I diversamente abili: disabilità sensoriali e motorie in psicologia

Documento di Università su I Diversamente Abili. Il Pdf, utile per lo studio della Psicologia, esplora il tema delle disabilità, definendo concetti chiave e presentando le classificazioni dell'OMS del 1980 e del 2001, con un focus sulle disabilità sensoriali e motorie.

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I DIVERSAMENTE ABILI
INTRODUZIONE
ABILITA’
Capacità di svolgere un compito o di eseguire una azione in modo
soddisfacente (es. saper leggere, scrivere, guidare…)
Chi non riesce viene definito DISABILE
Dal punto di vista medico (menomazioni funzionali e strutturali…)
Dal punto di vista sociale (problemi di interazione di una persona con
l’ambiente in cui vive in quanto ha una menomazione)
La società deve farsi carico del problema permettendo di godere degli stessi
Diritti, contro ogni discriminazione.
PRIMA CLASSIFICAZIONE
1980 OMS ha pubblicato “Classificazione internazionale delle
menomazioni, disabilità e handicap” all’interno della quale si
distinguono i concetti di Menomazione, Disabilità Handicap.
DISABILITA’ (situazione piu’stabile, spesso permanente, IN ETA’
EVOLUTIVA!!!!!)
Limitazione o assenza della capacità di svolgere una attività dovuta a una
menomazione. Puo’ avere un carattere transitorio o permanente, reversibile o
irreversibile, progressivo o regressivo Es. bambino down con 47 cromosomi
puo’ essere piu’ lento intellettualmente o nello svolgere attività quotidiane.
MENOMAZIONE (primo step)
Anomali, difetto o perdita a carico di arti, tessuti o strutture e funzioni
cognitive (malattia mentale). Es. bambino down con 47 cromosomi
HANDICAP
Situazione di svantaggio sociale di una persona in conseguenza i una
menomazione e disabilità che impedisce a lui di svolgere il proprio ruolo
nella società.
Es.il bambino down ha un ritardo mentale quindi ha fatica a rapportarsi con
gli altri.
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L’handicap puo’ essere una conseguenza di una menomazione senza che vi
sia uno stato di disabilità: es. deformazione al volto può comportare uno
svantaggio sociale/handiacap ma non una capacità/funzione del soggetto a
svolgere attività quotidiane.
DIVERSA DA MALATTIA MENTALE (situazione anche non
permanente, transitoria, NON IN ETA’ EVOLUTIVA, PIU’
AVANTI!!!) DIVERSA DA DISABILITA’
MENTALE/INTELLETTIVA = Alterazione di una o piu’ funzioni della
mente (attenzione, percezione, memoria, intelligenza, pensiero, motivazione
e bisogno, comportamento….)
SECONDA CLASSIFICAZIONE
OMS 2001 propone una nuova classificazione ICF “Classificazione
internazionale del funzionamento” per mettere in evidenza le
componenti della SALUTE.
La prima classificazione si basava su fattori biologici, questa invece…
- Funzioni e strutture corporee (parti anatomiche, arti, organi…)
- Attività (svolgimento di azioni)
- Partecipazione (coinvolgimento del soggetto in una situazione di vita)
- Fattori Contestuali (AMBIENTALI strutture, servizi, regole,
atteggiamenti PERSONALI – età , sesso, stile i vita, educazione, livello di
istruzione.
LA SALUTE E’ DEFINITA IN MODO MULTIDIMENSIONALE ED HA
VALORE UNIVERSALE
Ora la disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole e
sostiene che la diagnosi medica deve considerare connubio tra aspetti
biologici, psicologici e sociale. OGGI SI PARLA DI DIVERSA ABILITA’,
(attenzione non su aspetti di mancanza ma su abilità in contesti specifici e
diversi)
Ora si parla di come una situazione di normalità o di disabilità si costruisce
dal complicato intreccio esistente tra funzioni corporee, strutture corporee,
forme di attività e di partecipazione espresse dalle persone e fattori
ambientali propri di un contesto.
Nozione di handicap è abbandonata e la disabilità è intesa come gli
aspetti negativi dell’interazione tra un individuo (con una condizione di

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Introduzione alle Abilità e Disabilità

I DIVERSAMENTE ABILI INTRODUZIONE ABILITA' Capacità di svolgere un compito o di eseguire una azione in modo soddisfacente (es. saper leggere, scrivere, guidare ... ) Chi non riesce viene definito DISABILE

Prospettive sulla Disabilità

Dal punto di vista medico (menomazioni funzionali e strutturali ... ) Dal punto di vista sociale (problemi di interazione di una persona con l'ambiente in cui vive in quanto ha una menomazione) La società deve farsi carico del problema permettendo di godere degli stessi Diritti, contro ogni discriminazione.

