Storia Economica: oggetto, metodo e rivoluzioni industriali

Documento di Università su Storia Economica. Il Pdf esplora l'oggetto e il metodo della disciplina, i sistemi economici, il mercantilismo e le rivoluzioni industriali, con un focus sulla prima rivoluzione e le teorie di diffusione dell'industrializzazione, utile per lo studio dell'Economia.

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40 pagine

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STORIA ECONOMICA
Dall’età preindustriale ad oggi
2017/18
Roberto Occhipinti
STORIA ECONOMICA Pagina 2
1 STORIA ECONOMICA OGGETTO E METODO
La storia economica studia il succedersi degli avvenimenti economici e delle politiche economiche dei diversi Paesi e delle
diverse aree geo-economiche mondiali nella loro evoluzione nel tempo e nello spazio. Se l’economia è l’arte di combinare le
risorse disponibili per soddisfare le proprie esigenze, la Storia Economica studia come nel corso del tempo siano cambiate le
modalità di rispondere a tali esigenze.
La storia economica studia le caratteristiche, i processi, le modalità evolutive dei sistemi economici di cui gli uomini si sono
dotati nel corso del tempo.
Giuseppe Felloni ha scritto che come l’economia politica e la politica economica, la storia economica ha per oggetto la
produzione dei beni, la loro distribuzione e il loro uso.
Le prospettive secondo cui si studiano tali fenomeni sono però nettamente diversi. La storia economica aspira ad accertare
come i problemi della produzione siano risolti dagli uomini.
La storia economica va studiata considerando sempre i fenomeni economici come oggetto centrale ma tenendo presente che
sono molteplici le variabili relazioni che possono stabilirsi tra di esse e non per forza di tipo economico. I fenomeni economici
non sono sempre effetto di cause puramente economiche ma possono dipendere anche da fattori politici, religiosi o geografici.
La storia economica studia questi fenomeni sotto due principali modelli interpretativi:
-Analisi a breve periodo.
-Analisi a lungo periodo.
La differenza che sussiste tra essi non risiede tanto nel livello temporale ma quanto negli elementi che ne stanno alla base.
Le interpretazioni di lungo periodo considerano i mutamenti nei singoli paesi e aree geografiche non solo a livello quantitativo
ma anche qualitativo.
Per capire meglio l’evoluzione nel lungo periodo dei sistemi economici, la storia economica può utilizzare diverse e numerose
categorie interpretative, per esempio:
- Il dualismo tradizione/modernità.
- Il concetto di “economia mondo” ossia l’interdipendenza di ogni singolo paese di trovare una collocazione nell’economia
mondiale.
- Il concetto di catching up ossia il processo di rincorsa dei Paesi economicamente dietro al leader nel raggiungerlo.
- Il concetto di lotta per il primato.
- Il concetto di differenziale della contemporaneità, esempio lo sviluppo della ferrovia non ebbe lo stesso risultato ovunque
poiché non tutti avevano la disponibilità del carbone.
La storia economica nasce fondamentalmente con l’espansione della rivoluzione industriale.
2 SISTEMA ECONOMICO
La storia economica studia le caratteristiche, i processi e le modalità evolutive assunte dai diversi sistemi economici nel corso del
tempo.
Il sistema economico può essere considerato come l’insieme delle forme istituzionali, dei rapporti giuridici, delle relazioni sociali
ed economiche storicamente determinate di cui gli individui si servono per corrispondere alle proprie esigenze tramite la
produzione e il consumo di beni e servizi. A ogni sistema economico corrisponde un’organizzazione sociale, è proprio
l’organizzazione che consente di soddisfare nella migliore maniera le esigenze dei singoli individui.
Per facilitare lo studio di ogni sistema economico esso deve essere rappresentato storicamente. Il sistema economico, è lo
strumento di cui la società si serve per soddisfare le proprie esigenze. Esigenze che si dividono in primarie (necessarie per la
sopravvivenza) e secondarie che servono per migliorare il livello qualitativo della vita.
Il sistema economico vive in quanto è utile per soddisfare i bisogni di una determina organizzazione sociale e per sopravvivere
deve svolgere alcune funzioni basilari:
- La funzione di produzione, ossia la capacità di produrre beni e servizi.
- La funzione di distribuzione, ovvero come la ricchezza prodotta è suddivisa nella società.
- La funzione dello scambio, ossia la capacità tra gli individui di scambiarsi i beni.
- La funzione del consumo, ossia la possibilità degli individui di sfruttare la ricchezza prodotta.
La funzione produzione è garantita dalla partecipazione al sistema dei cosiddetti fattori della produzione: terra, capitale e lavoro.
Il modo in cui questi tre fattori combinano tra loro durante il processo produttivo determina i cosiddetti rapporti produttivi.
Strettamente collegata alla funzione produzione è la funzione distribuzione. Ciascun fattore per il contributo dato alla
produzione riceve una remunerazione (rendita, salario, profitto).

