Striscio di Sangue: ematopoiesi e anemie emolitiche, Università

Documento dall'Università sullo striscio di sangue, ematopoiesi e anemie emolitiche. Il Pdf, utile per lo studio della Biologia a livello universitario, descrive la morfologia della serie bianca, le sferocitosi ereditarie e la carenza di glucosio 6-fosfato deidrogenasi.

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15 pagine

Patologia clinica
Luca Bevini
Lezione 2/5/24
Prof. Annalisa Giuliani
STRISCIO DI SANGUE
I reticolociti sono colorati con coloranti specifici (brillant cresyl blue o blu di
metilene), Sono cellule giovani che sono più grandi dei reticolociti maturi, perchè
quando invecchiano diventano sempre più piccoli.
Il conteggio dei reticolociti si fa in percentuale rispetto al numero di eritrociti:
Morfologia serie bianca:
a Banda: sono neutrofili giovani,
ci danno informazioni su come sta
lavorando il midollo osseo
Segmentati: hanno il nucleo
polilobato e in genere sono
invecchiati (con l’avanzare
dell’età aumenta il numero del
nucleo)
Eosinofili: sono colorati di
rosa/arancioni
Basofili: hanno colorazione
intensamente blu dei granuli
Linfociti: cellule molto piccole,
hanno il citoplasma grande e per
capire se sono B o T c’è bisogno
di altri tipi di immagini
Monociti: si trovano in forme del
nucleo atipiche, ma sono molto
grandi e non si devono confondere con i blasti che sono le forme immature delle cellule
plasmacellula: cellula specializzata per la produzione di anticorpi, ha nucleo piccolo in modo
che il materiale venga tradotto prima in proteine poi in anticorpi
EMATOPOIESI:
Produzione cellule del sangue, si distingue in una forma prenatale in cui ci sono cellule
staminali nel sacco vitellino, poi fegato e milza, dopo inizia l’ematopoiesi nel midollo osseo
nell’adulto, poi vertebre e sterno.
L’ematopoiesi extramidollare può riprendersi anche a livello del fegato, fuori dal midollo
osseo in particolari casi di anemie.
I componenti dell’ematopoiesi sono le cellule staminali, lo stroma (ciò che circonda e nutre le
staminali) e i fattori di crescita per indirizzare e sostenere lo sviluppo.
Le cellule sono definite
pluripotenti che si
autorinnovano, ma poi si
indirizzano alla via linfoide e
mieloide, poi si generano
progenitori per
autorinnovamento limitato a
unipotenti ai precursori che
mantengono capacità
proliferativa.
L’autorinnovamento si riduce,
ma aumenta la capacità
proliferativa.
Tutto è mediato dai fattori di
crescita, che vengono usati
dalle cellule staminali e ciascuna via li ha specifici.

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Anteprima

Striscio di Sangue

Luca Bevini
Lezione 2/5/24
Prof. Annalisa Giuliani

Reticolociti e Conteggio

I reticolociti sono colorati con coloranti specifici (brillant cresyl blue o blu di
metilene), Sono cellule giovani che sono più grandi dei reticolociti maturi, perchè
quando invecchiano diventano sempre più piccoli.
Il conteggio dei reticolociti si fa in percentuale rispetto al numero di eritrociti:

  • Numero Ret = % del numero degli RBC, contando un minimo di 103 RBC
  • In condizioni normali il tasso giornaliero di ricambio degli RBC è circa 1%,
    perciò dallo 0.5 all'1.5% di emazie presentano inclusioni caratteristiche
    dei Ret
  • Un numero di Ret superiore indica una maggiore attività del midollo
    emopoietico
  • In caso di anemia il numero dei Ret deve essere corretto per il grado di
    anemia
    % Ret = (% Ret x Hct)/45

