Anatomia, Fisiologia e Patologia dei Denti: Struttura e Funzioni

Documento sull'anatomia, fisiologia e patologia dei denti. Il Pdf esplora la struttura, le funzioni e la morfologia dei denti, inclusa la classificazione dei denti decidui e permanenti. Questo materiale di Biologia per l'Università è utile per lo studio autonomo.

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14 pagine

Materiali dentari 1 (prima parte), 05/10/2022, Bianca Codecà, revisionata da Nicole Santaga?
ANATOMIA, FISIOLOGIA E PATOLOGIA DEI DENTI
Stru%ura dei den,
I den? sono cos?tui? da tre par?:
Corona: componente esterna a contaDo con il cavo orale che a
sua volta è cos?tuita da diversi stra?: la parte più esterne è lo
smalto che è anche la parte più dura; la parte intermedia è la
den?na (che non è presente solo nella corona ma anche nelle
altre par? del dente) e la parte più interna è la polpa
Colle7o: parte intermedia
Radice: parte più profonda inserita nell’osso alveolare, connessa
ad esso tramite il legamento parodontale.
La parte più interna del dente è la polpa, che è anche la parte
vitale ed è connessa tramite il fascio vascolo-nervoso con l’esterno.
Il dente è innervato e irrorato da delle struDure che originano nella
faccia e nel cranio e sono collegate ai den? tramite l’osso
mascellare e mandibolare; si traDa quindi di una circolazione di
?po terminale.
Funzioni dei den,:
Mas>cazione
Fonazione
Occlusione: ci sono tre classi di occlusione: prima classe in cui i den? sono in un rapporto ideale tra loro,
seconda classe in cui i den? superiori si trovano più avan? rispeDo ai den? inferiori, terza classe in cui i
den? inferiori sono più avan? rispeDo ai den? superiori. Queste tre classi hanno anche delle componen?
posturali diverse, ma è importante sapere che se la postura ha degli aspeR patologici non è di certo
tramite la modifica dell’occlusione che si può tornare ad una condizione posturale fisiologica.
Este>ca
Deglu>zione
I den? si ar?colano con l’osso alveolare tramite un’ar?colazione chiamata gonfosi, ossia una sinartrosi con
del tessuto conneRvo interposto tra le due struDure. In realtà la gonfosi non è una vera e propria
ar?colazione perché non c’è l’unione di due segmen? ossei, ma si traDa dell’unione del cemento con l’osso
mascellare o mandibolare tramite del tessuto conneRvo. (Noi la chiamiamo comunque ar?colazione perché
di faDo è una struDura che si ar?cola con un’altra struDura, ma in realtà non ha nessuna delle
caraDeris?che vere e proprie delle ar?colazioni).
Il dente appunto si lega all’osso tramite il tessuto parodontale e ha una funzione molto importante, infaR va
a s?molare la crescita e lo sviluppo dell’osso. Quindi se la mascella e la mandibola hanno dei volumi ossei
adegua? è merito dei den? che ne determinano una correDa crescita e sviluppo. Quando il dente per
qualsiasi mo?vo non è presente, l’osso alveolare non ha più alcun mo?vo di esistere e comincia
progressivamente ad atrofizzarsi. Quando non è presente alcun dente di un’arcata la situazione è molto
problema?ca a causa della perdita di osso. Larcata superiore prevede un’atrofia dell’osso mascellare in
senso centripeto (quindi verso l’interno) mentre l’arcata inferiore prevede un’atrofia verso l’esterno da cui
consegue una mandibola molto pronunciata.
Lezione 1, parte 2, materiali, 05/10/22, Nicolò Zuin, revisionato da Lorenzo Alba
I denti sono collegati agli alveoli tramite fibre desmodontali che permettono una mobilità fisiologica,
prendendo un dente come l’incisivo centrale e provandolo a muovere si riesce a percepire una certa
mobilità, questo perchè il tessuto parodontale che circonda la radice del dente permette un certo livello di
mobilità e permette quindi di avere queste lievi oscillazioni.
Muscoli masticatori
I principali muscoli per la masticazione sono 4:
1. Temporale
2. Massetere
3. Pterigoideo interno ed esterno.
Questi andandosi a contrarre tra di loro attuano quei movimenti di abbassamento ed innalzamento della
mandibola.
La gengiva
La gengiva si può distinguere in 3 componenti:
1. Aderente: va dalla parte del solco alla giunzione muco-gengivale, ha un colore più rosa
2. Non aderente: va ad estendersi dalla giunzione muco-gengivale al vestibolo orale, ha un colore più
rosso
3. Libera: circonda il colletto dei denti, a questo livello va ad aderire allo smalto attraverso l’attacco
epiteliale, questo andrà a costituire uno spazio chiamato solco gengivale, possiamo andare a
misurare questo solco ed è in media 3mm
La linea che congiunge la gengiva aderente a quella non aderente si chiama linea muco-gengivale.
La gengiva è unita al dente sottostante grazie a dei fasci di fibre.
Classificazione dei denti
Sulla dentatura noi abbiamo una classificazione vera e propria, quello che facciamo è dividere le due arcate
in 4 quadranti uguali:
1. Un quadrante superiore a sinistra (emiarcata superiore destra del paziente I quadrante)
2. Un quadrante superiore a destra (emiarcata superiore destra del paziente II quadrante)
3. Un quadrante inferiore a destra (emiarcata inferiore destra del paziente III quadrante)
4. Un quadrante inferiore a sinistra (emiarcata inferiore sinistra del paziente IV quadrante)
Uno dei modi (che non si utilizzerà mai) per nominare i denti consiste nell’assegnare il numero 1 al terzo
molare superiore di destra, poi proseguendo in senso orario si assegnerà un numero crescente ai denti
successivi, fino ad arrivare al terzo molare inferiore di destra numerato con il 32, come riportato
nell’immagine seguente.

