Strategie di ricerca: ricerca-azione, studio di caso e ricerca valutativa

Slide dall'Università degli Studi Firenze su Strategie di Ricerca: la Ricerca-azione, lo Studio di Caso, la Ricerca Valutativa. Il Pdf esplora metodologie di ricerca come la ricerca-azione e lo studio di caso, con esempi di casi singoli e multipli, utile per studenti universitari.

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INAD STUD +FLO IVERSITA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI FIRENZE

STRATEGIE DI RICERCA

Prof.ssa Daniela Frison

LA RICERCA-AZIONE. ESEMPIO

Decembrotto, L. (2017). Marginalità e inserimento sociale. L'intervento educativo a tutela dei soggetti vulnerabili nel percorso d'uscita dal carcere. Studium Educationis, 3, 62-73.

LA RICERCA-AZIONE

Una forma di ricerca partecipante che si prefigge di superare il modello di separazione tra attività dei ricercatori e degli operatori sul campo, mediante la collaborazione e la verifica congiunta dei risultati delle ricerche in contesti operativi. Trinchero, 2002

LA RICERCA-AZIONE

SCOPO della ricerca-azione

produrre conoscenza contestualizzata volta a migliorare una pratica educativa e a trasformare la realtà

PROBLEMA DI RICERCA nella ricerca-azione

sorge e viene definito da una comunità educativa insieme agli operatori sul campo che ne sono «esperti»

OBIETTIVO della ricerca-azione

promuovere consapevolezza da parte degli operatori (non sono neutrali, possiedono risorse e capacità)

RUOLO DEL RICERCATORE nella ricerca-azione

consulente, osservatore esterno, facilitatore, non «ricercatore accademico»

PROBLEMA, OBIETTIVI E METODOLOGIA nella ricerca-azione

sono soggetti ad una continua ridefinizione

SCIENTIFICITÀ della ricerca-azione

= autenticità dei risultati Trinchero, 2002

LA RICERCA-AZIONE

L'intervento per il cambiamento deve tener conto delle condizioni di realtà (ecologiche) e delle condizioni necessarie per cambiarle. ·Il tentativo di cambiare una realtà è la vera via per capirla: "if you want truly to understand something, try to change it". Processo causale-circolare, fra teoria e prassi.

observe (research/data collection) act (implementation) reflect (critical reflexivity) plan (strategic action plan)

observe act reflect plan

observe act reflect plan etc.

I MOMENTI DELLA RICERCA-AZIONE

  1. AVVIO: da parte degli operatori sul campo
  2. FORMAZIONE DEL GRUPPO
  3. DEFINIZIONE DEL PROBLEMA CON IL SUPPORTO DEL RICERCATORE
  4. FORMULAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI RICERCA
  5. INDIVIDUAZIONI DELLE POSSIBILI AZIONI
  6. SCELTA DELLE MODALITÀ DI RILEVAZIONE
  7. RILEVAZIONE
  8. INTRODUZIONE DEL TRATTAMENTO
  9. VERIFICA DEL TRATTAMENTO
  10. VALUTAZIONE FINALE
  11. SVILUPPO ULTERIORE Coggi & Ricchiardi, 2019

LA RICERCA-AZIONE: TRATTI CARATTERIZZANTI

  • D è un processo centrato su un problema, quindi è sempre adottata all'interno di un contesto specifico e focalizzata su problemi reali
  • O i partecipanti e i ricercatori generano conoscenza attraverso la reciproca collaborazione
  • considera la diversità di esperienze e di competenze all'interno di un gruppo come un'opportunità, un punto di forza
  • O le riflessioni sull'azione generano nuovi significati
  • la validità della conoscenza acquisita attraverso la ricerca-azione è data dalla sua capacità di risolvere efficacemente i problemi Colombo, Castellini & Senatore, 2008

LA RICERCA-AZIONE

Perché può essere importante per l'agire professionale dell'educatore/educatrice? ?

