Lavoro di Trasporto Attraverso le Membrane Biologiche, Appunti

Documento da Università su Lavoro di Trasporto Attraverso le Membrane Biologiche. Il Pdf esplora i meccanismi di trasporto attraverso le membrane biologiche, con focus su diffusione passiva e attiva, gradienti di concentrazione e pressione, e la legge di Fick, utile per lo studio della Biologia a livello universitario.

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LAVORO DI TRASPORTO ATTRAVERSO LE MEMBRANE BIOLOGICHE
Un sistema vivente genera e mantiene le dierenze di concentrazione ionica e di soluti attraverso le
membrane biologiche mediante lavoro di trasporto."
Equazione generale del trasporto - Equazione di Teorell
il trasporto attraverso una membrana biologica o una supercie, prende il nome di usso, che
misura a tutti gli eetti la quantità di sostanza che si muove (moli) nell’unità di tempo (sec) attraverso
una determinata area (cm2)."
Il usso di una sostanza all’interno di una soluzione dipende fondamentalmente dalla forza che lo
genera, cioè dalla forza che è responsabile di quello spostamento. "
La proporzionalità è resa dal fattore K, ovvero la costante di proporzionalità. "
L’equazione di Teorell aerma che il usso di una sostanza, all’interno di una soluzione per
esempio, è direttamente proporzionale alla forza che genera questo movimento per via di un
fattore di proporzionalità K. La costante di proporzionalità K dipende fondamentalmente, se siamo
in soluzione libera, dalle caratteristiche del soluto (es. dimensioni). La forza F invece è la forza
motrice, cioè la forza responsabile del movimento."
Il usso di una sostanza (i) in soluzione libera è direttamente proporzionale alla forza che lo
genera."
"
Forze coniugate
Sono le forze che rendono possibile il lavoro di spostamento"
Possiamo esprimerle come gradiente di lavoro. "
Le forze coniugate al usso possono essere espresse come lavoro compiuto per spostare una
mole di soluto in un tratto unitario di percorso (gradiente di lavoro)."
Gradiente = dierenza (Δ) ai due lati della membrana:"
Di concentrazione "
8
Ji = usso = moli . sec -1 . cm-2$
Ki = costante di proporzionalità, dipende dalle caratteristiche
del soluto (mobilità della sostanza in esame, dimensioni etc)$
Fi = forza motrice, è la forza che sposta una mole di materiale "
Eq. Teorell: "
Ji = Ki x Fi
Elettrico
Di pressione
Un’altra forza che determinerà il usso delle
sostanze e dell’acqua stessa da un
compartimento all’altro, quindi dall’interno
all’esterno del capillare, sarà il gradiente di
pressione.
2
Lezione
Classicazione dei trasporti
Trasporto passivo
Quando l’energia che si traduce in lavoro è parte
dell’energia libera del sistema."
Cioè quando per muoversi una molecola sfrutta un’energia,
quindi una forza, che è normalmente già presente all’interno del
sistema (ad esempio un gradiente di concentrazione che si è già
accumulato all’interno del sistema)."
Le molecole in questo caso si diondono attraverso trasporto
passivo e normalmente il movimento di queste molecole è facilitato dal suo gradiente - ci dice che
avviene secondo gradiente: da dove sono più concentrate a dove sono meno concentrate. "
sfrutta le forze coniugate già presenti nel sistema trasporto passivo."
Esempio - trasporto del glucosio:"
Nel momento in cui abbiamo appena nito di mangiare, la concentrazione ematica di glucosio è
molto più elevata rispetto a quella della cellula, pertanto attraverso un meccanismo di trasporto
passivo, il glucosio si sposta dall’ambiente extracellulare verso l’interno della cellula."
Trasporto attivo
Quando l’energia che si traduce in lavoro è fornita dal metabolismo. "
Normalmente i trasporti attivi sono tutti quei trasporti che spingono una sostanza contro il suo
gradiente di concentrazione: da dove è meno concentrata a dove è più concentrata. Una cosa del
genere è innaturale, ma può avvenire se sfrutto una sorgente di energia che di solito è resa
disponibile direttamente o indirettamente dalla presenza di ATP."
Trasporto passivo
Utilizza l’energia cinetica posseduta dalle molecole. "
Le molecole si muovono secondo il loro gradiente chimico o elettrico: "
-
Chimico se sono molecole non cariche"
-
Elettrico se sono molecole cariche"
Questo processo di trasporto passivo prende il nome di diusione. "
La diusione è un tipo di trasporto passivo, che avviene secondo gradiente, sfruttando l’energia
posseduta dalle molecole del sistema. "
Diusione in ambiente liquido
Tutte le molecole o particelle in soluzione possiedono una
energia cinetica: esse si muovono casualmente, urtano tra loro
e cambiano continuamente direzione."
Movimento di molecole da un’area ad alta concentrazione
verso una a bassa (gradiente di concentrazione) Questo
processo è noto con il termine di diusione."
La diusione è un movimento passivo."
9
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Anteprima

