Documento della Dott.ssa Cardellicchio sul puerperio e l'allattamento. Il Pdf, un'approfondita sbobina universitaria di Biologia, esplora il "quarto trimestre" post-parto, analizzando il benessere fisico ed emotivo della donna, le problematiche comuni e le controindicazioni all'allattamento.
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È chiamato "quarto trimestre" il periodo che va dal parto fino a 6-8 settimane da questo.
Punti importanti di una valutazione eseguita nel 2018:
La donna dovrebbe ricevere informazioni anche riguardo a questo periodo, che è lungo ed emotivamente stressante. Deve essere istruita rispetto alle emozioni e alle situazioni che andrà ad affrontare, al suo benessere fisico ed emotivo. Il comitato americano di Ginecologia ed Ostetricia nel 2016 ha espresso la necessità dell'esistenza di un team di professionisti che si occupi di questo periodo di vita della donna.
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Quali sono le problematiche riferite dalle donne nel quarto trimestre? C'è un ambulatorio ad accesso libero al Buzzi dal Lunedì al Venerdì per le puerpere con varie problematiche, nello specifico:
Una volta le famiglie erano allargate e le madri avevano puericultrice e madre, zia ecc. tutti degli aiuti che garantivano un maggiore aiuto alla puerpere. Oggi le famiglie non abitano tutte vicine, i mariti devono tornare al lavoro quindi le madre devono ricoprire numerosi ruoli in casa e con il bambino da sole,e spesso senza sapere bene come fare. 1Si tratta così di cure continue e individualizzate, un calendario assistenziale con al centro i bisogni della donna. Questo servizio esiste sia al Sacco sia al Buzzi e si registrano moltissimi accessi mensili, spesso per questioni legate all'allattamento, all'affaticamento, alle perdite ematiche o ai punti del cesareo.
"Baby blues" o "maternity blues" (blues significa malinconia), è caratterizzata da una indefinibile sensazione di malinconia, tristezza, irritabilità e inquietudine, che raggiunge il picco 3-4 giorni dopo il parto e tende a svanire nel giro di pochi giorni, generalmente entro i primi 10-15 giorni dal parto. Oltre il 70/80% delle madri nei giorni immediatamente successivi al parto manifesta sintomi leggeri di depressione.
ESPERIENZA DEL PARTO ANNOTAZION E E FOLLOW UP PROMOZIONE SALUTE E BENESSERE MAMMA- BAMBINO Woman centered care SPAZIO DI ASCOLTO INDAGARE STATO DI SALUTE INFO SITUAZIONI EMERGENZA
La sua insorgenza è dovuta principalmente al drastico cambiamento ormonale nelle ore successive al parto (crollo degli estrogeni e del progesterone) e alla spossatezza fisica e mentale dovuta al travaglio e al parto e può verificarsi in oltre il 70% delle madri. Un pochino più facile che si presenti in un parto complicato, diverso da quello che si aspettava la donna con induzione (tempo più lungo in ospedale, somministrazione di farmaci, notti insonni) o parti in cui si perde molto sangue. È una sintomatologia più che una vera e propria patologia.
La depressione postpartum invece è una vera e propria patologia. È un problema relativamente frequente, che colpisce L'8-12% delle neomamme ed esordisce tra la 6-12ª settimana dopo il parto. È più probabile in donne con precedente depressione, familiarità per depressione o parti complicati. Si parla di depressione in caso di umore depresso per la maggior parte della giornata, o se manca l'interesse per le attività abituali da almeno due settimane, e se compaiono altri sintomi quali:
Sensi di colpa, bassa autostima, sentimenti di impotenza e di inadeguatezza
La depressione post partum può essere angosciante e spaventosa, ma esistono interventi di supporto e trattamenti efficaci che includono:
Se si sospetta già alla dimissione una forma più importante rispetto al maternity blues, si può iniziare immediatamente il suuporto sopraelencato.
Il benessere della puerpera passa anche dalla risposta della zona perineale a gravidanza e parto.
Perineum with Pudendal Canal Probe, Female Probe emerging in urogenital region from pudendal canal Pubic symphysis Pubic tubercle Arcuate pubic ligament Urethral and vaginal sphincter muscles Interior fascia of the urogenital diaphragm Transverse perineal ligament Deep transverse perineal muscle Anterior inferior illac spine Anterior superior iliac spine - Ilac crest llium Lunate surface of acetabulum Transverse acetabular ligament Superficial transverse perineal muscle Tendon and fibers of obturator internus muscle (leaving pelvis) Inferior fascia of urogenita diaphragm Ischial tuberosity Obturator fascia in the perineum Obturator fascia in the perineum Inferior fascia of the urogenital diaphragm Sacrotuberous ligament Pubococcygeus part of levator ani muscie Spine of the ischium Probe in pudendal canal, extending anteriorly to the urogenital triangle llococcygeus part of levator ani muscie Sacrotuberous ligament - External anal sphincter muscle Central tendinous point of perineum Sacrotuberous ligament External anal sphincter muscle Posterior superior Blac spine Anococcygeal ligament Sacrum Coccyx 2 Coccygeus muscle Acetabulum •- THANK
Durante la gravidanza avviene un cambiamento dell'assetto posturale (per il peso dell'utero gravido e l'iperlordosi tipica) e ormonale, con conseguente cambiamento delle forze che spingono verso il basso > aumenta la sollecitazione verso il compartimento anteriore (vescica, vagina), non più sulla zona centrale del perineo (nucleo fibroso). Durante questo passaggio le alterazioni che si possono verificare sono:
Durante il parto, il passaggio della testa del feto nel canale del parto distende i muscoli del pavimento pelvico oltre 3,5/5 volte la loro abituale lunghezza. I muscoli e i legamenti sono a volte parzialmente strappati o iperestesi subendo un microtrauma. Nel 10%-30% dei parti in nullipare i muscoli pelvici e i legamenti sono così gravemente allungati e deformati che uno o più si strappano dai loro attacchi ossei e non saranno mai più riagganciati: "avulsione". Il parto vaginale provoca denervazione parziale del pavimento pelvico (con conseguente reinnervazione non sempre completa ) nella maggior parte delle primipare. In alcuni casi questo danno è grave e si associa a incontinenza urinaria e fecale. Questi disturbi aumento all'aumentare dalla parità, però si possono trovare anche in donne che non hanno mai partorito. Si stima che il 4-25% delle donne primipare soffra di incontinenza fecale nel periodo postpartum, mentre il 26% sviluppa incontinenza urinaria da stress e il 52% presenta un certo grado di prolasso della parete vaginale anteriore dopo il primo parto vaginale. Fino al 33% delle primipare è affetto da incontinenza urinaria durante i primi 3 mesi dopo il parto e entro il primo anno dopo il parto si verificano piccoli cambiamenti nella prevalenza. (Thom DH 2010) La prevalenza dell'incontinenza anale dopo il parto è riportata fino al 26-38% tra 6 settimane-6 mesi dopo il parto e studi recenti suggeriscono di estendere le visite di follow - up postpartum oltre le tipiche 6-8 settimane per fornire una sorveglianza per la potenziale incontinenza anale. (Guida JM . 2007) Tuttavia, il dolore perineale è ancora segnalato dal 3-6% delle donne a un anno dal parto e la dispareunia dal 24% a 6 mesi e dall'8% a 12 mesi. (Woolhouse H. 2012 , Serati M. 2008) L'impegno degli studi sulla prevenzione primaria dovrebbe:
Raccomandazioni ICI 2009 3