La moneta e gli strumenti di pagamento: un'introduzione per gli studenti

Pdf da Banca D'italia su La Moneta e gli Strumenti di Pagamento. Il Materiale, pensato per la scuola superiore, esplora la storia della moneta, l'inflazione e il funzionamento del sistema dei pagamenti, fornendo anche consigli pratici per la sicurezza online e i pagamenti internazionali.

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34 pagine

LA MONETA E GLI
STRUMENTI DI PAGAMENTO
UN’INTRODUZIONE PER GLI STUDENTI
A cura di Sonia Palmieri e Maria Iride Vangelisti
Banca d’Italia – Servizio Educazione Finanziaria
Gennaio 2023
are ragazze e cari ragazzi,
sicuramente tutti avete a che fare quotidianamente con il denaro quando
pagate in contanti o utilizzate gli strumenti di pagamento caricati sulle
applicazioni del telefono.
Con questo testo vogliamo darvi un pò di informazioni utili sulla moneta
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Anteprima

Introduzione alla Moneta e agli Strumenti di Pagamento

care ragazze e cari ragazzi, sicuramente tutti avete a che fare quotidianamente con il denaro quando pagate in contanti o utilizzate gli strumenti di pagamento caricati sulle applicazioni del telefono. Con questo testo vogliamo darvi un pò di informazioni utili sulla moneta e gli strumenti di pagamento. Partiremo dalla storia, per raccontarvi come in passato una strana varietà di oggetti sia stata usata come moneta, e capirete il perché. Parleremo anche di inflazione, il nemico numero uno della moneta, e di come si controlla. Troverete poi qualche spiegazione su come funziona il sistema dei pagamenti - è sempre utile per poter dialogare con i più esperti - e sulle tipologie di strumenti di pagamento che potrebbero esservi offerti dalle banche, o dagli altri intermediari, così da poter scegliere quello più adatto a voi. Vi daremo anche qualche consiglio pratico per capire come difendervi dalle truffe.

Sommario

  1. STORIA E FUNZIONI DELLA MONETA
  2. Perché la moneta ha un ruolo importante nella vita delle persone?
  3. Quando è nata la moneta?
  4. Quale moneta usiamo oggi?
  5. L'INFLAZIONE E LA DEFLAZIONE
  6. È vero che i prezzi possono cambiare?
  7. Cos'è l'inflazione?
  8. Come si misura l'inflazione?
  9. Quali sono le cause dell'inflazione?
  10. Inflazione e deflazione: un problema?
  11. LA BANCA CENTRALE E IL VALORE DELLA MONETA
  12. Che differenze ci sono tra una banca e una banca centrale?
  13. Come si protegge il valore della moneta?
  14. LA MONETA BANCARIA E IL SISTEMA DEI PAGAMENTI
  15. Cos'è la moneta legale?
  16. Cosa sono gli strumenti di pagamento elettronici?
  17. Cos'è e come funziona il sistema dei pagamenti?
  18. Cosa fa la banca centrale per assicurare che il sistema dei pagamenti funzioni regolarmente?
  19. Quali sono gli intermediari che possono offrire servizi di pagamento?
  20. Quali obblighi e quali tutele abbiamo quando utilizziamo strumenti di pagamento elettronici?
  21. I PAGAMENTI INTERNAZIONALI
  22. Come si regolano i pagamenti internazionali?
  23. Cosa sono le rimesse internazionali di denaro?
  24. LA TRASFORMAZIONE DIGITALE DELLA MONETA
  25. Perché parliamo di trasformazione digitale della moneta?
  26. Cos'è l'euro digitale?

Storia e Funzioni della Moneta

Ruolo della Moneta nella Vita Quotidiana

Se non ci fosse la moneta, per procurarci un bene di cui abbiamo bisogno, ad esempio un maglione o un libro, dovremmo barattarlo con un altro oggetto. Ma per farlo dovremmo essere in grado di trovare una persona che ha ciò che noi desideriamo, ed è disposta a darcelo in cambio di quello che io posso dare a lei. Se non ci fosse la moneta, per assicurarci di poter comprare non oggi, ma domani o dopodomani, le cose che ci servono, saremmo obbligati a conservare gli oggetti che possediamo, per poterli poi barattare in futuro con altri. Anche questo può essere complicato, soprattutto se possediamo oggetti che si rovinano col tempo. Se non ci fosse la moneta sarebbe anche molto più difficile capire e confrontare i prezzi dei beni. In sintesi, le funzioni della moneta sono tre, e sono tutte importanti per la nostra vita.