Lavoro di Trasporto Attraverso le Membrane Biologiche

Un sistema vivente genera e mantiene le differenze di concentrazione ionica e di soluti attraverso le
membrane biologiche mediante lavoro di trasporto.

Equazione Generale del Trasporto - Equazione di Teorell

il trasporto attraverso una membrana biologica o una superficie, prende il nome di flusso, che
misura a tutti gli effetti la quantità di sostanza che si muove (moli) nell'unità di tempo (sec) attraverso
una determinata area (cm2).

  • Il flusso di una sostanza all'interno di una soluzione dipende fondamentalmente dalla forza che lo
    genera, cioè dalla forza che è responsabile di quello spostamento.
    La proporzionalità è resa dal fattore K, ovvero la costante di proporzionalità.
    L'equazione di Teorell afferma che il flusso di una sostanza, all'interno di una soluzione per
    esempio, è direttamente proporzionale alla forza che genera questo movimento per via di un
    fattore di proporzionalità K. La costante di proporzionalità K dipende fondamentalmente, se siamo
    in soluzione libera, dalle caratteristiche del soluto (es. dimensioni). La forza F invece è la forza
    motrice, cioè la forza responsabile del movimento.
  • Il flusso di una sostanza (i) in soluzione libera è direttamente proporzionale alla forza che lo
    genera.
    Eq. Teorell:
    Ji = Ki x Fi
    Ji = flusso = moli . sec -1 . cm-2
    Ki = costante di proporzionalità, dipende dalle caratteristiche
    del soluto (mobilità della sostanza in esame, dimensioni etc)
    Fi = forza motrice, è la forza che sposta una mole di materiale

Forze Coniugate al Flusso

  • Sono le forze che rendono possibile il lavoro di spostamento
  • Possiamo esprimerle come gradiente di lavoro.
    Le forze coniugate al flusso possono essere espresse come lavoro compiuto per spostare una
    mole di soluto in un tratto unitario di percorso (gradiente di lavoro).
    Gradiente = differenza (4) ai due lati della membrana:
    Di concentrazione
    Outside
    Inside
    Elettrico
    +
    +
    C
    Membrane
    Di pressione
    La pressione sanguigna
    nei capillari costringe l'acqua
    e i piccoli solut come i sali a
    passare attraverso fessure
    delle cellule del
    capilar.
    Soluto
    Acqua
    Parete del-
    capilare
    Globulo
    10550
    Queste fessure
    trattengono le particelle
    grandi come gli eritrociti.
    Un'altra forza che determinerà il flusso delle
    sostanze e dell'acqua stessa da un
    compartimento all'altro, quindi dall'interno
    all'esterno del capillare, sarà il gradiente di
    pressione.

Classificazione dei Trasporti

Trasporto Passivo

  • Quando l'energia che si traduce in lavoro è parte
    dell'energia libera del sistema.
    Cioè quando per muoversi una molecola sfrutta un'energia,
    quindi una forza, che è normalmente già presente all'interno del
    sistema (ad esempio un gradiente di concentrazione che si è già
    accumulato all'interno del sistema).
    Trasporto passivo
    Trasporto attivo
    Diffusione facilitata
    Diffusione passiva
    AT
    MEDICINA ONLINE
    Le molecole in questo caso si diffondono attraverso trasporto
    passivo e normalmente il movimento di queste molecole è facilitato dal suo gradiente - ci dice che
    avviene secondo gradiente: da dove sono più concentrate a dove sono meno concentrate.
  • sfrutta le forze coniugate già presenti nel sistema - trasporto passivo.
    Esempio - trasporto del glucosio:
    Nel momento in cui abbiamo appena finito di mangiare, la concentrazione ematica di glucosio è
    molto più elevata rispetto a quella della cellula, pertanto attraverso un meccanismo di trasporto
    passivo, il glucosio si sposta dall'ambiente extracellulare verso l'interno della cellula.

