Documento da Giscel su Dieci Tesi per l'Educazione Linguistica Democratica. Il Pdf, di livello universitario e materia Lingue, analizza i limiti dell'approccio tradizionale e propone nuovi principi per un'educazione linguistica democratica, discutendo competenze e attività linguistiche.
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Testo collettivo formulato dai soci del GISCEL (Gruppo d'Intervento e Studio nel Campo dell'Educazione Linguistica) proposto e approvato nel 1975 alla Casa di Cultura di Roma.
L'educazione linguistica tradizionale è funzionale in altri sensi: è rivolta all'insegnamento delle classi sociali più colte cui mancanze nelle altre competenze vengono colmate al di fuori delle mura scolastiche. E questo è stato evidente solo quando sono stati messi accanto a figli di classi popolari e operaie. Senza colpa perciò insegnati continuano ad applicare un metodo che vige in Italia, facendosi esecutori di un progetto politico.
La didattica delle lingue attuale si fonda sul lancio del modern language project da parte del Consiglio d'Europa nel 1967. La glottodidattica (o didattica delle lingue) è la disciplina che analizza e mette in pratica approcci teorici, metodi e tecniche per l'insegnamento delle lingue. Studia l'educazione linguistica, l'azione che mira a far emergere la facoltà di linguaggio ovvero la capacità spontanea di acquisire una lingua che sia parziale o meno. Trae le sue conoscenze da diverse aree scientifiche, che per essere usate hanno il bisogno di essere organizzate e gerarchizzate.Gerarchizzazione di Anthony Spazio della RICERCA glottodidattica APPROCCIO METODO Teorie di riferimento, mondo delle idee - fondato/infondato - adeguato/non sulle teorie adeguato a realizzare l'approccio Metodologia, mondo dell'azione didattica - generativo/sterile di metodi -coerente/incoerente al suo interno Spazio dell'AZIONE glottodidattica La glottodidattica è una scienza teorico- pratica. Il grafico scinde conoscenza teorica elaborata in proprio (approccio) e l'uso di tale conoscenza (metodo). Le frecce bidirezionali indicano lo scambio dal mondo delle idee all'insegnamento. L'approccio è la filosofia di fondo, è l'idea di come è fatta una lingua e di come la si apprende. Il metodo è la traduzione dell'approccio in procedure operative concrete. Per trasformare il metodo in azione gli insegnanti selezionano delle tecniche adeguate al metodo e coerenti con l'approccio. Il cognitivismo indica due tipi di base di conoscenza, dichiarativa e procedurale: - Dichiarativa: una dichiarazione è espressa da una frase semplice retta di solito da verbi quali "è", "c'è"; - Procedurale: una procedura è basata su dichiarazioni come "mettiamo che" "se" L'insegnamento e l'apprendimento si basano sull'etica. I parametri o variabili (le variabili in gioco) su cui si basa la glottodidattica, quindi gli approcci e metodi sono: - Teorie di riferimento; - Percorso: induttivo (lo studente scopre da solo seppur guidato un minimo dall'insegnante) o deduttivo (si danno delle regole e si deduce attraverso quelle); - Studente: tabula rasa oppure protagonista; - Docente: totalitario oppure regista; - Lingua: insieme di regole o strumento di comunicazione più libera - Cultura: letteraria classica o quotidiana; - Strumenti operativi; - Tecniche didattiche: varie attività; - Materiali: manuali; - Strumenti tecnologici.
Nel mondo classico, nel Medioevo e nel Rinascimento, l'insegnamento linguistico è essenzialmente "comunicativo", basato sull'uso prima che sulla forma. Iniziano poi a nascere centri che studiano la lingua come oggetto, si creano i primi dizionari e le prime grammatiche, e così via. Approccio formalistico: domina in Italia dal seicento fino agli anni settanta. Focalizza l'attenzione sulla grammatica e la fonologia è concepita come regole di pronuncia. È condannata ogni variante regionale, l'unico registro è quello formale, lo studente è una tabula