Università San Raffaele Roma
Professore
Gianluca Tripodi
Argomento
Tecnologie di confezionamentoT
Tecnologie di Packaging
Università San Raffaele
Roma
Gianluca Tripodi
- Le tecnologie di packaging possono essere definite come un uso
consapevole e pianificato di materiali, forme e tecniche di
confezionamento per raggiungere un obiettivo o per svolgere una
determinata funzione
- Infatti la scelta dell'imballaggio o le modalità di confezionamento
consentono di raggiungere uno specifico risultato, ma è anche vero che le
caratteristiche del packaging possono determinare l'esito di un'operazione
o di un processo
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Riempimento a Caldo
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Gianluca Tripodi
- Il riempimento a caldo (hot filling) rappresenta una tecnologia di
confezionamento, in quanto le caratteristiche del contenitore sono
essenziali alla riuscita dell'operazione
- Esso consiste semplicemente nell'introdurre nel contenitore, l'alimento ad
una temperatura di almeno 70-80 ℃ e chiuderlo ermeticamente
- Gli obiettivi che si cercano sono: risanare il contenitore (grazie alla
temperatura dell'alimento), estrarre l'aria (che riscaldandosi aumenta di
volume e, a raffreddamento avvenuto dopo la chiusura, il contenitore
risulterà in depressione), dare stabilità al prodotto inattivando enzimi e
microrganismi
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Imballaggio per Riempimento a Caldo
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Gianluca Tripodi
- L'imballaggio utilizzato nel riempimento a caldo deve essere rigido e in
grado di sopportare lo sbalzo termico necessario e le conseguenti
sollecitazioni meccaniche ma anche una chiusura ermetica ed affidabile
- I materiali utilizzati sono:
- bottiglie e vasi di vetro (di tipo A)
- contenitori plastici in HDPE, PP, PET e PC
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Condizionamento Asettico
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Roma
Gianluca Tripodi
- Il condizionamento asettico consiste nello sterilizzare il materiale o il
contenitore in una operazione diversa da quella di risanamento
dell'alimento e operare il riempimento e la chiusura in un ambiente ed in
modo sterile
- La sterilizzazione dell'alimento avviene prima dell'operazione di
riempimento, al contrario di quanto accade nella tradizionale
sterilizzazione e per questo essa è indicata come presterilizzazione
- Un obiettivo è di stabilizzare il prodotto, sterilizzando l'alimento con il
trattamento meno drastico possibile in modo da salvaguardare al meglio il
valore nutrizionale e sensoriale del prodotto
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Vantaggi del Condizionamento Asettico
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Gianluca Tripodi
- Inoltre, è possibile decontaminare il contenitore con mezzi specifici e
diversi dal calore, contenendo i costi energetici, ridurre i tempi
dell'operazione e utilizzare imballaggi leggeri ed economici
- Per mantenere l'asepsi durante il riempimento gli impianti di
condizionamento asettico sono molto complessi e sofisticati e la scelta del
contenitore è fondamentale
- Nella maggior parte dei casi i sistemi di confezionamento asettico
utilizzano imballaggi flessibili
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Mezzi di Decontaminazione dei Materiali
Decontaminanti Termici
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- Calore di produzione: il calore generato durante le fasi di produzione
(estrusione, calandratura) delle materie plastiche è di norma sufficiente
alla sterilizzazione, mentre la termoformatura non è in genere sufficiente
ad rendere sterile la superficie
- Vapore saturo: è efficace solo ad elevate pressioni e per questo è
scarsamente impiegato; una marginale applicazione riguarda la
sterilizzazione di "lids" di alluminio, utilizzandolo a 165 ℃ e 6 bar
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Vapore e Gas Surriscaldati
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Gianluca Tripodi
- Vapore surriscaldato: il vapore acqueo a pressione atmosferica,
surriscaldato a 315 ℃ viene utilizzato per sterilizzare scatole metalliche in
riempimenti asettici
- Gas surriscaldati: aria, azoto, elio, argon, ossigeno, anidride carbonica
surriscaldati possono essere impiegati come agenti decontaminanti; l'aria
surriscaldata è impiegata commercialmente per la sterilizzazione di vasi di
vetro
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Decontaminanti Chimici
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Gianluca Tripodi
- Acqua
ossigenata:
viene
utilizzata
immergendo
il
contenitore o
spruzzandolo con concentrazioni di H2O2 tra il 15-35%, gli effetti sono
però modesti a temperatura ambiente ed è necessario un agente
bagnante per favorire il contatto se la superficie è di plastica
- Acqua ossigenata + UV: abbinando l'irraggiamento con UV al germicida
chimico si ottiene un effetto sinergico che consente di utilizzare l'acqua
ossigenata a concentrazioni tra l'1 ed il 3%. Viene largamente impiegato
per il cartoncino poliaccoppiato
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Acido Peracetico e Alcoli
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Gianluca Tripodi
- Acqua ossigenata + acido peracetico: l'aggiunta di acido peracetico allo
0,1% ad acqua ossigenata 20-30% consente un effetto sporicida anche a