Trasporto Attivo

  • Quando l'energia che si traduce in lavoro è fornita dal metabolismo.
    Normalmente i trasporti attivi sono tutti quei trasporti che spingono una sostanza contro il suo
    gradiente di concentrazione: da dove è meno concentrata a dove è più concentrata. Una cosa del
    genere è innaturale, ma può avvenire se sfrutto una sorgente di energia che di solito è resa
    disponibile direttamente o indirettamente dalla presenza di ATP.

Trasporto Passivo e Diffusione

  • Utilizza l'energia cinetica posseduta dalle molecole.
  • Le molecole si muovono secondo il loro gradiente chimico o elettrico:
    - Chimico se sono molecole non cariche
    - Elettrico se sono molecole cariche
    Questo processo di trasporto passivo prende il nome di diffusione.
  • La diffusione è un tipo di trasporto passivo, che avviene secondo gradiente, sfruttando l'energia
    posseduta dalle molecole del sistema.

Diffusione in Ambiente Liquido

  • Tutte le molecole o particelle in soluzione possiedono una
    energia cinetica: esse si muovono casualmente, urtano tra loro
    e cambiano continuamente direzione.
  • Movimento di molecole da un'area ad alta concentrazione
    verso una a bassa (gradiente di concentrazione) - Questo
    processo è noto con il termine di diffusione.
  • La diffusione è un movimento passivo.
    9Proprietà della diffusione
  1. Le molecole diffondono da una zona a maggiore concentrazione verso zone a
    più bassa concentrazione.
  2. Più grande è la differenza di concentrazione e maggiore è la velocità delle
    molecole che diffondono.
  3. La diffusione è direttamente proporzionale alla temperatura.
  4. La diffusione è inversamente proporzionale alla dimensione molecolare
    1
    2
    1-2
    Come abbiamo già visto, l'equazione di Teorell afferma che il flusso di una sostanza è direttamente
    proporzionale alla forza che lo genera.
  • La forza che lo genera è il gradiente di concentrazione.
  • Il gradiente di concentrazione in questo caso è dato dalla differenza di concentrazione tra il punto
    di inizio 1 e il punto finale 2.
  • In questo caso 2 è praticamente nullo, quindi dipenderà fondamentalmente dalla concentrazione
    di 1 (C1).
    La costante di proporzionalità non è altro che il coefficiente di diffusione, che definisce in qualche
    modo le caratteristiche del sistema e contiene anche in un certo senso le caratteristiche della
    sostanza stessa. Ci dice che il flusso è direttamente proporzionale alla C del soluto (> C soluto, >
    velocità di trasporto) e questa velocità dipenderà da questa costante, che a sua volta dipende da
    R,T,N e f.
    Eq di Teorell: Ji = Ki x Fi

-
J1-2 = D x [C1]
D = coefficiente di diffusione = D (cm2/s) = RT / Nf
R = costante dei gas
T = temperatura assoluta
N = numero di Avogadro
f = coefficiente di attrito

  1. La diffusione delle molecole procede fino a quando la concentrazione è
    uguale in entrambi i lati della membrana (si raggiunge un equilibrio).
  • La diffusione avviene fintanto che esiste, tra ambiente di partenza e di arrivo,
    un gradiente di concentrazione.
    J2-1
    Attenzione:
    Si raggiunge un equilibrio dinamico, perchè il movimento delle molecole
    continua senza spostamenti netti. Cioè viene mantenuta la stessa concentrazione
    di sostanza nell'ambiente 1 e 2, attraverso però un continuo movimento di
    molecole.
    1
    2
    Jnetto = J1-2 - J2-1 = D x (C1-C2)
    1
    2
    All'equilibrio: Jnetto = 0
    Flusso netto = risultante del flusso della molecola che stiamo considerando nelle
    due direzioni.
    Il flusso netto è praticamente la somma algebrica dei due flussi.
  1. La diffusione è rapida a breve distanza e molto lenta su scala macroscopica.
    La diffusione è un sistema molto comodo che non consuma energia, però ha dei limiti:
  • Avviene solo su scala ridotta (breve distanza).
  • Avviene fintanto che si raggiunge l'equilibrio: se ad un certo punto si raggiunge l'equilibrio tra
    ambiente extracellulare e intracellulare, non è più utile per trasportare in modo netto una sostanza
    da un ambiente all'altro.
    1
    2
    J1-2.
    10Gli scambi tra ambiente extracellulare e intracellulare avvengono attraverso la membrana

