Slide dall'Università Cattolica del Sacro Cuore sulle operazioni di finanziamento. Il Pdf illustra i debiti finanziari, il finanziamento da parte dei soci, i mutui passivi e i prestiti obbligazionari, con esempi pratici di piani di ammortamento e registrazioni contabili per studenti universitari di Economia.
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Originano da scambi con terze economie che hanno per oggetto credito e/o moneta. Sono debiti non numerari.
I debiti finanziari sono rivolti ad acquisire risorse finanziarie.
Operazioni tipiche del ciclo finanziamenti sono: A. I FINANZIAMENTI DA PARTE DEI SOCI B. L'ACCENSIONE DI MUTUI PASSIVI C. L'EMISSIONE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI NB: una società può prestare denaro ad imprese collegate, controllate o ai propri dipendenti. Tali operazioni originano CREDITI FINANZIARI.
E' una forma di finanziamento rappresentata dall'apporto di denaro a titolo di prestito da parte dei soci. I soci versano del denaro che l'azienda si impegna a restituire e a remunerare secondo gli accordi definiti tra le parti. Anche se il credito è concesso dai soci, per la società si tratta di un finanziamento a titolo di prestito (capitale a titolo di debito) e non un versamento di capitale aggiuntivo rispetto a quello iniziale.
Esempio: Il signor Pinato, socio di Gamma S.r.l., concede alla società un finanziamento di € 1.000, fruttifero di interessi al tasso del 5% annuo, per la durata di sei mesi.
LIBRO MASTRO Banche c/c (SP) Soci c/finanziamento (SP) a) 1.000 1.000 a) LIBRO GIORNALE DARE 30/06/X AVERE a) BANCHE C/C (SP) a SOCI C/ FINANZIAMENTO (SP) 1.000 1.000
Trascorsi 6 mesi, al momento del rimborso:
LIBRO MASTRO Soci c/ finanziamento Banche c/c (SP) (SP) Int. passivi vs. soci (CE) a) 1.000 1.025 b) b) 1.000 1.000 a) b) 25 LIBRO GIORNALE DARE 31/12/X AVERE b) Diversi a BANCHE C/C (SP) 1.025 SOCI C/ 1.000 FINANZIAMENTO (SP) INT. PASSIVI VS. SOCI (CE) 25
Il mutuo è un debito finanziario (non numerario), tipicamente di medio - lungo termine. È erogato da un istituto bancario appositamente autorizzato, di solito a fronte di garanzie reali o personali Il rimborso del mutuo avviene solitamente secondo un "piano di ammortamento" che prevede il pagamento periodico di rate. Ogni rata è costituita da una quota attribuibile al capitale e da una quota di interessi passivi maturati. La quota di interesse rappresenta la remunerazione del capitale ottenuto a prestito, configurando un componente negativo di reddito (costo).
ESEMPIO: La società Galano S.r.l. ottiene in data 1/1/200X un mutuo di € 150.000 rimborsabili in 5 anni a quote annuali posticipate, secondo il seguente piano di ammortamento (che prevede il pagamento di quote capitale costanti):
Quota capitale | Quota interessi | Rata complessiva | Debito residuo | |
1º anno | 30.000 | 10.500 | 40.500 | 120.000 |
2º anno | 30.000 | 8.400 | 38.400 | 90.000 |
3º anno | 30.000 | 6.300 | 36.300 | 60.000 |
4º anno | 30.000 | 4.200 | 34.200 | 30.000 |
5° anno | 30.000 | 2.100 | 32.100 | - |
TOTALE | 150.000 | 31.500 | 181.500 |
Il tasso di interesse è del 7% annuo (sempre da calcolarsi sul debito residuo).
Alla data di erogazione del mutuo:
LIBRO MASTRO Banche c/c (SP) Mutui passivi (SP) a) 150.000 150.000 a) LIBRO GIORNALE DARE 01.01.X AVERE BANCHE C/C (SP) a MUTUI PASSIVI (SP) 150.000 150.000 - -
Alla data di rimborso periodico della rata, si registra il rimborso della quota capitale e degli interessi maturati :
LIBRO MASTRO Banche c/c (SP) Mutui passivi (SP) Interessi passivi su mutui (CE) a) 150.000 40.500 b) b) 30.000 150.000 a) b) 10.500 LIBRO GIORNALE DARE 01.01.X+1 AVERE Diversi a BANCHE C/C (SP) 30.000 10.500 40.500 MUTUI PASSIVI (SP) INTERESSI PASSIVI SU MUTUI (CE)
Il prestito obbligazionario (P.O.) è una modalità con cui le società per azioni o in accomandita per azioni possono ottenere finanziamenti a medio - lungo termine. I sottoscrittori del prestito obbligazionario hanno diritto: • al rimborso del capitale prestato all'azienda per un importo pari al valore nominale del prestito; • alla remunerazione periodica del capitale. Per la rilevazione dei prestiti obbligazionari i momenti contabili significativi sono: a) sottoscrizione; b) collocamento; c) remunerazione; d) rimborso.
