette (riformulazioni o espansioni)
evidenze negative indirette: assenza di informazioni
Critiche degli innatisti: nessuno dei 3 tipi di evidenze è veramente utile per il bambino.
Come fa il bambino ad apprendere?
Triggering: meccanismo di innesco che, secondo alcuni autori, attiva la facoltà di linguaggio. In
base a questa ipotesi, il sistema ha bisogno di pochissime evidenze, anche un solo esempio, per
innescare l’apprendimento. In questo quadro di riferimento non è previsto un vero e proprio
processo di acquisizione, in quanto, se un dato adeguato si presenta ad una mente preparata a
riceverlo, l’apprendimento è istantaneo.
Critiche: lo sviluppo del linguaggio sembra non essere così istantaneo.
Domande:
- Quanto impiegano i bambini a iniziare a parlare? A che età?
- Su quale costrutto teorico di fonda lapproccio innatista? Da chi è stato introdotto e
sviluppato?
- Assunti di base delle teorie?
- Aspetti propri delle lingue usate dagli esseri umani?
- Origini del linguaggio secondo Chomsky e colleghi?
- Cosa sono FLB e FLN, descrivi le loro funzioni
- Critiche di Pinker al modello di Chomsky
- Da che cosa è costituita la FLN secondo Chomsky?
- Da cosa è costituita la GU e cosa comprende?
- La GU come permette lacquisizione del linguaggio?
- Come Chomsky motiva la scelta innatista?
- Evidenze positive e negative, qual è il loro ruolo?
- Modello del Triggering per lapprendimento del bambino, descrivilo
APPROCCIO EMERGENTISTA
Le teorie emergentiste del linguaggio e del suo sviluppo hanno le loro radici nel pensiero
di John Stewart Mill il quale riteneva che le priorità di un sistema superino la somma delle
sue parti. Ispirato a teorie piagetiane. Le conoscenze sono il risultato dell'interazione fra le
strutture attuali del sistema cognitivo e le caratteristiche del mondo fisico, grazie alle azioni
senso motorie e operatorie del bambino sul mondo. Bisogna distinguere due tipi di
interazionismo:
- interazioni semplici: il nero e il bianco fanno il grigio

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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

RIASSUNTO + DOMANDE

CAPITOLO I - TEORIE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

IMPARARE A PARLARE

La capacità di parlare sembra peculiare per la specie umana. I bambini iniziano a parlare in un tempo relativamente breve: le prime parole compaiono tra i 9 e i 12 mesi. A 3 anni il linguaggio è molto simile a quello adulto. Qualunque bambino impara la lingua della comunità in cui cresce, indipendentemente dagli stimoli che riceve.

Diverse ipotesi teoriche:

APPROCCIO INNATISTA

Insieme di studi riconducibili ai modelli di grammatica generativa, costrutto teorico introdotto da Noam Chomsky. Modelli teorici dagli anni '50 in poi, a volte molto diversi, ma con alcuni assunti di base:

  • Il linguaggio è qualcosa di speciale, diverso da tutti i sistemi comunicativi utilizzati nel mondo animale. Chomsky sosteneva che il linguaggio fosse una facoltà specie-specifica, parte di una capacità cognitiva superiore tipicamente umana.

Aspetti propri delle lingue usate dagli esseri umani:

  • Infinità discreta: il linguaggio è un sistema combinatorio, in cui un numero finito di unità può essere combinato in un'infinità di modi tali da rendere possibile la formulazione di un numero infinito di messaggi. Questa possibilità è tuttavia solo potenziale in quanto ci sono dei limiti. Esistono delle regole, dei principi che impongono dei limiti al numero in cui e unità discrete possono combinarsi in una lingua naturale.
  • Ricorsività: alcune regole possono essere riapplicate indefinitamente.