Morfologia Serie Bianca

Caratteristiche
Immagine
Neutrofili a banda. Costituiscono forme più giovani del neutrofili,
con citoplasma identico a quello del neutrofili segmentati ma con il
nucleo a forma di nastro, senza o con lobulazioni appena accennate.
Trattandosi di forme giovani, un loro eventuale aumento (>3%) può
avere il significato di una messa in circolo di leucociti e va quindi
segnalato.
Neutrofili segmentati. Cellule rotondeggianti, con diametro variabile
da 10 a 15 um, con N/C spostato a favore del citoplasma (1/3); il nucleo
assume forme diverse, con molti lobi (da 2 a 5) connessi da stretti ponti
cromatinici. La cromatina nucleare è a zolle grossolane. Il citoplasma
è abbondante e scarsamente colorato, e contiene granuli neutrofili
sparsi di piccole dimensioni. Il numero del lobi osservato è correlato
con l'età della cellula.
Eosinofili. Lievemente più grandi del neutrofili (12-16 um di diametro),
con nucleo generalmente bilobato e occasionalmente trilobato,
rapporto N/C simile a quello del neutrofili, citoplasma lievemente
basofilo occupato da granuli acidofili sferici, di dimensioni molto
maggiori delle granulazioni neutrofile, distribuiti uniformemente nel
citoplasma.
Basofill. Stesse dimensioni del neutrofili, ma con un nucleo di
dimensioni generalmente maggiori, di forma molto irregolare, con
disegno cromatinico poco strutturato, citoplasma non colorato che
contiene un vario numero di granuli di forma Irregolare, colorati viola
scuro, Intensamente basofill.

a Banda: sono neutrofili giovani,
ci danno informazioni su come sta
lavorando il midollo osseo
Segmentati: hanno il nucleo
polilobato e in genere sono
invecchiati (con l'avanzare
dell'età aumenta il numero del
nucleo)
Eosinofili: sono colorati di
rosa/arancioni
Basofili: hanno colorazione
intensamente blu dei granuli

Linfociti. Due tipologie differenti: à sinistra, piccoli linfociti (7-10
pm), largamente predominanti, scarso citoplasma intorno al nucleo
rotondeggiante con cromatina in blocchi densi e intensamente
colorati che danno al nucleo un colore violetto intenso. Nel citoplasma
non si osservano granul. Il grosso linfocita, a destra, mostra un nucleo
di dimensioni maggiori ma con le stesse caratteristiche del piccolo
linfocita salvo una più chiara colorazione dela cromatina, Mostra un
significativo aumento del citoplasma.
Monociti. Dimensioni maggiori del granulociti (12-22 um), con nucleo
di dimensioni notevoli, di forme diverse, da ovalare a ferro di cavallo,
talora con accenno a lobulazioni. Cromatina nucleare con disegno
poco accennato, in arrangiamenti lineari delicati. Non si osservano
nucleoli, Citoplasma abbondante, colorato in grigio-blu, con vacuoli
e granulazioni azzurrodile molto piccole. Talora presenti materiali
fagocitatı.
Plasmacellule, Cellule di dimensioni paragonabili al monocita, con
nucleo rotondeggiante e generalmente eccentrico, con cromatina
addensata e spesso con una distribuzione radiale. Spicca l'intensa
basofilla del citoplasma.

Linfociti: cellule molto piccole,
hanno il citoplasma grande e per
capire se sono B o T c'è bisogno
di altri tipi di immagini
Monociti: si trovano in forme del
nucleo atipiche, ma sono moltograndi e non si devono confondere con i blasti che sono le forme immature delle cellule
plasmacellula: cellula specializzata per la produzione di anticorpi, ha nucleo piccolo in modo
che il materiale venga tradotto prima in proteine poi in anticorpi

Ematopoiesi

Ematopoiesi Prenatale e Postnatale

100-
Midollo osseo
Sacco vitelino
80
Fegato
Vertebre
Cellularità 60
(%)
Sterno
40
Costa
Miza
20
-Femore
Tibia
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9
10
20
30
40
50
60
70
Mesi fetal
Nascita
Età in anni

Tre componenti:
1.
Le cellule staminali
2.
Lo stroma, costituito
da cellule stromali e
matrice extracellulare
3.
I fattori di crescita

Produzione cellule del sangue, si distingue in una forma prenatale in cui ci sono cellule
staminali nel sacco vitellino, poi fegato e milza, dopo inizia l'ematopoiesi nel midollo osseo
nell'adulto, poi vertebre e sterno.
L'ematopoiesi extramidollare può riprendersi anche a livello del fegato, fuori dal midollo
osseo in particolari casi di anemie.
I componenti dell'ematopoiesi sono le cellule staminali, lo stroma (ciò che circonda e nutre le
staminali) e i fattori di crescita per indirizzare e sostenere lo sviluppo.

