Slide dall'Università degli Studi di Verona su Tecnologie Applicate Alla Didattica Speciale per la Scuola Primaria: Elementi Introduttivi. Il Pdf, pensato per studenti universitari di Tecnologia, esplora il vocabolario delle TIC, i principi del Multimedia Learning e l'applicazione delle TIC per la disabilità.
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TECNOLOGIE APPLICATE ALLA DIDATTICA SPECIALE PER LA SCUOLA PRIMARIA: ELEMENTI INTRODUTTIVI Introduzione al Modulo Bruno Ronsivalle51 Università degli Studi di Verona Dipartimento di Scienze Umane
"Al termine del modulo le/i partecipanti saranno in grado di descrivere modelli e linee guida per l'applicazione delle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) nell'ambito dell'educazione e delle attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola primaria" 0 C ·1380 051 Università degli Studi di Verona Dipartimento di Scienze Umane
Alla fine del corso i partecipanti dovranno essere in grado di ...
Lezione 1 TIC: vocabolario, definizioni e implementazioni Lezione 2 Multimedia Learning: principi teorici e operativi Lezione 5 Come si sviluppa un prodotto multimediale per la didattica Lezione 4 TIC, disabilità e attività di sostegno didattico Lezione 3 Digital Learning e applicazione delle TIC nell'educazione51
472 O 105 2152 REV A 00-00288
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Esercitazioni in aula (gruppi di lavoro) Esercitazioni individuali Questionario online 5.5 10 551
Gaetano Bruno Ronsivalle - Simona Carta - Marisa Orlando Guida all'Education Technology Informatica e multimedialità per educatori e professionisti della formazione Seconda edizione APOCO education MAGGIOLI EDITORE Ronsivalle, Carta, Orlando Guida all'Education Technology Informatica e multimedialità per educatori e professionisti della formazione Seconda Edizione (2021)51
CAPITOLO 1 L'informatica nell'era di Matrix di Gaetano Bruno Ronsivalle Abstract Il capitolo costituisce un'introduzione ai concetti fondamentali dell'in- formatic ("informazione", "bit") attraverso una breve analisi della dimensione tecnologica del processo di elaborazione delle informa- zioni, con un doppio focus relativo alla distinzione tra "analogico" e "digitale" e ai principi universali di "usabilità" e "accessibilità" delle tec- nologie informatiche. Obiettivi didattici Alla fine del capitolo saral in grado di:
DET Orita af érusitio Technology radio, elettrico o luminoso che rappresenta una porzione di realtà (un fatto, un oggetto, la proprietà di un oggetto, un evento, il colore del miei capelli, la forma del mio viso, Il sapore del tortellini, eco,). in altri termini, l'informazione sta dentro quella miriade di Impulsi fisici attraverso cui il mondo cerca di mccontarci le cose nel linguaggio della natura. Tocca a nol umani, quindi, escogitare qualcosa al fine di tradurre i diversi segnali per distilaro i signifi- cato di questa complessa narrazione. Come fare? Analogico e digitale Seniza complicarci troppo l'esistenza, chiediamo aiuto alla scienza. Essa ci offre due possibili altemative: tale codifica può essere in forma "analogi- ca', se la traduzione avviene attraverso ulteriori segnali fisici che mimano il segnalo di partenza; "digitale", so deriva de una conversione del contenuto fisico del segnale in un Insieme strutturato di simboli Puoi farmi un esempio? I funcionamento det diversi termometri clinici: quale migliore esempio por comprendere meglio le differenze tra codifica analogica e digitale dele in- formazioni? Termometro "digitale" a termometro "analogico" CAPITOLO 1 Il termometro a mercurio (per intenderot, quello tradizionale) adotta una modalità "analogica" di conversione del segnale, in quanto ci informa, at- traverso Il livello di dilatazione termica del merourio, che abbiamo la febbre e dobbiamo