Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive: catena e notifiche

Slide di Biologia sull'epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive. Il Pdf, adatto per l'Università, illustra la catena infettiva, le vie di trasmissione e i flussi informativi per la notifica delle malattie in Italia, con diagrammi esplicativi.

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18 pagine

Lezione di igiene del 14/04/2021 Valeria Pepe. Prima parte !
Epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive.
Catena infettiva.
Una malattia infettiva è sempre il risultato dell’interazione tra un agente patogeno ed un ospite
suscettibile. L’interazione avviene, principalmente, attraverso la
catena infettiva , cioè il passaggio del microrganismo nel organismo
ospite, attraverso uno specifico percorso che va dalla sorgente
d’infezione all’elemento di trasmissione ,che può non esserci perché
dalla sorgente si può passare direttamente al soggetto ricettivo. Nel
realizzarsi dell’infezione, quindi nella penetrazione del microrganismo
e moltiplicazione. dopo aver superato le barriere difensive, è
necessario che tutto il percorso (sorgente-vie di trasmissione-
soggetti ricettivi) si completi .!
Nel caso in cui il microrganismo non va direttamente dalla sorgente al
soggetto ma si interpongono elementi inanimati per la trasmissione
(aria, acqua e suolo) , questi diventano sorgente di trasmissione;
per cui si distinguono sorgenti e serbatoi.!
Nel caso del Tetano, il clostridium tetani produce delle spore che
finiscono nell’ambiente ,suolo e aria, e questi fungono da sorgente.
La sorgente però non ‘ l’habitat caratteristico , cioè il luogo dove il
microrganismo vive e si può moltiplicare , ma all’ambiente, quindi agli elementi naturali che
fungono da sorgenti , il microrganismo arriva dal proprio habitat naturale che viene chiamato
serbatoio.!
La sorgente è l’habitat naturale del microrganismo e può essere la fonte di contagio.
E’ sorgente l’uomo, l’animale, l’ammalato o il portatore. !
I serbatoi sono mezzi animati e nei quali i microrganismi si moltiplicano e si mantengono
perpetuandosi; quindi, sono l’habitat naturale dell’agente infettivo. !
Si interpongono, spesso, tra sorgente e soggetto recettivo le vie di trasmissione: via aerea, via
fecale-orale, via sessuale, via parentale ecc. I microrganismi, nel momento della trasmissione,
possono viaggiare o semplicemente attraverso veicoli inanimati e quindi attraverso gli elementi
ambientali (aria , acqua e suolo); oppure nella propria trasmissione, i microrganismi, possono
essere facilitati da elementi animati , cioè organismi che vengono definiti vettori.!
I vettori possono essere vettori passivi, che trasportano il microrganismo dalla sorgente al
soggetto ricettivo, o vettori obbligati o attivi, nella quale il microrganismo compie una parte del
proprio ciclo, condizione
fondamentale anché il
microrganismo possa infettare il
soggetto ricettivo. I soggetti ricettivi
sono gli organismi umani che
presentano una dierenza nella
ricettività in relazione a fattori
demografici , delle abitudini della
popolazione ; in relazione al grado
di immunità di gruppo. L’esito
dell’interazione , nei soggetti
ricettivi, dipende dalla virulenza del
microrganismo e dalla risposta
dell’ospite. !
In generale , la numerosità e
l’aggressività dei microrganismi
sono molto importanti perché si
generi un infezione ma lo è anche lo
stato immunitario e la capacità di
reazione del soggetto.!
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Sorgenti di infezioni.
Possono essere elementi ambientali, soggetti, piante, animali , ecc. Quando si parla di sorgenti
d’infezione di genere umano si distinguono soggetti che hanno già l’infezione con segni e sintomi
manifestati e sono gli ammalati. Il soggetto ammalato può presentare la malattia in forme diverse:!
Incubazione: in un periodo in cui sta sviluppando la malattia e ancora segni e sintomi non sono
evidenti.!
Malattia cronica.
Malattia acuta: fase più grave dove si manifestano tutti i sintomi.!
Guarigione: fase finale della malattia, quando la forma acuta si avvia alla guarigione.!
E’ molto importane capire in che fase un soggetto si trova in maniera tale da capire come
prevenire o intervenire per risolvere la patologia. !
Si distinguono poi i soggetti portatori che non sono ammalati normalmente ma che possono
essere:!
Portatori precoci: eliminano l’agente nel periodo di incubazione.!
Convalescenti: ammalati che stanno guarendo.!
Portatori cronici: superata la convalescenza continuano ad essere contagiosi.Es salmonella
che rimane nei calcoli della cistifellea e che poi viene eliminata nell’intestino tenue continuando
a far si che il soggetto sia un portatore cronico e un possibile sorgente d’infezione per gli altri
soggetti.!
Portatori sani: ospitano il microrganismo ma non manifestano sintomi.!
Vie di trasmissione.
E’ molto importante la via attraverso cui il microrganismo arriva nel soggetto ricettivo. Si
distinguono le vie di trasmissione orizzontali, da soggetto a soggetto nella popolazione, e le vie
di trasmissione verticali, dalla madre al feto. La trasmissione orizzontale, da soggetto a
soggetto, può avvenire !
-
In maniera diretta,senza che ci sia interposto alcun elemento, da persona a persona o da
animale a persona o da pianta a persona, attraverso la cute e le mucose. Le malattia veneree
(sifilide, gonorrea) si trasmettono per via transmucosale. Le malattie dermatologiche si
trasmettono attraverso la via transcutanea. La trasmissione orizzontale avviene anche
attraverso le goccioline di Flugge disperse. In questo caso vi è l’interposizione di un mezzo
aereo, un veicolo di trasmissione, che è l’aria. !
-
In maniera indiretta tramite l’interposizione di un veicolo di trasmissione. La malattia, per
esempio, può essere trasmessa tramite l’assunzione di acqua contaminata ,alimenti infetti e
liquidi biologici che vengono a contatto con la cute contaminandola. La trasmissione indiretta
può avvenire anche attraverso vettori non animati e non obbligati o vetri animati e obbligati
come, per esempio, la zanzara Anopheles per lo sviluppo della malaria. !

