Ematuria: diagnosi differenziale, cause renali e urologiche

Documento di Università sull'ematuria: diagnosi differenziale e cause cliniche. Il Pdf analizza un caso clinico di ematuria, esplorando le possibili cause renali, urologiche ed extra-renali, con un focus sulla glomerulonefrite a IgA e la porpora di Henoch-Schönlein.

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De Leo/Berta 8. MEDICINA INTERNA I 13/03/2024
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Per una maggior completezza la sbobina è stata integrata con quella dello scorso anno e con le slides.
EMATURIA
Un uomo di 30 aa che ha sempre goduto di buona salute si presenta dal medico di base. 5 giorni
prima ha avuto un episodio simil influenzale con mal di gola e raffreddore, superato con
l’assunzione di paracetamolo. Ora si rivolge al medico curante perché preoccupato: da 2 giorni ha
notato che le sue urine hanno assunto un colore rosso/marroncino.
A causa dell'aspetto delle urine del paziente si tratta presumibilmente di un caso di ematuria, in
particolare una macroematuria poichè visibile ad occhio nudo (sarà comunque necessario un
accertamento diagnostico con eventuale presenza di globuli rossi nel sedimento urinario).
Riflettiamo ora sulla classificazione delle cause di ematuria
andandole a distinguere in tre grandi categorie:
Cause nefrologiche/renali
Cause urologiche
Cause “extra” non renali e non urologiche, in cui il
rene non è coinvolto ma fa solo “da spettatore”.
CAUSE NON RENALI e NON UROLOGICHE:
Quali potrebbero essere le domande da porre ad un paziente con ematuria per esplorare le cause
non renali e non urologiche:
Quali farmaci assume? Oltre a chiedere se utilizza anticoagulanti e antiaggreganti
ricordiamoci sempre che esistono alcuni farmaci/sostanze assunti per os che possono
modificare il colore delle urine, come il rabarbaro o frutti di bosco.
Ha fatto esercizio fisico o uno sforzo fisico molto intenso? È un atleta? L’esercizio fisico
intenso può dare ematuria, in genere transitoria. Più frequente nei giovani.
Ha subito dei traumi? È affetto da favismo o da condizioni che possono causare emolisi
muscolare? È molto comune, infatti, confondere l’ematuria con la mioglobinuria (presenza di
mioglobina nelle urine) o emoglobinuria. Sono l'Hb o la mioglobina nelle urine a determinarne
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la colorazione. Certe volte sulla base del solo colore non è ovvia la distinzione con una
macroematuria.
Ha notato sanguinamenti in altre sedi (epistassi, gengivorraggia, melena, emottisi);
Ha una storia personale o famigliare di diatesi emorragica?
Il paziente risposta negativa a tutte le domande: non assume farmaci ad eccezione del
paracetamolo per una parainfluenza, non ha fatto sforzi fisici abnormi, conduce una vita sedentaria,
non ha una storia personale o familiare di diatesi emorragica e non ci sono altri segni apparenti di
sanguinamento, non ha subito traumi e non è affetto da una qualsiasi patologia che possa far pensare
ad un’emoglobinuria.
CAUSE UROLOGICHE:
Anche in questo caso ci sono una serie di domande generali da fare al paziente relative alla minzione
e all’aspetto delle urine che potrebbero indirizzare verso una causa di tipo urologico:
Timing: l’ematuria si verifica durante tutto il corso della minzione o è localizzata in una
fase specifica? In quest’ultimo caso ci orienteremmo verso una causa urologica bassa, ad
esempio legata all’uretra posteriore (prostatica). Se l’ematuria si manifesta all’inizio della
minzione, la causa sarà più probabilmente a livello dell’uretra anteriore.
La presenza di coaguli nelle urine: depone fortemente per una causa urologica delle vie
urinarie basse. È pdifficile arrivare ad una risposta con la sola domanda ad un paziente
ambulatoriale, mentre è più semplice rispondere se il paziente è ricoverato percnella sacca
del catetere si vedono palesemente i coaguli. Per aiutarci possiamo richiedere una raccolta
delle urine.
Queste due domande sono fondamentali per valutare la presenza di disturbi urologici.
In questo caso il paziente riferisce: sangue durante tutta la minzione e assenza di coaguli, che mi
“escludono” la presenza di disfunzioni urinarie.