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Anteprima

Anatomia, Fisiologia e Patologia dei Denti

Struttura dei denti

I denti sono costituiti da tre parti:

  • Corona: componente esterna a contatto con il cavo orale che a sua volta è costituita da diversi strati: la parte più esterne è lo smalto che è anche la parte più dura; la parte intermedia è la dentina (che non è presente solo nella corona ma anche nelle altre parti del dente) e la parte più interna è la polpa
  • Colletto: parte intermedia
  • Radice: parte più profonda inserita nell'osso alveolare, connessa ad esso tramite il legamento parodontale.

La parte più interna del dente è la polpa, che è anche la parte vitale ed è connessa tramite il fascio vascolo-nervoso con l'esterno. Il dente è innervato e irrorato da delle strutture che originano nella faccia e nel cranio e sono collegate ai denti tramite l'osso mascellare e mandibolare; si tratta quindi di una circolazione di tipo terminale.

Smalto Dentina Corona Cavità Pulpare con Polpa Colletto Gengiva Canale Radicolare Radice

Funzioni dei denti

  • Masticazione
  • Fonazione
  • Occlusione: ci sono tre classi di occlusione: prima classe in cui i denti sono in un rapporto ideale tra loro, seconda classe in cui i denti superiori si trovano più avanti rispetto ai denti inferiori, terza classe in cui i denti inferiori sono più avanti rispetto ai denti superiori. Queste tre classi hanno anche delle componenti posturali diverse, ma è importante sapere che se la postura ha degli aspetti patologici non è di certo tramite la modifica dell'occlusione che si può tornare ad una condizione posturale fisiologica.
  • Estetica
  • Deglutizione

I denti si articolano con l'osso alveolare tramite un'articolazione chiamata gonfosi, ossia una sinartrosi con del tessuto connettivo interposto tra le due strutture. In realtà la gonfosi non è una vera e propria articolazione perché non c'è l'unione di due segmenti ossei, ma si tratta dell'unione del cemento con l'osso mascellare o mandibolare tramite del tessuto connettivo. (Noi la chiamiamo comunque articolazione perché di fatto è una struttura che si articola con un'altra struttura, ma in realtà non ha nessuna delle caratteristiche vere e proprie delle articolazioni). Il dente appunto si lega all'osso tramite il tessuto parodontale e ha una funzione molto importante, infatti va a stimolare la crescita e lo sviluppo dell'osso. Quindi se la mascella e la mandibola hanno dei volumi ossei adeguati è merito dei denti che ne determinano una corretta crescita e sviluppo. Quando il dente per qualsiasi motivo non è presente, l'osso alveolare non ha più alcun motivo di esistere e comincia progressivamente ad atrofizzarsi. Quando non è presente alcun dente di un'arcata la situazione è molto problematica a causa della perdita di osso. L'arcata superiore prevede un'atrofia dell'osso mascellare in senso centripeto (quindi verso l'interno) mentre l'arcata inferiore prevede un'atrofia verso l'esterno da cui consegue una mandibola molto pronunciata.

Materiali Dentali

I denti sono collegati agli alveoli tramite fibre desmodontali che permettono una mobilità fisiologica, prendendo un dente come l'incisivo centrale e provandolo a muovere si riesce a percepire una certa mobilità, questo perchè il tessuto parodontale che circonda la radice del dente permette un certo livello di mobilità e permette quindi di avere queste lievi oscillazioni.

Muscoli masticatori

I principali muscoli per la masticazione sono 4:

  1. Temporale
  2. Massetere
  3. Pterigoideo interno ed esterno.

Questi andandosi a contrarre tra di loro attuano quei movimenti di abbassamento ed innalzamento della mandibola.

