L'Impressionismo e il Post-Impressionismo: arte e fotografia

Documento sull'Impressionismo che esplora il movimento e il Post-Impressionismo, collegandoli alla nascita della fotografia. Il Pdf, adatto per la Scuola superiore e la materia Arte, analizza stili e opere di artisti come Manet, Monet, Renoir, Degas e Cézanne, offrendo un'analisi chiara e organizzata.

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14 pagine

LIMPRESSIONISMO
L'impressionismo e la nascita della fotografia
Sono legati sia per l'arco temporale sia per la realizzazione delle opere. La parola fotografia significa
scrittura con la luce e il concetto risale ai tempi dei greci con Aristotele, il quale osservò come la luce che
passava attraverso un piccolo foro creasse unimmagine capovolta, in realtà scopre il funzionamento del
nostro occhio. Questo procedimento si evolve e nel 700, anche Caravaggio utilizzò una camera oscura, uno
strumento usato dai vedutisti per catturare le immagini. Il sistema funzionava facendo passare la luce
attraverso un foro, che proiettava limmagine su uno specchio inclinato, rimandandola poi allesterno. Nel
700 non c'era una tecnologia in grado di imprimere queste immagini sulla carta. Solo nell800 iniziarono i
primi esperimenti chimici per fissare le immagini attraverso composti chimici. Il primo a riuscirci fu Niépce,
che creò la prima fotografia, Veduta dalla finestra a Le Gras. Utilizzò una lastra ricoperta di bitume di
Giudea, che necessitava di un’esposizione alla luce di 8 ore. Il problema principale era la lunghezza del
tempo di esposizione, per questo Nièpce collaborò con Daguerre. Dopo la morte di Nièpce, Daguerre
perfezionò la tecnica scoprendo che il cloruro dargento permetteva di ridurre i tempi a 4 ore.
Un ulteriore scoperta avvenne casualmente: Daguerre lasciò delle lastre in un armadio con altri composti
chimici e notò che alcune immagini si erano impresse. Scoprì che i vapori di mercurio acceleravano il
processo, riducendo il tempo a 20 minuti. Nacque così il dagherrotipo, una tecnica che si diffuse
rapidamente per fotografare paesaggi e architetture. Il limite era che ogni foto era un pezzo unico e non
poteva essere replicata.
Verso fine 800, Talbot sviluppò una tecnica alternativa: la calotipia, che utilizzava negativi per stampare più
copie della stessa immagine. In seguito Muybridge inventò l'otturatore, un meccanismo che si apriva e
chiudeva rapidamente per catturare immagini in movimento, contribuendo alla nascita del cinema.
La fotografia e limpressionismo
Questa rivoluzione tecnologica ebbe un impatto enorme sulla cultura e sullarte. La fotografia divenne
accessibile a tutti e gli artisti iniziarono a usarla per studiare composizione, luce e prospettiva.
L'impressionismo nacque in Francia, un paese più liberale rispetto ad altri, anche se inizialmente gli artisti
impressionisti furono rifiutati. Parallelamente in Italia nacquero i Macchiaioli, un gruppo con idee simili,
che si riuniva al Caffè Michelangelo di Firenze, proprio come gli impressionisti si incontravano al Caffè
Guerbois di Parigi. Il 15 aprile 1874, il pittore e fotografo Nadar ospitò nel suo studio la prima mostra
impressionista. Tra gli artisti partecipanti cerano: Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Cèzanne e Sisley e lo
scrittore Emile Zola. Successivamente entrò a far parte del gruppo Manet, ma solo per curiosità, mentre
Cèzanne fu emarginato dagli altri impressionisti perché il suo stile anticipava il post-impressionismo. sarà
bullizzato dagli impressionisti perché lui anticipa i temi del post-impressionismo.
Caratteristiche impressionismo
L'impressionismo è un movimento che va da fuori verso dentro: cattura limpressione del momento, la
visione soggettiva di un istante della realtà esterna. Al contrario, lespressionismo va da dentro verso fuori,
esprimendo i sentimenti dellartista in modo soggettivo.
L’opera che diede il nome al movimento fu Impressione. Sole nascente di Claude Monet, esposta alla prima
mostra. Il fratello di Renoir criticò il titolo originale, e così venne cambiato. Il dipinto mostra una distesa
d’acqua in cui luce e colori cambiano costantemente, evidenziando come la percezione visiva dipenda dalla
luce.
Gli impressionisti rifiutavano il nero: Monet raccontò che un giorno uno di loro lo usò e lo sostituì con il blu.
Seguivano la teoria dei colori complementari, secondo cui i colori accostati aumentano la loro luminosità
reciproca.
Le opere principali
- La Cattedrale di Rouen: Monet aveva il suo studio di fronte alla cattedrale e si accorse che la luce
la faceva apparire diversa in ogni momento della giornata. La dipinse circa 30 volte per mostrare
queste variazioni.
- Le Ninfee: Monet, trasferitosi a Giverny, si dedicò a ritrarre i giardini e lo stagno della sua casa.
- La Grenouillère: Due artisti dipingevano lo stesso soggetto per dimostrare come la luce
modificasse la percezione della scena.
In questo periodo cambia anche il modo di dipingere: si diffonde la pittura en plein air (all’aria aperta),
nascono i colori in tubetto e le opere diventano di piccole dimensioni per essere realizzate più
rapidamente.
L’impressionismo segna una svolta nell’arte, influenzato dalla fotografia e destinato a cambiare per sempre
il modo di rappresentare la realtà.
Édouard Manet e il realismo nella pittura
Édouard Manet non fu mai totalmente impressionista, ma viene considerato il precursore del movimento
perché inaugurò un nuovo modo di dipingere, distante dalle convenzioni dei Salon. Gli artisti dell’epoca
erano spesso costretti a seguire le regole imposte dalle accademie e dal pubblico per poter guadagnarsi da
vivere.
Manet nacque in una famiglia agiata, che però ostacolava la sua passione per l’arte. Nonostante ciò, decise
di seguire la sua vocazione e divenne allievo di Thomas Couture, un pittore accademico legato alla
tradizione classica. Tuttavia, Manet si distaccò da questo stile e utilizzò la pittura per indagare la realtà,
rappresentando la società parigina del suo tempo. Nei suoi quadri descrisse aspetti mai trattati prima,
come l’alcolismo e la prostituzione.
Durante un viaggio in Italia si avvicinò alla pittura veneziana, mentre successivamente si appassionò alla
pittura spagnola, che influenzò profondamente il suo stile. Nel 1863, partecipò al Salon des Refusés, una
mostra dedicata alle opere rifiutate dal Salon ufficiale: quell’anno ben 5000 opere furono escluse, simbolo
di un cambiamento epocale dovuto anche all’affermarsi della corrente realista.
Le opere principali di Manet
Il bevitore di assenzio: rifiutato dal Salon perché considerato eccessivamente realistico, il
dipinto mostra un uomo ubriaco con lo sguardo perso nel vuoto. Il suo maestro Couture si indignò di fronte
all’opera. Manet voleva rappresentare una realtà quotidiana spesso ignorata, descrivendo l’instabilità fisica
e psicologica dell’uomo, appoggiato su una sola gamba con una bottiglia posata su un muretto dietro di lui.
Musica alle Tuileries: il dipinto raffigura i giardini delle Tuileries, luogo di ritrovo della
borghesia parigina. La scena, ambientata all’aperto, mostra un giorno di festa con una composizione
caotica e affollata. Manet adotta uno stile vicino a quello degli impressionisti, ma si distingue per alcune
caratteristiche personali: contorni indefiniti, assenza di chiaroscuro, forti contrasti cromatici e una pittura a
macchie.