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Anteprima

MEDICINA INTERNA I

13/03/2024
Per una maggior completezza la sbobina è stata integrata con quella dello scorso anno e con le slides.

EMATURIA

MEDICO DI BASE

  • Uomo 30 anni.
  • Sempre in buona salute
  • 5 giorni prima: sindrome
    influenzale trattata con
    paracetamolo
  • Da 2 giorni: improvvisa
    comparsa di urine scure
    colore marrone
    drug

Un uomo di 30 aa che ha sempre goduto di buona salute si presenta dal medico di base. 5 giorni
prima ha avuto un episodio simil influenzale con mal di gola e raffreddore, superato con
l'assunzione di paracetamolo. Ora si rivolge al medico curante perché preoccupato: da 2 giorni ha
notato che le sue urine hanno assunto un colore rosso/marroncino.

A causa dell'aspetto delle urine del paziente si tratta presumibilmente di un caso di ematuria, in
particolare una macroematuria poichè visibile ad occhio nudo (sarà comunque necessario un
accertamento diagnostico con eventuale presenza di globuli rossi nel sedimento urinario).

Riflettiamo ora sulla classificazione delle cause di ematuria
andandole a distinguere in tre grandi categorie:

  • Cause nefrologiche/renali
  • Cause urologiche
  • Cause "extra" non renali e non urologiche, in cui il
    rene non è coinvolto ma fa solo "da spettatore".

EMATURIA

Extra
Farmaci, Esercizio
strenuo, Diatesi
emorragica

Urologiche
Ematuria
Infettive (cistite, prostatite)
Traumatiche (CV, calcoli)
Neoplastiche (K vescica)

Renali
GN, NIA, ereditarie
(policistico), traumatiche,
K renale, necrosi papilla

CAUSE NON RENALI e NON UROLOGICHE:

Quali potrebbero essere le domande da porre ad un paziente con ematuria per esplorare le cause
non renali e non urologiche:

  • Quali farmaci assume? Oltre a chiedere se utilizza anticoagulanti e antiaggreganti
    ricordiamoci sempre che esistono alcuni farmaci/sostanze assunti per os che possono
    modificare il colore delle urine, come il rabarbaro o frutti di bosco.
  • Ha fatto esercizio fisico o uno sforzo fisico molto intenso? È un atleta? L'esercizio fisico
    intenso può dare ematuria, in genere transitoria. Più frequente nei giovani.
  • Ha subito dei traumi? È affetto da favismo o da condizioni che possono causare emolisi
    muscolare? È molto comune, infatti, confondere l'ematuria con la mioglobinuria (presenza di
    mioglobina nelle urine) o emoglobinuria. Sono l'Hb o la mioglobina nelle urine a determinarne
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    la colorazione. Certe volte sulla base del solo colore non è ovvia la distinzione con una
    macroematuria.
  • Ha notato sanguinamenti in altre sedi (epistassi, gengivorraggia, melena, emottisi);
  • Ha una storia personale o famigliare di diatesi emorragica?

ESEMPI DI DOMANDE DA RIVOLGERE AL PAZIENTE PER
ESPLORARE CAUSE NON RENALI E NON-UROLOGICHE ?

(in
giallo la domanda, in bianco la sua rilevanza, in rosso la risposta del nostro
paziente)

Causes of heme-negative red urine

Medications
Quali farmaci assume?
Doxor.ban
Chercqane
Sostanze che colorano le urine (rabarbaro,
Anticoagulanti, antiaggreganti
Non assume farmaci, solo paracetamolo
Deferoxamine
Ibuprofen
Iron sorbitol
Nitrofuranton
Phenaroovidne
Wherephthalen
Rfamon
Ha fatto esercizio fisico molto intenso pr
urine marroni? E' un atleta?
Esercizio fisico strenuo può causare ematuria.
No vita sedentaria
Ha perso sangue in altre sedi (epistassi, gengivorragia,
melena, emottisi .. ), storia personale o familiare di diatesi
emorragica?
Ematuria può essere manifestazione di una diatesi emorragica
No
Ha subito dei traumi? E' affetto da favismo ??
Se non reale ematuria, ma Mburia, Hburia
No

