Slide su Aspetti di Etica, Bioetica e Deontologia Professionale. Il Pdf esplora i principi di etica, bioetica e deontologia professionale, con attenzione alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), per la formazione professionale in Diritto.
Ver más61 páginas
Visualiza gratis el PDF completo
Regístrate para acceder al documento completo y transformarlo con la IA.
1I PROFESSIONISTI CHE METTONO IN ATTO AZIONI DI
AIUTO/ASSISTENZA, DEVONO OPERARE PER IL BENE
DEL PAZIENTE, SEMPRE AVENDO PRESENTI I PRINCIPI
ETICI
. Ogni azione che decidiamo nei confronti del paziente deve
tenere in considerazione determinati principi etici
fondamentali
· E allora ecco alcune domande che potremmo farci:
· Quali sono i criteri di una "buona" assistenza? È sufficiente essere "buoni"?
· A quali principi ispirarsi per elaborare il piano di lavoro della giornata?
· Cosa può voler dire essere "giusti" nei confronti dei pazienti? E dei colleghi?
· Le leggi bastano per comportarsi "bene"?
· Di qui la necessità che i nostri comportamenti e le decisioni che
prendiamo per agire siano orientati dall'etica.
. Cerchiamo pertanto di capire cosa si intende per: - etica, - valori,
- morale, - bioetica, - deontologia
2MORALE
· È una condotta diretta da norme o da un credo, da una guida secondo la
quale l'uomo agisce.
· Dal latino «mos» significa «costume, abitudine»
· Morale significa il modo di agire e di comportarsi del singolo individuo o
di un determinato gruppo umano in un dato tempo e in un dato luogo
· Ognuno di noi esprime valutazioni morali: dietro ad ogni scelta o
decisione, c'è una valutazione morale (cioè un giudizio che definisce una
certa azione buona o cattiva, da farsi o non da farsi, da raccomandare o da
biasimare), che studia la condotta dell'uomo, i criteri in base ai quali si
sviluppano i comportamenti e le scelte.
· E quindi:
· ETICA = INTERIORITA' - RIFLESSIONE SUL COMPORTAMENTO AGITO
. MORALE = ESTERIORITA' - IL COMPORTAMENTO MANIFESTATO
3BIOETICA
. Da «bios», vita, e «ethos», costume, la bioetica è l'etica applicata
alla biomedicina, alle scienze della vita e della cura della salute
· È lo studio sistematico dei problemi morali connessi al
comportamento umano dei viventi, alla ricerca scientifica in
biologia e in medicina e al percorso di cura
· Nasce da due fondamenti storico-scientifici:
1. Le terribili rivelazioni storiche al processo di Norimberga
riguardanti le torture subite da numerosi prigionieri dei lager
nazisti a scopo di sperimentazione. Da qui nasce il primo codice
bioetico sui diritti umani nell'ambito della sperimentazione -
Codice di Norimberga (1947): «Nessun esperimento sull'uomo
senza il suo consenso volontario»
2. Il progresso della scienza e della tecnologia medica che fornisce
all'uomo nuovi poteri di intervento sulla vita umana in tutte le
sue fasi
. Il rapporto tra chi cura e chi ha bisogno di essere curato si è negli anni
modificato.
· Prima il rapporto era basato su un modello paternalistico
(padre-figlio; fiducia-dipendenza), ossia una relazione
asimmetrica il cui il paziente (che subisce) non ha strumenti per
capire qual è il suo bene e quindi non può decidere
autonomamente, mentre il medico, secondo scienza e
coscienza, sa qual è il bene per il paziente e decide per lui.
· Oggi il rapporto è basato su un modello contrattualistico, una
relazione simmetrica in cui anche il paziente può decidere.
Nasce il concetto di «alleanza terapeutica», in cui le due
autonomie si incontrano ed entrambi decidono con lo stesso
potere
4Oggi il rapporto sta cambiando.
Il PATTO DI CURA diventa una alleanza terapeutica
che valorizza l'empowerment del paziente
PROFESSIONISTA
ASSISTITO
aiuta, accompagna,
promuove l'empowerment
si riappropria
della capacità
di decidere per sé
Nel profilo dell'OSS è specificato tra le competenze relazionali ....