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L'impressionismo e la nascita della fotografia

L'impressionismo e la nascita della fotografia Sono legati sia per l'arco temporale sia per la realizzazione delle opere. La parola fotografia significa "scrittura con la luce" e il concetto risale ai tempi dei greci con Aristotele, il quale osservò come la luce che passava attraverso un piccolo foro creasse un'immagine capovolta, in realtà scopre il funzionamento del nostro occhio. Questo procedimento si evolve e nel 700, anche Caravaggio utilizzò una camera oscura, uno strumento usato dai vedutisti per catturare le immagini. Il sistema funzionava facendo passare la luce attraverso un foro, che proiettava l'immagine su uno specchio inclinato, rimandandola poi all'esterno. Nel 700 non c'era una tecnologia in grado di imprimere queste immagini sulla carta. Solo nell'800 iniziarono i primi esperimenti chimici per fissare le immagini attraverso composti chimici. Il primo a riuscirci fu Niépce, che creò la prima fotografia, Veduta dalla finestra a Le Gras. Utilizzò una lastra ricoperta di bitume di Giudea, che necessitava di un'esposizione alla luce di 8 ore. Il problema principale era la lunghezza del tempo di esposizione, per questo Nièpce collaborò con Daguerre. Dopo la morte di Nièpce, Daguerre perfezionò la tecnica scoprendo che il cloruro d'argento permetteva di ridurre i tempi a 4 ore. Un' ulteriore scoperta avvenne casualmente: Daguerre lasciò delle lastre in un armadio con altri composti chimici e notò che alcune immagini si erano impresse. Scoprì che i vapori di mercurio acceleravano il processo, riducendo il tempo a 20 minuti. Nacque così il dagherrotipo, una tecnica che si diffuse rapidamente per fotografare paesaggi e architetture. Il limite era che ogni foto era un pezzo unico e non poteva essere replicata.

