Proprietà e Controllo
Giulio PiccirilliProprietà e Controllo
- Un assunto della teoria dell'impresa è che le decisioni delle
imprese siano guidate dall'obiettivo del profitto (economico).
- È verosimile?
- Alcuni economisti sostengono:
- Assunto buono per imprese di piccola dimensione.
- Assunto debole per imprese di grande dimensione.Proprietà e Controllo
- Imprese di grandi dimensioni: separazione tra proprietà e
controllo.
- Proprietà: gli azionisti.
- Controllo: i managers.
- Gli azionisti mirano al profitto ma sono i managers a
decidere.
- Anche i managers hanno l'obiettivo del profitto?Proprietà e Controllo
- Ma gli azionisti potrebbero licenziare i managers che non
perseguono il profitto!
- Non è facile:
- Il monitoraggio continuo è molto costoso, soprattutto
per i piccoli azionisti.
- Non sempre è possibile sapere qual è il vero obiettivo di
ogni singola decisione.
- Asimmetria informativa: non si può entrare nella
testa delle persone.Proprietà e Controllo
- Come disciplinare il management?
- Meccanismi di controllo interno: organi di vigilanza e
retribuzioni incentivanti.
- Meccanismi di controllo esterno: mercato finanziario.
Controllo Interno
- Gli azionisti delegano il controllo dei managers agli organi di
vigilanza, es. consiglio di amministrazione.
. Il CdA nomina, controlla e licenzia i managers.
· Problema: chi controlla i controllori?
· Problema: cattura dei controllori.
Controllo Interno: Incentivi
- Alternativa al controllo: incentivi.
- Gli incentivi hanno il compito di allineare gli obiettivi dei
managers con quelli degli azionisti.
- Allineamento: retribuzione legata alla performance.
- Pacchetti retributivi dei managers: parte fissa trascurabile,
parte variabile preponderante.
Controllo Interno: Parte Variabile
- Parte variabile:
- direttamente legata ai profitti;
- stock option.
Controllo Interno: Stock Option
- Stock option: diritto ad acquistare un certo numero di azioni
dell'impresa ad un prezzo prestabilito.
- Il valore di mercato delle azioni dipende dai profitti correnti
e dall'aspettativa di profitti futuri.
Controllo Interno: Esempio Stock Option
- Es .: ad un manager viene data l'opzione di acquistare 100.000
azioni al prezzo di 1 euro l'una.
- Con buoni profitti, il valore di mercato di una azione può salire
a 2 euro.
- Il valore della stock option è 100.000 euro!
- Con profitti bassi, il valore di mercato di una azione è 80
centesimi.
- Il manager non esercita l'opzione. La stock option vale zero.
- È ovvio che la stock option incentiva il manager a fare profitto.
Controllo Esterno
- Controllo esterno: i managers sono disciplinati dal mercato
finanziario.
- Es .: il valore di borsa (capitalizzazione) di un'impresa gestita
senza mirare al profitto è pari a V1. Se l'impresa è gestita in
modo corretto il valore è VH (VH > VL).
Controllo Esterno: Scalata Ostile
- Se l'impresa è gestita senza mirare al profitto, un operatore
finanziario - es. un fondo d'investimento - è incentivato a fare
una scalata ostile (opa):
- Acquista a V1.
- Sostituisce il management, fa aumentare il valore
dell'impresa.
- Vende a VH.
- Incentivo scalata ostile: VH - VL
Controllo Esterno: Rischio Scalata
- Il rischio di essere "scalati" e licenziati esercita una
disciplina.
- Se l'impresa è ben gestita, l'incentivo per la scalata è VH - VH
= 0.
Controllo Esterno: Conclusioni
- Nelle imprese di piccola dimensione, proprietà e controllo
coincidono. Il presupposto del profitto come obiettivo è
valido.
- Nelle imprese di grande dimensione, invece, c'è netta
separazione tra proprietà e controllo.
Controllo Esterno: Meccanismi di Disciplina
- Tuttavia, per le imprese di grande dimensione esistono vari
meccanismi di disciplina.
- Il presupposto che il profitto sia il vero obiettivo è
sostanzialmente valido anche per queste imprese.