Sistemi di Gestione SSL e Modelli Organizzativi 231 di Niuk Innovation

Slide da Niuk Innovation And Knowledge su Sistemi di Gestione SSL e Modelli Organizzativi 231. Il Pdf, utile per la formazione professionale in Diritto, delinea gli elementi chiave per l'organizzazione e la gestione della sicurezza, inclusi obiettivi, responsabilità e procedure operative.

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Sistemi di Gestione SSL
e Modelli Organizzativi 231
Taramelli Nichita

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Sistemi di Gestione SSL e Modelli Organizzativi 231

niuk
innovation and knowledgeSistemi di Gestione SSL
e Modelli Organizzativi 231
Taramelli Nichita
niuk
innovation and knowledgeIndice degli argomenti

  1. Sicurezza sul lavoro tra obblighi ed
    opportunità
  2. I sistemi di gestione della Salute e
    sicurezza sul lavoro
  3. Art 30 D. lgs 81/2008
  4. La responsabilità amministrativa
    dell'impresa - D. lgs 231/2001
  5. Modelli Organizzativi per gestire la
    compliance - procedure semplificate

ISO
900
OHSAS
18001
ISO
14001
INTEGRATED MANAGEMENT SYSTEM
Sistema
organizzativo
e
Mappatura
dei Rischi
Codice
Etico
gestionale
231
Organismo
di Vigilanza
Sistema
Sanzionatorio
Formazione
ed informazioneAl di là degli obblighi previsti dal D. lgs 81/2008.
...
Conviene in qualche modo gestire adeguatamente la sicurezza sul lavoro ?

  • Possibili vantaggi economici in termini di maggior efficienza nell'impiego delle
    materie prime e delle risorse;
  • Certezze di costi risparmiati in relazione alla limitazione degli incidenti;
  • Possibile raggiungimento nell'impresa di un nuovo tipo di competitività dovuta
    ad un miglioramento di immagine derivante dall'attenzione nei confronti
    dell'ambiente esterno ed interno

Costo di un infortunio sul lavoro

Quanto può costare un infortunio sul lavoro ?
Es: Politrauma per caduta dall'alto con prognosi: 80 gg.
(lavoro in altezza svolto senza imbracatura e sistema di trattenuta)

Esempio di Politrauma per caduta dall'alto

Quanto può costare un infortunio sul lavoro ?
Es: Politrauma per caduta dall'alto con prognosi: 90 gg.
(lavoro in altezza svolto senza imbracatura e sistema di trattenuta)

  1. Ore di lavoro perse:
    20,00 euro x 90 gg x 8 ore = 14.400,00 euro
  2. Danni a materiali, macchine, spese legali, aumento premio INAIL:
    200,00 euro x 90 = 18.000,00 euro
  3. Possibile Sanzione amministrativa ex D. lgs 231
    50.000,00 euro (per azienda con media capacità risarcitoria)
  4. Possibile Sanzione interdittiva ex 231/2001 :
    3 mesi di interdizione dall'esercizio dell'attività:
    20.000,00 euro / mese x 3 = 60.000,00 euro
    TOTALE: 142.400,00 euro
    COSTO IMBRACATURA CON SISTEMA DI TRATTENUTA: 400,00 euro

Sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Dovremmo ricordare che:
Il Documento di Valutazione dei
Rischi (DVR)
per il Datore di Lavoro
rappresenta il
MANUALE DI
ORGANIZZAZIONE E
GESTIONE DELLA
SICUREZZA
<Azienda>
----
DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI

Elementi del DVR per la sicurezza

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Infatti il DVR (se fatto bene) contiene tutti gli elementi propri di un
adeguato sistema di gestione (della sicurezza):
P
lan
Do
O
Act
C
heck

Processo di gestione della sicurezza

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Infatti, una volta identificati i rischi, il Datore di lavoro

  1. pianifica gli interventi, (PLAN) (art 28, comma 2, lett c)
  2. definisce i compiti e le procedure per attuare le misure di prevenzione
    e protezione, (DO) (art 28, comma 2, lett d)
  3. controlla l'andamento (audit/monitoraggio/verifiche ispettive interne)
    (CHECK) (art 18, comma 1, lett f)
  4. effettua un riesame (riunione periodica) (ACT) (art 35)
    DO
    PLAN
    CHECK
    ACT

Introduzione di un SGSL

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
Pertanto, l'introduzione di un sistema di gestione della
sicurezza e salute sul lavoro (SGSL) non è altro che:

  1. un MODO per attuare quanto prevede il D. lgs 81/2008 ed
    il DVR aziendale
  2. un MODO per tenere sotto controllo gli adempimenti
    OBBLIGATORI che l'azienda comunque deve attuare
    (formazione, verifiche attrezzature, emergenze ecc .. )
  3. un MODO per garantire il costante aggiornamento in caso
    di variazioni dell'attività lavorativa o introduzione di nuovi
    rischi