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Anteprima

Epidemiologia e Prevenzione delle Malattie Infettive

Una malattia infettiva è sempre il risultato dell'interazione tra un agente patogeno ed un ospite suscettibile. L'interazione avviene, principalmente, attraverso la catena infettiva , cioè il passaggio del microrganismo nel organismo ospite, attraverso uno specifico percorso che va dalla sorgente d'infezione all'elemento di trasmissione ,che può non esserci perché dalla sorgente si può passare direttamente al soggetto ricettivo. Nel realizzarsi dell'infezione, quindi nella penetrazione del microrganismo e moltiplicazione dopo aver superato le barriere difensive, è necessario che tutto il percorso (sorgente-vie di trasmissione- soggetti ricettivi) si completi . Nel caso in cui il microrganismo non va direttamente dalla sorgente al soggetto ma si interpongono elementi inanimati per la trasmissione (aria, acqua e suolo) , questi diventano sorgente di trasmissione; per cui si distinguono sorgenti e serbatoi.

Componenti della Catena Infettiva

Sorgenti e Serbatoi Vie di trasmissione Soggetti recettivi

Nel caso del Tetano, il clostridium tetani produce delle spore che finiscono nell'ambiente ,suolo e aria, e questi fungono da sorgente. La sorgente però non ' l'habitat caratteristico , cioè il luogo dove il microrganismo vive e si può moltiplicare , ma all'ambiente, quindi agli elementi naturali che fungono da sorgenti , il microrganismo arriva dal proprio habitat naturale che viene chiamato serbatoio. La sorgente è l'habitat naturale del microrganismo e può essere la fonte di contagio. E' sorgente l'uomo, l'animale, l'ammalato o il portatore. I serbatoi sono mezzi animati e nei quali i microrganismi si moltiplicano e si mantengono perpetuandosi; quindi, sono l'habitat naturale dell'agente infettivo. Si interpongono, spesso, tra sorgente e soggetto recettivo le vie di trasmissione: via aerea, via fecale-orale, via sessuale, via parentale ecc. I microrganismi, nel momento della trasmissione, possono viaggiare o attraverso veicoli inanimati e quindi attraverso gli elementi ambientali (aria , acqua e suolo); oppure nella propria trasmissione, i microrganismi, possono essere facilitati da elementi animati , cioè organismi che vengono definiti vettori. I vettori possono essere vettori passivi, che trasportano il microrganismo dalla sorgente al soggetto ricettivo, o vettori obbligati o attivi, nella quale il microrganismo compie una parte del proprio ciclo, condizione fondamentale affinché il microrganismo possa infettare il soggetto ricettivo. I soggetti ricettivi sono gli organismi umani che presentano una differenza nella ricettività in relazione a fattori demografici , delle abitudini della popolazione ; in relazione al grado di immunità di gruppo. L'esito dell'interazione , nei soggetti ricettivi, dipende dalla virulenza del microrganismo e dalla risposta dell'ospite. In generale , la numerosità e l'aggressività dei microrganismi sono molto importanti perché si generi un infezione ma lo è anche lo stato immunitario e la capacità di reazione del soggetto.