ORIGINI DEL LINGUAGGIO

Chomsky e collaboratori ipotizzano che la facoltà di linguaggio sia biologicamente determinata, espressione di una dotazione genetica propria degli esseri umani. Ipotesi non in linea con la prospettiva evoluzionistica. Chomsky riconosce in seguito che le componenti esecutive del linguaggio (fonetica, fonologia, semantica, pragmatica) possono dipendere da adattamenti di altri sistemi cognitivi. FLB: (facoltà di linguaggio in senso lato) fonetica, fonologia, semantica, pragmatica FLN: (facoltà di linguaggio in senso stretto) meccanismi sintattico - computazionali del linguaggio (innati). FLB media il rapporto fra FLN e altri sistemi cognitivi così che FLN sia "leggibile" e possa essere usata come "istruzioni" per pensieri e azioni. Il modello Chomskiano è di natura modulare. Secondo Chomsky la FLN è costituita da un insieme limitato di conoscenze astratte e procedure che specificano la forma e struttura astratta di tutte le lingue. Conoscenze e procedure linguistiche sono dominio-specifiche. Queste conoscenze costituiscono lo stato iniziale della facoltà di linguaggio, denominato in molti lavori GU (grammatica universale). La GU comprende i principi comuni a tutte le lingue:

  • Infinità discreta
  • Ricorsività
  • Modalità per formare unità lessicali
  • Modalità per assegnarle a categorie grammaticali (nome, verbo ... )
  • Disposizione in ordine
  • Modalità per specificare l'agentività (chi fa cosa)

Modelli gradualisti e adottazionisti contrastano questa posizione, Pinker teorizza una co-evoluzione di cognizione, linguaggio e socialità finalizzata alla comunicazione derivata dalle modifiche operate sull'ambiente a causa dell'iniziale incremento di cooperazione, comunicazione e know-howfinalizzati alla sopravvivenza che avrebbero esercitato sulla specie umana le pressioni evolutive necessarie allo sviluppo del linguaggio.

MECCANISMI DI ACQUISIZIONE LINGUISTICA

La lingua è l'incontro tra la GU (stato iniziale del sistema linguistico) e l'esperienza. La GU è un meccanismo di acquisizione del linguaggio che usa l'esperienza e produce la rappresentazione interna del linguaggio. Ogni possibile lingua umana si identifica con una specifica disposizione di parametri. Chomsky introduce la necessità di un meccanismo innato perché l'input a cui è esposto il bambino è impoverito (non ha informazioni sufficienti per raggiungere lo stato finale). INPUT = ESPERIENZA L'input a cui è esposto il bambino può essere: -evidenze positive: esposizione alla lingua parlata - evidenze negative: possono essere divise in: evidenze negative dirette (riformulazioni o espansioni) evidenze negative indirette: assenza di informazioni Critiche degli innatisti: nessuno dei 3 tipi di evidenze è veramente utile per il bambino. Come fa il bambino ad apprendere? Triggering: meccanismo di innesco che, secondo alcuni autori, attiva la facoltà di linguaggio. In base a questa ipotesi, il sistema ha bisogno di pochissime evidenze, anche un solo esempio, per innescare l'apprendimento. In questo quadro di riferimento non è previsto un vero e proprio processo di acquisizione, in quanto, se un dato adeguato si presenta ad una mente preparata a riceverlo, l'apprendimento è istantaneo. Critiche: lo sviluppo del linguaggio sembra non essere così istantaneo.

Domande sull'approccio innatista

  • Quanto impiegano i bambini a iniziare a parlare? A che età?
  • Su quale costrutto teorico di fonda l'approccio innatista? Da chi è stato introdotto e sviluppato?
  • Assunti di base delle teorie?
  • Aspetti propri delle lingue usate dagli esseri umani?
  • Origini del linguaggio secondo Chomsky e colleghi?
  • Cosa sono FLB e FLN, descrivi le loro funzioni
  • Critiche di Pinker al modello di Chomsky
  • Da che cosa è costituita la FLN secondo Chomsky?
  • Da cosa è costituita la GU e cosa comprende?
  • La GU come permette l'acquisizione del linguaggio?
  • Come Chomsky motiva la scelta innatista?
  • Evidenze positive e negative, qual è il loro ruolo?
  • Modello del Triggering per l'apprendimento del bambino, descrivilo

