Documento di appunti universitari sulla Psicologia Generale, con focus sulla nascita della psicologia e sul comportamentismo. Il Pdf approfondisce le origini della psicologia come scienza, definendo il suo oggetto di studio e i suoi metodi, con un'analisi dettagliata del comportamentismo e dei suoi principi chiave.
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La psicologia viene definita la scienza del comportamento e dei processi mentali attraverso il metodo scientifico e, come tutte le scienze, si basa sul metodo scientifico quindi su un metodo rigoroso e oggettivamente valido. Il suo studio riguarda tantissimi aspetti, il primo è sicuramente quello dei processi cognitivi e intrapsichici. Parallelamente si occupa anche di studiare il comportamento umano sia individuale che del gruppo e poi del rapporto che ha l'essere umano con l'ambiente che lo circonda. "Mente" in psicologia vuol dire scienza dell'anima e deriva dalla filosofia, dall'amore per il sapere e della ricerca attraverso la quale si cercava di dare una spiegazione dell'uomo e della sua esistenza. In psicologia, quando si parla di anima, si intende la psiche, cioè quella parte dell'interiorità umana che fa parte di ognuno di noi, il complesso dei nostri desideri e dei nostri pensieri sia consci che inconsci. Quindi la psicologia studia due dimensioni della mente umana: quella cognitiva e quella affettiva, e cioè come l'uomo conosce le cose e cosa prova in rapporto con le cose stesse. Distinzione tra cervello e mente: il cervello funziona attraverso dei dispositivi anatomico-fisiologici e quindi attraverso degli impulsi elettrici che passano da una cellula neuronale ad un'altra, mentre la mente si esprime totalmente in modo diverso dal cervello: non può essere ricondotta ad un fenomeno totalmente obiettivo come le manifestazioni del cervello ma dipende da ogni singolo soggetto e da come questo reagisce a determinati stimoli esterni. La psicologia viene considerata proprio una riflessione filosofica sull'anima e da Aristotele in poi si pensava che tutti gli esseri viventi fossero dotati di un'anima e quindi non soltanto gli uomini ma anche gli animali e le piante. Da Cartesio in poi le cose cambiano perché con Cartesio si comincia a pensare che soltanto l'uomo sia dotato di un'anima e come l'essere umano sia in grado di collegare tra di loro le idee attraverso diversi principi:
Questi sono tutti principi studiati dalla psicologia filosofica ma per diventare autonoma, la psicologia ha dovuto aspettare il 1879, quando Wundt fondò il primo laboratorio di psicologia sperimentale a Lipsia. Da questo momento in poi la psicologia diventa una vera e propria scienza basata sul metodo scientifico e quindi su dati oggettivamente rilevabili ed empirici, basati sulla realtà. L'oggetto di studio da questo momento in poi diventa proprio lo studio dell'esperienza immediata della realtà e questo implica lo studio delle reazioni delle persone sottoposte a degli stimoli. La prima cosa che Wundt fece fu quella non di studiare il pensiero nella sua complessità ma di scomporre i vari contenuti psichici e studiarli singolarmente. Prendeva un gruppo di persone e lo sottoponeva ad uno stimolo che poteva essere visivo o uditivo e, una volta finito l'esperimento, invitava le persone a riferire le percezioni, le emozioni e le sensazioni che avevano provato nell'essere sottoposti a questo stimolo. Parallelamente alla nascita del primo laboratorio psicologico sperimentale, in tutto il mondo si stava assistendo ad un fenomeno dal punto di vista psicologico, infatti in ogni parte del mondo stavano nascendo punti di vista e scuole di pensiero psicologiche veramente importanti.
Grazie ad uno studente di Wundt, Titchener, negli Stati Uniti, verrà portato in America il metodo sperimentale e verrà fondata la scuola di psicologia sperimentale denominata strutturalismo. Gli strutturalisti sono i primi che hanno sperimentato il laboratorio e quindi hanno reso la psicologia una vera e propria scienza, questo perchè erano mossi dal cercare di emulare tutto il successo che la scienza moderna ha ottenuto sia da un punto di vista teorico e sia da un punto di vista pratico. Il promotore dello strutturalismo è considerato proprio Wundt ma è Titchener che introduce per primo il termine strutturalismo e che nell'università di Cornwell negli Usa aprirà alle università americane lo studio della psicologia scientifica. Lo strutturalismo è l'approccio alla psicologia caratterizzato dall'elementarismo psichico e dall'uso sistematico dell'introspezione. Per questi studiosi la mente viene vista come una serie di struttura chimica scomponibile in elementi più semplici come ad esempio una molecola che si può scomporre in tanti atomi. Stesso Wundt scomponeva la mente in elementi più semplici, ma in pratica gli strutturalisti dissezionano e analizzano meglio il pensiero in semplici molecole mentali e continuano la scomposizione degli elementi mentali fino alla scomposizione di elementi ancora più semplici, cioè gli atomi del pensiero. Quindi gli strutturalisti inventano una vera e propria psicologia moderna rigorosamente scientifica che si basa, come le altre scienze, proprio sul metodo scientifico, cioè un metodo rigoroso ed empiricamente valido basato quindi sull'osservazione del fenomeno, sulla formulazione di un'ipotesi, la verifica empirica (e cioè basata su dati reali dell'ipotesi) per poi arrivare ad una conclusione che, se è certa, diventerà