Differenziazione Cellulare

MIDOLLO
SANGUE
CELLULE STAMINALI
PROGENITORI
PRECURSORI
CELLULE MATURE

Autorinnovamento
Autorinnovamento
limitato
Nessun
autorinnovamento

Pluripotenti
Multipotenti
Unipotenti

+ Linfociti T
Cellula
staminale
linfoide
+ Eritrociti
BFU-E
CFU-E
+ Piastrine
BFU-
MEG
MEG
› Neutrofili
CFU-G
CFU-S
CFU-
GEMM
CFU-
GM
CFU-M
· Eosinofili
CFU-
EO
+
› Basofili
CFU-
BAS

Le cellule sono definite
pluripotenti che si
autorinnovano, ma poi si
indirizzano alla via linfoide e
mieloide, poi si generano
progenitori per
autorinnovamento limitato a
unipotenti ai precursori che
mantengono capacità
proliferativa.
L'autorinnovamento si riduce,
ma aumenta la capacità
proliferativa.
Tutto è mediato dai fattori di
crescita, che vengono usati
dalle cellule staminali e ciascuna via li ha specifici.

+ Linfociti B
CFU-
+
+ Monociti

Cellule Staminali e Progenitori

Cellule staminali
· Cellule indifferenziate che si auto-mantengono con bilanciamento tra
rinnovamento, da una parte, e differenziazione, dall'altra.
· Marcatori: CD34, Thy-1, CD38 e c-kit
· Normalmente sono quiescenti ma al bisogno si differenziano nelle
cellule progenitrici delle specifiche linee cellulari.
Progenitori
· Cellule mononucleate di dimensioni variabili (medio-piccole) simili
morfologicamente ai piccoli linfociti maturi
· In vitro danno origine a colonie di migliaia di progenie cellulari
differenziate: burst forming units (BFU) e colony forming units (CFU)

Le staminali hanno marcatori
importanti come CD34, servono per
diagnosi ma anche per separare le
cellule perchè sono specifici
(citofluorimetria con la raccolta di
cellule specifiche per CD34), una volta
ottenuto si indirizzano verso la via che
ci interessa e di fare autotrapianti.
Si originano progenitori piccoli e in vitro si organizzano in BFU o CFU

Precursori Eritrocitari

BFU-E in vitro
Dalle poche cellule in piastra si sono originati i
precursori eritrocitari che crescono come
colonie.
Dalle cellule progenitrici originano precursori chiamati
I precursori sono chiamati blasti
"blasti", riconoscibili morfologicamente.
· Precursori eritroidi: eritroblasti
· Precursori dei granulociti: mieloblasti
· Precursori dei monociti: monoblasti
· Precursori dei linfociti: linfoblasti
· Precursori delle piastrine: megacariociti

Analisi del Midollo Osseo

Per analizzare il midollo osseo si usano due tipi di
analisi:
-
a dx striscio di ago aspirato, invece a sx la
biopsia ci dà informazioni più specifiche, viene
A
B
Rubin, Patologia
Copyright 2006 Casa Editrice Ambrosiana
Biopsia tessutale del midollo
Striscio di agoaspirato midollareusato un ago più grosso e si vede proprio il tessuto

Fattori di Crescita

Fattori di crescita:
Bisogna compensare le cellule ematiche morte con le cellule vive, i fattori sono prodotti al
momento del bisogno (leggere le immagini)
· L'entità delle cellule immesse nel sangue periferico deve compensare la
senescenza e l'eliminazione delle cellule ematiche circolanti.
· Tale regolazione è mediata da fattori di crescita dai quali dipende il numero
di cellule proliferanti all'interno del compartimento delle cellule
progenitrici.
· IL-11: fattore di crescita delle cellule staminali (SCF)
· Eritropoietina (Epo): crescita delle BFU-E e maturazione delle CFU-E ->
produzione di eritrociti
· Trombopoietina: stimola la megacariocitopoiesi (formazione delle piastrine)
· GM-CSF: proliferazione di cellule delle linee granulocitaria e macrofagica
· G-CSF: differenziazione dei granulociti neutrofili
· M-CSF: differenziazione di cellule commissionate per la linea monocito-
macrofagica.