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STORIA ECONOMICA OGGETTO E METODO

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  • Analisi a breve periodo.
  • Analisi a lungo periodo.

La differenza che sussiste tra essi non risiede tanto nel livello temporale ma quanto negli elementi che ne stanno alla base. Le interpretazioni di lungo periodo considerano i mutamenti nei singoli paesi e aree geografiche non solo a livello quantitativo ma anche qualitativo. Per capire meglio l'evoluzione nel lungo periodo dei sistemi economici, la storia economica può utilizzare diverse e numerose categorie interpretative, per esempio:

  • Il dualismo tradizione/modernità.
  • Il concetto di "economia mondo" ossia l'interdipendenza di ogni singolo paese di trovare una collocazione nell'economia mondiale.
  • Il concetto di catching up ossia il processo di rincorsa dei Paesi economicamente dietro al leader nel raggiungerlo.
  • Il concetto di lotta per il primato.
  • Il concetto di differenziale della contemporaneità, esempio lo sviluppo della ferrovia non ebbe lo stesso risultato ovunque poiché non tutti avevano la disponibilità del carbone.

La storia economica nasce fondamentalmente con l'espansione della rivoluzione industriale.

SISTEMA ECONOMICO

2 SISTEMA ECONOMICO La storia economica studia le caratteristiche, i processi e le modalità evolutive assunte dai diversi sistemi economici nel corso del tempo. Il sistema economico può essere considerato come l'insieme delle forme istituzionali, dei rapporti giuridici, delle relazioni sociali ed economiche storicamente determinate di cui gli individui si servono per corrispondere alle proprie esigenze tramite la produzione e il consumo di beni e servizi. A ogni sistema economico corrisponde un'organizzazione sociale, è proprio l'organizzazione che consente di soddisfare nella migliore maniera le esigenze dei singoli individui. Per facilitare lo studio di ogni sistema economico esso deve essere rappresentato storicamente. Il sistema economico, è lo strumento di cui la società si serve per soddisfare le proprie esigenze. Esigenze che si dividono in primarie (necessarie per la sopravvivenza) e secondarie che servono per migliorare il livello qualitativo della vita. Il sistema economico vive in quanto è utile per soddisfare i bisogni di una determina organizzazione sociale e per sopravvivere deve svolgere alcune funzioni basilari:

  • La funzione di produzione, ossia la capacità di produrre beni e servizi.
  • La funzione di distribuzione, ovvero come la ricchezza prodotta è suddivisa nella società.
  • La funzione dello scambio, ossia la capacità tra gli individui di scambiarsi i beni.
  • La funzione del consumo, ossia la possibilità degli individui di sfruttare la ricchezza prodotta.

