Slide da Hub Scuola sulla crisi della Repubblica Romana. Il Pdf, utile per la scuola superiore, esplora le cause socio-economiche e i tentativi di riforma del II-I secolo a.C., con un focus sulla rovina dei contadini e l'espansione dei latifondi.
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La crisi della Repubblica II-I secolo a.C.
Gallia cisalpina Territori romani Regni clienti e Stati sotto il controllo romano Iberi Veneti Narbona Liguri Marsiglia Illiri MAR NERO Lusitani Spagna Citeriore Ponto e Bitinia REGNO DEI PARTI Pidna Cappadocia Epiro Tessaglia Cinocefale Etolia Magnesia Corinto· · Atene Leucopetra Mauritania Numidia Cartagine Tiro REGNO DEI SELEUCIDI MAR MEDITERRANEO
Roma Macedonia Spagna Ulteriore · Sagunto Pergamo · Nuova Cartagine Aquileia CeltiberiL'espansione dei domini romani porta dei vantaggi soprattutto per l'aristocrazia, che mantiene il monopolio delle cariche pubbliche e accumula grandi latifondi, e per i cavalieri (ceto equestre), incaricati, per esempio, di incassare i tributi, che diventano sempre più ricchi.
I contadini italici hanno combattuto nell'esercito romano ma, una volta tornati a casa, trovano i campi in rovina. Inoltre, non riescono a vendere i propri prodotti, perchè quelli che provengono dalle province costano meno. I contadini si indebitano per comprare nuove sementi dai nobili e si offrono di lavorare per essi come braccianti per sdebitarsi, ma l'aristocrazia preferisce sfruttare gli schiavi.
La necessità economica costringe i piccoli proprietari terrieri a vendere i propri terreni ai latifondisti, e a trasferirsi in città impoveriti. crisi dei contadini si trasferiscono in città urbanesimo vendita delle terre ai nobili creazione di grandi latifondi
Tentativi di riforma e nuovi protagonisti
L'aumento della disoccupazione e le tensioni tra i diversi ceti aprono la questione della necessità di riforme sociali: se ne fanno portatori Tiberio e Caio Gracco, di famiglia nobile ma sensibili ai problemi delle classi più basse. I due fratelli sono inoltre convinti che l'impoverimento dei contadini indebolisca l'esercito, che arruola i soldati in base al censo, e minacci la stabilità dello Stato nel suo complesso. T. ET . C . SEMPRON
Nel 133 a.C. Tiberio, eletto tribuno delle plebe, presenta una proposta di legge per la redistribuzione delle terre pubbliche ai contadini più poveri, col fine di riconvertire i proletari in piccoli proprietari terrieri e ridurre i latifondi. La legge viene approvata, nonostante l'opposizione degli aristocratici, ma la sua attuazione viene fortemente ostacolata e Tiberio viene ucciso durante una sommossa. TIB GRACCVS 133 a.C. legge agraria di Tiberio Gracco
Dieci anni dopo Gaio Gracco, cercando l'alleanza del ceto equestre, ripropone le riforme del fratello e ne aggiunge di nuove, come:
Benché fermati dal Senato, i tentativi di riforma dei Gracchi mettono in evidenza la presenza di due schieramenti opposti:
Prima di partire per queste campagne militari, Gaio Mario riforma l'esercito:
arruolamento volontario terre ai veterani introduzione di una paga fissa riforma dell'esercito (107 a.C.) ammessi anche i non possidenti truppe sempre più fedeli ai "signori della guerra"
Gli Italici premono per ottenere la cittadinanza romana, poiché da tempo ormai combattevano nelle legioni romane, ma dopo il tentativo di Gaio Gracco, anche quello di Marco Livio Druso del 91 a.C. viene fermato dal Senato. Esasperati, i socii (cioè gli alleati italici) si ribellano e muovono guerra a Roma: dopo tre anni di scontri, nell'89 a.C. viene concessa la cittadinanza romana a tutti coloro che vivevano al di sotto del Rubicone in cambio della resa. 91-89 a.C. Guerra sociale
Perché era così importante avere la cittadinanza romana? Essa garantiva:
Durante gli scontri emerge un altro ufficiale, Lucio Cornelio Silla, un ottimate che nell'88 a.C. si appresta a partire per contrastare Mitridate, il re del Ponto, che voleva espandersi nei territori posti sotto l'influenza romana. Province romane Territori sotto l'infleunza romana Regno di Mitridate VI MAR NERO Tracia Ponto Armenia Bisanzio . Bitinia Macedonia ·Dardano Galazia Epiro Pergamo MAR ÈGEO Asia · Atene Acaia Antiochia Rodi MAR IONIO Cipro REGNO DEI PARTI Creta 5
Le pressioni dei popolari per affidare il comando della spedizione contro Mitridate a Mario, invece che a Silla, danno origine a una vera e propria guerra civile tra i due. Silla marcia con l'esercito verso Roma, costringendo Mario alla fuga, poi si dedica a sconfiggere Mitridate (85 a.c.). Nel frattempo i sostenitori di Mario perseguitano gli avversari: quando Silla torna in Italia ci sono violentissimi scontri tra il suo esercito, che alla fine prevale, e i popolari. 83-82 a.C. Guerra civile tra Mario e Silla popolari ottimati
Nell'82 a.C. Silla si fa nominare dittatore a tempo indeterminato: comincia un periodo di "terrore". LISTE DI PROSCRIZIONE Dopo aver distribuito ai suoi veterani parte delle terre ottenute, Silla, contento di aver sconfitto i popolari, nel 79 a.C. si ritira a vita privata.
Questo periodo di scontri si concluse nel 73 a.C., quando una folla di 150.000 persone, formata da schiavi ribelli e contadini poveri, tenta di fuggire dall'Italia, capitanata da Spartaco, uno schiavo fuggito da una scuola per gladiatori. La rivolta viene bloccata dal console Marco Licinio Crasso (i superstiti furono crocifissi lungo la via Appia).