L'emissione consiste nel presentare al mercato il prestito obbligazionario. L'emissione può essere : - alla pari: PREZZO DI EMISSIONE = VALORE NOMINALE DEL TITOLO - sotto la pari: PREZZO DI EMISSIONE < VALORE NOMINALE DEL TITOLO - sopra la pari: PREZZO DI EMISSIONE > VALORE NOMINALE DEL TITOLO
ESEMPIO: La Vi.Fin. SpA emette un P.O. con le seguenti caratteristiche: - data di sottoscrizione e collocamento del prestito: 30/06/X - nº di obbligazioni emesse: 10 - valore nominale delle obbligazioni: Euro 1.000 - prezzo di collocamento: Euro 1.000 - durata: 5 anni con estrazione annuale a sorteggio - tasso di interesse: 5% annuo (calcolato sul valore nominale) con scadenza annuale e decorrenza a partire dalla data di emissione.
LIBRO MASTRO Obbligazionisti c/ sottoscrizione (SP) Prestiti obbligazionari (SP) a) 10.000 10.000 a) LIBRO GIORNALE DARE 30/06/X AVERE a) OBBLIGAZIONISTI C/ SOTTOSCRIZIONE (SP) a PRESTITI OBBLIGAZIONARI (SP) 10.000 10.000
LIBRO MASTRO Banche c/c (SP) b) 10.000 a) 10.000 10.000 b) LIBRO GIORNALE DARE AVERE b) BANCHE C/C (SP) a OBBLIGAZIONISTI C/ SOTTOSCRIZIONE (SP) 10.000 10.000 30/06/X
Calcolo cedola: 10.000 X 5% X 12/12 = 500
LIBRO MASTRO Interessi passivi su obbligazioni (CE) Obbligazionisti c/interessi (SP) Banche c/c (SP) a) 500 b) 500 500 a) 500 b) LIBRO GIORNALE DARE 30/06/X+1 AVERE a) INTERESSI PASSIVI SU OBBLIGAZIONI (CE) a OBBLIGAZIONISTI C/INTERESSI (SP) 500 500 d.d. b) OBBLIGAZIONISTI C/INTERESSI (SP) a BANCHE C/C (SP) 500 500
Esempio: in data 30/06/X+1, vengono estratte le prime 2 obbligazioni da rimborsare, per un valore nominale complessivo di € 2.000, con contestuale pagamento.
LIBRO MASTRO Prestiti obbligazionari (SP) Obbligazioni estratte (SP) Banche c/c (SP) a) 2.000 10.000 b) 2.000 2.000 a) 2.000 b) LIBRO GIORNALE DARE 30/06/X+1 AVERE a) PRESTITI a OBBLIGAZIONI ESTRATTE (SP) 2.000 2.000 OBLIGAZIONARI (SP) b) OBBLIGAZIONI ESTRATTE (SP) a BANCHE C/C (SP) 2.000 2.000
Spesso, allo scopo di rendere più conveniente l'investimento del finanziatore, le società emettono le obbligazioni a un prezzo inferiore al valore nominale del titolo. In questo caso, l'emissione avviene sotto la pari e l'obbligazionista ottiene un duplice vantaggio: 1) alla scadenza ottiene un capitale superiore a quello prestato; 2) il tasso effettivo di rendimento risulta maggiore di quello nominale (perché rapportato ad un esborso minore). La differenza tra valore nominale e l'impegno degli obbligazionisti a sottoscrivere le obbligazioni prende il nome di disaggio su prestiti. Esistono due modalità alternative di contabilizzare il Disaggio: 1) attribuire al Disaggio natura patrimoniale per sottoporlo, alla chiusura di ogni esercizio della durata del prestito, ad ammortamento; 2) attribuire al Disaggio natura reddituale per sottoporlo, alla chiusura di ogni esercizio della durata del prestito, a risconto (NB: il relativo trattamento contabile sarà approfondito successivamente nell'ambito delle scritture di assestamento).
ESEMPIO: La Fin.co. SpA emette in data 01/01/X n. 10.000 obbligazioni del valore nominale unitario di € 1 al prezzo di emissione unitario di € 0,95, con una scadenza di 5 anni.
LIBRO MASTRO Disaggio (SP) Obbligazionisti c/ sottoscrizione (SP) Prestiti obbligazionari (SP) a) 500 a) 9.500 10.000 a) LIBRO GIORNALE DARE Diversi 01/01/X AVERE a PRESTITI OBBLIGAZ.(SP) 10.000 a) 9.500 OBBLIGAZ. C/ SOTTOSCRIZ.(SP) 500 DISAGGIO (SP)
LIBRO MASTRO Banche c/c (SP) Obbligazionisti c/ sottoscrizione (SP) b) 9.500 a) 9.500 9.500 b) LIBRO GIORNALE DARE 01/01/X AVERE b) BANCHE C/C (SP) a OBBLIGAZIONISTI C/SOTTOSCRIZIONE (SP) 9.500 9.500
LIBRO MASTRO Ammortamento Disaggio (CE) Disaggio (SP) c) 100 a) 500 100 c) LIBRO GIORNALE DARE 31/12/X AVERE C) AMMORTAMENTO a DISAGGIO (SP) 100 100 DISAGGIO (CE)
È infrequente, seppur possibile, l'emissione sopra la pari. Ciò si verifica quando il tasso di interesse è così allettante per il risparmiatore da indurlo, pur di assicurarsi il possesso del titolo, a pagare un prezzo maggiore del valore nominale dell'obbligazione. La differenza fra prezzo di emissione e valore nominale dell'obbligazione è denominata Aggio su prestiti e, per l'impresa, rappresenta un utile che deve essere ripartito fra gli esercizi di durata del prestito obbligazionario. NB: formulate voi un esempio