Slide di Biologia sull'epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive. Il Pdf, adatto per l'Università, illustra la catena infettiva, le vie di trasmissione e i flussi informativi per la notifica delle malattie in Italia, con diagrammi esplicativi.
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Una malattia infettiva è sempre il risultato dell'interazione tra un agente patogeno ed un ospite suscettibile. L'interazione avviene, principalmente, attraverso la catena infettiva , cioè il passaggio del microrganismo nel organismo ospite, attraverso uno specifico percorso che va dalla sorgente d'infezione all'elemento di trasmissione ,che può non esserci perché dalla sorgente si può passare direttamente al soggetto ricettivo. Nel realizzarsi dell'infezione, quindi nella penetrazione del microrganismo e moltiplicazione dopo aver superato le barriere difensive, è necessario che tutto il percorso (sorgente-vie di trasmissione- soggetti ricettivi) si completi . Nel caso in cui il microrganismo non va direttamente dalla sorgente al soggetto ma si interpongono elementi inanimati per la trasmissione (aria, acqua e suolo) , questi diventano sorgente di trasmissione; per cui si distinguono sorgenti e serbatoi.
Sorgenti e Serbatoi Vie di trasmissione Soggetti recettivi
Nel caso del Tetano, il clostridium tetani produce delle spore che finiscono nell'ambiente ,suolo e aria, e questi fungono da sorgente. La sorgente però non ' l'habitat caratteristico , cioè il luogo dove il microrganismo vive e si può moltiplicare , ma all'ambiente, quindi agli elementi naturali che fungono da sorgenti , il microrganismo arriva dal proprio habitat naturale che viene chiamato serbatoio. La sorgente è l'habitat naturale del microrganismo e può essere la fonte di contagio. E' sorgente l'uomo, l'animale, l'ammalato o il portatore. I serbatoi sono mezzi animati e nei quali i microrganismi si moltiplicano e si mantengono perpetuandosi; quindi, sono l'habitat naturale dell'agente infettivo. Si interpongono, spesso, tra sorgente e soggetto recettivo le vie di trasmissione: via aerea, via fecale-orale, via sessuale, via parentale ecc. I microrganismi, nel momento della trasmissione, possono viaggiare o attraverso veicoli inanimati e quindi attraverso gli elementi ambientali (aria , acqua e suolo); oppure nella propria trasmissione, i microrganismi, possono essere facilitati da elementi animati , cioè organismi che vengono definiti vettori. I vettori possono essere vettori passivi, che trasportano il microrganismo dalla sorgente al soggetto ricettivo, o vettori obbligati o attivi, nella quale il microrganismo compie una parte del proprio ciclo, condizione fondamentale affinché il microrganismo possa infettare il soggetto ricettivo. I soggetti ricettivi sono gli organismi umani che presentano una differenza nella ricettività in relazione a fattori demografici , delle abitudini della popolazione ; in relazione al grado di immunità di gruppo. L'esito dell'interazione , nei soggetti ricettivi, dipende dalla virulenza del microrganismo e dalla risposta dell'ospite. In generale , la numerosità e l'aggressività dei microrganismi sono molto importanti perché si generi un infezione ma lo è anche lo stato immunitario e la capacità di reazione del soggetto.
Sorgente Uomo Animale Ammalato o portatore
Serbatoio Mezzi animati e inanimati nei quali i microrganismi si moltiplicano e si mantengono perpetuandosi. Habitat naturale dell'agente infettivo
Vie di trasmissione Fonte di contagio ( ... feci, sangue, etc.) Aerodiffusione Catena orofecale Via sessuale Via parenterale (apparente; inapparente) Via materno-fetale (verticale) Vettori Veicoli
Soggetti recettivi Fattori demografici Immunità di gruppo L'esito dell'interazione dipende dalla virulenza del * microrganismo e dalla risposta dell'ospiteSorgenti di infezioni.
