Pedagogia delle cure educative: educare, educazione ed educabilità

Documento sulla Pedagogia delle Cure Educative. Il Pdf esplora l'etimologia di "educare", la definizione di "educazione" e il concetto di educabilità, con focus su empowerment e interventi educativi centrati sulle capacità, analizzando il ruolo dell'educatore e le relazioni educative.

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Pedagogia delle Cure Educative
1 CAPITOLO→ Etimologia del termine
“EDUCARE” :
La parola educare deriva dal latino: “educere”, trarre fuori.
Essa è l'azione di tirare fuori qualcosa da qualcuno.
Essa può anche essere definita come l'azione di tirare qualcuno
fuori da se stesso per introdurlo in un mondo più vasto di oggetti e
di altri soggetti, di significati e di valori.
Definizione di EDUCAZIONE
L'educazione è un rapporto intenzionalmente strutturato in base al
quale chi è dotato di responsabilità educative prova a far
raggiungere all'altro determinati traguardi di crescita.
L'educazione non è solo risposta a bisogni immediati della persona.
Essa invece punta alla ricerca e allo sviluppo integrale e umano
dell'uomo.
Educazione è anche auto educazione: aiutare la persona a capire
da sé quello che è il suo sviluppo e progetto.
Non è quindi un'azione che viene dall'alto: io ti dico quale direzione
devi seguire.
No,mi metto accanto a te, e ti aiuto a scegliere qual è la tua
direzione.
L'educazione non è una successione casuale di eventi, ma è l'esito
di atti di cura, attenzione e amore.
L'educazione è quindi il processo in cui la persona trasforma le sue
potenzialità in possibilità.
Attraverso l'educazione io assumo consapevolezza delle mie
potenzialità, riuscendo a trasformarle in possibilità.
Riesco a colmare il gap tra quello che la persona è e quello che la
persona vorrebbe diventare.
lo come educatore devo avere in mente chi tu sei, ma anche chi tu
potresti diventare.
2 CAPITOLO: Perché educare?
- Ogni essere umano quando viene al mondo nasce incompiuto e
deve realizzarsi, siamo fatti per apprendere.
il bambino ha una mente assorbente: i primi giorni di vita sono i
più importanti che contrassegnano la sua personalità
-educazione deve riconoscere la natura umana, deve dare
indicazioni attraverso cui la natura umana possa realizzarsi.
L’educabilità
Che cos’è?
È l’ insieme delle potenzialità, delle capacità , dei limiti , dei punti
di debolezza della persona.
L’educabilità quindi è parte della persona umana.
Crescere in educabilità significa prendere consapevolezza che
educarsi ed educare significa entrare in contatto con la parte
fragile di noi.
E cosa fa l’educatore?
L’educatore→ lavora a contatto con la fragilità degli altri, ma
anche proprie.
È importante iniziare ad essere consapevoli delle nostre fragilità,e
capire che non siamo infallibili proprio come tutti.
E cosa fa la pedagogia di fronte alla categoria dell’educabilità?
Deve riconoscere che la persona deve manifestare le proprie
potenzialità, e riuscire a realizzare le proprie unicità.

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Etimologia del termine "Educare"

Pedagogia delle Cure Educative
1 CAPITOLO-> Etimologia del termine
"EDUCARE" :
La parola educare deriva dal latino: "educere", trarre fuori.
Essa è l'azione di tirare fuori qualcosa da qualcuno.
Essa può anche essere definita come l'azione di tirare qualcuno
fuori da se stesso per introdurlo in un mondo più vasto di oggetti e
di altri soggetti, di significati e di valori.

Definizione di Educazione

L'educazione è un rapporto intenzionalmente strutturato in base al
quale chi è dotato di responsabilità educative prova a far
raggiungere all'altro determinati traguardi di crescita.
L'educazione non è solo risposta a bisogni immediati della persona.
Essa invece punta alla ricerca e allo sviluppo integrale e umano
dell'uomo.
Educazione è anche auto educazione: aiutare la persona a capire
da sé quello che è il suo sviluppo e progetto.
Non è quindi un'azione che viene dall'alto: io ti dico quale direzione
devi seguire.
No,mi metto accanto a te, e ti aiuto a scegliere qual è la tua
direzione.
L'educazione non è una successione casuale di eventi, ma è l'esito
di atti di cura, attenzione e amore.
L'educazione è quindi il processo in cui la persona trasforma le sue
potenzialità in possibilità.
Attraverso l'educazione io assumo consapevolezza delle mie
potenzialità, riuscendo a trasformarle in possibilità.Riesco a colmare il gap tra quello che la persona è e quello che la
persona vorrebbe diventare.
lo come educatore devo avere in mente chi tu sei, ma anche chi tu
potresti diventare.

Perché educare?

2 CAPITOLO: Perché educare?

  • Ogni essere umano quando viene al mondo nasce incompiuto e
    deve realizzarsi, siamo fatti per apprendere.
    il bambino ha una mente assorbente: i primi giorni di vita sono i
    più importanti che contrassegnano la sua personalità
  • educazione deve riconoscere la natura umana, deve dare
    indicazioni attraverso cui la natura umana possa realizzarsi.