APPROCCIO EMERGENTISTA

Le teorie emergentiste del linguaggio e del suo sviluppo hanno le loro radici nel pensiero di John Stewart Mill il quale riteneva che le priorità di un sistema superino la somma delle sue parti. Ispirato a teorie piagetiane. Le conoscenze sono il risultato dell'interazione fra le strutture attuali del sistema cognitivo e le caratteristiche del mondo fisico, grazie alle azioni senso motorie e operatorie del bambino sul mondo. Bisogna distinguere due tipi di interazionismo:

  • interazioni semplici: il nero e il bianco fanno il grigio
  • interazioni emergenti: l'idrogeno e l'ossigeno si uniscono e formano qualcosa di totalmente diverso: l'acqua.

Ad oggi, teorie confessioniste, che sostituiscono le emergentiste, postulano che le strutture linguistiche emergono dai processi di apprendimento di tipo probabilistico a partire dalle caratteristiche distribuzionali dell'input linguistico e che sono dunque, il risultato dell'interazione tra le modalità di organizzazione del cervello e il linguaggio parlato nell'ambiente in cui il bambino cresce. Secondo McWhinney un tipo di risonanza analoga a quella dei due pendoli di Hygens potrebbe entrare in funzione nelle prime fasi dello sviluppo vocale a partire da una base motoria: l'oscillazione periodica della mascella, filogeneticamente derivante dall'attività masticatoria, crea un vincolo biomeccanico sul posizionamento passivo di labbra e lingua, attraendo nel suo ritmo anche l'apertura e la chiusura della glottide. Da questa sincronizzazione emergerebbe il babbling canonico.

ORIGINI DEL LINGUAGGIO nell'approccio emergentista

Assunto: il linguaggio è costituito da abilità coevolute per far fronte a complessi obiettivi di società e cultura. È una macchina nuova costruita con parti vecchie cognitive e/o sociali, inizialmente evolute al servizio di funzioni completamente diverse. C'è qualcosa di innato che rende possibile lo sviluppo del linguaggio ma non un dispositivo dominio specifico per il linguaggio, questa è la differenza con l'innatismo. I principi astratti della grammatica non sono innati, ma ideati dall'essere umano per permettere al loro limitato sistema cognitivo e comunicativo di accedere a un ricco insieme di significati. Il modello teorico di riferimento per spiegare l'origine del linguaggio è quello della prospettiva evoluzionista adattatazionista (Darwin). P. Lieberman dimostra che le componenti chiave del network linguistico attuale della specie umana, sarebbero molto antiche. Ad esempio, i gangli basali, filogeneticamente risalenti a un'anatomia cerebrale presente anche nei rettili, sono associati al controllo motorio e sono stati riconvertiti nell'uomo al servizio del linguaggio, laddove in altre invece tali strutture rimangono specializzate per la dimensione motoria. Confuta la tesi chomskiana dell'esclusività di tali aspetti solo per il linguaggio.

NATURA E STRUTTURA DELLE CONOSCENZE LINGUISTICHE

Il linguaggio e i suoi processi di sviluppo si comportano come i sistemi biologici. McWhinney osserva che i sistemi biologici dipendono fortemente da meccanismi omeoretici per il mantenimento della loro sopravvivenza. Secondo l'autore nel linguaggio l'omeoresi opera a livello fisiologico, neurologico e sociale punto la conversazione stessa può essere vista come un processo omeoretico. Gran parte dei modelli emergentisti si ispirano ai programmi di ricerca basati sulle reti neurali, utilizzate dagli scienziati della mente per simulare il funzionamento cognitivo umano: unità interconnesse, stati di attivazione, peso delle connessioni, input, output. Nell'elaborazione linguistica è necessario integrare contemporaneamente in tempo reale, informazioni a svariati livelli: strutture grammaticali e discorsive, conoscenze lessicali e informazioni sul funzionamento del mondo fisico e sociale.