La gengiva

La gengiva si può distinguere in 3 componenti:

  1. Aderente: va dalla parte del solco alla giunzione muco-gengivale, ha un colore più rosa
  2. Non aderente: va ad estendersi dalla giunzione muco-gengivale al vestibolo orale, ha un colore più rosso
  3. Libera: circonda il colletto dei denti, a questo livello va ad aderire allo smalto attraverso l'attacco epiteliale, questo andrà a costituire uno spazio chiamato solco gengivale, possiamo andare a misurare questo solco ed è in media 3mm

La linea che congiunge la gengiva aderente a quella non aderente si chiama linea muco-gengivale. La gengiva è unita al dente sottostante grazie a dei fasci di fibre.

GENGIVA NON ADERENTE LINEA MUCO GENGIVALE GENGIVA ADERENTE GENGIVA LIBERA

Classificazione dei denti

Sulla dentatura noi abbiamo una classificazione vera e propria, quello che facciamo è dividere le due arcate in 4 quadranti uguali:

  1. Un quadrante superiore a sinistra (emiarcata superiore destra del paziente -> I quadrante)
  2. Un quadrante superiore a destra (emiarcata superiore destra del paziente -> Il quadrante)
  3. Un quadrante inferiore a destra (emiarcata inferiore destra del paziente -> III quadrante)
  4. Un quadrante inferiore a sinistra (emiarcata inferiore sinistra del paziente -> IV quadrante)

Uno dei modi (che non si utilizzerà mai) per nominare i denti consiste nell'assegnare il numero 1 al terzo molare superiore di destra, poi proseguendo in senso orario si assegnerà un numero crescente ai denti successivi, fino ad arrivare al terzo molare inferiore di destra numerato con il 32, come riportato nell'immagine seguente.8 9 10 6 11 5 12 4 13 3 14 mascella superiore 2 15 1 16 superiore a destra superiore a sinistra 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 interiore a destra inferiore a sinistra 32 17 31 18 mandibola 30 19 29 20 28 21 27 22 26 25 24

Questo metodo non viene più usato perchè in una bocca dove mancano dei denti risulta complicato riconoscere quale numero corrisponda al corretto dente. Si usa quindi la suddivisione in quadranti, ed identificare a partire dal centro con un numero crescente che va 1° Quadrante Il° Quadrante dall'1 all'8 a partire dall'incisivo centrale fino ad arrivare al terzo molare. Ogni quadrante avrà 8 denti. Con questo metodo si assegna ad ogni dente un numero formato da 2 cifre dove: . La prima cifra corrisponde al numero del quadrante · La seconda cifra corrisponde al numero del dente appartenente all'emiarcata, ovvero: ○ Incisivo centrale: 1 ○ Incisivo laterale: 2 ○ Canino: 3 ○ I due premolari: 4 e 5 ○ I 3 molari: 6, 7, 8 IV Quadrante IIIº Quadrante Ad esempio identifichiamo come numero 11 l'incisivo centrale superiore di destra, oppure il 36 corrisponde al primo molare inferiore di sinistra. Eruzione dei denti permanenti. Una regola generale per ricordare il periodo di eruzione dei denti permanenti prevede che i primi denti permanenti escano all'inizio della scuola elementare, i secondi molari alla fine della terza media ed infine i terzi molari circa a 17-21 anni. L'ordine di eruzione dei denti permanenti è:

  1. Incisivi centrali inferiori: circa a 6 anni
  2. Primi molari inferiori: circa a 6-7 anni
  3. Incisivi centrali superiori
  4. Incisivi laterali inferiori
  5. Incisivi laterali superiori
  6. Canini inferiori
  7. Primi e secondi premolari: circa a 10 anni
  8. Secondo molare: circa a 12 anni

21 22 23 24 14 IS 26 16 27 17 18 48 31 1 3 36 44 34 43 42 41 31 2 28 12 23 7È importante ricordare che i primi molari permanenti escono posizionamente dopo i secondi molaretti (molari decidui). I molaretti vengono sostituiti dai premolari!

Denti decidui

I denti da latte sono 20, vengono divisi, come nella dentatura permanente, in 4 quadranti, in ordine partendo dal centro abbiamo:

  1. Incisivi centrali
  2. Incisivi laterali
  3. Canini
  4. Primi molaretti
  5. Secondi molaretti

I molaretti (molari da latte) verranno sostituiti dai premolari permanenti. Il numero di quadranti viene identificato in maniera progressiva rispetto a quanto fatto nella dentatura permanente, quindi avremo:

  1. Il 1°quadrante nella dentatura permanente diventa il 5° quadrante in quella decidua
  2. Il 2°quadrante nella dentatura permanente diventa il 6° quadrante in quella decidua
  3. Il 3° quadrante nella dentatura permanente diventa il 7° quadrante in quella decidua
  4. Il 4° quadrante nella dentatura permanente diventa il 8° quadrante in quella decidua

