Lessico, Semantica e Pragmatica: concetti e funzioni linguistiche

Documento dall'Università degli Studi Roma Tre su Lessico, Semantica e Pragmatica. Il Pdf esplora concetti e funzioni linguistiche, analizzando frasi, ruoli semantici e pro-forme. Questi appunti universitari, utili per lo studio, approfondiscono la competenza linguistica e comunicativa.

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Lessico, Semantica e Pragmatica
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Lessico, Semantica e Pragmatica

Lessico, Semantica e Pragmatica (Università degli Studi Roma Tre) Scansiona per aprire su Studocu Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo. Scaricato da Elettra Possidoni (laboratoriocircomaximo@gmail.com)Lessico, semantica e pragmatica

Semantica e Pragmatica: Definizioni

Cosa si intende per semantica e per pragmatica? Semantica: livello di analisi che si occupa del significato delle espressioni linguistiche. Pragmatica: è il livello di analisi che si occupa del linguaggio come comunicazione. (Espressioni linguistiche: tutto ciò che si produce)

La Frase: Struttura e Tipologie

Frase: un insieme che ha senso compiuto, dotata di un predicato e un soggetto. Una frase in senso compito ha la possibilità di distinguersi in base a:

  1. Frasi dichiarative: "Luca è uscito"
  2. Frasi interrogative: di tipo si/no ("Hai finito i compiti?") o di tipo K "Cosa hai comprato?"
  3. Frasi imperative: "Esci subito di qui"
  4. Frasi esclamative: "Che bel giorno è questo!"

In base alla polarità distinguiamo tra:

  1. Frasi affermative: "Luca è uscito"
  2. Frasi negative: "Non ho letto questo libro"

In base alla diatesi possiamo parlare di Frasi:

  1. attive: "La polizia ha arrestato Paolo"
  2. passive: "Paolo è stato arrestato dal poliziotto"

Possiamo inoltre distinguere le frasi tra:

  1. semplice: presenza di un solo predicato
  2. complessa: presenza di più predicati

La frase subordinata può essere anche una frase non richiesta dal verbo della principale cioè una frase circostanziale o avverbiale che si limita ad aggiungere informazioni di tipo:

  1. Temporale: "Paolo è uscito quando ha smesso di piovere".
  2. Causale: "Luca è tornato dalle vacanze perché ha finito i soldi".

Subordinate relative: hanno la stessa funzione di un aggettivo con funzione attributiva Frasi subordinata distinta anche tra:

  1. Forme finte: se la subordinata ha il verbo in forma finta allora abbiamo una subordinata esplicita. Esempio: "La ragazza dice che andrà al cinema"
  2. Forme non finte: se il verbo della subordinata è di forma non finta allora abbiamo una subordinata implicita. Esempio: "Andando al cinema, ho incontrato Lucia".

Sintagmi e Funzioni Grammaticali

SN: I sintagmi nominali sono gruppi di parole che ruotano intorno a un nome o a un pronome e descrivono principalmente persone, luoghi, oggetti o concetti. Ad esempio, "il grande libro rosso" è un sintagma nominale, dove "il grande libro" è il nucleo del sintagma. SV: I sintagmi verbali sono gruppi di parole che ruotano intorno a un verbo e descrivono principalmente azioni o stati. Ad esempio, "ha mangiato una mela" è un sintagma verbale, dove "ha mangiato" è il nucleo del sintagma. I sintagmi preposizionali sono gruppi di parole che includono una preposizione seguita da un complemento, che può essere un nome, un pronome, un sintagma nominale o verbale. Schematicamente:

  1. Costituenti: SN, V, SP, SA, F, SV
  2. Funzioni grammaticali: soggetto, predicato, oggetto, indiretto,
  3. Ruoli semantici: agente/altro, predicato, paziente/altro, destinatario/altro ...

This document is available free of charge on studocu Scaricato da Elettra Possidoni (laboratoriocircomaximo@gmail.com)Funzioni grammaticali:

  • Definizione di agente: il ruolo di chi compie l'azione volontariamente, "Luigi ha salutato Francesca".
  • Definizione di esperiente: il ruolo dell'entità animata che prova stati d'animo, sentimenti o stati cognitivi come il soggetto di verbi come: pensare, sentire, amare o l'obliquo in: "A Paolo piace Luisa" o l'oggetto in "Claudio ha spaventato Francesca".
  • Definizione di strumento: l'entità per mezzo della quale l'agente compie l'azione come: "Luigi ha spaccato la finestra con il pallone" oppure "I Canadair hanno spento l'incendio".
  • Definizione di benefattivo o Destinatario: l'entità animata a beneficio della quale si compie l'azione come "Luca ha offerto una birra a Luisa".
  • Definizione di paziente: l'entità su cui ricade l'azione del verbo come "Paola ha colpito il suo amico" oppure "Gianni ha subito un furto".
  • Definizione di tema: il ruolo dell'entità il cui moto, luogo, stato o cambiamento di stato è specificato dal verbo. Esempio: "Il sasso è rotolato lungo il pendio".
  • Definizione di locativo: indica il luogo in cui si trova un'entità come in "Il gatto è in giardino".

