Geografia del turismo contemporaneo, Università Cattolica del Sacro Cuore

Documento dall'Università Cattolica del Sacro Cuore sulla geografia del turismo contemporaneo. Il Pdf esplora le stratificazioni dell'arcipelago turistico e l'evoluzione del turismo in montagna, con focus su alpinismo e turismo d'avventura, per il corso di Geografia all'Università.

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Geografia del turismo contemporaneo

Geografia (Università Cattolica del Sacro Cuore) Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Chiara Padovani (padovanichiara00@gmail.com)Geografia del turismo contemporaneo

Le stratificazioni dell'arcipelago turistico

Il fatto che tutti i territori presenti sulla Terra siano ormai noti non implica necessariamente il fatto che ciascun individuo li conosca. La ricerca di terre sconosciute è stata a lungo un fattore di spinta per i viaggi. Un tempo però solo pochi potevano trovare le risorse necessarie per partire verso l'ignoto. Oggi più che mai aumenta il numero di persone che vogliono conoscere il mondo. Questo è il tempo in cui cresce incessantemente il numero di persone che, mosse da più fattori (curiosità geografica, stereotipi, visioni romantiche, retoriche, mediatiche, ecc ... ), partono verso terre a loro sconosciute. Nella percezione del viaggiatore l'ignoto non è solo oggettivo ma anche e soprattutto soggettivo. L'altrove non è più assoluto. Tutto è conosciuto dall'umanità, ma l'Isola sconosciuta deve e può ancora essere scoperta da ciascun individuo: essa non deve necessariamente essere lontana e la distanza non è più un discrimine nella ricerca di esperienze appaganti dal punto di vista dell'esplorazione. La ricerca geografica è quindi oggi più che mai una necessità del soggetto. Il confronto con un altrove potenzialmente prossimo dal punto di vista spaziale, ma sufficientemente lontano da consentire lo sviluppo dell'essenza del viaggio, consente la scoperta di se al di là della sua consueta rappresentazione socio-territoriale. L'autorappresentazione non è una scelta arbitraria: ciascuna persona, in quanto essere sociale, entra in relazione con gli altri mettendosi in scena. Nel momento del viaggio, l'individuo può uscire dal proprio ruolo abituale, confrontarsi con la propria essenza e scegliere di indossare temporaneamente una maschera. Nel momento storico attuale si registra una crescita dei flussi turistici nazionali e internazionali, ma non deve essere trascurata l'importanza delle escursioni di giornata. Non è più sufficiente la definizione generica proposta dalle Nazioni Unite (I/ turista è una persona che si trasferisce temporaneamente allontanandosi dalla propria residenza, per una durata di almeno 24 h e non superiore ad un anno per tempo libero, affari, famiglia, missione, meeting). Il turismo è oggi il risultato di una stratificazione di pratiche, progetti, movimenti e percezioni che si sono articolati nel corso di una storia relativamente breve. Un filo conduttore può tuttavia essere trovato nell'imperitura ricerca di un altrove. Alla scoperta (o riscoperta) di sé stessi, o più semplicemente per appagare bisogni emotivi o fisici. L'arcipelago turistico è il risultato della sovrapposizione di strati concettuali che, come in una sovrapposizione cartografica, aggregano tematismi differenti in un unico fenomeno. Il suo studio può essere effettuato nel complesso. Da un altro punto di vista però ciascuno strato può anche essere analizzato indipendentemente. L'arcipelago turistico è quindi la sintesi delle molteplici geografie che danno vira al turismo. La stratificazione dei layers (strati) che compongono l'arcipelago turistico può essere letta seguendo due direzioni: verticale e orizzontale. La prima (lettura verticale) indica la stratificazione storica di pratiche e approcci al fenomeno turistico, dando vita a contesti geo-turistici peculiari. Consente di cercare nell'evoluzione storica il senso dei processi contemporanei. Da questo punto di vista quindi la storia del turismo ha dato senso al turismo contemporaneo, attribuendo valori specifici alle diverse località, alle differenti pratiche e, più in generale, alle diverse esperienze soggettive. Nel corso dei decenni sono sorte consuetudini e approcci alla valorizzazione turistica differenti, allo scopo di rispondere ai mutamenti This document is available free of charge on studocu Scaricato da Chiara Padovani (padovanichiara00@gmail.com)socioeconomici. Tali pratiche sono poi in molti casi state superate e nuovi modi di fare turismo si sono sovrapposti. Tuttavia ciò non vuol dire che tutto ciò che è stato nel passato non sia più presente oggi perche i layers si sovrappongono ma