Verso fine 800, Talbot sviluppo una tecnica alternativa: la calotipia, che utilizzava negativi per stampare più copie della stessa immagine. In seguito Muybridge inventò l'otturatore, un meccanismo che si apriva e chiudeva rapidamente per catturare immagini in movimento, contribuendo alla nascita del cinema.

La fotografia e l'impressionismo

Questa rivoluzione tecnologica ebbe un impatto enorme sulla cultura e sull'arte. La fotografia divenne accessibile a tutti e gli artisti iniziarono a usarla per studiare composizione, luce e prospettiva. L'impressionismo nacque in Francia, un paese più liberale rispetto ad altri, anche se inizialmente gli artisti impressionisti furono rifiutati. Parallelamente in Italia nacquero i Macchiaioli, un gruppo con idee simili, che si riuniva al Caffè' Michelangelo di Firenze, proprio come gli impressionisti si incontravano al Caffè Guerbois di Parigi. Il 15 aprile 1874, il pittore e fotografo Nadar ospitò nel suo studio la prima mostra impressionista. Tra gli artisti partecipanti c'erano: Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Cezanne e Sisley e lo scrittore Emile Zola. Successivamente entrò a far parte del gruppo Manet, ma solo per curiosità, mentre Cezanne fu emarginato dagli altri impressionisti perché il suo stile anticipava il post-impressionismo. sarà bullizzato dagli impressionisti perché lui anticipa i temi del post-impressionismo.

Caratteristiche dell'impressionismo

L'impressionismo è un movimento che va da fuori verso dentro: cattura l'impressione del momento, la visione soggettiva di un istante della realtà esterna. Al contrario, l'espressionismo va da dentro verso fuori, esprimendo i sentimenti dell'artista in modo soggettivo.

L'opera che diede il nome al movimento fu Impressione. Sole nascente di Claude Monet, esposta alla prima mostra. Il fratello di Renoir criticò il titolo originale, e così venne cambiato. Il dipinto mostra una distesa d'acqua in cui luce e colori cambiano costantemente, evidenziando come la percezione visiva dipenda dalla luce.Gli impressionisti rifiutavano il nero: Monet raccontò che un giorno uno di loro lo usò e lo sostituì con il blu. Seguivano la teoria dei colori complementari, secondo cui i colori accostati aumentano la loro luminosità reciproca.

Le opere principali

  • La Cattedrale di Rouen: Monet aveva il suo studio di fronte alla cattedrale e si accorse che la luce la faceva apparire diversa in ogni momento della giornata. La dipinse circa 30 volte per mostrare queste variazioni.
  • Le Ninfee: Monet, trasferitosi a Giverny, si dedicò a ritrarre i giardini e lo stagno della sua casa.
  • La Grenouillère: Due artisti dipingevano lo stesso soggetto per dimostrare come la luce modificasse la percezione della scena.

In questo periodo cambia anche il modo di dipingere: si diffonde la pittura en plein air (all'aria aperta), nascono i colori in tubetto e le opere diventano di piccole dimensioni per essere realizzate più rapidamente.

L'impressionismo segna una svolta nell'arte, influenzato dalla fotografia e destinato a cambiare per sempre il modo di rappresentare la realtà.

Édouard Manet e il realismo nella pittura

Édouard Manet non fu mai totalmente impressionista, ma viene considerato il precursore del movimento perché inaugurò un nuovo modo di dipingere, distante dalle convenzioni dei Salon. Gli artisti dell'epoca erano spesso costretti a seguire le regole imposte dalle accademie e dal pubblico per poter guadagnarsi da vivere.

Manet nacque in una famiglia agiata, che però ostacolava la sua passione per l'arte. Nonostante ciò, decise di seguire la sua vocazione e divenne allievo di Thomas Couture, un pittore accademico legato alla tradizione classica. Tuttavia, Manet si distaccò da questo stile e utilizzò la pittura per indagare la realtà, rappresentando la società parigina del suo tempo. Nei suoi quadri descrisse aspetti mai trattati prima, come l'alcolismo e la prostituzione.