  1. La moneta è unità di misura del valore dei beni. In poche parole, è il modo con cui si esprimono i prezzi. In Italia, ad esempio, i negozi esprimono i prezzi in Euro, ma se andate all'estero i prezzi saranno nella moneta di quel paese, dollari in USA o YEN in Giappone. Un libro costa 10 euro, un maglione ne costa 20. Nessun negoziante esprime i prezzi usando altri beni, ad esempio, dicendo che un maglione costa due libri: riferirsi alla moneta è più semplice e chiaro.

  2. La moneta è mezzo di scambio, è ciò che utilizziamo per comprare beni e servizi. Quando entriamo in un negozio siamo sicuri che possiamo pagare usando gli euro, e lo stesso avviene in USA se paghiamo con i dollari e in Giappone con gli YEN. Possiamo usare i contanti, banconote e monete, oppure pagare con una carta di credito, di debito o prepagata, o anche utilizzare un'applicazione sul nostro telefono.

  3. La moneta è riserva di valore, e ci consente di trasferire potere d'acquisto dal presente al futuro. Sembra un concetto difficile ma non lo è. Se oggi riceviamo 30 euro,

Evoluzione Storica della Moneta

ad esempio come regalo per il compleanno, possiamo decidere di spenderli subito, per andare al cinema, oppure possiamo decidere di tenerli e rimandare le spese alla settimana prossima oppure, ancora, possiamo decidere di spenderne una parte subito, ad esempio, comprando un maglione da 20 euro, e tenere 10 euro da parte per spese future. La moneta non è sempre stata uguale a quella che usiamo oggi. L'uomo ha cercato forme di moneta che rendessero facili gli scambi. Nei diversi momenti sono state usate monete differenti: si è passati da una moneta all'altra quando quella nuova - più avanzata dal punto di vista tecnologico - consentiva di soddisfare meglio le esigenze dei singoli individui, e di tutta la società. Nella storia della moneta possiamo distinguere cinque fasi:

  1. moneta merce;
  2. moneta metallica coniata;
  3. banconote convertibili in metalli preziosi;
  4. banconote inconvertibili;
  5. moneta bancaria, che è rappresentata essenzialmente dai depositi in conto corrente.

Moneta Merce e Moneta Metallica

La moneta merce è stata la forma più primitiva di moneta. Le persone si scambiavano argento, sale, pecore, chicchi di caffè, orzo. Non ci si deve sorprendere: non c'erano monete e banconote come le conosciamo noi. Le persone accettavano in pagamento oggetti che avevano un valore in sé e potevano essere utilizzati anche per altri scopi: l'argento per fare una collana, il sale per cucinare, le pecore per l'allevamento. Anche altri individui potevano apprezzare la loro utilità. Nell'antichità furono usate come monete anche armi e altri oggetti fatti d'oro, d'argento o di bronzo, buoi, pellicce e conchiglie, sempre per lo stesso motivo. Gli oggetti venivano pesati o contati per stabilire esattamente quanti ne dovevano essere consegnati in pagamento. A volte era difficile contarli, o pesarli, o dividerli per pagare esattamente quanto dovuto. Ad esempio, se volessimo consegnare un vaso d'argento in cambio di un oggetto che vale la metà, dovremmo

Dalla Moneta Merce alla Moneta Coniata

spaccarlo, ma così facendo avrà un valore inferiore perché non si potrà usare per raccogliere l'acqua. È più facile pesare e dividere l'orzo che però, diversamente dai metalli preziosi, è un bene deperibile. E questo è un altro problema. Per disporre di una moneta utile e comoda, le persone hanno iniziato a dividere oro e argento in piccoli pezzi, di peso diverso, da utilizzare per pagare. Sono nate così le monete metalliche coniate, facili da contare e non deperibili. Ritrovamenti archeologici mostrano che le prime monete metalliche coniate sono apparse intorno al 620 avanti Cristo in Lidia. Erano fatte di elettro, una lega naturale di oro e argento; sulle monete era impresso il loro valore, e il sigillo di chi le aveva forgiate, il re. Il potere politico, lo Stato, ebbe un ruolo importante nello sviluppo delle monete. Erano gli imperatori e i sovrani che, apponendo il loro sigillo sulle monete, ne garantivano il valore. Nel Medioevo chiunque poteva portare un pezzo d'oro o d'argento alla zecca del sovrano, chiedendo di trasformarlo in monete. La zecca incideva sulle monete l'immagine del re, il conio, da cui deriva il verbo coniare. Grazie al sigillo del re la moneta era accettata da tutti perché si potevano fidare del suo contenuto in oro e in argento. Il sovrano si faceva pagare la funzione di garanzia svolta, trattenendo una parte del metallo prezioso: si chiamava diritto di signoraggio. Sempre per garantire la fiducia furono introdotte pene severe per i falsari, che battevano moneta senza l'autorizzazione del re; se scoperti rischiavano dal taglio della mano alla morte.

