Codici comunicativi dell'educazione linguistica per bisogni educativi speciali

Slide da Università su Codici Comunicativi Dell'educazione Linguistica. Il Pdf esplora i codici comunicativi nell'educazione linguistica per alunni con Bisogni Educativi Speciali, discutendo il ruolo degli UST/USR e l'importanza dell'osservazione per la progettazione educativa, con riferimento al DLGS 66.2017.

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34 pagine

CODICI COMUNICATIVI
DELL’EDUCAZIONE
LINGUISTICA
Laboratorio di didattica speciale
Educazione Linguistica per alunni con
Bisogni Educativi Speciali
Prof.ssa Michela Lupia
Gli UST/USR e la governance
territoriale dei processi inclusivi
Attribuzione delle risorse:
definizione degli organici di
sostegno (organico di
diritto/organico in deroga)
Il GLIP/GIT: supporto e
coordinamento delle istituzioni
scolastiche, accordi di programma,
criteri di attribuzione delle risorse
Gruppi di lavoro: orientamento e
progetto di vita, nuovo modello
PEI, rinnovamento degli Accordi di
Programma

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Anteprima

Educazione Linguistica per Alunni con Bisogni Educativi Speciali

Laboratorio di didattica speciale Educazione Linguistica per alunni con Bisogni Educativi Speciali CODICI COMUNICATIVI DELL'EDUCAZIONE LINGUISTICA Prof.ssa Michela Lupia

Governance Territoriale e Processi Inclusivi

UST/USR e la Governance Territoriale

Gli UST/USR e la governance territoriale dei processi inclusivi

Attribuzione delle Risorse

Attribuzione delle risorse: definizione degli organici di sostegno (organico di diritto/organico in deroga)

Il GLIP/GIT

Il GLIP/GIT: supporto e coordinamento delle istituzioni scolastiche, accordi di programma, criteri di attribuzione delle risorse

Gruppi di Lavoro

Gruppi di lavoro: orientamento e progetto di vita, nuovo modello PEI, rinnovamento degli Accordi di Programma

Terminologia Chiave

Le parole ...

  • Handicap
  • Disabilità
  • Bisogni Educativi Speciali
  • Inserimento
  • Integrazione
  • Inclusione

Articolo 3 Legge 104/92

Art. 3 L. 104/92 . IO PORTATORE DI HANDICAP ?!? ... MA CHE CAVOLO DICI ?!? . NON VEDI CHE È UN PAPPAGALLO? 97 E' persona "handicappata" colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (COMMA 1) Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici (COMMA 3)

Disabilità e Classificazione

Definizione di Disabilità

Disabilità "Difficoltà di funzionamento (fisico/psichico/sensoriale)"

Disabile o Diversamente Abile?

Disabile o diversamente abile? ONU, "Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità" (New York, 25 agosto 2006, ratificata dallo Stato Italiano)

Il Nuovo Modello di Classificazione ICF

Il nuovo modello di classificazione (ICF) dell'OMS amplia la prospettiva: la difficoltà non riguardano solo la persona ma anche l'ambiente e il contesto

Bisogni Educativi Speciali (BES)

Macrocategoria Pedagogica

I Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) macrocategoria pedagogica (umbrella term) che nel sistema scolastico britannico e statunitense si riferisce a tutte le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni (disabilità mentale, fisica, sensoriale, deficit clinicamente significativi nell'ambito degli apprendimenti scolastici, problematicità legate alla sfera psicologica, comportamentale, relazionale, di contesto socio-culturale ... ) 1-21 "INDICATIONS OF POSSIBLE LEARNING DISABILITY. HAS A SLOW RECALL OF FACTS. MAKES SPELLING ERRORS .. HAS AN UNSTABLE PENCIL GRIP ... " SCHULZ

Dario Ianes e il Concetto di BES

Dario Ianes, Centro Studi Erickson: divulgazione in Italia del concetto di Bisogno Educativo Speciale come concetto pedagogico

Modello Bio-Psico-Sociale ICF

Modello bio-psico-sociale ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute) dell'OMS: modello globale e sistemico di salute come equilibrio fra componenti diverse

  • Condizioni fisiche (disturbo o malattia)
  • Funzioni corporee
  • Strutture corporee
  • Attività personali
  • Partecipazione sociale
  • Fattori contestuali
  • Fattori ambientali
  • Fattori personali

Dai Bisogni Educativi Normali a Quelli Speciali

Dai bisogni educativi "normali" a quelli speciali (Ianes) Se non si realizza un'interdipendenza positiva fra questi fattori, il funzionamento diventa problematico determinando per l'alunno un danno, un ostacolo o uno stigma sociale. I bisogni educativi da "normali" diventano Speciali, ossia hanno bisogno di risposte diverse e più adeguate, personalizzate.