rimanere sotto le coperte. DI contro, Il termometro "digitale" consente di visualizzare la temperatura corporea mediante un display in cul è riportata in traduzione in termini simbolici (i valori di una scala di misura) del fenomeno fisico in esame. La particella elementare L'informatico si occupa prevalentemente dela manipolazione di informa- zioni codificate in forme bineria. Le sua realtà e, di fatto, una realtà compo- sta da un numero considerevolo di entità digital, in tal senso, noi cercare di raggiungere il massimo livello di precisione nel proprio lavoro, ogli si è dotato di un modelio piuttosto meticoloso di misurazione della quantità di Informazione. 011001011 1 1000010 3 100 010111000 01010030Z 10010 5 151
Componente software BIDS si identifica con SO Programmi si dividono in Αpp composti da Dati e i documenti Algoritmi Malware e antivirus vale a dire descritti attraverso Linguaggio di programmazione Sequenze logiche di istruzioni Linguaggio macchina includono basato su por interpretare e/o tradurre Regole definito anche Codice binario Procedure di calcolo Linguaggio "di basso livello" Linguaggio "di alto livello" si caratterizzano per alcuni esempi sono Visual C++ Assenza di ambiguità BASIC JavaScript Numero finito di operazioni Lisp Visual Basic Effettiva computabilità PASCAL si trasformano in USB Segnali dal mondo esterno DVD si trasformano in Cdrom riceve Informazioni digitali Hard disk elabora CPU Include rappresentano RAM Dati Stampanti ROM Generatori di suoni Schede periferiche ad esempio Scanner 2. Scheda madre Microfono 3. Modulo di memoria secondaria Touchscreen ad esempio Tavoletta grafica Tastiera Mouse legge e/o registra ad esempio ricevono si articola in 4.Periferiche di output 1. Periferiche di input Architettura hardware Monitor definito anche51
Marisa Orlando - Simona Carta - Gaetano Bruno Ronsivalle SLIDEsign Come progettare e realizzare presentazioni efficaci WeMole Orlando, Carta, Ronsivalle SLIDEsign Come progettare e realizzare presentazioni efficaci Prima Edizione (2022)51
CAPITOLO 2 IL MULTIMEDIA LEARNING 21 Il processo di apprendimento multimdale 2.3 Contiquita spaziale 25 Coerenza 2.7 Ridondanza 2.9 Prerequisiti 22 Multimedialità 2.4 Contiquità temporale 2.6 Modalità 2.8 Segmentazione Introduzione Una presentazione multimediale può essere considerata efficace quando permette di raggiungere l'obiettivo per cui è stata concepita e realizzata. Quasi sempre tale obiettivo consiste nel trasmettere informazioni (nuove) a qualcuno, sperando che sia in grado di intercettare, comprenderle e ricordarle per molto tempo Nel caso di un intervento formativo, ad esempio, l'efficacia è direttamente proporzionale al'apprendimento, ossia alla quantità di informazioni effettivamente acquisite dai destinatari Ma cosa vuol dire che un'informazione è stata "effettivamente acquisita" ?. Un'informazione entra a far parte del bagaglio di conoscenze quando un individuo · acquisisce tale informazione tramite i suoi canal percettivi; · èin grado di elaborarta; · memorizza l'informazione stessa, attraverso un "agglomamento" del proprio sistema di conoscenze pregresso In tal senso, se struttata correttamente, la multimedialità può facilitare e promuovere questi passaggi. In che modo? Robert E. Mayer Individua una serie di Principi che rappresentano dele vere e proprie regole di progettazione e descrivono limpatto che la multimedialità può avere sul processo di apprendimento. Per applicare I principi di Mayer, pero, non basta conoscersi, Bisogna Innanzitutto comprendere Il funzionamento del Processo di apprendimento multimediale (o Multimedia Leaming), ovvero cosa succede nel nostro cervelo ogni volta che slamno "espost" a un messaggio multimediale, come quello veicolato attraverso le slide di una presentazione in PowerPoint. 21