non cessano di esistere. Le pratiche più antiche non sono più al centro dell'attenzione ma tutt'oggi persistono, magari in forme in parte differenti. La stratificazione verticale dei layers storici porta quindi nell'arcipelago turistico una molteplicità di valori e di significati che si proiettano sulla contemporaneità. La lettura orizzontale e transcalare dell'arcipelago turistico guida invece alla scoperta delle diverse isole che lo compongono, allo scopo di decodificarne il senso attuale. Una lettura alla piccola scala dell'arcipelago turistico permette di ragionare sugli elementi di continuità e discontinuità che caratterizzano tale fenomeno confrontandolo coi grandi temi della contemporaneità. Tale confronto consente pure di riflettere sul suo rapporto con la globalizzazione e più in generale con le trasformazioni della modernità. Inoltre esso spinge a interrogarsi pure nel senso attuale della coppia antinomica abitante/viaggiatore, ricorrente nel pensiero geografico, e sui modi con cui il turismo contemporaneo pone gli individui a confronto con l'alterità e con la dimensione dell'altrove. Osservando l'arcipelago turistico alla piccola scala però non c'è modo di cogliere all'interno di esso una serie di aspetti che invece meritano una specifica attenzione e che può essere fornita dalla lettura orizzontale. Adottando perciò un approccio transcalare, l'analisi orizzontale dei layers che lo compongono può essere indagata nel dettaglio scendendo a scale sempre più dettagliate. Alla grande scala pare quindi possibile approfondire temi molto particolari, quali per esempio il rapporto tra innovazione e tradizione nella gestione del patrimonio culturale oppure la relazione tra naturalità e artificialità vera o presunta dei luoghi turistici. Ad una scala ancora maggiore, lo studio dell'arcipelago turistico può condurre all0analisi dei valori soggettivi che definiscono i nuovi turisti, spostando quindi l'attenzione sui significati delle pratiche e delle fruizioni contemporanee. Da questo punto di vista, è possibile analizzare il ruolo del turista come costruttore di geografie soggettive e collettive. Il turista assume, quindi, un ruolo in quanto consumatore di luoghi turistici mercificati. Questi ultimi diventano esclusivamente spazi volti ad appagare le esigenze che di volta in volta emergono, o vengono fatte emergere, dall'eterogenea umanità. Le infinite articolazioni dell'arcipelago turistico rappresentano, quindi, il terreno all'interno del quale muoversi per esplorare le forme mutevoli assunte dal turismo contemporaneo, come espressione sintetica dei paralleli processi di globalizzazione e di riscoperta della dimensione locale. La storia del viaggio è alla base della storia del mondo globalizzato dal punto di vista non solo economico ma anche culturale. La meraviglia generata dal contatto con la diversità delle forme della natura e delle forme culturali può essere posta all'origine della modernità e ha le sue radici nell'epoca dei grandi viaggi di scoperta, di esplorazione e di studio scientifico. Il turismo contemporaneo può ovviamente essere considerato solo un lontano parente di questi viaggi eroici. Una specie di pronipote che ha perso gran parte dei geni che caratterizzavano l'antico avo e ne ha acquisiti di nuovi. Con l'affermazione del turismo moderno, e in maniera sempre più marcata nella contemporaneità, è dunque venuta meno la possibilità di svolgere esperienze autentiche. Il turismo da questo punto di vista sarebbe una sorta di normalizzazione dell'esperienza del viaggio nel contesto omologante ed estraniante della globalizzazione e della contemporaneità. Pare riduttivo considerate il turismo solo come una sorta di derivazione sminuita del viaggio eroico. È vero che il turista prova spesso un senso di delusione di fronte Scaricato da Chiara Padovani (padovanichiara00@gmail.com)all'appiattimento delle differenze prodotto dalla globalizzazione, ma ciò non significa affatto che stia perdendo forza la voglia di meravigliarsi e di cercare nell'esperienza la possibilità di stupirsi. Il turismo standardizzato e globalizzato riduce quindi solo in apparenza l'aspirazione alla fatica del viaggio come strumento di crescita e di superamento del sé. In realtà favorisce l'ampliamento della base sociale e culturale del viaggio. Costituisce così una nuova classe sociale cosmopolita e trasversale rispetto ai sistemi socioeconomici del mondo, composta da tutti coloro i quali detengono un livello di reddito sufficientemente. Il turismo indebolisce forse la possibilità di confrontarsi col mistero dell'Isola Non-Trovata ma al tempo stesso favorisce l'occasione di partire in cerca dell'Isola Sconosciuta.