I BES nella Direttiva Ministeriale del 27.12.2012

I BES nella Direttiva Ministeriale del 27.12.2012 "Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta"

Area dello Svantaggio Scolastico

Area dello svantaggio scolastico:

  1. Disabilità (L. 104/92)
  2. Disturbi Specifici di Apprendimento (L. 170/2010)
  3. Disturbi Specifici dell'età evolutiva
  4. Svantaggio socio-economico
  5. Svantaggio linguistico-culturale School 1+1

Evoluzione dei Concetti: Inserimento, Integrazione, Inclusione

Inserimento

Inserimento Presenza fisica del disabile in ambito scolastico Legge 118 del 1971: frequenza scolastica obbligatoria per alunni non autosufficienti in classi comuni Commissione Falcucci (1975): scuola come luogo deputato all'integrazione attraverso l'insegnante di sostegno specializzato.

Integrazione

Integrazione Legge n. 517 del 1977: integrazione degli alunni disabili con la prestazione di insegnanti specializzati Legge n. 104 del 1992: punto d'arrivo del dibattito sull'integrazione, attenzione alla dimensione scolastica e lavorativa dei processi di integrazione Adattamento del soggetto al contesto

Inclusione

Inclusione Integrazione Segregazione Esclusione Ampliamento di prospettiva: dimensione sociale e contestuale in cui si realizza la piena partecipazione di tutti ai processi di apprendimento, di vita scolastica e lavorativa Cambiamento di prospettiva: rivoluzione copernicana

Educazione Linguistica

Brainstorming

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Definizioni e Obiettivi Generali

Educazione linguistica: definizioni ed obiettivi generali "L'educazione linguistica è quella parte dell'educazione generale che include l'insegnamento dell'italiano come lingua nazionale, delle lingue materne diverse dall'italiano (dai dialetti alle lingue minoritarie), delle lingue straniere e di quelle classiche" (Balboni, 2009) "Azione che mira a far emergere la facoltà genetica caratterizzante l' homo loquens, la facoltà di linguaggio - cioè la capacità spontanea di acquisire non solo la lingua nativa e le altre lingue presenti nell'ambiente in cui si cresce, ma anche altre lingue nel corso della vita - acquisizione piena o parziale che sia." (Balboni, 2013) italiano italiano L1 lingue lingue classiche dossich straniere

Un'altra Definizione di Educazione Linguistica

Un'altra definizione di educazione linguistica {[l'(atto) di (aiutare) I'(attivazione)] [della (facoltà) di (linguaggio)]} "il processo in cui una persona geneticamente preordinata all'acquisizione linguistica e (forse) geneticamente dotata di una grammatica universale di riferimento, dopo aver acquisito spontaneamente la lingua materna nella sua dimensione orale (ed altre eventuali lingue 'quasi materne' presenti nell'ambiente), entra in un sistema formativo, in cui inizia l'approfondimento della competenza nella lingua materna, includendovi le abilità scritte e manipolative e la dimensione metalinguistica (divenendo quindi oggetto di analisi, classificazione, riflessione, in tal modo contribuendo all'educazione cognitiva), e dove altre lingue vengono acquisite sotto la guida di adulti specializzati nel loro insegnamento" Balboni P.E., Conoscenza, verità, etica nell'educazione linguistica. Perugia: Guerra, 2011.