Un'altra classificazione importante nella dentatura decidua consiste nell'utilizzare delle lettere senza tener conto del quadrante di appartenenza:

  • A: incisivo centrale
  • B: incisivo laterale
  • C: canino
  • D: primo molaretto
  • E: secondo molaretto

La dentatura decidua inizia a comparire a 6 mesi di vita, in ordine abbiamo:

  1. Incisivi centrali: gli inferiori tra 6-10 mesi, i superiori tra 8-12 mesi
  2. Incisivi laterali: gli inferiori tra 10-16 mesi, i superiori tra 8-13 mesi
  3. Canini: gli inferiori tra 17-23 mesi, i superiori tra 16-22 mesi
  4. Primi molaretti: gli inferiori tra 14-18 mesi, i superiori tra 13-19 mesi
  5. Secondi molaretti: gli inferiori tra 23-31 mesi, i superiori tra 25-33 mesi

Denti Superiori Spuntano Cadono Incisivo centrale 8-12 mesi Incisivo laterale 8-13 mesi 6-7 anni 7-8 anni Canini 16-22 mesi 10-12 anni Primo molare 13-19 mesi 9-11 anni Secondo molare 25-33 mesi 10-12 anni Denti Inferiori Spuntano Cadono F 1 Secondo molare 23-31 mesi 10-12 anni 1 Primo molare 14-18 mesi 9-11 anni Canini 17-23 mesi 9-12 anni Incisivo laterale 10-16 mesi 7-8 anni Incisivo centrale 6-10 mesi 6-7 anni

Morfologia dei denti

Per parlare della morfologia dei denti dobbiamo descrivere determinate caratteristiche anatomiche che sono:

  • Superfici
  • Convessità e concavità - In geometria convessità significa che ha un angolo minore di 180°, mentre concavità ha un angolo maggiore di 180°.
  • Radici - quante sono e come sono disposte nello spazio.
  • Canali pulpari
  • Orifizi canalari - sono il punto in cui dall'apice il fascio vascolo-nervoso entra e dalla radice poi trova il canalino che arriva fino alla polpa, quindi avremo il canale pulpare. Normalmente pensiamo che ad un canale pulpare corrisponda poi un orifizio, però in realtà può capitare che ci sono più canali pulpari che convergono nello stesso orifizio canalare, o viceversa, un canale pulpare che poi si biforca, un unico canale pulpare in più orifizi canalari.

Superfici dentali

  • La superficie più importante del dente, che ne definisce meglio l'anatomia, è quella occlusale che è la superficie che mastica. Si tratta della superficie più peculiare. Viene definita occlusale per i premolari e per i molari, mentre viene definita marginale per gli incisivi e i canini, ma approssimativamente può essere definita occlusale per tutti quanti (se chiamate superficie occlusale quella di un incisivo può essere accettabile lo stesso).
  • Vestibolare - superficie rivolta verso il vestibolo cioè verso l'esterno; quella vista quando si scoprono le labbra mantenendo la bocca e i denti chiusi.
  • Linguale (o palatale) - superficie rivolta verso l'interno del cavo orale.
    • Superficie linguale - dell'arcata inferiore.
    • Superficie palatale - dell'arcata superiore.

Però linguale viene accettata anche nell'arcata superiore. Quindi la superficie interna dell'arcata superiore può essere chiamata palatale o linguale. Mentre la superficie interna dell'arcata inferiore verrà chiamata solamente linguale.

  • Interprossimale (mesiale e distale) - superficie tra dente e dente. Ne abbiamo due, la superficie mesiale e la superficie distale. Partendo dal centro, dalla linea che divide a metà l'arcata, le superfici rivolte verso la metà vengono chiamate mesiali, mentre quelle rivolte verso l'altro lato distali. La superficie mesiale di un elemento dentario risulta essere in contiguità con la superficie distale dell'altro dente.

Convessità dentali

  • Cuspidi presenti a livello dei molari e dei premolari. Sono elevazioni che possono essere più o meno appuntite, presenti sui canini, premolari e molari. Le cuspidi sono importanti nell'ambito della masticazione, nel loro rapporto con l'arcata antagonista. È importante definire le cuspidi di stampo rispetto alle cuspidi di taglio.
    • La cuspide di stampo viene a contatto con la fossa, cioè con il centro del dente dell'arcata antagonista.
    • La cuspide di taglio è sostanzialmente l'altra cuspide.

Immaginatevi la sezione di un premolare (che è la rappresentazione più semplice perché quello superiore e inferiore hanno un'anatomia molto simile)

  • la cuspide interna del premolare superiore entra in relazione con il solco centrale del premolare inferiore, quindi quella interna sarà una cuspide di stampo.
  • la cuspide esterna del premolare superiore sarà una cuspide di taglio.
  • per il premolare inferiore la cosa è rovesciata.

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