tesi, altrimenti bisognerà ricominciare il processo da capo. Come si muovono questi scienziati della psicologia? Intanto operano sempre all'interno dei loro laboratori, utilizzano protocolli specifici e molto dettagliati e cercano di verificare sempre in maniera razionale e numerica tutte le componenti che studiano. Il metodo elettivo che utilizzano gli strutturalisti è il metodo dell'introspezione, cioè cercare dentro di sé delle risposte a degli stimoli esterni e quindi le risposte emozionali e di sensazioni. Questo metodo è composto da vari passaggi, il primo è una auto-osservazione dei propri processi interni. Un altro aspetto importante è che pochi soggetti possono sottoporsi a questi esperimenti perché possono essere sia osservatori sia sperimentatori, devono essere molto preparati precedentemente proprio per cercare di evitare delle interpretazioni soggettive a dati oggettivi della realtà. Infine attraverso l'utilizzo dell'introspezione gli strutturalisti vanno a studiare ed analizzare 3 funzioni che reputano fondamentali:
Poi queste funzioni psicologiche vengono rilevate in termini di qualità, di intensità, di durata e di chiarezza. Va da sé che come ogni corrente di pensiero innovativa si porta dietro tantissime critiche ma anche dei punti di forza che comunque vengono riconosciuti anche dalle correnti successive. Secondo gli standard dei metodi scientifici moderni l'utilizzo di una tecnica come quella dell'introspezione non può portare dei dati oggettivamente validi ma anzi sono soggettivi e quindi poco affidabili da un punto di vista dei risultati. Altre critiche vengono mosse al fatto che gli strutturalisti erano troppo interessati al comportamento interno ma che, non essendo poi direttamente osservabile, non può nemmeno essere misurato con una buona precisione. Malgrado tutte queste critiche non si può negare che lo strutturalismo sia stata la prima scuola di pensiero psicologica e che ha posto le basi per quella che è anche la psicologia sperimentale moderna. Altre critiche poi vengono mosse direttamente a Titchener e al metodo dell'introspezione per lui così importante, in quanto questa ricerca di emozioni, di sensazioni non può essere considerata una ricerca oggettivamente valida. Un problema infatti che si verificava spesso è che diversi osservatori riportavano risposte significativamente diverse agli stessi stimoli. Poi si notava anche che gli osservatori più esperti a volte riuscivano a non dare delle risposte veramente coerenti e che questa metodologia non poteva essere utilizzata né con i bambini e né con gli animali. Altra grande critica viene mossa al fatto che l'introspezione ha dei grandi limiti soprattutto nello studio di argomenti molto complessi come la personalità, l'apprendimento, i disturbi mentali e lo sviluppo, infatti addirittura questa tecnica è completamente fallimentare ed impossibilitata ad analizzare questi aspetti così complessi.
Altra corrente psicologica che si sviluppa parallelamente allo strutturalismo è il funzionalismo. Il suo fondatore è considerato William James, grande insegnante di psicologia ad Harvard ed è considerato anche il padre della psicologia statunitense. Il funzionalismo è in grande contrapposizione con lo strutturalismo che, come già visto, divideva la mente in tante parti più piccole e quindi scomponeva la mente in ogni singolo elemento. Il funzionalismo invece vede l'attività mentale con un flusso dinamico, una vera e propria unità dinamica non scomponibile in parti più elementari al quale non si può attingere tramite introspezione, quindi i funzionalisti si dichiarano sia anti-strutturalisti che anti-elementisti. Il funzionalismo nasce sulla scia delle teorie evoluzionistiche dell'800 e quindi da Darwin in poi e intende studiare proprio i processi psichici intesi come quegli strumenti che l'uomo ha a disposizione per adattarsi all'ambiente che lo circonda. Partendo da questi presupposti e secondo questa prospettiva non è più così importante capire quali siano questi processi ma andare ad analizzare a cosa servono, qual è la loro funzione: da qui il nome funzionalismo. James non ama molto il metodo sperimentale e considera l'uomo come l'ultimo anello del processo evolutivo. A questo punto i processi mentali diventano quei mezzi attraverso i quali l'uomo può adattarsi e sopravvivere nell'ambiente che lo circonda, quindi l'interrogativo principale che si pongono i funzionalisti da James in poi è questo: a cosa servono i processi mentali e come funzionano? Gli oggetti di ricerca diventano proprio le attività mentali e quindi la loro acquisizione, il loro immagazzinamento, l'organizzazione e la valutazione. Tra gli oggetti di studio più importanti ci sono emozioni, sensazioni, percezioni ma anche la motivazione che è il principale stimolo capace di attivare l'individuo ed infine l'apprendimento, cioè quella modalità di risposta dell'essere umano per adattarsi a tutto l'ambiente che lo circonda. Un altro aspetto importante per i funzionalisti è una sorta di eclettismo metodologico e quindi accanto al metodo generico e di osservazione sono importanti anche i contributi della filosofia, della storia, dell'arte e della letteratura. Da qui poi partono tutte le critiche che lo strutturalismo ha mosso nei confronti del funzionalismo. intanto la presenza di queste componenti filosofiche di un metodo troppo eclettico, ma che anche soprattutto la mancanza di attenzione per lo studio dei contenuti mentali. ovviamente anche i