Tipi di Verbi e Valenza

Tipi di verbi: La teoria della valenza è stata elaborata principalmente da Lucien Tesnière, un linguista francese. b. La teoria della valenza fa riferimento al concetto di valenza perché si concentra sul numero e sul tipo di argomenti (soggetti, oggetti, ecc.) che un verbo richiede in una determinata struttura sintattica. In altre parole, si occupa delle relazioni di dipendenza tra il verbo e i suoi argomenti.

  1. Zero-valenti: verbi meteorologici senza soggetto e ne complemento. Esempio: "Piove".
  2. Mono-valente: "Paolo cammina" (SN V)
  3. Bi-valenti transitivi: "Il ragazzo legge il libro" (SN V SN) o intransitivi: "Luca è andato a Milano" (SN V SP)
  4. Tri-valenti transitivi: "Lucia ha offerto un caffè all'amica" (SN V SN SP) o intransitivi "Il padre ha parlato di politica al figlio" (SN V SP SP)
  5. Tetra-valenti: "Luigi ha tradotto la versione dal greco al latino" (SN V SN SP SP)

Il predicato: riguarda il verbo e dobbiamo qui distinguere 2 categorie di verbi:

  1. Verbi predicativi: sono quelli che portano il predicato che vengono anche chiamati verbi lessicali o verbi pieni.
  2. Verbi non predicativi: sono costituiti da una copula e da aggettivi o nomi o SN Esempio: Il ragazzo è alto, Paolo è insegnante, Mario è un avvocato.

Argomento vs Aggiunto

Argomento vs Aggiunto: Un aggiunto è un elemento facoltativo mentre un argomento è obbligatorio e livello semantico. Un aggiunto modifica il significato del verbo mentre l'argomento completa il significato di questo.

  1. Gli argomenti sono costituiti da: SN, SP, F. Esempio: Paolo ha incontrato l'amica di lucia.
  2. Esempi di Aggiunti: oggi ho mangiato molto, ti ho visto mentre entravi nel bar.

4 tipi di argomenti:

  1. Argomenti veri: sono quelli che non possono esseri omessi in nessun contesto
  2. Argomenti per difetto: possono essere omessi restando tuttavia presenti a livello dell'interpretazione. Esempio: Giovanni taglia il pane col coltello.
  3. Argomenti ombra: incorporati nel verbo, esprimibili se viene aggiunta un'informazione che li rende più specifici. Es: Luigi imburra il pane col burro con la margarina.
  4. Aggiunti: non sono presenti a livelli di interpretazione del predicato.

Scaricato da Elettra Possidoni (laboratoriocircomaximo@gmail.com)Uno dei test comuni per distinguere tra argomenti ed aggiunti è il "test della sostituzione" o "test della cancellazione". Se un elemento può essere sostituito da un pronome o cancellato senza rendere la frase grammaticalmente scorretta o senza alterare significativamente il significato della frase, allora è più probabile che sia un aggiunto. I descrittori possono essere combinati con quantificatori, ad esempio con numerali o indefiniti: Esempio: tre libri / Qualche libro Oppure con articoli o dimostrativi: 1. un/il ragazzo 2. questi ragazzi O con modificatori aggettivali: 1. la scatola rossa

Espressioni Indicali e Frame

Espressioni indicali: insieme di istruzioni che ci dicono in che modo cercare il loro riferimento nel contesto. Quindi non denotano il referente cui si riferisce ma danno informazioni su:

  1. informazioni molto generali ed astratte sul referente. Esempio: Paolo è alto
  2. di rapporto tra gli elementi e il referente indicato Esempio: in relazione al momento di enunciazione, nella relazione di distanza rispetto al parlante -> ieri tu non sei venuto a lezione (ieri e tu ci rimandano al momento di enunciazione) -> dammi quel libro ('quel' indica la distanza del parlante)

Il concetto di "frame" nella semantica della frase si riferisce a una struttura concettuale che comprende i ruoli tematici, le relazioni semantiche e altre informazioni contestuali associate a un concetto o a un evento specifico. L'alternanza locativa riguarda come cambiamo la nostra descrizione degli eventi quando parliamo. Ad es. stiamo raccontando una storia di un bambino che gioca in giardino. Possiamo scegliere se dire "Il bambino entra nel giardino" oppure "Il bambino è entrato nel giardino". In entrambe le frasi, il bambino sta facendo la stessa cosa, ma cambiamo la nostra descrizione del suo movimento. Questo è l'essenza dell'alternanza locativa: scegliere diversi modi per raccontare la stessa cosa.