L'educabilità

Che cos'è l'educabilità?

Che cos'è?
È l'insieme delle potenzialità, delle capacità, dei limiti, dei punti
di debolezza della persona.
L'educabilità quindi è parte della persona umana.
Crescere in educabilità significa prendere consapevolezza che
educarsi ed educare significa entrare in contatto con la parte
fragile di noi.

Ruolo dell'educatore

E cosa fa l'educatore?
L'educatore-> lavora a contatto con la fragilità degli altri, ma
anche proprie.
È importante iniziare ad essere consapevoli delle nostre fragilità,e
capire che non siamo infallibili proprio come tutti.

Pedagogia e educabilità

E cosa fa la pedagogia di fronte alla categoria dell'educabilità?
Deve riconoscere che la persona deve manifestare le proprie
potenzialità,e riuscire a realizzare le proprie unicità.E l'educatore?
L'educatore quindi deve riconoscere le potenzialità e le fragilità del
soggetto, facendo in modo che la persona possa portare a termine
le propria unicità, che la contraddistingue.
L'educabilità è la condizione per cui ogni persona è
predisposta a una progressiva identificazione di sé, alla
progressiva scoperta e realizzazione della propria identità.
L'educabilità si delinea come movimento trasformativo che si
sviluppa interiormente attraverso il quale la persona viene
conoscendo e attuando se stessa nelle proprie potenzialità.
Come insieme di potenzialità di ogni persona, l'educabilità
delinea lo spazio interiore nel quale si compie la mediazione
tra interno e esterno alla persona.
L'educabilità umana è la spinta a diventare quell'io che si è.
Non è uno spazio da riempire,né una serie di comportamenti da
apprendere.
Essa è il potenziale affidato a ciascuno di noi.
L'educazione può dirsi compiuta quando la persona entra in
rapporto con la propria natura interiore.
L'attenzione per l'interiorità è essenziale: se non entriamo in
rapporto con noi stessi, e se tale rapporto risulta trascurato o
rimosso, vediamo apparire forme di pseudo educazione che
riducono la persona a forma vuota.
Questo tipo di educazione si estende lungo tutto il corso della
nostra vita, e segue le nostre differenti età.
L'esperienza educativa deve infatti essere sempre in progresso e
deve condurre le persone a sviluppare le proprie unicità.

L'imprevisto nel lavoro educativo

Elogio dell' imprevisto->Nel lavoro educativo le variabili sono
numerose e mai del tutto prevedibili.
Il lavoro educativo deve essere flessibile e includere eventi
destabilizzanti,entra in gioco la creatività e l'intuizione
dell'educatore.

  • educazione non è mai prevedibile: riguarda azioni di soggetti
    liberi che si rivolgono ad altri soggetti liberi, non possiamo avere
    l'illusione di controllare tutto.
    c'è uno sguardo pedagogico, e la fiducia nella possibile cura
    educativa accompagna l'itinerario di crescita e alimenta la fiducia
    nel incoraggiamento verso l'educando.
    Credere nelle sue risorse- fiducia vuol dire credere
    nell'altro,soltanto se qualcuno crede in noi allora possiamo
    imparare a credere in noi stessi.
    E questa viene chiamata fiducia anticipatoria, vuol dire credere
    nell'altro prima ancora che possa aver espresso le proprie
    potenzialità.
  • cura educativa: inizia da uno sguardo educativo, coglie l'unicità
    della persona e le sue potenzialità.
    L'educatore non è colui che si ferma a vedere quello che non
    c'è, ma quello che c'è al momento.
    Si può fare: trasformare una potenzialità in una possibilità

Progettazione del progetto educativo individualizzato

Come l'educatore deve progettare il progetto educativo
individualizzato, lo scopo del progetto è di confezionare
un'esperienza il più possibile su misura per i bisogni e le concrete
possibilità degli individui o dei gruppi cui ci si rivolge.
Il progetto si divide in diverse fasi :

  1. leggere il contesto è raccogliere la domanda, devo conoscere il
    contesto, la persona e quali sono le sue richieste e i suoi
    desideri.
    (reali bisogni non coincidono sempre con la domanda)
  2. identificare i bisogni formativi
  3. identificare obiettivi realizzabili e concreti identificare e quali
    metodi e quali azioni mi possono aiutare nel raggiungere gli
    obiettivi.
  4. identificare i tempi e gli spazi per raggiungere questi obiettivi
  5. identificare le risorse economiche e materiali di cui ho bisogno
  6. Identificare quali cose intendo valutare alla fine del progetto e
    come intendo valutarle
  7. identificare come documento l'esperienza