Teorie e pratiche del turismo

Il turismo è un fenomeno che si è rafforzato, evoluto, differenziato e articolato nel corso del tempo. Col passare dei secoli ha creato una sorta di ecumene dall'estensione variabile, funzionale alle esigenze delle diverse classi sociali e delle articolate pratiche. La stessa percezione è definizione del fenomeno turistico è avvenuta in ritardo. Infatti, fino alla fine del XVIII secolo, il termine "turista" non esisteva. Per capirne meglio le dimensioni contemporanee, anche in un'ottica di geografia critica, è utile apprezzare la dimensione storica ed evolutiva del fenomeno turistico, ovvero delle pratiche messe in essere in quella lunga fase storica che oggi potremmo definire "prototuristica" nella nostra analisi geostorica le è utile premettere che ogni periodo di sviluppo del fenomeno turistico e ciascuna manifestazione delle pratiche turistiche sono stati cause dirette o indirette di innovazioni e trasformazioni. Secondo alcuni geografi francesi quattro grandi pratiche costituirebbero le matrici portanti del fenomeno turistico nel corso del tempo: il viaggio, la villeggiatura, l'esplorazione e la scoperta dell'altro e dell'altrove; le cure per il corpo, per la mente e per la salute; il divertimento, lo svago, i loisir, il gioco, il piacere; lo shopping e il consumismo contemporaneo. Ad esse se ne aggiungerebbe una quinta, trasversale alle quattro sopra citate, Legata al desiderio dell'incontro e alla natura sociale degli individui. Indipendentemente dall'adozione, parziale o totale, dello schema proposto, è indubbio che la comparsa del turismo e la ricostruzione storica delle sue pratiche risultano un processo non semplice. Implica un lavoro geostorico impegnativo e strutturato volto a disegnare le dimensioni temporali e spaziali di un fenomeno molto complesso in termini di cronologie, durata delle pratiche e degli impatti, localizzazione ed evoluzione. Si impone alla necessità di schematizzare un processo che si è poi progressivamente diffuso secondo logiche molto diversificate ed eterogenee, con velocità e successiva variabili, che hanno però portato a una sua crescente internazionalizzazione, fino a diffondersi alla Scala globale coinvolgendo un consistente numero di abitanti della terra.

Il prototurismo

I primordi del turismo affondano le loro radici nella più ampia storia dell'umanità per i più svariati motivi sono entrati in contatto con altri individui e con altri territori. In epoca classica fu sicuramente importante l'apporto alla diffusione del turismo fornito dalle popolazioni dell'Asia orientale e meridionale, del Medio Oriente e del bacino del Mediterraneo. Per l'oriente più lontano abbiamo poche informazioni, ma possiamo supporre che il fenomeno turistico si sia più volte manifestato, espanso e contratto in funzione delle diverse vicende storiche. Nel subcontinente indiano, fin dalle epoche più remote, per purificarsi di fedeli compivano pellegrinaggi verso i numerosi grandi templi sparsi sul territorio. Per quanto riguarda l'antico Egitto, This document is available free of charge on studocu Scaricato da Chiara Padovani (padovanichiara00@gmail.com)

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