    SGSL

Conformità e certificazione SGSL

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
OBBLIGO
VOLONTARIETÀ
Conformità 81/08
Ad esempio:
dvr
-
duvri
-
sorveglianza
sanitaria
-
Ad esempio:
Obiettivi/strategi
e sicurezza
Organigramma
per la sicurezza
CERTIFICAZIONE
- Ufficialità
- Verifiche di terza parte
- Obbligo al
miglioramento
Nomina OdV
Tutela persona
fisica
Y
Y
Y
Tutela persona
giuridica
Y
MODELLO
ORGANIZZATIVO EX
d.Lgs 231/01 (solo
sicurezza)
-
Analisi del rischio reato
di commissione dei
resti
-
Previsione di misure di
prevenzione
Sistema sanzionatorio
-
registrazioni
Sistema di
Gestione per la
Salute e la
Sicurezza
Sistema di
Gestione basato su
OHSAS/INAIL
- Presunzione di
conformità ex art.30
T.U. (in sede di
prima applicazione)
-
etc ...
-
Procedure ex
art.30 comma 1
T.U.

Tipologie di sistemi di gestione sicurezza

TIPOLOGIE DI SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA
Autocertificate dall'azienda
(nessun controllo esterno)
Linee Guida
UNI-INNIL
VALIDATE da INAIL
e Confindustria
Veneto
lavorosicuro®
CERTIFICATE da Ente Terzo
accreditato Accredia
(tipo ISO 9000, ISO 14000)
OHSAS 18001 / ISO 45001

Linee Guida UNI-INAIL per un SGSL

Linee Guida UNI - INAIL per un SGSL
Uni-Inail
Le linee guida Uni-Inail sono un documento di indirizzo alla progettazione, implementazione e attuazione di sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, rivolto soprattutto alle Pmi che caratterizzano il sistema produttivo
italiano. Nello spirito della volontarietà della adozione di Sgsl, vogliono essere un valido aiuto nei confronti delle aziende e dei consulenti aziendali.
ESAME
INIZIALE
RIESAME E
MIGLIORAMENTO
POLITICA
MONITORAGGIO
PIANIFICAZIONE E
ORGANIZZAZIONE
SENSIBILIZZAZIONE
AZIONE
Queste linee guida, pubblicate da Inail in accordo con le Parti sociali e l'Uni, hanno validità generale e la loro applicazione va modulata sulle caratteristiche complessive dell'impresa che intende adottarle; non sono destinate alla certificazione
(né all'uso ai fini della vigilanza da parte degli organi istituzionali) e quindi, qualora un azienda voglia certificare l'adozione del proprio sistema di gestione, il riferimento corretto diventa la norma Bs Ohsas 18001:07.
La struttura delle linee guida Uni-Inail ricalca quella del ciclo di Deming ed è sovrapponibile e integrabile con altri sistemi gestionali (Iso 9000 per la qualità, Iso 14001 per l'ambiente, ecc.).
Allegati

  • Linee guida Sgs]
    Prima parte (.pdf - 524 kb)
  • Linee guida Sgs]
    Seconda parte (.pdf - 406 kb)
  • Linee guida Sgsl
    Manuale (.pdf - 197 kb)
  • Linee guida Sgsl
    Guida operativa (.pdf - 1,5 mb)

Elementi costitutivi dell'organizzazione e gestione della sicurezza

Linee Guida UNI INAIL e Guide Operative SPISAL utilizzate dalle
Aziende
Elementi costitutivi dell'organizzazione e gestione della sicurezza:

  1. OBIETTIVI E IMPEGNI - PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
  2. COMPITI E RESPONSABILITA'
  3. PROCEDURE OPERATIVE di SICUREZZA:
  • Gestione infortuni, incidenti, situazioni e comportamenti pericolosi;
  • Gestione della manutenzione;
  • Gestione DPI;
  • Gestione della informazione, formazione e addestramento;
  • Gestione della Sorveglianza Sanitaria;
  • Gestione Appalti;
  • Gestione Emergenza
  1. AUDIT / MONITORAGGIO / VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE
  2. RIESAME, PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO

Caratteristiche di lavorosicuro®

lavorosicuro®
Le caratteristiche principali

  • Uniformità rispetto le linee-guida UNI-INAIL
  • Presenza di fac-simile, flow-chart, istruzioni operative
  • Conformità all'art 30 del TU sicurezza
  • La linea guida «lavorosicuro» integra e sostituisce le
    Procedure Semplificate ex DM 13 febbraio 2014

Art 30 D. lgs 81/2008

L'art 30 D. lgs 81/2008
Elementi costitutivi dell'organizzazione e gestione della sicurezza:
L'art 30 definisce come deve essere costituito un sistema di gestione della
sicurezza idoneo a tutelare l'impresa efficacemente per quanto riguarda
la «responsabilità amministrativa»
In sede di prima applicazione, i modelli (sistemi) di organizzazione
aziendale definiti conformemente a:

  • Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e
    sicurezza sul lavoro (SGSL) oppure
  • al British Standard OHSAS 18001 (ora ISO 45001)
    si presumono conformi ai requisiti indicati nello stesso art 30

La Responsabilità Amministrativa dell'azienda D.Lgs 231/2001

La Responsabilità Amministrativa dell'azienda
D.Lgs 231/2001
Prima del decreto 231/2001
Soltanto l'autore (persona
fisica) del fatto illecito
rispondeva penalmente per il
fatto illecito compiuto.
L'Ente di appartenenza
continuava a svolgere
regolarmente le proprie attività.
Dopo il decreto 231/2001
Sia l'autore (persona fisica)
del fatto illecito che l'Ente di
appartenenza rispondono
penalmente per il fatto illecito
compiuto.
L'Ente può essere soggetto a
una serie di sanzioni, pecunarie
e interdittive, previste dal
decreto.

Implicazioni del D.Lgs 231/2001

La Responsabilità Amministrativa dell'azienda
D.Lgs 231/2001
25-005
9

Caso di cronaca: scooter lanciato allo stadio

La Responsabilità Amministrativa dell'azienda
D.Lgs 231/2001
Archivio
CORRIERE DELLA SERA it,
L'ULTIMA FOLLIA
Uno scooter lanciato giù dalla curva
In serata identificati i tre ultrà interisti autori della bravata che può avere conseguenze per
la società
L'ULTIMA FOLLIA Uno scooter lanciato giù dalla curva MILANO - «In bicicletta, tornate in bicicletta». Mentre in campo si sta concludendo una partita già
finita all'intervallo, i tifosi interisti sbeffeggiano i colleghi atalantini con i soliti cori. Ma c'è una novità mai vista in uno stadio: in curva Nord, quella occupata
dagli ultrà interista si apre un varco sempre più largo e appare un motorino. Sì, proprio uno scooter nel secondo anello di San Siro. Intorno applausi e fuochi d'
artificio: gli ultrà festeggiano come se avessero strappato al «nemico» un trofeo di guerra. Una bruttissima scena, perché dopo qualche secondo il motorino viene
preso a calci, finché, ormai semi-distrutto, viene scagliato nella parte inferiore del secondo anello. Un piccolo volo, che per fortuna non ha conseguenze, perché il
mezzo, dopo essere scivolato per quattro gradoni, finisce la sua corsa contro la ringhiera. A quel punto gli ultrà della Nord fanno ampi gesti al pubblico del
settore sottostante, intimandogli di spostarsi con la chiara intenzione di scaraventare lo scooter nero dalla balconata. Operazione, per fortuna, non riuscita
perchè arrivano subito alcuni agenti che sequestrano il motorino. Oltre ai poliziotti intervengono alcuni vigili del fuoco, giunti per scongiurare il tentativo di
incendio del ciclomotore, mentre in tribuna gli uomini della Questura filmano la scena. Tant'è che in serata la squadra speciale che si occupa delle tifoserie ha
individuato gli autori della bravata, che poteva avere conseguenze gravissime: si tratta di tre ultrà dell' Inter. Ha commentato il questore di Milano, Enzo
Boncoraglio: «E' stata una scena che ci fa riflettere e che ci induce ad adottare nuove misure a presidio dei varchi, come sostegno dei controlli predisposti dalle
società». Il motorino era stato preso da un gruppo di ultrà dell' Inter, dopo una rissa con alcuni atalantini in un bar vicino allo stadio, un'ora prima della gara: le
forze dell'ordine erano intervenute subito, ma nel momento di allontanarsi, i bergamaschi avevano lasciato a terra due scooter, uno subito recuperato, l'altro
preso dagli interisti. A parte lo sconcerto per il gesto, resta da chiarire come lo scooter sia entrato all'interno dello stadio, passando attraverso i cancelli, che
dovrebbero essere sempre presidiati. E' vero che nell' ultimo quarto d'ora i cancelli vengono aperti per favorire il deflusso degli spettatori, ma questo non basta a
spiegare un' anomalia così grave. Una volta introdotto, far salire lo scooter non è stato molto difficile, visto che a San Siro esistono non solo le scale interne, ma
anche le rampe esterne fino al secondo anello. Ma anche queste dovrebbero essere controllate. Dov'era in quel momento il servizio d'ordine? Il gesto, molto
grave, soprattutto per potenziali conseguenze, potrebbe portare ad una sanzione pesante per la società nerazzurra, che ha già il campo squalificato in Europa. m.
C.
Lancio dello scooter
due turni all'Inter
Respinto il ricorso della Lazio
MILANO - Per l'Inter un finale di
stagione da dimenticare: dopo il
disastro nel derby, ecco la
squalifica di San Siro per due
giornate (più una multa di trenta
milioni). la sanzione decisa dalla
Commissione Disciplinare nei
confronti dell'Inter è per il
motorino lanciato sulle gradinate
dagli ultras nerazzurri al termine
della partita con l'Atalanta del 6
maggio scorso,
Il lancio dello scooter

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