Pedagogia

Definizione e oggetto di studio della Pedagogia

Pedagogia

  • Pedagogia è la scienza che studia l'educazione.
  • Essa ha come oggetto principale l'educazione.
    Se altre scienze studiano l'educazione, ma ci arrivano per accidens,
    quindi non è l'oggetto proprio, per la pedagogia l'educazione è
    l'oggetto specifico di studio.
    Il compito della pedagogia è accostarsi alla persona nei suoi
    diversi percorsi di crescita per educare alla promozione di uno
    sviluppo VERAMENTE umano.
    Non ci si deve accontentare di educare soltanto per istruire, per
    "attrezzare" la persona con informazioni, conoscenze e strumenti.
    L'educazione, e così il suo studio pedagogico, sono atti dotati
    di una forte valenza umana, che si intreccia con l'esperienza di
    vita.
    Riconoscere l'esigenza di educare implica considerare la
    centralità che l'educazione riveste come fatto che riguarda
    prima di tutto il singolo, ponendo l'attenzione sia alla sua
    formazione esteriore sia a quella interiore.
    L'educazione deve essere vista come esigenza e diritto di tutti:
    pensiamo all'ideale di Comenio(padre della moderna pedagogia)
    che afferma l'ideale dell'insegnare tutto a tutti.
    E che ha proposto la distinzione tra pedagogia ed educazione,
    evidenziando la pedagogia come ambito autonomo di
    riflessione e di ricerca, intorno ad un proprio oggetto specifico,
    ovvero la persona in quanto educabile.

La relazione educativa

Origine e importanza della relazione

1CAP 3:LA RELAZIONE EDUCATIVA
Da dove ha origine la relazione educativa?
La relazione è ciò che qualifica l'essere umano, è ciò che lo
contraddistingue.
Essa non è una caratteristica secondaria, ma è la caratteristica
dell'essere umano, primaria.
Noi abbiamo bisogno della relazione con l'altro per realizzarci.
L'io non esiste senza tu.
Abbiamo bisogno di un tu per esistere, manifestarsi, realizzarci
nella nostra identità.

Antropologia dialogale

Antropologia dialogale:
Gli studiosi dell'antropologia dialogale, in particolare il loro
esponente Martin Buber.
Essi assegnano grandissima importanza al rapporto di
comunicazione, dicendo che la relazione è la dimensione centrale e
fondamentale dell'uomo->l'uomo è un essere relazionale.
Martin Buber ci dice che noi possiamo avere due tipi di relazione:

  1. Relazione io-tu= in cui è presente un rapporto di
    scambio,reciprocità,rispetto.
  2. Relazione io-esso= in cui è presente invece il posseso e la
    strumentalizzazione.
    L'uomo si relazione con il mondo delle persone io-tu,
    contrassegnate da rispetto, scambio, e considerazione dell'unicità
    dell'altro.
    Egli si relazione però anche al mondo delle cose, in cui ha una
    sorta di possesso secondo le cose che governa.
    Buber non demonizza il mondo delle cose: non bisogna scegliere
    tra il mondo delle cose e il mondo delle persone.
    (La logica di Buber è dell'et et, piuttosto che dell'aut aut)
    Et significa e, mentre aut significa o.
    Significa quindi che entrambi i mondi sono accettati.
    Noi quindi possiamo stabilire delle relazioni con dei soggetti
    trattandoli come persone, attivando una relazione io-tu.
    In questo caso il soggetto con cui stabilisco la relazione si chiama
    persona.
    Oppure, possiamo stabilire relazioni con dei soggetti trattandoli
    come se fossero delle cose: la relazione con lui è strumentale.
    lo attivo con questo soggetto una relazione io-esso, ma lui è
    individuo e non persona, quindi ti tratto come se tu fossi una cosa.

Personalismo

Sulla scia dell'antropologia dialogale di Buber possiamo fare
riferimento a un'altra importante corrente di pensiero, che è quella
del personalismo.
Personalismo
Il personalismo appare alla metà del 900 sulla scena francese
come una sorta di rinnovamento filosofico.
Sono tanti i filosofi del personalismo, concezione antropologica che
considera la persona un essere unico, originale, irripetibile, che
hanno messo al centro della categoria dell'uomo, la relazione:
Mounier: il quale pone l'accento sul valore assoluto della
persona e i suoi legami di solidarietà con altre persone.
Nedoncelle: parla per esempio di una vera e propria filosofia
dell'amore.
L'amore è concepito come sorgente creatrice della persona.
L'uomo è creato da un atto di amore, ed è chiamato per sua
essenza a ricreare l'amore ricevuto.
Maritain: con il verbo "eveiller" la forza creatrice della
relazione,ci dice che la relazione è capace di valorizzare e
promuovere la risorsa della persona.
Levinas: ci dice che la relazione con l'altro è fondamentale per il
riconoscimento di sé.
Ma anche i grandi psicanalisti del 900, anche loro, mettono
l'accento sull'importanza della relazione.
Melanie Klein: ci parla di relazione materna, dicendo che la
relazione tra la mamma e il suo bimbo è fondamentale per lo
sviluppo del bimbo stesso.
La qualità della relazione che il bambino instaura va ad influire sul
suo benessere.

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