Classificazioni della Disabilità

Prima Classificazione (OMS 1980)

PRIMA CLASSIFICAZIONE 1980 OMS ha pubblicato "Classificazione internazionale delle menomazioni, disabilità e handicap" all'interno della quale si distinguono i concetti di Menomazione, Disabilità Handicap.

Disabilità

DISABILITA' (situazione piu'stabile, spesso permanente, IN ETA' EVOLUTIVA !!!!! ) Limitazione o assenza della capacità di svolgere un attività dovuta a una menomazione. Puo' avere un carattere transitorio o permanente, reversibile o irreversibile, progressivo o regressivo Es. bambino down con 47 cromosomi puo' essere piu' lento intellettualente o nello svolgere attività quotidiane.

Menomazione

MENOMAZIONE (primo step) Anomali, difetto o perdita a carico di arti, tessuti o strutture e funzioni cognitive (malattia mentale). Es. bambino down con 47 cromosomi

Handicap

HANDICAP Situazione di svantaggio sociale di una persona in conseguenza i una menomazione e disabilità che impedisce a lui di svolgere il proprio ruolo nella società. Es.il bambino down ha un ritardo mentale quindi ha fatica a rapportarsi con gli altri. 1L'handicap puo' essere una conseguenza di una menomazione senza che vi sia uno stato di disabilità: es. deformazione al volto può comportare uno svantaggio sociale/handiacap ma non una capacità/funzione del soggetto a svolgere attività quotidiane.

Differenze dalla Malattia Mentale

DIVERSA DA MALATTIA MENTALE (situazione anche non permanente, transitoria, NON IN ETA' EVOLUTIVA, PIU' AVANTI !!! )

Differenze dalla Disabilità Mentale/Intellettiva

DIVERSA DA DISABILITA' MENTALE/INTELLETTIVA = Alterazione di una o piu' funzioni della mente (attenzione, percezione, memoria, intelligenza, pensiero, motivazione e bisogno, comportamento .... )

Seconda Classificazione (OMS 2001 - ICF)

SECONDA CLASSIFICAZIONE OMS 2001 propone una nuova classificazione ICF "Classificazione internazionale del funzionamento" per mettere in evidenza le componenti della SALUTE. La prima classificazione si basava su fattori biologici, questa invece ...

  • Funzioni e strutture corporee (parti anatomiche, arti, organi ... )
  • Attività (svolgimento di azioni)
  • Partecipazione (coinvolgimento del soggetto in una situazione di vita)
  • Fattori Contestuali (AMBIENTALI - strutture, servizi, regole, atteggiamenti PERSONALI - età , sesso, stile i vita, educazione, livello di istruzione.

LA SALUTE E' DEFINITA IN MODO MULTIDIMENSIONALE ED HA VALORE UNIVERSALE Ora la disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole e sostiene che la diagnosi medica deve considerare connubio tra aspetti biologici, psicologici e sociale. OGGI SI PARLA DI DIVERSA ABILITA', (attenzione non su aspetti di mancanza ma su abilità in contesti specifici e diversi) Ora si parla di come una situazione di normalità o di disabilità si costruisce dal complicato intreccio esistente tra funzioni corporee, strutture corporee, forme di attività e di partecipazione espresse dalle persone e fattori ambientali propri di un contesto. Nozione di handicap è abbandonata e la disabilità è intesa come gli aspetti negativi dell'interazione tra un individuo (con una condizione di 2salute) e i fattori contestuali di quell'individuo (fattori ambientali e personali)

Obiettivi dell'Operatore Sociale

OBIETTIVI OPERATORE SOCIALE : INSERIMENTO UTENTE E INTEGRAZIONE E INCLUSIONE

Inserimento

Inserimento = entrare a far parte di un contesto nuovo

Integrazione

INTEGRAZIONE (dopo inserimento) quando si assume un ruolo specifico nel contesto in cui è inserito partecipando alla vita sociale

Inclusione

INCLUSIONE = modifica del sistema in cui la persona si è integrata

Esempio di Inclusione

ESEMPIO Il ragazzo si introduce a scuola. Si integra nell'ambiente partecipando alle attività di tutti. La classe poi cambia valorizzando la differenza di cui portatore. SI usano strategie didattiche diverse (computer, strumenti particolari, banchi particolari, bagni particolari ... )

Cause della Disabilità

CAUSE DISABILITA'

  1. GENETICHE Ci sono al momento della fecondazione (es. alterazioni cromosomiche, anomalie nel processo biochimico di costruzione delle cellule, i down)
  2. PRENATALI Insorgono durante il periodo della gravidanza (es.la rosolia della mamma puo' danneggiare il sistema nervoso del nascituro. Le intossicazioni da farmaci o droghe possono causare problemi)
  3. PERINATALI Insorgono alla nascita (es. anossia - mancanza di ossigeno - può portare a problemi di paraplegia o tetraplegia)
  4. POSTNATALI Insorgono dopo la nascita (es traumi o infezioni cerebrali, carenze alimentari, affettive e relazionali ... )

Tipi di Danno

I TIPI DI DANNO

Danno Intellettivo

DANNO INTELLETTIVO (sfera cognitiva della persona - capacità critica, analisi e sintesi, della memoria, elaborazione del pensiero in generale= 3DANNO SENSORIAL E(sfera sensoriale - udito, vista)

Danno Motorio

DANNO MOTORIO (sfera movimento - deambulazione, movimento arti inferiori o superiori)

Danno Psichico

DANNO PSICHICO (situazione in cui si manifestano malattie psichiatriche - depressione, schizofrenia, disturbi personalità)

Danno Multiplo

DANNO MULTILO (gravi limitazioni in diversi ambiti ... )

Le Disabilità Intellettive

LE DISABILITA' INTELLETTIVE Definizione= deficit nelle funzioni intellettive e compromissione della capacità di adattamento SORGE IN ETA' EVOLUTIVA ED E' CARATTERIZZATA DA ...

  1. Deficit nelle funzioni intellettive (ragionamento, soluzione problemi, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico ... )
  2. Compromissione delle capacità di adattamento in 3 ambiti - LINGUAGGIO - SOCIALIZZAZIONE - CAPACITA ' PRATICHE (vestirsi, usare il telefono)

Questi deficit di ADATTAEMNTO portano a problemi di: - AUTONOMIA PERSONALE - RESPONSABILITA' SOCIALE

Cause della Disabilità Intellettiva

CAUSE DISABILITA' INTELLETTIVA

  1. GENETICHE (anomalie cromosomiche, malattie metabolismo, fattori ereditari)
  2. PRENATALI (infezioni, assunzioni di droghe e alcool, radiazioni, malnutrizione)
  3. PERINATALI (nascite premature, trauma cranico durante il parto )
  4. POSTNATALI (infezioni, veleni, carenze ormonali)
  5. FATTORI SOCIO-AMBIENTALI (carenze affettive, materiali, malnutrizione ... )

Sintomi della Disabilità Intellettiva

SINTOMI DISABILITA' INTELLETTIVA

Ambito Cognitivo, Linguistico, Motorio

1. AMBITO COGNITIVO, LINGUISTICO, MOTORIO Si ha un pensiero: 41. CONCRETO (non astratto) 2. RIGIDO (conoscenze non estese a contesti diversi, ancorato alle situazioni in modo ostinato, incapacità di progettare e pianificare azioni nel futuro) Si ha una memoria: 1. Problemi di immagazzinamento 2. Recupero di informazioni 3. Ricordo di materiale verbale Si ha un linguaggio 1. Compromesso nella comprensione 2. Compromesso nell'espressione Si ha un movimento 1. Spesso DISPRASSIA (incapacità di compiere movimenti volontari finalizzati a uno scopo)

Ambito Sociale e della Personalità

2. AMBITO SOCIALE E DELLA PEROSNALITA' Soggetti incapaci di far fronte a richieste dell'ambiente circostante. Ansia, depressione, comportamenti compulsivi, chiusura e tendenza all'isolamento, iperattività, impulsività.

