Documento su Metodo di Studio e DSA Strategie Didattiche Inclusive. Il Pdf, utile per studenti universitari di Psicologia, esplora i processi cognitivi e le difficoltà degli allievi con DSA, sottolineando l'importanza di un ambiente stimolante e della collaborazione scuola-famiglia.
Ver más16 páginas
Visualiza gratis el PDF completo
Regístrate para acceder al documento completo y transformarlo con la IA.
Il testo ha l'obiettivo di evidenziare l'importanza del metodo di studio per tutti gli allievi e in particolare i DSA. Acquisire un metodo di studio significa sviluppare le personali potenzialità e ottimizzare le opportunità di apprendimento accrescendo l'autonomia, il senso di responsabilità e la capacità di "imparare a imparare". Il metodo di studio rappresenta un diritto di tutti gli allievi e un compito di grande rilievo che non può essere delegato alle famiglie le quali svolgono un ruolo importante nel sostenere la motivazione dell'alunno nel lavoro scolastico e domestico e nell'incoraggiare l'acquisizione di un sempre maggior grado di autonomia. Gli allievi con DSA vanno aiutati a fare proprie e ad applicare tecniche e strategie di studio e a servirsene a seconda delle necessità. Il metodo di studio si pone come prima misura compensativa entro cui accettare, armonizzare e condividere gli altri strumenti compensativi. È uno strumento anche per promuovere i processi di inclusione degli allievi con DSA. Per questi allievi necessario che la scuola sviluppi una progettualità formativa orientata a sostenere i processi cognitivi, sociali ed emotivo-motivazionali. In una scuola inclusiva quindi, la didattica organizza ambienti di apprendimento ricchi di "facilitatori" affinché gli allievi possano affrontare saperi disciplinari sempre più complessi. Importante è rilevare sia come l'allievo interagisce con l'ambiente, sia come e quanto alcuni fattori contestuali influiscano positivamente o negativamente nell'interazione e quindi sull'apprendimento (ICF).
Cap. 1 1.1 Uno degli obiettivi formativi più importanti da conseguire è fornire a ciascun allievo un bagaglio di strumenti cognitivi, convinzioni motivazionali e di interessi. Essere posti nelle condizioni di acquisire conoscenze ad apprendere e coltivare abilità è indispensabile per sviluppare e potenziare nel tempo un personale metodo per affrontare lo studio. L'apprendimento durante tutto il corso della vita permette a ciascuno di vivere e di operare nella conoscenza e nella società della conoscenza, portando con sé conseguenze positive nell'imparare a vivere insieme agli altri. È importante che ci sia la capacità di imparare a imparare e la curiosità intellettuale. Acquisire un metodo di studio significa estendere le proprie potenzialità di apprendimento e di formazione, agire sulla propria vita attraverso un'azione trasformativa accrescendo la propria autonomia.
1.2 Studi e ricerche scientifiche recenti, confermano che non esiste un metodo di studio universale e valido per tutti, ma approcci e modalità che consentono a ciascuno di scoprire e acquisirne il proprio. Ogni allievo ha bisogno di particolari adattamenti del metodo di studio, in base alle sue caratteristiche di apprendimento o ai suoi siti cognitivi.Occorre che l'alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere e di un suo metodo di studio, incoraggiato a esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti. L'acquisizione del metodo di studio quindi rappresenta lo strumento strategico per poter apprendere lungo il corso della vita e per sviluppare e sostenere i processi cognitivi, sociali ed emotivo-motivazionali. L'allievo sarà dunque capace di attribuire un significato al suo modus operandi e all'oggetto di studio. Qui emerge la relazione circolare tra pensiero e azione, il pensiero si manifesta nell'azione e quest'ultima genera a sua volta il pensiero/conoscenza.
1.3 Il metodo di studio coinvolge una pluralità di disposizioni e dimensioni personali, tra le quali: la metacognizione, la capacità di organizzare gli oggetti e contenuti di studio, di pianificare i tempi e lo spazio di apprendimento e la gestione di emozioni. Il metodo di studio si pone come generatore di pratiche adattate, di atteggiamenti, di abitudini e di criteri caratterizzati da coerenza, regolarità e costanza.
1.3.1 Il metodo di studio può essere interpretato secondo i 3 livelli logici dell'apprendimento teorizzati da Bateson:
Il metodo di studio si arricchisce della continua ripetizione tra metacognizione, metaconoscenza e metaemotività. Una delle caratteristiche del metodo di studio è la trasferibilità: non ci si limita all'esecuzione di un compito unico e ripetitivo, ma si è capaci di adattarsi a risolvere una serie di problemi o di affrontare una serie di situazioni che necessitano di saper agire (essere competenti è saper trasferire). Il metodo di studio è un'insieme strutturato di fattori di ordine strategico, cognitivo, metacognitivo e motivazionale che contribuisce a promuovere un atteggiamento attivo dell'allievo e quindi un controllo sul proprio processo scolastico.