Durante un viaggio in Italia si avvicinò alla pittura veneziana, mentre successivamente si appassionò alla pittura spagnola, che influenzò profondamente il suo stile. Nel 1863, partecipò al Salon des Refusés, una mostra dedicata alle opere rifiutate dal Salon ufficiale: quell'anno ben 5000 opere furono escluse, simbolo di un cambiamento epocale dovuto anche all'affermarsi della corrente realista.

Le opere principali di Manet

  • Il bevitore di assenzio: rifiutato dal Salon perché considerato eccessivamente realistico, il dipinto mostra un uomo ubriaco con lo sguardo perso nel vuoto. Il suo maestro Couture si indignò di fronte all'opera. Manet voleva rappresentare una realtà quotidiana spesso ignorata, descrivendo l'instabilità fisica e psicologica dell'uomo, appoggiato su una sola gamba con una bottiglia posata su un muretto dietro di lui.
  • Musica alle Tuileries: il dipinto raffigura i giardini delle Tuileries, luogo di ritrovo della borghesia parigina. La scena, ambientata all'aperto, mostra un giorno di festa con una composizione caotica e affollata. Manet adotta uno stile vicino a quello degli impressionisti, ma si distingue per alcune caratteristiche personali: contorni indefiniti, assenza di chiaroscuro, forti contrasti cromatici e una pittura a macchie.
  • Le déjeuner sur l'herbe (Colazione sull'erba, 1863): considerato uno dei suoi capolavori, fu esposto al Salon des Refusés. Il dipinto mostra due uomini vestiti e due donne, una delle quali completamente nuda, intenti a consumare un picnic in un ambiente naturale. Il nudo femminile, impersonato dalla modella Victorine Meurent, scandalizzò il pubblico perché, diversamente dalle rappresentazioni classiche, era una donna reale e riconoscibile, famosa nell'ambiente borghese. L'opera richiama il Concerto campestre di Tiziano, ma in Manet manca la profondità prospettica, i contorni sono sfumati e il chiaroscuro è assente.
  • Olympia (1865): accettato al Salon ufficiale ma relegato in una posizione nascosta, il quadro è un omaggio alla Venere di Urbino di Tiziano. La protagonista, Victorine Meurent, è ritratta nuda su un letto, con una mano a coprirsi il pube e un'espressione maliziosa. A differenza delle veneri rinascimentali, Manet la raffigura come una donna reale, indipendente, suscitando scandalo. L'opera presenta dettagli simbolici: il gatto nero (infedeltà), le scarpe gialle col tacco (lussuria), la serva di colore che regge un mazzo di fiori (probabile dono di un amante).
  • Il bar delle Folies-Bergère (1882): presentato alla terza mostra impressionista, rappresenta un caffè parigino. In primo piano c'è la barista con un'espressione annoiata, mentre alle sue spalle uno specchio riflette la folla e un acrobata in esibizione. Tuttavia, il riflesso della barista appare spostato, creando un effetto prospettico distorto, tipico di una composizione fotografica.

Claude Monet e l'impressionismo

Claude Monet fu il più impressionista tra gli impressionisti. Diceva: "lo dipingo come un uccello canta", esprimendo così il suo bisogno interiore di dipingere.

Nacque in una famiglia povera e trascorse l'infanzia a Le Havre. Dopo aver frequentato gli impressionisti a Parigi, si dedicò alla pittura dell'acqua, un elemento che rappresenta il cambiamento e la mutevolezza. Monet dipinse spesso lo stesso paesaggio in momenti diversi della giornata, sperimentando il variare della luce.

La sua tecnica si basava su pennellate veloci e colori applicati direttamente sulla tela senza mescolarli in precedenza, dando origine a macchie di colore. Se osservate da vicino, queste macchie sembrano caotiche, ma viste da una certa distanza rivelano una composizione precisa.

Le opere principali di Monet

  • Lo stagno delle ninfee: rappresenta il giardino della sua casa di Giverny, dove fece costruire piccoli ponti giapponesi in omaggio alla cultura orientale. Monet dipinse molte versioni del soggetto, cogliendo le variazioni di luce e colore.
  • I papaveri: raffigura una campagna parigina con distese di papaveri rossi. Il paesaggio suggerisce lo scorrere del tempo e dell'acqua, con figure umane appena accennate: in primo piano la moglie e il figlio dell'artista.

Pierre-Auguste Renoir e la gioia di vivere

Pierre-Auguste Renoir si concentrò sulla rappresentazione della borghesia parigina, mettendo in risalto i momenti di festa e convivialità. Nacque a Limoges in una famiglia modesta e studio alle Belle Arti. Viaggiò

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