Catena Infettiva: Sorgente, Serbatoio e Vie di Trasmissione

Sorgente Uomo Animale Ammalato o portatore

Serbatoio Mezzi animati e inanimati nei quali i microrganismi si moltiplicano e si mantengono perpetuandosi. Habitat naturale dell'agente infettivo

Vie di trasmissione Fonte di contagio ( ... feci, sangue, etc.) Aerodiffusione Catena orofecale Via sessuale Via parenterale (apparente; inapparente) Via materno-fetale (verticale) Vettori Veicoli

Soggetti recettivi Fattori demografici Immunità di gruppo L'esito dell'interazione dipende dalla virulenza del * microrganismo e dalla risposta dell'ospiteSorgenti di infezioni.

Possono essere elementi ambientali, soggetti, piante, animali , ecc. Quando si parla di sorgenti d'infezione di genere umano si distinguono soggetti che hanno già l'infezione con segni e sintomi manifestati e sono gli ammalati. Il soggetto ammalato può presentare la malattia in forme diverse:

  • Incubazione: in un periodo in cui sta sviluppando la malattia e ancora segni e sintomi non sono evidenti.
  • Malattia cronica.
  • Malattia acuta: fase più grave dove si manifestano tutti i sintomi.
  • Guarigione: fase finale della malattia, quando la forma acuta si avvia alla guarigione.

E' molto importane capire in che fase un soggetto si trova in maniera tale da capire come prevenire o intervenire per risolvere la patologia. Si distinguono poi i soggetti portatori che non sono ammalati normalmente ma che possono essere:

  • Portatori precoci: eliminano l'agente nel periodo di incubazione.
  • Convalescenti: ammalati che stanno guarendo.
  • Portatori cronici: superata la convalescenza continuano ad essere contagiosi.Es salmonella che rimane nei calcoli della cistifellea e che poi viene eliminata nell'intestino tenue continuando a far si che il soggetto sia un portatore cronico e un possibile sorgente d'infezione per gli altri soggetti.
  • Portatori sani: ospitano il microrganismo ma non manifestano sintomi.

Vie di Trasmissione

E' molto importante la via attraverso cui il microrganismo arriva nel soggetto ricettivo. Si distinguono le vie di trasmissione orizzontali, da soggetto a soggetto nella popolazione, e le vie di trasmissione verticali, dalla madre al feto. La trasmissione orizzontale, da soggetto a soggetto, può avvenire

  • In maniera diretta, senza che ci sia interposto alcun elemento, da persona a persona o da animale a persona o da pianta a persona, attraverso la cute e le mucose. Le malattia veneree (sifilide, gonorrea) si trasmettono per via transmucosale. Le malattie dermatologiche si trasmettono attraverso la via transcutanea. La trasmissione orizzontale avviene anche attraverso le goccioline di Flugge disperse. In questo caso vi è l'interposizione di un mezzo aereo, un veicolo di trasmissione, che è l'aria.
  • In maniera indiretta tramite l'interposizione di un veicolo di trasmissione. La malattia, per esempio, può essere trasmessa tramite l'assunzione di acqua contaminata ,alimenti infetti e liquidi biologici che vengono a contatto con la cute contaminandola. La trasmissione indiretta può avvenire anche attraverso vettori non animati e non obbligati o vetri animati e obbligati come, per esempio, la zanzara Anopheles per lo sviluppo della malaria.

Tipologie di Vie di Trasmissione

Vie di trasmissione Orizzontale Diretta . Da persona a persona o . da animale a uomo attraverso cute e mucose · Per via transmucosale (sifilide, gonorrea) · Per via transcutanea (malattie dermatologiche) . Attraverso goccioline di Flugge aerodisperse

Indiretta Tramite interposizione di un tramite (veicolo - acqua, aria, sangue, alimenti, sangue ...: vettore - organismi qnimati)

Verticale

Le vie di trasmissione verticale sono molto importanti in quanto avvengono dalla madre al feto; per cui è la madre che contagia direttamente il feto attraverso la via transplacentare, quindi attraverso lo scambio ematico, oppure per contatto diretto tra le secrezioni vaginali e le mucose nel periodo perinatale , quando il bambino comincia a imboccare la via di nascita , oppure il contagio può essere post-natale, che avviene durante l'allattamento. Diversi tipi di patologie possono essere trasmesse per via verticale: Toxoplasmosi, Rosolia, Epatite B, ecc.

