Documento sull'Impressionismo che esplora il movimento e il Post-Impressionismo, collegandoli alla nascita della fotografia. Il Pdf, adatto per la Scuola superiore e la materia Arte, analizza stili e opere di artisti come Manet, Monet, Renoir, Degas e Cézanne, offrendo un'analisi chiara e organizzata.
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L'impressionismo e la nascita della fotografia Sono legati sia per l'arco temporale sia per la realizzazione delle opere. La parola fotografia significa "scrittura con la luce" e il concetto risale ai tempi dei greci con Aristotele, il quale osservò come la luce che passava attraverso un piccolo foro creasse un'immagine capovolta, in realtà scopre il funzionamento del nostro occhio. Questo procedimento si evolve e nel 700, anche Caravaggio utilizzò una camera oscura, uno strumento usato dai vedutisti per catturare le immagini. Il sistema funzionava facendo passare la luce attraverso un foro, che proiettava l'immagine su uno specchio inclinato, rimandandola poi all'esterno. Nel 700 non c'era una tecnologia in grado di imprimere queste immagini sulla carta. Solo nell'800 iniziarono i primi esperimenti chimici per fissare le immagini attraverso composti chimici. Il primo a riuscirci fu Niépce, che creò la prima fotografia, Veduta dalla finestra a Le Gras. Utilizzò una lastra ricoperta di bitume di Giudea, che necessitava di un'esposizione alla luce di 8 ore. Il problema principale era la lunghezza del tempo di esposizione, per questo Nièpce collaborò con Daguerre. Dopo la morte di Nièpce, Daguerre perfezionò la tecnica scoprendo che il cloruro d'argento permetteva di ridurre i tempi a 4 ore. Un' ulteriore scoperta avvenne casualmente: Daguerre lasciò delle lastre in un armadio con altri composti chimici e notò che alcune immagini si erano impresse. Scoprì che i vapori di mercurio acceleravano il processo, riducendo il tempo a 20 minuti. Nacque così il dagherrotipo, una tecnica che si diffuse rapidamente per fotografare paesaggi e architetture. Il limite era che ogni foto era un pezzo unico e non poteva essere replicata.
Verso fine 800, Talbot sviluppo una tecnica alternativa: la calotipia, che utilizzava negativi per stampare più copie della stessa immagine. In seguito Muybridge inventò l'otturatore, un meccanismo che si apriva e chiudeva rapidamente per catturare immagini in movimento, contribuendo alla nascita del cinema.
Questa rivoluzione tecnologica ebbe un impatto enorme sulla cultura e sull'arte. La fotografia divenne accessibile a tutti e gli artisti iniziarono a usarla per studiare composizione, luce e prospettiva. L'impressionismo nacque in Francia, un paese più liberale rispetto ad altri, anche se inizialmente gli artisti impressionisti furono rifiutati. Parallelamente in Italia nacquero i Macchiaioli, un gruppo con idee simili, che si riuniva al Caffè' Michelangelo di Firenze, proprio come gli impressionisti si incontravano al Caffè Guerbois di Parigi. Il 15 aprile 1874, il pittore e fotografo Nadar ospitò nel suo studio la prima mostra impressionista. Tra gli artisti partecipanti c'erano: Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Cezanne e Sisley e lo scrittore Emile Zola. Successivamente entrò a far parte del gruppo Manet, ma solo per curiosità, mentre Cezanne fu emarginato dagli altri impressionisti perché il suo stile anticipava il post-impressionismo. sarà bullizzato dagli impressionisti perché lui anticipa i temi del post-impressionismo.
L'impressionismo è un movimento che va da fuori verso dentro: cattura l'impressione del momento, la visione soggettiva di un istante della realtà esterna. Al contrario, l'espressionismo va da dentro verso fuori, esprimendo i sentimenti dell'artista in modo soggettivo.
L'opera che diede il nome al movimento fu Impressione. Sole nascente di Claude Monet, esposta alla prima mostra. Il fratello di Renoir criticò il titolo originale, e così venne cambiato. Il dipinto mostra una distesa d'acqua in cui luce e colori cambiano costantemente, evidenziando come la percezione visiva dipenda dalla luce.Gli impressionisti rifiutavano il nero: Monet raccontò che un giorno uno di loro lo usò e lo sostituì con il blu. Seguivano la teoria dei colori complementari, secondo cui i colori accostati aumentano la loro luminosità reciproca.
In questo periodo cambia anche il modo di dipingere: si diffonde la pittura en plein air (all'aria aperta), nascono i colori in tubetto e le opere diventano di piccole dimensioni per essere realizzate più rapidamente.
L'impressionismo segna una svolta nell'arte, influenzato dalla fotografia e destinato a cambiare per sempre il modo di rappresentare la realtà.
Édouard Manet non fu mai totalmente impressionista, ma viene considerato il precursore del movimento perché inaugurò un nuovo modo di dipingere, distante dalle convenzioni dei Salon. Gli artisti dell'epoca erano spesso costretti a seguire le regole imposte dalle accademie e dal pubblico per poter guadagnarsi da vivere.
Manet nacque in una famiglia agiata, che però ostacolava la sua passione per l'arte. Nonostante ciò, decise di seguire la sua vocazione e divenne allievo di Thomas Couture, un pittore accademico legato alla tradizione classica. Tuttavia, Manet si distaccò da questo stile e utilizzò la pittura per indagare la realtà, rappresentando la società parigina del suo tempo. Nei suoi quadri descrisse aspetti mai trattati prima, come l'alcolismo e la prostituzione.
Durante un viaggio in Italia si avvicinò alla pittura veneziana, mentre successivamente si appassionò alla pittura spagnola, che influenzò profondamente il suo stile. Nel 1863, partecipò al Salon des Refusés, una mostra dedicata alle opere rifiutate dal Salon ufficiale: quell'anno ben 5000 opere furono escluse, simbolo di un cambiamento epocale dovuto anche all'affermarsi della corrente realista.
Claude Monet fu il più impressionista tra gli impressionisti. Diceva: "lo dipingo come un uccello canta", esprimendo così il suo bisogno interiore di dipingere.
Nacque in una famiglia povera e trascorse l'infanzia a Le Havre. Dopo aver frequentato gli impressionisti a Parigi, si dedicò alla pittura dell'acqua, un elemento che rappresenta il cambiamento e la mutevolezza. Monet dipinse spesso lo stesso paesaggio in momenti diversi della giornata, sperimentando il variare della luce.
La sua tecnica si basava su pennellate veloci e colori applicati direttamente sulla tela senza mescolarli in precedenza, dando origine a macchie di colore. Se osservate da vicino, queste macchie sembrano caotiche, ma viste da una certa distanza rivelano una composizione precisa.
Pierre-Auguste Renoir si concentrò sulla rappresentazione della borghesia parigina, mettendo in risalto i momenti di festa e convivialità. Nacque a Limoges in una famiglia modesta e studio alle Belle Arti. Viaggiò