Nascita delle Banconote e il Ruolo dello Stato

Nel IX secolo i cinesi fabbricarono la prima moneta di carta - che in seguito assunse il nome di banconota - utilizzando le foglie di gelso. I sudditi del Grande Khan portavano oggetti preziosi alla corte e ricevevano in cambio non monete metalliche, ma banconote, che poi usavano per pagare. Nessuno osava rifiutare i pagamenti con le banconote, a pena della morte, perché lo aveva deciso il Grande Khan. In questo modo si fece spazio l'idea che poteva essere accettato in pagamento anche un oggetto, la banconota, che non aveva un valore intrinseco, come le monete d'oro o di argento, ma che era garantita dallo Stato. Era il Grande Khan che l'aveva emessa, in cambio di oro, argento o altri oggetti preziosi e che, se richiesto, avrebbe potuto ritirare la banconota e riconsegnare i beni che aveva a suo tempo ricevuto. In Europa la banconota convertibile in metalli preziosi si afferma come mezzo di pagamento solo a partire dal 1600-1700. Prima c'era stata una forte diffidenza per mezzi di pagamento che non avessero un valore intrinseco e una netta preferenza per le monete metalliche coniate. L'affermarsi della banconota andò di

Evoluzione delle Banconote e il Sistema Bancario

pari passo con la nascita delle banche. Come spesso accade, le innovazioni nascono da un problema. Per i mercanti, che rappresentavano all'epoca l'anima dei commerci, era un problema portare con sé borse piene di monete metalliche da consegnare alle loro controparti per acquistare beni e servizi. Nacque così l'idea, intorno al 1200, di depositare le monete presso un determinato soggetto - che iniziò a chiamarsi banchiere - che le avrebbe custodite. A fronte del deposito di monete, il banchiere consegnava al mercante una specie di ricevuta con indicato l'ammontare del deposito effettuato. L'origine della parola banconota risale proprio alla ricevuta ("nota") che il banchiere ("banco") consegnava a chi costitutiva un deposito. Il meccanismo dipendeva dalla fiducia che tutti i soggetti interessati nel processo riponevano gli uni negli altri. Col tempo, e in assenza di controlli, alcune banche iniziarono a stampare molte più banconote di quanto fosse il valore dei depositi in oro posseduti. Questo creava problemi quando i mercanti andavano dal banchiere a cambiare le banconote in oro: non c'era sufficiente oro per accontentare tutti. In gergo tecnico si dice che si creò un rischio di solvibilità delle banche, cioè della capacità di ripagare i depositi. Anche per questo motivo, gradualmente, in ogni Paese l'emissione di banconote fu regolata da leggi statali. All'inizio più banche potevano emettere banconote in concorrenza tra loro, poi l'emissione fu affidata, quasi ovunque, in monopolio a un unico soggetto: la banca centrale. Le prime banche centrali nacquero nella seconda metà del 1600 in Svezia e in Inghilterra, come vedremo meglio nel capitolo 3. Dalla loro comparsa, fino a gran parte del XX secolo, le banche centrali avevano l'obbligo di detenere un deposito in oro proporzionale al valore della moneta emessa. Ma questo sistema, denominato sistema aureo, si rivelò complesso da mantenere, e fu abbandonato progressivamente nel corso del Novecento. Si passò a un nuovo regime, che è anche quello attuale, in cui le banconote non sono più convertibili in metalli preziosi. Finisce così il sistema che aveva ancorato la funzione di emissione al possesso di metalli preziosi e inizia l'era della moneta fiat, cioè la moneta che viene accettata non per il valore intrinseco del materiale di cui è fatta o in cui può essere convertita, ma per decisione, fiat ovvero "sia così" in latino, dell'autorità. In tal modo, la moneta si scrolla di dosso l'ultimo residuo del passato, l'essere ancorata a una merce, e assume il ruolo di moneta fiduciaria, il cui valore è assicurato unicamente dalle regole e dalle autorità, che devono

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