I Comportamenti Problema

I COMPORTAMENTI PROBLEMA Definizione = Condotte problematiche che si manifestano nei soggetti con disabilità intellettive e si esprimono in atti autolesionistici, aggressioni fisiche e verbali, stereotipie, abitudini e rituali particolari, chiusura. Queste condotte ostacolano l'apprendimento, complicano l'interazione sociale e possono disturbare la comunicazione. Si manifestano in diverse situazioni di vita quotidiana e sono scatenate da diversi fattori.

Tipi di Comportamenti Problema

SONO COMPORTAMENTI PROBLEMA:

  1. ATTI AUTOLESIONISTICI
  2. AGGGRESSIONI FISICHE O VERBALI (picchiare, insultare ... ) 53. STEREOTIPIE (modalità espressive reiterate continuamente per lungo tempo) es. leccare oggetti, frasi ripetitive, succhiare le dita
  3. ABITUDINI E RITUARLI PARTICOALRI (es. fare la pipi' nel proprio bagno)
  4. FORME DI RIFIUTO, BLOCCO, CHIUSURA (es. di fronte ad attività didattiche proposte)

Reazioni ai Comportamenti Problema

LE REAZIONI AI COMPORTAMENTI PROBLEMA Aggressioni verbali o fisiche = Ansia, paura, panico Comportamenti ripetitivi = Rabbia, irritazione Autolesionismo = impotenza, pena, compassione Rifiuto, chiusura = Inutilità, frustrazione, incapacità di continuare il lavoro

La Sindrome di Down

LA SINDROME DI DOWN Prende il nome da JOHN LANGDON DOWN (1828-1896) che nel 1866 individuò le principali caratteristiche: ALTERAZIONE CROMOSOMICA A CAUSA DELLA QUALE NEL NUCLEO DI OGNI CELLULA NON VI SONO 46 CROMOSOMI ma 47. Il cromosoma in piu' è il numero 21, TRISOMIA 21.

Sintomi della Sindrome di Down

SINTOMI

  • LIVELLO COGNITIVO = disabilità intellettiva moderata
  • LIVELLO FISICO = bocca e capo piccoli, mignoli corti. IPOTONIA (tono muscolare scarso) - Goffaggine e lentezza nei movimenti - Flaccidità dei muscoli masticatori - Muscoli fonatori ipotonici (difficoltà articolazione parole) - Muscoli fonatori ipotonici (difficoltà articolazione delle parole)
  • LIVELLO SENSORIALE (strabismo, miopia)
  • LIVELLO CARDIACO E CIRCOLATORIO (cattiva circolazione)

Sviluppo Evolutivo nella Sindrome di Down

SVILUPPO EVOLUTIVO Neonati calmi e tranquilli. Poi comportamenti di passività. Problemi di articolazione delle parole 66-10 anni instabilità motoria e affettiva Adolescenza = frustrazione per la propria condizione - sessualità44

Le Disabilità Sensoriali

LE DISABILITA' SENSORIALI

Disabilità Visiva

1. DISABILITA' VISIVA Definizione = condizione di deprivazione sensoriale a causa della quale il soggetto è impossibilitato o limitato nell'acuità visiva FORME: CECITA' TOTALE e IPOVISIONE Imp considerate l'epoca di insorgenza della disabilità nel senso che una cecità congenita è diversa da una cecità che sopraggiunge a un certo punto della vita. Primo caso: il soggetto riesce a sopperire alla mancanza di vista con uso di altri organi di senso Secondo caso : capacità di adattamento di altri organi sensoriali è inferiore. Persona con forti sentimenti di raggia e disperazione.

Cause della Disabilità Visiva

CAUSE

  1. Genetiche
  2. Prenatali
  3. Perinatali
  4. Postnatali

Disabilità Visiva in Età Evolutiva

DISABILITA' VISIVA IN ETA' EVOLUTIVA Lo sviluppo motorio e la conoscenza del mondo si realizzano con piu' difficoltà e con maggior lentezza. Le capacità compromesse sono la deambulazione, la prensione degli oggetti, li sollevarsi sulle braccia, sportarsi da un luogo all'altro. I soggetti manifestano uno scarso interesse a esplorare l'ambiente e hanno una maggiore tendenza all'autostimolazione (mani in bocca, o chiudere e muovere occhi). Per favorire lo sviluppo affettivo e sociale sono imp le risposte ai sistemi di segnalazione che il bambino mette in atto = RISPOSTE TIPICHE : accarezzare, parlargli ... 7

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