La funzione produzione è garantita dalla partecipazione al sistema dei cosiddetti fattori della produzione: terra, capitale e lavoro. Il modo in cui questi tre fattori combinano tra loro durante il processo produttivo determina i cosiddetti rapporti produttivi. Strettamente collegata alla funzione produzione è la funzione distribuzione. Ciascun fattore per il contributo dato alla produzione riceve una remunerazione (rendita, salario, profitto). STORIA ECONOMICA Pagina 2La funzione dello scambio non è altro lo scambiarsi dei beni sul mercato dove si forma il prezzo del bene o del servizio, da qui nasce la moneta. La funzione del consumo si può manifestare attraverso di due forme, consumo diretto (utilizzo immediato del bene) o indiretto (la capacità di risparmiare oggi una parte delle risorse per investire nel futuro). Quando il sistema economico riesce a corrispondere a esigenze e bisogni si espande nel tempo e nello spazio (processo produttivo). Se il sistema non risponde più a queste esigenze non si può riprodurre e quindi assume una funzione statica. In ambedue i casi possono generarsi mutamenti nella struttura del sistema economico. I mutamenti di un sistema economico possono essere di carattere inter-sistemico o intra-sistemici. Per cambiamento inter- sistemico intendiamo quei cambiamenti che determinano il passaggio da un sistema economico ad un altro per diversi fattori che hanno portato al superamento del vecchio sistema. Essi possono essere di carattere rivoluzionario o graduale, nel primo caso abbiamo una rottura delle condizioni politiche istituzionale per poi seguire il mutamento economico. Nel secondo caso si passa a un altro sistema per una graduale evoluzione dei processi medio lungo che arrivano a maturazione. I mutamenti intra-sistemici si verificano quando il sistema non riesce più in maniera ottimale a soddisfare i bisogni della comunità. Inoltre le trasformazioni del sistema economico possono essere di natura endogene o esogene. Endogene per esempio come nel caso dell'impero romano che con l'espansione del territorio non è riuscito più a tenere sotto controllo la gestione sociale e istituzionale dell'impero. Esogene quando il mutamento avviene per cause esterne, per esempio una guerra o una carestia.

PRINCIPALI SISTEMI ECONOMICI

3 PRINCIPALI SISTEMI ECONOMICI Fattore centrale, principale remunerazione, rapporti di riproduzione tra i fattori, sistema di produzione, apertura al sistema Economia medioevale (terra, rendita, terra lavoro condizioni semilibere, artigianale, scarsa) Mercantilismo (capitale, profitto, capitale lavoro il lavoro è libero, industria a domicilio,modello coloniale) Capitalismo industriale (capitale, profitto, capitale lavoro il lavoro è libero, industria, espansione dei commerci)

I CICLI ECONOMICI

4 I CICLI ECONOMICI Il concetto di ciclo economico permette allo storico di analizzare, in una chiave di lungo periodo, le ragioni, le caratteristiche e le cause della variazione di una data economia per passare dalla fotografia dei numeri alla loro. Il concetto di ciclo economico coincide con la nascita dell'espansione del capitalismo industriale nella metà dell'Ottocento. Il ciclo economico si presenta come l'alternarsi di crescita e declino/caduta ed è composta in due momenti:

  • Fase A detta espansione
  • Fase B detta caduta

Ciascuna delle due fasi è suddivisa a sua volta in due momenti. Fase A 1. Crescita Crisi 1. Caduta della produzione 2. Ristagno Il ristagno prepara alla ripresa di una nuova fase A. Nella Fase A del ciclo economico il sistema registra una crescita della produzione sia a livello quantitativo che qualitativo, affinché si possa parlare di sviluppo è necessario che la crescita coincide con un incremento della produttività. Si ha maggiore produttività quando a parità di condizione si riesce ad ottenere una quantità maggiore di prodotto. La fase A si conclude con l'inizio della crisi economica, mentre la fase B si registra quando con lo scoppio della crisi economica, il sistema registra prima una caduta della produttività e poi entra nel ristagno produttivo, dove gli imprenditori non vogliono avviare nuovi investimenti. STORIA ECONOMICA Pagina 3Tuttavia può succedere che con il tempo si predispone una nuova condizione di crescita basata sulla scoperta di nuove innovazione e quindi gli imprenditori cominciano ad investire avviando una nuova Fase A. Le prime interpretazione dei cicli economici nacquero con Marx e Kondrat'ev, ripreso successivamente con Joseph Schumpeter che produsse una vera e propria teoria la cosiddetta "teoria organica" dei cicli economici di lungo periodo. Schumpeter individua alla base della ripartenza del ciclo due elementi fondamentali: l'innovazione tecnologica e l'innesto di nuovi capitali. La teoria delle innovazioni consente di spiegare l'alternarsi, nel ciclo economico, di fasi espansive e recessive. Allo stesso modo la Fase B di caduta deriva dall'esplosione della crisi che può essere interpretata come la conseguenza della progressiva estensione a tutto il sistema delle innovazioni e della conseguente riduzione di profitto dell'imprenditore che non investe più.