«È in grado di gestire la propria attività con la dovuta riservatezza e
eticità»
. L'OSS deve essere consapevole che le azioni che compie durante l' attività lavorativa
non solo richiedono una capacità lavorativa in senso tecnico, ma anche un grado di
responsabilità e di competenze che si esprimono attraverso i principi etici
. Il professionista/operatore che assiste persone malate, ha l'obiettivo principale di
curare e aiutare, di garantire che il bene del paziente venga rispettato. Questo bene
nasce dalla responsabilità strettamente connessa all'essere persona / operatore che
offre uno specifico servizio alla persona / paziente in stato di malattia o bisogno che
chiede aiuto.
. Per guidare l'operatore al giudizio etico e alla presa di decisioni, sono stati individuati dei
principi etici fondamentali:
· PRINCIPIO DI AUTONOMIA
· PRINCIPIO DI BENEFICIALITÀ O BENEFICENZA
· PRINCIPIO DI NON MALEFICENZA
· PRINCIPIO DI GIUSTIZIA
· PRINCIPIO DI FEDELTÀ
· PRINCIPIO DI VERIDICITÀ
· PRINCIPIO DI SACRALITÀ DELLA VITA
5PRINCIPIO DI AUTONOMIA
· È il diritto di una persona in possesso di piene facoltà di fare la
propria scelta in autonomia senza intimidazioni o influenze.
· L'individuo è libero di scegliere il contenuto del proprio agire e
deve essere, pertanto, messo nelle condizioni di scegliere
liberamente.
. Questo principio afferma l'obbligo per l'operatore di rispettare la
libertà della persona di decidere per se.
· Per prendere la decisione, la persona deve possedere tutte le
informazioni necessarie (diritto all'informazione), comprese le
diverse opzioni di trattamento.
. È il diritto al consenso (consenso informato): la persona ha diritto
di accedere a tutte le informazioni che possono permettere
all'assistito di prendere decisioni relativamente a se stessa e quindi
consentire di partecipare alla gestione del proprio «percorso
salute» in modo attivo
PRINCIPIO DI BENEFICIALITÀ (O
ANCHE BENEFICENZA)
e PRINCIPIO DI NON MALEFICENZA
· Consiste nell'agire per il bene del
paziente, «fare il suo bene», cioè
prevenire o rimuovere qualsiasi fattore
potenzialmente dannoso
· C'è l'obbligo di non fare del male
. Nella pratica medica esiste anticamente il
principio «primum non nocere»: prima di
tutto non nuocere
6PRINCIPIO DI GIUSTIZIA
. Consiste nell'agire trattando tutti nel modo giusto senza
discriminazioni.
. Significa non «dare a tutti in maniera uguale», ma dare a tutti
in maniera equa in rapporto alle reali e diverse condizioni di
bisogno di ciascuno, e le eventuali differenze sono giustificate a
tutela delle persone più deboli.
· L'operatore deve agire con senso di giustizia sia verso il singolo
che verso tutti
· Sul piano pratico per l'operatore significa:
· il rifiuto di mance;
· vigilare su eventuali preferenze per alcuni assistiti o alcune
antipatie verso altri ...;
· riservare una particolare attenzione per le persone più deboli
(anziani, soli, poveri ... );
· vigilare sugli effetti che ha su di noi l'estrazione sociale degli
assistiti ...
DEONTOLOGIA
Deriva dal greco "deon" che significa dovere e "logos" che
significa discorso-informazione,
quindi è la scienza che studia i doveri e rappresenta
l'insieme dei doveri e regole di una determinata categoria
professionale.
La deontologia è la disciplina che descrive gli obblighi che
un operatore deve rispettare nell' esecuzione delle
proprie competenze.
Essa non stabilisce come le prestazioni tecniche devono
essere eseguite, ma stabilisce gli atteggiamenti che
devono essere rispettati e seguiti durante la loro
esecuzione. L' operatore sanitario deve possedere capacità
di onestà, correttezza, riservatezza, collaborazione.
7