LO STUDIO DI CASO. ESEMPIO

Collica-Cox, K., & Furst, G. (2018). Implementing Successful Jail-Based Programming for Women: A Case Study of Planning Parenting, Prison & Pups - Waiting to 'Let the Dogs In'. Journal of Prison Education and Reentry, 5(2), 101-119

LO STUDIO DI CASO

Ha come obiettivo lo studio di unità di analisi ristrette (es. singoli soggetti, piccoli gruppi, classi, team di lavoro, équipe, comunità) denominate casi.

Casi longitudinali

il caso/i casi vengono studiati per un arco temporale prolungato, con una rilevazione ripetuta sugli stessi referenti

Casi trasversali

rilevazione su più referenti in un arco temporale ristretto

LO STUDIO DI CASO

Casi singoli

un soggetto, un team, una classe, ecc.

Casi multipli

più soggetti, più team, più classi, secondo una logica di replicazione della ricerca con lo scopo di studiare il fenomeno più in generale attraverso lo studio delle singole unità Trinchero, 2002

LO STUDIO DI CASO

Studio di caso intensivo

volto a definire tipizzazioni (es. il profilo di uno studente che abbandona gli studi)

Studio di caso comparativo

per individuare similitudini e differenze tra i casi

Studio di caso di ricerca-azione

per individuare strategie di intervento Yin, 1998

LO STUDIO DI CASO

Studio di caso condotto a fini esplorativi

con funzione di esplorazione di una realtà educativa, in assenza di ipotesi

Studio di caso condotto a fini descrittivi o esplicativi

con funzione di descrizione e spiegazione di una realtà educativa Yin, 1998

I MOMENTI DELLO STUDIO DI CASO

  1. DEFINIZIONE DELLO SCOPO DELLA RICERCA
  2. SELEZIONE E NEGOZIAZIONE DELL'ACCESSO AL CASO: definizione del caso, concettualizzazione dell'oggetto di studio, scelta delle fonti e degli strumenti
  3. LAVORO SUL CAMPO: raccolta dati
  4. ORGANIZZAZIONE DELLE REGISTRAZIONI
  5. STESURA DEL RESOCONTO Stenhouse, 1985

LO STUDIO DI CASO

Perché può essere importante per l'agire professionale dell'educatore/educatrice? ?

LA RICERCA VALUTATIVA. ESEMPIO

Ciani, A. (2020). Quale progettazione educativo-didattica per promuovere l'Educazione alla cittadinanza? Riflessioni critiche a partire da una ricerca valutativa sull'esperienza dei Consigli Comunali dei Ragazzi. Studium Educationis, 2, 50-65.

LA RICERCA VALUTATIVA

Valutare significa attribuire valore (lat. Vàlitus) O È un'azione che più o meno consapevolmente mettiamo sempre in atto (diamo valore, significato alle azioni, ai prodotti, ai processi). O È parte dell'agire professionale La ricerca valutativa in educazione «unifica sia attività orientate a produrre nuove conoscenze sugli oggetti di studio, sia attività orientate alle decisioni per il miglioramento e l'innovazione» (Galliani, 2015).

VALUTARE SIGNIFICA:

  1. Confrontare una situazione osservata con una situazione attesa;
  2. Assegnare significato agli esiti di tale confronto;
  3. Ricostruire i processi che hanno portato a tali esiti;
  4. Attribuire valore a tali esiti (e processi) sulla base di un sistema di riferimento;
  5. Assumere decisioni operative sulla base di tali esiti (e processi).

ELEMENTI DEL PROCESSO VALUTATIVO IN AMBITO EDUCATIVO/FORMATIVO

  • Definizione di una situazione attesa (gli intenti che la situazione formativa si prefigge)
  • Situazione osservata (l'evidenza empirica raccolta in un dato momento, prima e dopo l'azione)
  • " Significati e valori attribuiti dai soggetti coinvolti (stakeholders): ciò che per loro è desiderabile e ciò che non lo è Trinchero, 2015

APPROCCI ALLA EDUCATIONAL EVALUATION

EDUCATIONAL EVALUATION: intesa come valutazione operata su particolari aspetti di un processo educativo/formativo. Si serve di metodi, tecniche e strumenti propri della Educational Research (un processo di ricerca volto a rilevare dati per giungere a conclusioni inerenti il merito e il valore di specifici oggetti e azioni). Trinchero, 2015

Tabella 1 - Guida alla Goal-Based Evaluation

!