Enunciati, Focus e Topic

Enunciati: hanno come contenuto semantico relativo a situazioni o stati di cose che sono validi per certi referenti e in certe circostanze spazio-temporali. Esempio: "leri Paolo ha mangiato carne ieri" L'enunciato vuol dire: in un tempo x, y asserisce lo stato di cose z. Dove tempo x= ieri; y= Paolo; z=y mangia j; j=carne Per Focus: intendiamo l'informazione che il parlante assume come non condivisa dall'ascoltatore, cioè l'informazione nuova oppure contrastiva. Per Topic: intendiamo l'informazione nella frase condivisa dal parlante e dall'ascoltatore. Esempio: Nella frase "Piero ha investito un cane"

  1. Cosa è successo? Frase= focus esteso
  2. Che cosa ha fatto Piero? Topic= Piero; Focus= ha investito un cane
  3. Che cosa ha investito Piero? Topic= Piero ha investito qualcosa; Focus= un cane

Tema -> E' la parte che codifica ciò che si parla. Topicalizzazione Rema-> ci dice qualcosa a proposito del tema. Focalizzazione

Costruzioni Sintatticamente Marcate in Italiano

Costruzioni sintatticamente marcate in italiano

  • Dislocazione a sinistra: "Il libro Piero lo ha comprato" di topicalizzazione
  • Dislocazioni a destra: "La bimba l'ha mangiato, il biscotto". di topicalizzazione.
  • Tema sospeso: "Giorgio, ne hanno parlato bene" di topicalizzazione

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  • Anteposizione: "Il biscotto la bimba ha mangiato (non la caramella)" Fenomeno di focalizzazione, anteposto ruolo di Focus, in questo caso contrastivo non inform. Nuova
  • Frase scissa: " E LUIGI che ho incontrato al bar", enfatizza un particolare elemento della frase, anche questa è un tipo di focalizzazione
  • Frase interrogativa con sintagma -K: "Chi hai visto?" focalizzazione, la parola interrogativa viene anteposta, mentre il resto della frase viene emarginato a destra dopo il verbo, "CHE COSA ha dato a suo fratello, Giorgio?"
  • Focalizzazioni a destra: "Mangio IO la carne (non tu)". Quando il soggetto della frase che costituisce il Focus viene posto in posizione post-verbale per motivi di enfasi

Teoria degli Atti Linguistici di Austin

La teoria di Austin va sotto il nome di Teoria degli atti linguistici; egli individua 3 tipi o livelli di atti:

  1. Locutorio: l'atto di pronunciare le parole e fare i suoni che compongono una frase.
  2. Illocutorio: Siamo nel cuore dell'azione. È ciò che intendiamo fare o comunicare con le nostre parole. Come chiedere qualcosa, fare un'affermazione o esprimere un desiderio.
  3. Perlocutorio: Questo riguarda l'impatto che le nostre parole hanno sull'ascoltatore, come influenzano i loro pensieri, sentimenti o azioni. Ad esempio, persuadere a fare qualcosa.

Principio di Cooperazione di Grice

Grice e Il principio di cooperazione regola la conversazione attraverso una serie di Massime che sono norme che rappresentano l'uso efficace ed efficiente della lingua nella comunicazione. Massima della qualità :- Non dire ciò che credi sia falso o per cui non hai prove adeguate Massima della quantità :- Dai un contributo tanto informativo quanto è richiesto - Non dare un contributo più informativo di quanto richiesto Massima della relazione: - Sii pertinente Massima del modo: - Sii perspicuo, cioè: - evita l'oscuro di espressione ;- evita l'ambiguità; - sii breve (evita di essere prolisso); - sii ordinato nell'esposizione

Semantica

Significato in Saussure

Concezione del significato in Saussure: Secondo Saussure, il significato di una parola non è intrinseco o naturale, ma è determinato dalla sua relazione con altri segni all'interno di un sistema di segni linguistici. Saussure definisce il segno linguistico come una combinazione di due componenti:

  1. Significante: È la parte materiale del segno, cioè il suono o la sequenza di lettere che compongono la parola. Ad esempio, nel caso della parola "cane", il significante è la sequenza di suoni /k/, /a/, /n/, /e/.
  2. Significato: È il concetto o l'idea associata al significante. Ad esempio, il significato di "cane" è l'animale a quattro zampe domestico.

Senso e Significato: Differenze

Differenza fra senso e significato: mentre il significato si riferisce alla rappresentazione concettuale stabilita all'interno di un sistema linguistico, il senso è più soggettivo e può variare da persona a persona in base alle esperienze e alle associazioni individuali. Sinonimia: "casa" e "abitazione" Omonimia: "pesca". "Pesca" Il rapporto tra "palazzo" e "finestra" può essere caratterizzato in relazione alla distinzione tra intensione ed estensione nella semantica in questo modo:

  • Intensione: attributi concettuali o caratteristiche distintive associate a una parola. Nel contesto di "palazzo", la sua intensione potrebbe includere attributi come "edificio alto" e

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