I CICLI ECONOMICI DEL CAPITALISMO INDUSTRIALE

5 I CICLI ECONOMICI DEL CAPITALISMO INDUSTRIALE Il primo ciclo del capitalismo industriale si afferma in Inghilterra durante la prima rivoluzione industriale. 1780 Fase A si avvia alla fine del Settecento per terminare con le guerre Napoleoniche ed è strutturata dal binomio carbone-vapore e sulle innovazione tecnologiche nel settore siderurgico e tessile. 1815 Fase B del ciclo prende piede invece dalle guerre napoleoniche e dalla crisi dei prezzi del grano che si registra in Gran Bretagna all'inizio del decennio. Il secondo ciclo della prima rivoluzione industriale è collocato tra il 1850 e 1890 1848 Fase A si apre con la fine delle guerre europee del 1848 e la diffusione del capitalismo nel continente. Fase B il processo di espansione si conclude con lo scoppio delle guerre di indipendenza in Italia e in Germania e la guerra Franco-prussiano. Terzo ciclo (Seconda rivoluzione industriale) Fase A si registra alla fine dell'Ottocento ed è dipeso da molteplici fattori, come l'apertura internazionale dei commerci, scoperta di nuovi giacimenti, dall'espansione coloniale e dalle nuove tecnologia (chimica ed elettricità). Fase B la crisi si avvia, invece, con lo scoppio e le conseguenze della prima guerra mondiale. Contribuiscono a definire una progressiva fase di caduta del ciclo il blocco degli scambi commerciali tra i paesi belligeranti. Quarto ciclo (età dell'oro 1945/89) Il ciclo economico dell'"età dell'oro" segna la fase di massima espansione delle economie occidentali. Fase A La fase di espansione è strutturata dall'implementazione delle innovazioni avviate durante la seconda rivoluzione industriale ma si nutre di un contesto internazionale. Sono gli anni dei grandi accordi globali in termini di:

  • Moneta (dollar standard: come strumento per acquisire una relativa stabilità dei cambi internazionali).
  • Scambi commerciali.
  • Primo processo costituente europeo (nascita della CECA e della CEE).

Fase B L'espansione del periodo post bellico s'interrompe a partire dai primi anni Settanta. L'inversione del ciclo è causata da:

  • Aumento dei prezzi delle materie prime.
  • La fine del sistema di Bretton Woods e del dollar standard.
  • Aumento del prezzo del petrolio registrato a partire dal 1973.

La caduta del ciclo è accentuata dalla presenza della cosiddetta crisi di stag-flazione ovvero la stagnazione della produttività e aumento dell'infrazione. Quinto ciclo (terza rivoluzione industriale) Il nuovo ciclo nasce alla fine degli anni 80. Fase A Nasce con alcune importanti differenze rispetto al passato:

  • La nuova rivoluzione industriale che sostiene la fase espansiva si basa sull'innovazione delle information technologies e sulle ricadute a grappolo o a sciami.
  • La fine del sistema comunista e del crollo del muro di Berlino aprì nuovi mercati verso l'est dell'Europa.
  • Gli Usa e la GB diventano protagonisti del processo di crescita economica sostenendo l'information technologies.
  • Tra gli anni Settanta e Ottanta si diffondono in occidente le politiche monetariste.
  • La geografia della crescita muta sensibilmente con l'ingresso sul mercato di Cina, Russia, India e Brasile.
  • Abbattere le barriere doganali e sull'ingresso dei nuovi paesi prima nel GATT e poi nell'organizzazione Mondiale del commercio nata nel 1995.

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