Midollo Osseo Normale dell'Adulto

Midollo osseo normale dell'adulto (18-72 Anni)
Cellularità: 50±15%
Rapporto mielo-eritroide: 2:1 fino a 5:1
Proporzione tra le diverse componenti cellulari (% dell'area totale)
Adipociti: 35-65%
Serie eritroide: 10-20%
Serie mieloide (granulocitaria): 40-65%
Megacariociti: 2-5/campo a forte ingrandimento
Plasmacellule: < 3% delle cellule nucleate
Linfociti: < 20% delle cellule nucleate
Fibrosi assente

Nella tabella del midollo osseo legge
solo i valori.
Nel midollo osseo non c'è fibrosi perché non ci sono fibroblasti
E' regolata sia la maturazione sia il rilascio delle cellule, sia degli eritrociti, piastrine ed è
strettamente controllato, poi viene messo in circolo

Rilascio Cellule Mature

Rilascio delle
cellule mature
dal midollo
osseo

00
Calle
avventiziali
Arteriola
G
0
Cellule
endoteliali
Seno
Cellule
endoteliali
Megacariocita
Cellula adiposa
Isola
eritroblastica

Eritrociti

Caratteristiche degli Eritrociti

ERITROCITI:
Eritrociti
· Elementi figurati del
sangue anucleati
· Contengono Hb
necessaria per il .
trasporto di ossigeno ai
tessuti
· In circolo si trovano
anche le forme
immature rappresentate
dai reticolociti
contenenti RNA

Globulo
rosso
8 um
aspetto morfologico a
"disco biconcavo"
la forma del globulo rosso wamenta
l'efficienza dello scambio di gas
Im citoplasma e plasma ematico

Per il ciclo degli eritrociti abbiamo l'eritropoiesi nel midollo

Maturazione e Ciclo di Vita degli Eritrociti

Maturazione degli RBC nel midollo osseo
Globuli rossi, ciclo di vita
3.
Eritrocoteres
in mira e fegato
4
Recupero
componenti
BRU-E
SCF, GM-CSF, IL-3
Erythrold
progenitor
cell
CFU-E
IGF-1
EPO
Pronormoblast
7
Bile
Fe
Erythrold
precursor
cells
Polychromatophilic
erythroblast
Ferro legato
* oto tronsferrino
Normoblast
2.
In circolo
120 giorni
1. Eritropoiesi
e la eritrocateresi che avviene
nella milza e fegato, con il
recupero di ferro e l'utilizzo per
la produzione di nuovi eritrociti

Funzioni degli Eritrociti

Funzioni degli eritrociti
· Trasporto dell'O2
· Trasporto della CO2
· Sistema tampone intracellulare
costituito dalla emoglobina che
può catturare H+

Struttura della Membrana Eritrocitaria

Antigeni e
socitu
Banda 3
Glicolorina
Anco
Spectrina
COMPLESSI PROTEICIVERTICALI
Activa
Banda 4.1
COMPLESSI PROTEICI ORIZZONTALI
FIGURA 20-5. Struttura della membrana citoplasmatica dell'eritrocita
La membrana è stabilizzata da vari complessi proteici. I complessi ver-
sicali sono due ispectrina-ancorina-banda 3 e spectrina-banda 4.1-gli-
coforinal e due sono anche i complessi orizzontali leterodimeri di spec-
trina e spectrina-actina-banda 4.11.

La membrana dell'eritrocita è molto
complessa per il trasporto di ossigeno e
anidride carbonica, ha uno scheletro con
tante molecole di superficie che
determinano il gruppo sanguigno ed
eseguono scambi.
I globuli rossi hanno bisogno di acido folico, ferro, vitamina B12 che vengono assorbiti.

Anemie

Definizione e Meccanismi Compensatori

ANEMIE
si intende la riduzione della capacità di trasporto di ossigeno ai tessuti da parte del sangue
(non riesce a trasportare una quantità adeguata di ossigeno), perchè è ridotto il numero di
eritrociti (i globuli rossi hanno diametro normale di 7-8 micron), emoglobina ed ematocrito.
Sono patologie con genetica ed eziologia varia.
L'anemia induce la comparsa di meccanismi compensatori, per aumentare il rilascio di
ossigeno (perché si è in una condizione di ipossia):
- aumento gittata cardiaca
- aumento frequenza di atti respiratori
- redistribuzione del flusso ematico per mantenere la perfusione degli organi vitali e
centrali, mentre ad esempio gli arti vengono meno perfuse per compensare
- aumentata produzione di eritrociti dal midollo osseo (reticolocitosi) e stimolazione
con eritropoietina

(
O
SCF, GM-CSF, IL-1
IL-3, IL-6, IL-11
Stem-cell
pool
HSC
Eme
Basophilic
erythroblast
Reticulocyte
Mature erythrocyte

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