1.4 "Non hai metodo": espressione che si riferisce in genere alla capacità di studiare sul testo e di completare compiti scritti nel tempo richiesto. È un'espressione che rimanda alle tecniche di comprensione, memorizzazione e ripetizione del contenuto. La famiglia e la scuola sono gli osservatori privilegiati per rilevare l'acquisizione del metodo di studio, seppur esse svolgono un ruolo differente. La prima ha il compito di sostenere l'allievo sul piano pratico ed emotivo, ponendolo nelle condizioni di organizzare il Setting di studio. La scuola, invece, ha il compito diagire e di porre tutti gli allievi nelle migliori condizioni possibili per apprendere un proprio metodo, attraverso l'insegnamento di tecniche, modalità e strumenti. È infatti necessario un insegnamento specifico di strategie cognitive, organizzative ed emotive per la costruzione del metodo. La didattica deve occuparsi di insegnare il metodo, quella inclusiva invece ha un compito ulteriore che è quello di predisporre e realizzare ambienti di apprendimento adeguati alle caratteristiche di tutti gli allievi, anche quelli con BES e DSA; altrimenti si presentano elementi come demotivazione, senso di inadeguatezza e tendenza a rinunciare ad apprendere modalità di studio. È necessaria quindi una didattica che adotti opportune metodologie e l'uso di strumenti compensativi e che accoglie il punto di vista degli allievi attraverso una didattica mirata. Tale didattica sostiene negli allievi l'integrazione delle potenzialità individuali e permette di educare e di porre in essere l'interazione formazione-persona e l'interazione bisogni di curriculo-maturazione dell'allievo mettendo in atto una reale opportunità di imparare a imparare.
1.5 La legge nº170 del 2010 è la prima a dare un regolamentazione normativa ai DSA, quali la dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Per dislessia si intende un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere. Per disgrafia si intende un disturbo specifico di scrittura che si palesa nella realizzazione grafica (problema motorio). La disortografia fa riferimento a un disturbo specifico di scrittura che determina errori ortografici (scambio di lettere). Infine la discalculia riguarda un disturbo specifico relativo a difficoltà nel calcolo e nell'elaborazione dei numeri. Il disturbo specifico altera il normale pattern di apprendimento delle abilità scolastiche, le cui cause però non derivano da una conseguenza della mancanza di opportunità di apprendimento o di istruzione inadeguata. Tali disturbi però possono determinare conseguenze negative nel corso della vita degli allievi, tra le quali: il raggiungimento di un livello scolastico inferiore, tassi più elevati di abbandono scolastico e ripercussioni sia a livello psicologico che a livello di salute mentale che portano a situazioni di disagio emotivo- motivazionale. Vi è quindi l'urgenza di un insegnamento che tenga conto delle diverse individualità e dei bisogni educativi e didattici di ogni persona.
1.6 Il sistema di istruzione scolastica ha la responsabilità di promuovere il metodo di studio. Per incrementare i livelli di inclusione in classe è necessario promuovere l'apprendimento di tutti gli allievi facendo leva sull'acquisizione del metodo di studio individuale, attivando tutte le risorse possibili e diversificando le metodologie didattiche attraverso l'orientamento alla scelta di tecniche, strategie e condotte. La didattica diversificata evita di escludere ponendo maggiore attenzione alla centralità dell'allievo. Le scelte educative e metodologiche, nonché la modalità di gestione della classe con allievi con DSA si rilevano utili a tutti rendendo pertanto più duraturi gli apprendimenti. Tutti gli allievi e non solo coloro che presentano un DSA, possono dunque beneficiare di una didattica orientativa volta alla promozione del metodo di studio e ricca di strumenti di compensazione nonché di facilitazione dell'apprendimento.L'obiettivo prioritario della didattica orientativa e inclusiva è dunque quello di mettere in atto processi relazionali e di studio flessibili, facendo raggiungere il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale e valorizzando caratteristiche individuali di tutti i componenti della classe. Il metodo di studio si colloca come prima misura compensativa perché include tutte le altre e permette di farne un uso efficiente, efficace e condiviso con la classe.
1.7 Gli allievi con DSA presentano in particolare:
La didattica degli allievi con DSA sarà quindi caratterizzata da numerose modalità di apprendimento alternative a quelle tradizionali e all'uso di una molteplicità di strumenti attraverso i quali gli allievi possono sfruttare le loro potenzialità valorizzando i loro punti di forza. Ciò consente all'allievo con DSA di accedere alle attività di studio in modo graduale, flessibile e personalizzato acquisendo progressivamente singole informazioni. Ciò limita il rischio di esclusione e di atteggiamenti demotivanti e rinunciatari. L'approccio inclusivo non si limita quindi a offrire all'allievo quelle misure compensative e dispensative che gli facilitano lo studio, bensì gli assicura il diritto ad accrescere le sue potenzialità.
1.7.1 Gli strumenti compensativi sono un elemento fortemente caratterizzante il metodo di studio, in quanto guidano l'allievo con DSA a impiegare in modo produttivo le proprie risorse cognitive e la gestione delle emozioni. Tali strumenti, oltre a valorizzare l'intelligenza, creatività e il ragionamento per immagini, permettono all'allievo di essere più sicuro e di sentirsi soggetto attivo nel percorso di costruzione della propria intelligenza. È importante inoltre creare relazioni sociali positive tra i membri della classe, forme di sostegno spontaneo tra allievo con DSA e i compagni, facilitando le relazioni di aiuto a livello anche informale. Ad esempio: sollecitare gli allievi ad affiancare il compagno con DSA oppure proporre a tutti gli allievi della classe di utilizzare gli strumenti compensativi che usa il compagno con DSA.
1.8 I fattori che assumono un ruolo determinante nella costruzione di un metodo di studio possono essere di tipo: ambientale, sociale, individuale e strumentale. Le scelte metodologiche didattiche, gli atteggiamenti degli insegnanti, dei familiari e dei compagni di classe, assumono quindi un'importanza centrale poiché determinano un'interazione positiva o negativa tra l'allievo e il contesto in cui vive. La scuola, inoltre, è impegnata a riflettere in modo particolare sul ruolo dei fattori ambientali predisponendo le condizioni ottimali (affettivo-relazionali, emotivo-motivazionali, organizzativo-didattiche e metodologiche) per l'apprendimento e la partecipazione di ciascun allievo.
Cap. 2 2.1