COMPETITION MODEL

Il competition model assume che l'elaborazione del linguaggio sia un processo interattivo, in cui il mapping tra le forme superficiali e i significati sottostanti viene mediato dalla collaborazione o competizione fra indizi linguistici (cue) presenti nell'input, la cui validità (validity) e importanza variano da una lingua all'altra. La validità che un determinato indizio ha in una specifica lingua risulta dal prodotto della sua frequenza e regolarità (availability: quanto spesso è presente un certo indizio quando si arriva a una certa interpretazione) e della sua affidabilità (reliability: quanto spesso un certo indizio consente di arrivare alla giusta interpretazione della frase).

Integrazione da capitolo 7

un bambino piccolo di 1 2 anni può fare esperienza di un oggetto come una palla in diversi contesti: vederla mentre i bambini più grandi giocano a calcio o mentre un adulto la lancia ha un cane, manipolarla facendola rotolare, giocando a tirarla vicendevolmente con un adulto. In queste occasioni si forma una rappresentazione dell'oggetto, non ancora linguistica. Tale rappresentazione diventa lessicale quando un adulto in una o più occasioni pronuncia la parola palla. Pertanto, una sequenza di suoni viene associata alla rappresentazione concettuale/semantica. Gli indizi possono essere di diversa natura: sintattica, morfologica, semantica, lessicale, prosodica eccetera, e la loro elaborazione avviene in parallelo. Il processo di elaborazione delle frasi viene facilitato dalla presenza di indizi convergenti e inibito dalla presenza di informazioni in competizione tra loro. La validità è una proprietà inerente a un indizio mentre la forza del legame fra una forma e una funzione è una proprietà dell'utente di una certa lingua, determinata dal peso assegnato a quello specifico legame durante l'elaborazione linguistica. Le regole e le strutture più valide in una determinata lingua sarebbero quelle su cui un adulto parlante nativo si baserebbe maggiormente durante i diversi compiti di elaborazione linguistica, le prime ad essere apprese dai bambini e maggiormente preservate nei pazienti afasici. Gli studi cross linguistici con condotti sulla comprensione di frasi semplici hanno evidenziato che un indizio frequente e particolarmente affidabile in una lingua può rivelarsi fra i più deboli in un'altra.

I MECCANISMI DI ACQUISIZIONE LINGUISTICA

In relazione allo sviluppo del linguaggio i modelli emergenti si basano sull'idea che forma e costruzioni grammaticali emergono dall'uso(usage based): il cervello dei bambini è predisposto a individuare nel linguaggio utilizzato dagli adulti gli indizi necessari per ricavare o costruire strutture fonologiche, lessicali, sintattiche e discorsive dalla lingua a cui sono esposti. Un meccanismo fondamentale è il processo statico di apprendimento (statistical learning), un'abilità dominio generale presente in diverse specie animali e utilizzata dagli esseri umani, oltre che per il linguaggio, per gli input sensoriali, visivi e uditivi. Si tratta della capacità di individuare nell'input le caratteristiche che predicono la presenza di altre e di raggruppare insieme quelle che hanno un'alta probabilità di co-occorrere. Thiessen indica due tipi di informazioni statistiche individuabili nell'input, utili per i processi di apprendimento del linguaggio:

  • statistiche condizionali: eventi che condizionano il verificarsi di altri eventi (esempio: ad A segue B) i bambini sono sensibili a questa statistica a partire dai due mesi, sono in grado di utilizzarla dagli 8 mesi per estrarre le parole dall'input.
  • Statistiche distribuzionali: ruolo importante in molti aspetti dell'apprendimento delle caratteristiche fonotattiche dell'input: i suoni che si trovano vicino alle caratteristiche specifiche di una categoria fonemica usata in una certa lingua saranno molto frequenti, mentre quelle lontane saranno rare o assenti.

Gli infanti sono sensibili alle caratteristiche distribuzionali dell'input, infatti nei primi mesi di vita sono in grado di discriminare tutti i suoni possibili nelle lingue, ma alla soglia del primo compleanno distinguono solo quelli presenti nella lingua a cui sono esposti. Si assume infatti, come propone Thiessen, che gli indizi più frequenti, regolari e affidabili siano i primi a comparire nel linguaggio infantile. Tuttavia, il modello prevede che tempi e

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