temperature sotto i 65℃
- Acido peracetico: l'effetto sporicida è superiore a quello dell'acqua
ossigenata e si ottiene a temperature inferiori
- Acido peracetico + alcoli: l'alcool aumenta l'efficacia dell'acido peracetico e
l'effetto cresce all'aumentare della catena alifatica dell'alcool
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Decontaminanti Fisici
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Gianluca Tripodi
- UV (253.7 nm): l'effetto è piuttosto modesto e viene facilmente attenuato
da fenomeni di riflessione o assorbimento. L'azione delle radiazioni UV è
legata all'assorbimento manifestato dagli acidi nucleici che portano alla
morte le cellule microbiche
- Radiazioni ionizzanti: si utilizzano radiazioni "gamma", da elementi
radioattivi (Co 60), radiazioni "beta" (elettroni accelerati) e radiazioni "x",
ottenute da lamine metalliche investite da elettroni accelerati. Le prime
sono spesso usate per sterilizzare imballaggi flessibili
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Post-Sterilizzazione Termica
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Gianluca Tripodi
- Consiste nello sterilizzare il prodotto, già confezionato ermeticamente in
un imballaggio flessibile
- Si sfrutta in tal modo la possibilità di variare la forma del contenitore per
ottimizzare lo scambio termico durante il trattamento
- È necessario che l'alimento sia liquido o semi-fluido e, soprattutto, un si
abbia un imballaggio flessibile termoresistente, spesso indicato con il
termine di "retort pouch"
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Post-Sterilizzazione con Microonde
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Gianluca Tripodi
- Consiste nello sterilizzare il prodotto già confezionato ermeticamente in
un imballaggio flessibile, sfruttando l'energia, la specificità di azione e la
capacità di penetrazione delle microonde
- La scelta del materiale di confezionamento è particolarmente critica in
quanto si deve tenere conto della trasparenza del materiale alle
microonde
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Post-Sterilizzazione con Radiazioni Ionizzanti
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Gianluca Tripodi
- Si sfrutta l'alta energia e la capacità di penetrazione di radiazioni ionizzanti
(raggi g, b e X) per sterilizzare un prodotto già confezionato
ermeticamente in un imballaggio flessibile
- Gli impianti sono discontinui e molto complessi, occorrendo una fonte di
radiazioni ionizzanti e sistemi adeguati di protezione per gli operatori
- L'imballaggio deve risultare trasparente alle radiazioni e resistente
all'irraggiamento
- Attualmente, secondo la legislazione vigente, solo pochi alimenti (alcune
spezie e tuberi) possono essere trattati con radiazioni ionizzanti
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Post-Sterilizzazione con Alte Pressioni
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Gianluca Tripodi
- Sottoponendo un prodotto alimentare già confezionato in un imballaggio
flessibile, a pressioni comprese tra 2000 e 6000 bar si possono ottenere
utili effetti di denaturazione enzimatica, distruzione dei microrganismi con
minimi danni termici sull'alimento
- Tale tecnica innovativa consente anche di ottenere effetti utili per la
trasformazione degli alimenti (gelificazione degli amidi, coagulazione
proteica) o per migliorare il loro potere nutrizionale (aumento della
digeribilità)
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Modificazioni di Atmosfera
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Gianluca Tripodi
- Con l'espressione modificazioni di atmosfera si intende qualsiasi
intervento realizzato in fase di confezionamento o di conservazione che
altera, qualitativamente e/o quantitativamente, l'atmosfera circostante il
prodotto
- Le modificazioni possono riguardare il valore della pressione totale (che
può essere ridotta o aumentata rispetto a quella atmosferica) o i valori
delle concentrazioni (pressioni parziali) dei componenti l'atmosfera, con o
senza una variazione della pressione totale
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Distinzioni nelle Modificazioni di Atmosfera
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Gianluca Tripodi
Possiamo dunque distinguere:
- Variazioni della pressione totale
- confezionamento sotto vuoto (p<26 mbar)
- confezionamento ipobarico (26 mbar ≤ p < 1000 mbar)
- confezionamento iperbarico (p>1000 mbar)
- Variazioni delle concentrazioni (pressione parziale)
- atmosfere modificate/protettive
- atmosfere controllate
- atmosfere passive
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Condizionamento Sotto-Vuoto e Ipobarico
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Gianluca Tripodi
- Consiste nell'estrarre l'aria dalla confezione del prodotto prima di
chiuderla in modo ermetico, stabilendo un valore di pressione totale
inferiore a quella atmosferica
- Il valore di pressione residua che è possibile raggiungere in una confezione
dipende dalla natura dell'alimento
- Infatti con un alimento umido (contiene una discreta quantità di acqua
libera) non sarà mai possibile scendere sotto il valore stabilito dalla
pressione che esercita il vapor d'acqua a quella temperatura
- La presenza di umidità ha conseguenze anche sulla composizione gassosa
dell'atmosfera residua
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