Possono essere elementi ambientali, soggetti, piante, animali , ecc. Quando si parla di sorgenti d'infezione di genere umano si distinguono soggetti che hanno già l'infezione con segni e sintomi manifestati e sono gli ammalati. Il soggetto ammalato può presentare la malattia in forme diverse:
E' molto importane capire in che fase un soggetto si trova in maniera tale da capire come prevenire o intervenire per risolvere la patologia. Si distinguono poi i soggetti portatori che non sono ammalati normalmente ma che possono essere:
E' molto importante la via attraverso cui il microrganismo arriva nel soggetto ricettivo. Si distinguono le vie di trasmissione orizzontali, da soggetto a soggetto nella popolazione, e le vie di trasmissione verticali, dalla madre al feto. La trasmissione orizzontale, da soggetto a soggetto, può avvenire
Vie di trasmissione Orizzontale Diretta . Da persona a persona o . da animale a uomo attraverso cute e mucose · Per via transmucosale (sifilide, gonorrea) · Per via transcutanea (malattie dermatologiche) . Attraverso goccioline di Flugge aerodisperse
Indiretta Tramite interposizione di un tramite (veicolo - acqua, aria, sangue, alimenti, sangue ...: vettore - organismi qnimati)
Verticale
Le vie di trasmissione verticale sono molto importanti in quanto avvengono dalla madre al feto; per cui è la madre che contagia direttamente il feto attraverso la via transplacentare, quindi attraverso lo scambio ematico, oppure per contatto diretto tra le secrezioni vaginali e le mucose nel periodo perinatale , quando il bambino comincia a imboccare la via di nascita , oppure il contagio può essere post-natale, che avviene durante l'allattamento. Diversi tipi di patologie possono essere trasmesse per via verticale: Toxoplasmosi, Rosolia, Epatite B, ecc.
Vie di trasmissione Orizzontale Verticale Contagio prenatale - scambio ematico madre-feto per via transplacentare Contagio perinatale - contatto diretto tra le secrezioni vaginali materne e le mucose del neonato attraverso il canale del parto · Contagio postnatale - durante l'allattamento Esempi: HIV, Epatite B, Cytomegalovirus, Malattie erpetiche, Rosolia congenita, Varicella, Toxoplasmosi
In genere è molto importante , che per molte di queste malattie, la madre sia stata vaccinata prima. Nel caso in cui ci dovessero essere problematiche per quanto riguarda l'immunità della madre normalmente si consiglia la cautela e evitare contatti diretti che possano generare il passaggio di queste patologie al bambino. Quando la malattia infettiva realizza la sua catena di contagio e d'infezione si avrà la manifestazione della malattia nella popolazione. La manifestazione di una malattia infettiva nella popolazione può assumere tre tipologie di andamento:
Grafico 1. Esempio di andamento di malattia epidemica, endemica e sporadica nuovi casi malattia endemica epidemia 0 tempo www.quadernodiepidemiologia.it, malattia sporadica
In Italia, molto tempo fa, il colera era endemico, la malattia era quindi presente nella nostra popolazione e circolava. Da quando sono state effettuate bonifiche ambientali le bonifiche delle acque contaminate , il recupero dei territori paludosi, il colera è andato via via scomparendo. Tasso di riproduzione di base R0: numero medio di persone infettate direttamente da un individuo con infezione durante tutto il periodo di contagiosità quando viene a contatto con una popolazione totalmente suscettibile.Guardare slide.
R: · R<1: la malattia si sta gestendo e sta scomparendo. · R=1: l'infezione è endemica e quindi sta girando dentro la popolazione. · R>1: fase epidemica o pandemica.
RO: BCD B= probabilità di trasmissione per singolo contatto C= numero medio di contatti per unità di tempo D=durata del periodo di infettività
R<1: Scomparsa della malattia R=1: Infezione endemica R>1: Infezione epidemica
Nella situazione in cui non si riesce a eseguire una prevenzione primaria o , pur eseguendo una prevenzione primaria ci sono un certo numero di soggetti che si ammalano o ammalano altri , si arriva alla prevenzione secondaria che è l'intervento in fase pre-clinica, prima che segni e sintomi si manifestino. In alcuni casi si può anche arrivare alla prevenzione terziaria che consiste nella terapia, cura , riabilitazione sei soggetti in questione.
La profilassi diretta ha una sua procedura ben specifica che deve essere attuata :
Questo percorso inizia in maniera più strutturata negli anni 90 tramite un decreto ministeriale che impone la notifica obbligatoria delle malattie infettive.