Dinamica Job Academy
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Agenzia di Formazione Professionale
CORSO
PROFESSIONALE
CARROZZIERE
MODULO 4
Verniciatura del veicolo
Dinamica Job Academy
Via Montello, 1/A
37045 Legnago - Verona
Corso Carrozziere Dinamica Job Academy
Verniciatura del Veicolo: Vernici, Smalti e Solventi
Le vernici sono una miscela di prodotti chimici che, solitamente, vengono applicati sulla super-
ficie delle lamiere delle automobili allo scopo di renderle più gradevoli a livello estetico, ma
anche di proteggerle dagli agenti fisico-chimici ambientali. Si tratta di un materiale dalla consi-
stenza fluida che, una volta essiccato, forma una pellicola sottile, resistente ed elastica al tempo
stesso. Se è colorata, inoltre, viene chiamata "pittura" o "smalto". In generale, una vernice è com-
posta da:
- legante - è una componente chimica essenziale, in quanto è l'elemento filmogeno1 che per-
mette la formazione dello strato di vernice (film). Esso ne assicura anche l'adesività e la rende
elastica. Nello specifico i leganti possono essere costituiti da resine sintetiche, da sostanze
di origine naturale (cera d'api, olio, colle/resine naturali e cellulosa) o da componenti mi-
nerali (non utilizzati nelle vernici impiegate per ricoprire le carrozzerie). Dalle caratteristiche
specifiche di ogni materiale dipende, poi, anche il grado di resistenza della vernice stessa;
- solvente - è una sostanza che mantiene fluida la vernice e ne rende più omogenea la stesura.
Solitamente, al suo interno sono presenti sostanze che si volatilizzano facilmente e quindi
rischiano di essere respirate da chi esegue la verniciatura;
- diluente - è un elemento che contribuisce a rendere ancora più semplice la stesura della
vernice rendendola molto fluida e viene aggiunto secondo le modalità e le dosi indicate dai
produttori;
1Una sostanza si definisce filmogena quando, una volta asciutta, forma una patina protettiva sulla superficie su cui è stata
applicata.
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Componenti delle Vernici
- pigmenti - sono particelle solide e non solubili2 che hanno una grana finissima. Essi confe-
riscono diverse caratteristiche alla vernice: colore, coprenza, resistenza e aumento della fun-
zione protettiva;
- additivi - sono sostanze che vengono aggiunte quando si desidera ottenere effetti finali par-
ticolari o quando è necessario migliorare la stesura o l'asciugatura della vernice.
Gli elementi che compongono i prodotti impiegati per
verniciare le autovetture presentano al loro interno al-
cune sostanze non volatili, come gli agglomeranti (le
sostanze che formano la pellicola sulla superficie del
veicolo una volta che la vernice si è asciugata), i colo-
ranti (particelle solide di resina che non si sciolgono
nella soluzione) e gli additivi (tutte le sostanze che mi-
gliorano la prestazione finale della vernice). Esse sono formate anche da sostanze volatili che
evaporano facilmente, come i solventi e i diluenti, i quali evaporano sia durante l'applicazione
che durante l'asciugatura. Una buona vernice, infine, oltre ad avere una funzione protettiva ed
estetica, deve anche essere resistente alla luce e agli agenti atmosferici in generale, deve essere
semplice da pulire e, quando necessario, da trattare. Le vernici permettono di dare un tocco este-
tico originale alla carrozzerie: quelle a tinta unita sono coprenti e danno come risultato una pel-
licola omogenea nel colore e nella stesura; quelle mineralizzate e micalizzate, invece, sono oggi
molto apprezzate per i riflessi che arricchiscono la superficie dei veicoli e delle moto grazie alle
particelle metalliche al loro interno; quelle trasparenti, infine, vengono applicate al di sopra
come strato finale per rendere ancora più brillante il colore sottostante.