Il paziente da risposta negativa a tutte le domande: non assume farmaci ad eccezione del
paracetamolo per una parainfluenza, non ha fatto sforzi fisici abnormi, conduce una vita sedentaria,
non ha una storia personale o familiare di diatesi emorragica e non ci sono altri segni apparenti di
sanguinamento, non ha subito traumi e non è affetto da una qualsiasi patologia che possa far pensare
ad un'emoglobinuria.

CAUSE UROLOGICHE:

Anche in questo caso ci sono una serie di domande generali da fare al paziente relative alla minzione
e all'aspetto delle urine che potrebbero indirizzare verso una causa di tipo urologico:

  • Timing: l'ematuria si verifica durante tutto il corso della minzione o è localizzata in una
    fase specifica? In quest'ultimo caso ci orienteremmo verso una causa urologica bassa, ad
    esempio legata all'uretra posteriore (prostatica). Se l'ematuria si manifesta all'inizio della
    minzione, la causa sarà più probabilmente a livello dell'uretra anteriore.
  • La presenza di coaguli nelle urine: depone fortemente per una causa urologica delle vie
    urinarie basse. È più difficile arrivare ad una risposta con la sola domanda ad un paziente
    ambulatoriale, mentre è più semplice rispondere se il paziente è ricoverato perché nella sacca
    del catetere si vedono palesemente i coaguli. Per aiutarci possiamo richiedere una raccolta
    delle urine.

Queste due domande sono fondamentali per valutare la presenza di disturbi urologici.

In questo caso il paziente riferisce: sangue durante tutta la minzione e assenza di coaguli, che mi
"escludono" la presenza di disfunzioni urinarie.
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Altre domande che potremmo fare al paziente:

  • Se è sintomatico o non sintomatico: disuria? dolore lombare? In genere espressione di uno
    stato infiammatorio o infettivo delle vie urinarie; è importante sempre porre domande dirette
    riguardo ad ulteriori sintomi ("le capita/le è capitato di provare dolore o fastidio durante la
    minzione?") poiché spesso possono passare in secondo piano in quanto il paziente si
    preoccupa di più dei segni per cui si sta facendo vedere (es. ematuria).
  • Traumi in sede uretrale? Tipico da posizionamento di CV o altre procedure urologiche.
  • Presenza di dolore con andamento colico? Storia personale di calcolosi?
  • Presenza di sintomi irritativi quali stranguria, disuria, pollachiuria e nicturia, dolore
    perineale, lombare o sovrapubico che ci fanno deporre per cause infettive come infezioni
    delle vie urinarie e cistiti. In questo caso trattandosi di un paziente di sesso M la cistite è poco
    probabile, mentre potrebbe essere più probabile una prostatite.
  • Indagare fattori di rischio per neoplasie (es. vescica o prostata): "E' fumatore? Qual è la sua
    professione?". Valutare inoltre la presenza di sintomi costituzionali quindi febbricola, calo
    ponderale, anoressia e astenia.
  • Nel caso di un paziente ospedalizzato la prima domanda da fare è chiedere se è stato
    posizionato da poco il catetere vescicale: in genere si tratta di un'ematuria transitoria che
    sparisce dopo qualche lavaggio.

Il paziente non ha subito traumi, non ha sintomi irritativi e le cause infettive sono altrettanto improbabili
perché. Ha un'età compatibile con l'eventuale presenza di calcoli, ma non ha una storia di calcolosi
renale e non ha avuto dolore lombare colico, anche se riferisce una lieve dolenzia lombare.