Contagio Verticale: Prenatale, Perinatale e Postnatale

Vie di trasmissione Orizzontale Verticale Contagio prenatale - scambio ematico madre-feto per via transplacentare Contagio perinatale - contatto diretto tra le secrezioni vaginali materne e le mucose del neonato attraverso il canale del parto · Contagio postnatale - durante l'allattamento Esempi: HIV, Epatite B, Cytomegalovirus, Malattie erpetiche, Rosolia congenita, Varicella, Toxoplasmosi

In genere è molto importante , che per molte di queste malattie, la madre sia stata vaccinata prima. Nel caso in cui ci dovessero essere problematiche per quanto riguarda l'immunità della madre normalmente si consiglia la cautela e evitare contatti diretti che possano generare il passaggio di queste patologie al bambino. Quando la malattia infettiva realizza la sua catena di contagio e d'infezione si avrà la manifestazione della malattia nella popolazione. La manifestazione di una malattia infettiva nella popolazione può assumere tre tipologie di andamento:

  1. Endemico: malattia costantemente presente in una popolazione.
  2. Epidemico: numero di casi di malattia superiore ai casi attesi in una determinata area geografica (Pandemia: in più aree geografiche).
  3. Sporadico: malattia che compare irregolarmente e imprevedibilmente. Si tratta di una malattia che occasionalmente genera un certo numero di casi.

Andamento delle Malattie Infettive: Endemico, Epidemico, Sporadico

Grafico 1. Esempio di andamento di malattia epidemica, endemica e sporadica nuovi casi malattia endemica epidemia 0 tempo www.quadernodiepidemiologia.it, malattia sporadica

In Italia, molto tempo fa, il colera era endemico, la malattia era quindi presente nella nostra popolazione e circolava. Da quando sono state effettuate bonifiche ambientali le bonifiche delle acque contaminate , il recupero dei territori paludosi, il colera è andato via via scomparendo. Tasso di riproduzione di base R0: numero medio di persone infettate direttamente da un individuo con infezione durante tutto il periodo di contagiosità quando viene a contatto con una popolazione totalmente suscettibile.Guardare slide.

Tasso di Riproduzione R0

R: · R<1: la malattia si sta gestendo e sta scomparendo. · R=1: l'infezione è endemica e quindi sta girando dentro la popolazione. · R>1: fase epidemica o pandemica.

RO: BCD B= probabilità di trasmissione per singolo contatto C= numero medio di contatti per unità di tempo D=durata del periodo di infettività

R<1: Scomparsa della malattia R=1: Infezione endemica R>1: Infezione epidemica

Prevenzione Primaria delle Malattie Infettive

  1. Profilassi diretta: scoprire e inattivare le fonti dei microrganismi patogeni.
  2. Profilassi indiretta: interrompere la catena di trasmissione.
  3. Profilassi immunitaria: aumentare la resistenza delle infezioni. Si può eseguire tramite la vaccinazione, quindi creando immunità nella popolazione, oppure aumentando la resistenza nei soggetti somministrando anticorpi preformati.

Nella situazione in cui non si riesce a eseguire una prevenzione primaria o , pur eseguendo una prevenzione primaria ci sono un certo numero di soggetti che si ammalano o ammalano altri , si arriva alla prevenzione secondaria che è l'intervento in fase pre-clinica, prima che segni e sintomi si manifestino. In alcuni casi si può anche arrivare alla prevenzione terziaria che consiste nella terapia, cura , riabilitazione sei soggetti in questione.

Procedura di Profilassi Diretta

La profilassi diretta ha una sua procedura ben specifica che deve essere attuata :

  1. Notifica: notificare subito eventuali patologie per poterle identificare e seguire nel tempo.
  2. Isolamento e contumacia: la notifica dei casi porta all'isolamento e alla gestione di questi casi.
  3. Accertamento diagnostico:Si esegue un accertamento diagnostico e un inchiesta epidemiologica, cioè studi che aiutano a capire qual è stato il primo caso e i vari contatti che hanno generato la catena di trasmissione in modo tale da poter intervenire e cercare di ridurre o eliminare l'agente patogeno.
  4. Riduzione/eliminazione degli agenti patogeni.

Questo percorso inizia in maniera più strutturata negli anni 90 tramite un decreto ministeriale che impone la notifica obbligatoria delle malattie infettive.

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