2 Sono particelle che non si sciolgono nel liquido in cui sono immerse, ma rimangono sospese al suo interno.
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Tipologie e Caratteristiche delle Vernici
Le vernici vengono suddivise in varie categorie in base alla loro componente di base:
- CN: sono le vernici alla nitrocellulosa3 che oggi non vengono più utilizzate per verniciare le
auto. Diventano dure in fretta, sono altamente infiammabili, si deteriorano facilmente a causa
dell'azione dello smog e necessitano di una manutenzione costante;
- KH: contengono un legante a base di resina e si induriscono quando sono esposte all'ossi-
geno dell'atmosfera a causa dell'evaporazione del solvente. Una volta indurite, esse possono
essere riportate allo stato liquido con una nuova aggiunta di solvente e per questo vengono
dette "reversibili";
- 1K e 2K: anche queste sono vernici "reversibili", poiché le resine acriliche di base si asciu-
gano e diventano dure a causa dell'evaporazione delle sostanze volatili. Esse, però, possono
essere rese nuovamente liquide aggiungendo un apposito solvente. Se addizionate con le re-
sine al silicone invece, perdono la loro reversibilità e, una volta asciutte, non possono essere
ritrasformate tramite l'aggiunta dei solventi. Questa tipologia di vernici può essere a una com-
ponente (1K) o a due componenti (2K): le prime formano uno strato molto brillante una
volta asciutte, ma il processo di essiccazione è molto lento e si conclude dopo settimane
dall'applicazione. Per accelerare l'asciugatura si può utilizzare un forno impostato a tempe-
rature di 100-140°C. Le seconde sono composte da un agglomerante e da un indurente che
reagiscono tra di loro rendendo graduale l'asciugatura. Anche in questo caso è possibile sfrut-
tare il calore generato dal forno (temperature elevate) per rendere più rapido il processo. En-
trambi questi tipi di vernici sono molto resistenti all'azione delle sostanze chimiche, ai fe-
nomeni metereologici e difficilmente si graffiano;
- VERNICI AD ACQUA (IDROVERNICI): sono chiamate "vernici all'acqua", perché le
resine sono sciolte in una soluzione liquida a base acquosa. Nello specifico, si tratta di
3La nitrocellulosa è un derivato della cellulosa ed è una sostanza altamente infiammabile ed esplosiva.
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Idrovernici e Vernici in Polvere
particelle resinose molto fini disperse nell'acqua: le vernici con tali caratteristiche permettono
di ottenere un film protettivo duro ed elastico al tempo stesso. Alcune vernici, soprattutto
quelle trasparenti, sono costituite da una piccola quantità di solventi organici (10%) e da una
parte d'acqua (80%). Una volta applicata, l'idro-vernice viene fatta asciugare in locali appositi
e sia il solvente (se presente) che l'acqua al suo interno evaporano. L'asciugatura è abbastanza
lenta, ma l'impatto ambientale è contenuto e il risultato finale è comunque ottimo;
- VERNICI IN POLVERE: come agglomerante viene utilizzata una sostanza plastica, pol-
verizzata e resa sottilissima. L'applicazione avviene poi per mezzo di una pistola che spruzza
la vernice sul pezzo da trattare, il quale può essere caldo o freddo. L'asciugatura avviene in
un forno a 120-130°C o per mezzo dei raggi infrarossi (IR). Una volta raffreddata, la vernice
forma uno strato spesso e resistente. I vantaggi di questa tipologia di prodotto risiedono nella
possibilità di riciclare la polvere dispersa durante l'applicazione e nel fatto che non vengono
rilasciate nell'ambiente circostante i fumi nocivi derivati dalla volatilizzazione del solvente,
che in questo caso non avviene.