Diffusione Attraverso le Membrane

La diffusione attraverso le membrane è un po' più complicata rispetto alla diffusione in
un sistema aperto, poiché la membrana è di natura lipidica.

  1. La diffusione può avvenire attraverso il core lipidico - Diffusione semplice
    Se la sostanza è di natura lipidica, può entrare nel doppio strato lipidico della membrana,
    muoversi in esso e venire rilasciato nell'ambiente interno. In questo caso - quindi in
    presenza di sostanze lipidiche - queste sostanze seguono un processo di diffusione,
    detto diffusione semplice.
    Esterno
    Interno
    O
    0
    O
    O
    È così detto perchè avviene in modo naturale/semplice attraverso il doppio strato lipidico.
    Le molecole che possono svolgere questo movimento sono limitate a quelle di natura lipidica, che
    possono quindi sciogliersi in ambiente lipidico.
  2. La diffusione può avvenire attraverso il poro acquoso delle proteine - Diffusione facilitata
    Tante molecole di interesse biologico sono infatti di natura idrofila, quindi non possono sfruttare la
    membrana biologica, ma la cellula ne ha comunque bisogno.
  • La natura ha dotato la membrana plasmatica di proteine carrier o proteine trasportatrici che
    hanno la funzione di creare dei pori acquosi all'interno dei quali le molecole si possono muovere.
    In questo caso, poiché la diffusione avviene sempre attraverso un gradiente di concentrazione, ma
    si serve di una struttura presente a livello della membrana plasmatica, parliamo di diffusione
    facilitata.
    Diffusione semplice
    Caratteristiche dei soluti
    Gas
    Molecole
    idrofobiche
    Piccole
    molecole polari
    Solo le sostanze che possono attraversare il centro lipidico di una membrana
    possono muoversi per diffusione semplice. Tra queste:
    - Molecole piccole e non polari
    CO2
    - Gas: 02, CO2, NO
    Benzene
    Etanolo
    - Molecole liposolubili (ormoni steroidei, vitamina A,D,E,K)
    - Piccole molecole polari: H20, EtOH, urea
    Esclusi:
    - Ioni
    - Piccole molecole organiche (aminoacidi, glucosio)
    La diffusione attraverso la membrana plasmatica è più complessa, avviene di due fasi:
    1) Passaggio della molecola dalla fase acquosa al doppio strato lipidico: la concentrazione in
    membrana aumenta all'aumentare del coefficiente di partizione olio/acqua, K.
    Sono necessarie delle costanti che tengano conto della natura della molecola. Questo fattore,
    estremamente utile nei processi diffusivi, prende il nome di coefficiente di ripartizione olio/acqua.
    Il coefficiente di partizione olio/acqua di una molecola che viene definita K, indica in qualche modo
    quali chance ha una molecola, data la sua natura, di entrare nel doppio strato lipidico.
    Una volta che la molecola è entrata nel doppio strato lipidico, deve diffondere all'interno dello
    stesso. Questo coefficiente, data una molecola, va a vedere quale parte di questa molecola si
    ripartisce in una soluzione di natura lipidica come la membrana biologica, e quanto invece rimane
    acqua. - > coefficiente di partizione olio/acqua, più è probabile che la molecola entri nel doppio
    strato lipidico.
    Una volta entrata del doppio strato, sulla base delle sue proprietà e di quelle della membrana, potrà
    attraversare la membrana.
    2) Diffusione della molecola nello spessore della matrice lipidica: la velocità di trasporto aumenta
    proporzionalmente al coefficiente di diffusione della sostanza.
    Grosse
    molecole polari
    Molecole cariche
    CI
    H
    Ca2+
    Na+
    Ioni
    Glucosio
    Amminoacidi
    H2O
    11

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