Bisogni conoscitivi e Tecniche/Strumenti

L'intervento formativo ha ottenuto il gradimento dei partecipanti e degli altri stakeholders coinvolti?

Questionari rivolti ai vari stakeholders.

L'intervento formativo ha prodotto apprendimento nei partecipanti? Gli obiettivi di apprendimento che l'intervento si prefiggeva sono stati raggiunti?

Prove di conoscenza, abilità e compe- tenza, prima e dopo l'intervento.

L'intervento formativo ha cambiato le pratiche correnti dei partecipanti? Gli obiettivi di cambiamento perso- nale che l'intervento si prefiggeva sono stati raggiunti?

Questionari con domande relative a comportamenti, scelte, atteggiamenti dei partecipanti prima e dopo l'inter- vento.

Osservazione periodica, strutturata o semi-strutturata, dei comportamenti dei partecipanti nelle situazioni in cui dovrebbero emergerne le pratiche cor- renti.

Diario di bordo ed analisi retrospet- tiva delle proprie pratiche.

L'intervento formativo ha prodotto effetti sull'organizzazione a cui i par- tecipanti afferiscono? Gli obiettivi che l'organizzazione si prefiggeva nell'iscrivere i propri mem- bri all'intervento formativo sono stati raggiunti?

Intervista semi-strutturata e/o intervi- sta in profondità ai responsabili del- l'organizzazione per rilevare aspettative (prima dell'intervento) e raggiungi- mento delle stesse (dopo l'intervento).

Diario di bordo

GOAL-BASED EVALUATION Trinchero, 2015

Tabella 2 - Guida alla Goal-Free Evaluation

Bisogni conoscitivi e Tecniche/Strumenti

Quali sono gli effetti che l'intervento ha prodotto? Quali di questi effetti erano attesi e quali inattesi?

Prove di conoscenza, abilità, compe- tenza.

Questionari.

Focus group con gli stakeholders volto a stabilire gli effetti attesi ed inattesi dell'intervento.

Intervista in profondità.

Osservazione e documentazione delle dinamiche, positive e negative, pro- dotte dall'intervento.

Analisi dei documenti prodotti dai vari stakeholders.

Cosa è cambiato nei partecipanti e nella comunità a cui essi apparten- gono durante e dopo l'intervento for- mativo?

Portfolio con i prodotti realizzati dai partecipanti accompagnati da relativa autoriflessione.

Focus group

GOAL-FREE EVALUATION Trinchero, 2015

Tabella 6 - Guida all'Empowerment Evaluation

Bisogni conoscitivi e Tecniche/Strumenti

Quali sono le criticità emerse nell'in- tervento formativo? Come è possibile superarle?

Prove di conoscenza, abilità, compe- tenza.

Questionari.

Focus group per rilevare l'impatto del- l'intervento sull'organizzazione.

Analisi approfondita delle criticità e possibili strategie per superarle (Focus group o Tecnica del Gruppo Nominale): raccolta di suggerimenti migliorativi scritti su foglietti anonimi, sintesi degli stessi e discussione di gruppo, pubblicizzazione dei risultati della di- scussione e nuova raccolta di sugge- rimenti).

Quali sono i margini di migliora- mento, personale ed organizzativo, emersi nell'intervento formativo? Come possiamo sfruttarli?

Brainstorming.

Analisi Swot per identificare margini di miglioramento e potenzialità non pienamente sfruttate (per corsisti, for- matori, strutture).

Formulazione di scenari relativi a cosa potrebbe succedere se si attuassero gli interventi necessari a sfruttare i mar- gini di miglioramento (Tecnica Del- phi): raccolta di previsioni, scritte su foglietti anonimi, su come potrebbe evolvere un dato scenario, sintesi degli stessi e discussione di gruppo, pubbli- cizzazione dei risultati della discus- sione e nuova raccolta di previsioni di evoluzione di scenario.

Focus group

-

Focus group

Tecnica del Gruppo Nominale

!

Brain- !

storming

Analisi !

Swot

Tecnica Delphi !

EMPOWERMENT EVALUATION Trinchero, 2015

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