Vernici in Base al Residuo Secco
Le vernici sono divise in diverse categorie anche sulla base del loro residuo secco4:
- MS: (contenuto medio) contengono fino al 50% di diluenti organici, mentre il restante 50%
è costituito da elementi solidi. Sono vernici caratterizzate da un elevato grado di brillantezza
e trasparenza e rendono le superfici molto lucide. A causa della marcata fluidità necessitano
di essere applicate in 2 o 3 mani per ottenere una copertura ottimale e sono indicate per la
verniciatura parziale delle autovetture. A questa categoria appartengono prodotti molto po-
polari come Reoflex, Quickline e Brulex. L'applicazione e il metodo di essicazione non diffe-
riscono da quelli utilizzati per stendere e asciugare gli smalti acrilici: per ottenere un buon
risultato, infatti, sono necessari almeno due strati di colore e un'asciugatura completa. Le
condizioni migliori in cui stendere questo tipo di vernici sono una temperatura compresa tra i
4 Il residuo secco delle vernici è la componente che determina la resa finale del prodotto e il livello di copertura ottenuto
dopo la verniciatura. Si tratta dei residui solidi che compongono la miscela e che, al contrario di quelli volatili, non
evaporano al contatto con l'aria.
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Applicazione e Asciugatura delle Vernici MS
10°℃ e i 20°℃ ad un'umidità massima dell'80%. Il metodo di stesura più adatto prevede l'uso
dell'aerografo e l'asciugatura naturale permette di ottenere un risultato finale omogeneo.
Se, per motivi di tempo, si procede con un'asciugatura ad aria forzata a caldo appena dopo
l'applicazione del secondo strato, si rischia di rovinare l'effetto della vernice nel lungo pe-
riodo. Il calore, infatti, provoca la formazione di una pellicola superficiale che intrappola parte
dei solventi che non hanno fatto in tempo ad evaporare. Essi, raffreddandosi, formano un
residuo solido che si traduce nella formazione di microparticelle che sullo strato di vernice
sono invisibili e, almeno inizialmente, non vanno ad inficiare il carattere estetico del prodotto
verniciato. A lungo andare, però, il rivestimento così poroso diventa ruvido, perde lucentezza
e forma una patina superficiale opaca. È caldamente sconsigliato, quindi, procedere con
un'asciugatura a caldo quando lo strato di vernice è ancora fresco. È meglio attendere che
tutte le sostanze volatili siano evaporate per evitare difetti che compromettano la qualità della
verniciatura. Per fare in modo che ogni strato sia perfettamente asciutto, quindi, si devono
attendere indicativamente 10 minuti tra una mano di vernice e l'altra, possibilmente mante-
nendo la stanza ventilata. Se ciò non è possibile si allungano i tempi di asciugatura a 15-20
minuti (per ogni tipo di vernice utilizzata i tempi di asciugatura cambiano e sono indicati dal
produttore sull'etichetta);
Vernici HS: Caratteristiche e Tecnica di Stesura
- HS: (alto contenuto) la loro composizione è composta dal 60% di solidi. Queste vernici hanno
moltissimi vantaggi: sono molto economiche ed ecologiche, in quanto producono poche so-
stanze volatili. Si asciugano molto rapidamente e necessitano di una prima mano molto leg-
gera e di una seconda passata più piena. Questa tipologia di prodotti è molto diffusa, è adatta
ad essere stesa con l'aerografo e si presta bene a ricoprire le riparazioni secondarie della
carrozzeria. Alcuni marchi famosi sono Novol e Solid e la tecnica di stesura e asciugatura
differiscono dalle vernici MS. Essendo le HS molto più dense, infatti, si deve prestare la
massima attenzione allo spessore degli strati: la tecnica più efficace prevede la stesura uni-
forme di un primo strato sottile e una seconda passata più piena. Questa tecnica richiede
all'operatore che la esegue padronanza e manualità, in quanto è possibile incappare in errori
che compromettono la qualità del prodotto finito. La stesura di un primo strato troppo sottile
e secco e di un secondo troppo pieno e abbondante, ad esempio, provocano il difetto della
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