Prospettiva dell'Educazione Linguistica

Educazione linguistica: una prospettiva ... B 0 0 0 . o 0 o O I Trans-disciplinare Che investe aree di competenza generali: autonomia personale, competenza socio-comunicativa, competenza linguistica ... e specifiche: ascolto/parlato/interazione orale/lettura/ scrittura Con importanti presupposti nei campi della linguistica e della pedagogia Con importanti conseguenze nel campo della glottodidattica

Dai Bisogni Educativi Speciali ai Bisogni Linguistici Specifici (BILS)

Dai Bisogni Educativi Speciali ai Bisogni Linguistici Specifici BILS: «l'insieme delle difficoltà evolutive di funzionamento, permanenti o transitorie, in ambito educativo e/o apprenditivo, dovute all'interazione dei vari fattori di salute secondo il modello ICF, che interessano primariamente lo sviluppo della competenza comunicativa nella lingua materna e incidono significativamente sull'apprendimento di altre lingue (seconde, straniere, classiche), al punto da richiedere interventi di adattamento, integrazione e ristrutturazione del percorso di educazione linguistica (Daloiso, 2013)

Glottodidattica Speciale

Definizione e Obiettivo

Verso una glottodidattica speciale (Università Ca' Foscari di Venezia) Glottodidattica speciale: "Studio del processo di educazione linguistica in situazione di bisogno speciale" (Daloiso, 2012) Obiettivo: costruire un ambiente di apprendimento accessibile agli alunni con BES ("accessibilità glottodidattica") "La glottodidattica speciale è una branca della glottodidattica generale che studia il processo di educazione linguistica in persone che per via di condizioni di salute particolari manifestano bisogni glottodidattici speciali. Essa si pone il duplice obiettivo di conoscere le peculiarità del processo di educazione linguistica in situazione di bisogno speciale per poter intervenire sul processo e fornire a tali bisogni risposte metodologiche scientificamente fondate".

Approfondimenti Tematici EL.LE Vol. 1 - Num. 3 - Novembre 2012

HAttività: approfondimenti tematici EL.LE Vol. 1 - Num. 3 - Novembre 2012

  1. Verso la 'Glottodidattica speciale': Condizioni teoriche e spazio epistemologico, Michele Daloiso (Università Ca' Foscari Venezia)
  2. Fondamenti pedagogici per una 'Glottodidattica speciale', Fiorino Tessaro (Università Ca' Foscari Venezia)
  3. Educazione linguistica e bisogni speciali: Costruire l'accessibilità glottodidattica, Michele Daloiso (Università Ca' Foscari Venezia)
  4. Mezzi informatici per l'accessibilità glottodidattica: Riferimenti teorici e proposte di applicazione, Carlos Melero (Università Ca' Foscari Venezia)

Ulteriori Approfondimenti Tematici

Attività: approfondimenti tematici EL.LE Vol. 1 - Num. 3 - Novembre 2012

  1. Competenza e disturbi di linguaggio nel plurilinguismo, Cristiano Crescentini, Andrea Marini, Franco Fabbro
  2. Le conseguenze della sordità nell'accessibilità alla lingua e ai suoi codici, Carmela Bertone, Francesca Volpato (Università Ca' Foscari Venezia)
  3. Dyslexia and the Phonological Deficit Hypothesis: Developing Phonological Awareness in Young English Language Learners, Verusca Costenaro, Antonella Pesce (Università Ca' Foscari Venezia)
  4. Didattica del francese lingua straniera ad allievi con disturbi specifici dell'apprendimento: Difficoltà linguistiche e strategie metodologiche, Paola Celentin (Università degli Studi di Verona)

Approfondimenti Tematici Finali

Attività: approfondimenti tematici EL.LE Vol. 1 - Num. 3 - Novembre 2012

  1. Disturbi emotivi e socio-relazionali: Una prospettiva glottodidattica umanistica, Egidio Freddi (Università Ca' Foscari Venezia)
  2. Ipovisione e insegnamento linguistico ,Mirco Scevola (Istituti Ponti- Lorenz di Mirano)
  3. Innovazione tecnologica e promozione dell'apprendimento linguistico da parte di allievi ciechi e ipovedenti: Il progetto ELLVIS, Antonio Quatraro, Mario Paiano, Rossella Bianchi Studi di Glottodidattica 2009, 3, 25-43 LA DISLESSIA EVOLUTIVA: UN QUADRO LINGUISTICO, PSICOLINGUISTICO E GLOTTODIDATTICO, MICHELE DALOISO Università Ca' Foscari

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