Ricapitolando, le cause urologiche possono essere raggruppate in 3 grandi categorie:

  1. Neoplastiche:
    Chiederemo al paziente se ha sintomi costituzionali, quindi febbricola, calo ponderale e
    astenia. Inoltre, gli faremo domande su eventuali fattori di rischio come l'attività
    professionale e il fumo.
    Improbabile per il nostro paziente che non è fumatore, è un impiegato di banca (assenza di
    rischio professionale) e non ha sintomi sistemici tipici di una malattia neoplastica;
  2. Infettive: in un uomo di 30 anni è insolito, le infezioni delle vie urinarie sia basse sia alte sono
    più tipiche del sesso femminile e l'uomo è colpito in genere da bambino se ha una qualche
    malformazione o da anziano quando ha un'ipertrofia prostatica.
    Il paziente è un uomo, giovane e non presenta sintomi che possano farci pensare a una causa
    infettiva (disuria, sintomi di tipo irritativo quali pollachiuria, nicturia e minzione imperiosa o, se
    pensiamo ad un'infezione delle alte vie urinarie o ad una prostatite, febbre alta e dolore
    perineale);
  3. Traumatiche, comprendono:
    • Calcolosi = di solito si manifesta con una sintomatologia più florida (con colica renale),
      ma può anche esserci solo della sabbia e una lesione dell'urotelio senza dolore colico.
    • Catetere vescicale = nel paziente ospedalizzato la causa più frequente in assoluto di
      macroematuria è il posizionamento di catetere vescicale o il tentativo di strapparselo via
      da parte del paziente stesso. Spesso si risolve rapidamente con lavaggi, ed è un'ematuria
      transitoria.

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Escludiamo anche le cause urologiche.

CAUSE RENALI

Possibili domande:

  • Ha notato edemi ?: La presenza di edemi viene generalmente valutata durante l'esame
    obiettivo piuttosto che durante una anamnesi. Alcune volte però prima di visitare il paziente
    potremmo chiedere se gli si gonfiano le gambe, la zona intorno agli occhi o se ha notato un
    aspetto più "paffuto" del solito;
  • Soprattutto se si tratta di un paziente iperteso chiedere se negli ultimi giorni ha notato valori
    di pressione più alti del solito o se non riesce a controllarla con i farmaci che abitudinalmente
    assume. Andremo poi con l'EO a misurare i valori pressori;
  • Ha notato una riduzione della diuresi? La presenza di oliguria avvalorerebbe l'ipotesi di
    una glomerulonefrite. Ricordarsi che di solito i pazienti riferiscono spontaneamente una
    anuria, mentre l'oliguria potrebbe passare inosservata, è quindi sempre meglio indagare.
  • Ci sono state patologie ereditarie, in cui il rene è coinvolto, nella sua famiglia? Alcune forme
    ereditarie di GN come la sindrome di Alport possono manifestarsi anche con ematuria. Non
    sempre sono riferite spontaneamente dal paziente quindi è importante chiedere.
    Avendo il paziente in questione 30 anni è raro che non abbia già diagnosi di una malattia
    genetica, ma bisogna sempre sospettarla.
  • Ha una storia personale o familiare di rene policistico?
  • Ha avuto infezioni recenti? Quanto tempo fa? Nel caso, che farmaci ha preso per trattarla?
    Un pregresso evento infettivo delle alte vie aeree ci fa pensare a una GN acuta post
    streptococcica (post-infettiva) o a una GN a IgA;
  • Ha avuto febbre o rash cutaneo? Consideriamo questi sintomi nell'ottica di una nefrite
    interstiziale allergica, anche se questa si manifesta più frequentemente con microematuria,
    piuttosto che macroematuria. Si tratta di una patologia difficile da diagnosticare perché
    presenterebbe potenzialmente moltissimi sintomi e segni (come appunto rash, febbre,
    eosinofili alti in circolo, presenza di eosinofili nel sedimento, associazione con l'assunzione di
    un farmaco e molti altri ... ) ma nella realtà dei fatti spesso è paucisintomatica o addirittura
    asintomatica;
  • Traumatismo in sede lombare;
  • Ha una storia di diabete mellito, anemia falciforme o ha fatto uso di FANS? In relazione a
    una possibile necrosi della papilla, causa meno frequente di ematuria.

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