Documento di Università sulla demenza. Il Pdf, un documento di Psicologia, fornisce una panoramica completa sulla demenza, esplorando l'invecchiamento cerebrale, l'epidemiologia e le fasi della malattia, con un focus sul Mini Mental State Examination (MMSE) e le tecniche riabilitative.
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La demenza -> è una malattia neurodegenerativa dell'encefalo progressiva, che insorge in età avanzata, determinando un declino delle facoltà mentali di una persona.Con l'età, il cervello va incontro a una diminuzione di volume, alla perdita di neuroni, ad alterazioni biochimiche. Tali cambiamenti non si traducono sempre e necessariamente in un evidente declino dell'intelligenza -> questo si manifesta, invece, in caso di sindromi neurodegenerative.
DEMENZA: Deterioramento acquisito, globale, progressivo ed irreversibile delle facoltà intellettive:
Il paziente affetto da demenza ha una situazione molto complessa che richiede un intervento complesso, articolato e individualizzato con attività atte a recuperare, almeno inizialmente, il suo vissuto, al fine di ri-orientarlo.
Si parla di sindromi neurodegenerative riferendosi al decadimento evidente di alcune strutture nervose a causa della morte di un eccessivo numero di neuroni e alla conseguente riduzione di neurotrasmettitori responsabili della comunicazione fra le cellule nervose (es: acetilcolina, dopamina).
Fra queste sindromi vi sono le demenze.
Le demenze comportano un deterioramento globale e progressivo dell'intera attività psichica, con alterazioni di diverse funzioni sia cognitive (memoria, ragionamento, linguaggio, orientamento), sia comportamentali (insonnia, apatia, tendenza ad atteggiamenti ripetitivi, riduzione dell'appetito e della libido).
Le demenze rappresentano la prima causa di grave disabilità per i pazienti anziani.Invecchiamento cerebrale
Le funzioni cerebrali si deteriorano con l'età a causa di 2 principali meccanismi:
Meno importanza riveste la naturale riduzione di irrorazione sanguigna e di apporto di ossigeno e glucosio al tessuto nervoso dovuta all'aterosclerosi propria dell'età.
Arteriosclerosi -> indurimento delle pareti dei vasi
Aterosclerosi -> degenerazione delle pareti dei vasi sanguigni, per esempio dovuti alla formazione di un ateroma che si forma nelle pareti dei vasi (è un accumulo di colesterolo che porta all'occlusione del vaso)
Le funzioni coinvolte sono diverse: deficit può essere la principale componente cognitivo-comportamentale o a prevalente interessamento motorio.
I diversi deficit neurotrasmettoriali spiegano la variabilità dei quadri clinici e la diversa risposta ai farmaci.
In Italia:
5,3% degli uomini >65 anni 7,2% delle donne > 65 anni 18 milioni nel mondo che potrebbero divenire 34 milioni entro il 2025.Classificazione:
Degenerative primarie: Secondarie a: Pseudodemenze:
Morbo di Alzheimer Turbe vascolari (10-20%) 50-60% legate a depressione e psicosi Demenza a corpi di Lewy Infezioni (AIDS, Encefaliti, Sifilide) Morbo di Pick Parkinson Post traumatiche Parkinsonismi atipici Post anossiche Turbe endocrine (ipertiroidismo) Tossiche (alcol) e da farmaci (antidepressivi)
Le demenze primarie -> (Morbo di Alzheimer) hanno un'origine multifattoriale, ma la predisposizione genetica è importante. Sono causate da lesioni degenerative a carico di numerosi neuroni presenti in diverse aree cerebrali, principalmente i neurotrasmettitori.
Le demenze secondarie-> derivano spesso da altre patologie, di tipo sia infettivo sia vascolare, o altre patologie neurodegenerative come il Morbo di Parkinson; quindi possono essere prevenute attraverso comportamenti appropriati o uso di farmaci specifici.Le Pseudodemenze:
In base al decorso, le demenze possono essere classificate in:
Per diagnosticare correttamente una demenza, occorre seguire un preciso iter, che prevede:
Test cognitivo volto a valutare la presenza o meno di deficit cognitivi, e se la diagnosi è positiva valuta la gravità; test basato su semplici domande strutturate e sulla richiesta di eseguire ordini, scrivere una frase, fare un disegno che permette di stabilire le capacità cognitive del paziente. Viene assegnato un punteggio che varia fra 0 e 30. Vengono valutati:
Un punteggio compreso fra 24 e 30 indica un livello di cognitivo normale.
La demenza è: lieve da 18 a 24, moderata da 10 a 18, severa per punteggi minori di 10.
Un punteggio compreso tra 23 e 26 indica borderline.
Un'altra considerazione che si deve fare, quando si esegue questo test, è il livello di educazione dei soggetti, in quanto, per individui altamente istruiti, le domande potrebbero risultare troppo facili, viceversa, per individui poco istruiti (es. diplomati o laureati), le domande potrebbero essere molto complicate (es. Licenza delle elementari).MINI MENTAL STATE EXAMINATION (MMSE)
Nome e cognome Età Data dell'esame 1 1 Valutazione Sesso M/F Punteggio Totale
1. In quale anno, stagione, mese, giorno del mese, giorno, siamo? (Punteggio massimo 5) 2. Dove siamo? Stato, regione, città, ospedale, piano. (Punteggio massimo 5)
3. Dire il nome di 3 oggetti: casa, pane, gatto (1 sec. ciascuno). Ripeterli fino a 6 volte. (Punteggio massimo 3)
4. Contare all'indietro per 7 (cessare dopo 5 risposte). Oppure fare dire "VERBO" al contrario (Punteggio massimo 5)
5. Chiedere il nome dei 3 oggetti nominati in precedenza (Punteggio massimo 3).
6a. Dire il nome dell'oggetto x e dell'oggetto y (penna e orologio) (Punteggio massimo 2) 6b. Ripetere la frase "non se, e o ma" (Punteggio massimo 1) 6c. Eseguire "Prendi un foglio con la mano destra, piegalo a metà, e buttalo in terra" (Punteggio massimo 3) 6d. Leggere ed eseguire l'ordine "CHIUDI GLI OCCHI" (Punteggio massimo 1) 6e. Scrivere una frase (Punteggio massimo 1) 6f. Copiare un disegno (Punteggio massimo 1) PUNTEGGIO TOTALE .... /30
Le indagini strumentali mirate -> quali la TAC e la RMN, utili per l'individuazione delle lesioni vascolari/cerebrali.
La progressione della malattia può essere suddivisa in fasi:
In questa fase il soggetto dipende dagli altri. L'evoluzione della patologia si conclude con la morte.
Al fine di limitare le conseguenze e di rallentare la progressione della malattia, è possibile ricorrere a interventi riabilitativi che permettono di mantenere l'autonomia.
Le tecniche riabilitative sono: