Documento da Università su Biochimica Clinica Biomarcatori e Test Diagnostici. Il Pdf, di Biologia a livello universitario, esplora la biochimica clinica, i biomarcatori e i test diagnostici, con un'enfasi sul metabolismo dei lipidi e il ruolo delle lipoproteine.
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che cosa studia la biochimica clinica?
La biochimica studia come si metabolizzano carboidrati, lipidi e proteine La biochimica clinica è la disciplina che applica i principi e le tecniche della biochimica per comprendere e risolvere problemi clinici -> studia una parte di processi metabolici applicabili alla diagnosi, per monitorare o diagnosticare una malattia
Diagnosi -> utilizzo test biochimici per identificare malattie (es diabete, malattie cardiovascolari, disfunzioni renali) Monitoraggio -> controllo di biomarcatori per valutare l'efficienza di un trattamento Prevenzione -> identificazione di fattori di rischio per prevenire malattia. Se una persona può essere più soggetta o meno ad una malattia.
Caratteristica che può essere misurata e che è utilizzata come indicatore di: · Processi biologici normali (o fisiologici) · Processi patologici · Risposta ad un trattamento Può essere una molecola che risponde e si presenta in seguito ad una malattia o che risponde ad un trattamento o può essere un immagine (es. Ecografia, risonanza magnetica, TAC) o qualsiasi altro parametro (es. BMI, circonferenza addominale). Sono valori numerici che si misurano con bilancia e righello e che servono per seguire l'andamento di un aumento del rischio.
Diagnostico Conferma la presenza di malattia Es. Antigene prostatico (PSA) > tumore alla prostata Glicemia elevata, emoglobina glicata > diabete di tipo 2
Predittivo Identifica individui da indirizzare al trattamento Colesterolo elevato > usare statine Glicemia/HbA1c elevata > usare ipoglicemiazanti Pressione sanguigna > ipertensione
Di monitoraggio Andamento Emoglobina Glicata (HbA1c) 80 75 HbA1c (mmol/mol) durante il trattamento 5 8 10 12 14 mesi di trattamento prima del trattamento
Prognostico Identifica la probabilità di un risultato (es. progressione malattia) · Proteina C-reattiva elevata in pazienti con angina o a rischio di sviluppare eventi cardiovascolari · Mutazioni in geni BRCA1/2 per tumori al seno secondari 2 4 1 di 68 Prof. Alessandro
è molto raro che abbia tutte queste caratteristiche insieme · Essere presente in elevate concentrazioni nell'organo/tessuto bersaglio · Essere assente in organi/tessuti non bersaglio · Essere assente in fluidi biologici di soggetti sani · Essere rilasciato rapidamente nei fluidi biologici a seguito di patologia · Persistere nei fluidi biologici per un periodo di tempo sufficiente a garantire una adeguata finestra diagnostica · Manifestare aumenti nei fluidi biologici correlabili alla gravità del danno e alla prognosi · Essere misurabile nei fluidi biologici (sangue, saliva, urina) semplicemente, rapidamente, economicamente
- Essere assente in fluidi biologici di soggetti sani Due marcatori ipotetici che sono marcatore A e marcatore B Nel primo caso, nel marcatore A si vede che sull'asse delle y c'è la concentrazione biomarcatore, sull'asse delle x c'è il tempo. Riusciamo a vedere dopo quando tempo io vedo il mio marcatore. Si vede che il marcatore è presente sia nei soggetti sani che malati. Per far si che il marcatore individui una malattia deve superare una certa soglia (parametri di riferimento). -> se il mio marcatore è presente anche nelle persone sane, devo identificare dei parametri oltre il quale il mio marcatore diventi di caso patologico. Nel secondo caso, nel marcatore B, il marcatore non è presente nella persona sana, basta riuscire a rilevare il marcatore. In questo caso basti che il marcatore deve superare una soglia analitica chiamata bianco di reazione -> in quel caso c'è una malattia. Questa soglia sono valori strumentali oltre la quale avrò una malattia perché il marcatore non è presente nei soggetti sani.
Da Ciaccio. Elementi di Biochimica clinica e medicina di laboratorio. Ed. Edises Concentrazione biomarcatore 16 16 14- 14 12 12 «B» 10 10 8 8 6 6 4- 4 - 2- 2 20 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Ore 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Ore
- Essere rilasciato nei fluidi biologici a seguito di patologia - Persistere nei fluidi per un periodi di tempo sufficiente a garantire una adeguata finestra diagnostica. Il marcatore deve essere rilasciato direttamente nei fluidi biologici dopo una patologia e deve essere presente nei fluidi per un tempo sufficiente per fare le analisi.
Di tre marcatori di infarto del miocardio: lattato, LDH, troponina Devo diagnosticare la malattia da 30 minuti fino a 3 ore, se o diagnostico la malattia oltre le 3 ore il paziente presenterà dei danni irreversibili. Per farlo inizialmente erano studiati dei marcatori come l'acido lattico (lattato). Abbiamo un aumento rapidissimo e poi cala molto rapidamente -> dopo due ore l'individuo risulta come non malato. Il marcatore è istantaneo ma cala in maniera troppo rapida quindi non è un buon marcatore perchè non persiste a lungo per permettere le analisi.
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LDH enzima presente in tutte le cellule soprattutto nel ciclo ovario e negli eritrociti. Aumenta piano, supera la soglia limite (tra sani e malati) dopo tre ore -> aumenta dopo, però so che la finestra diagnostica è entro 3 ore quindi è troppo tardi nonostante persista a lungo. Diagnostica tardiva di infarto. Troponina è bassa all'inizio dopo circa 1 ora inizia ad aumentare rapidamente e persiste per tante ora, é un marcatore che supera presto e persiste in circolo, rispecchia le caratteristiche essenziali: essere veloce e persistere a lungo.
-Lattato - Troponina -- LDH --- Cut-off Concentrazione biomarcatore Determinazione . · Finestra diagnostica 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Ore
Per i test quantitativi relativi ai biomarcatori, è necessario quindi stabilire valori di riferimento o valori di normalità, che saranno diversi tra maschie femmine e anche in base all'età.
-95% -2,5% ~2,5% Media In una distribuzione normale circa il 95% dei dati cade entro l'intervallo MEDIA±2DS
facendo il campionamento statistico. Da una popolazione si prendono tot individui, si fanno gli analisi su questi individui e si guardano le soglie di questi soggetti. Trovo il valore medio e ci sono più o meno due direzioni standard. In questo modo ho solo il 5% (2,5% per ogni lato) dei casi che sono quelli estremi, oltre il quale posso dire con una confidenza del 95% che il mio soggetto è malato. Dopo si trova la media +- 2SD (deviazioni standard) e si trovano i valori sogli. Ho la media al centro e i due valori soglia ai lati, mentre sopra e sotto sono condizioni patologiche.
Campione biologico -> qualsiasi materiale prelevato da un organismo vivente e utilizzato a scopi diagnostici. Anche l'autopsia è un campione biologico. I più comuni sono sangue, urina e feci, ma si può usare anche liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido amniotico, lacrime, sudore, saliva, succo gastrico etc. Il sangue è un tessuto connettivo di riempimento, e rappresenta il materiale biologico su cui viene effettuata la maggior parte delle analisi perché è il liquido biologico più facilmente raggiungibile dopo l'urina.
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Il sangue si suddivide in: venoso (dalla vena), arterioso (dalle arterie) o capillare (dai capillari). Ogni tipo di sangue ha comunque dei ruoli differenti Venoso-> analisi di biochimica clinica per valutare eritrociti e marcatori. Arterioso -> prelevato in ambito ospedaliero o per analisi particolari come l'emogas analisi Capillare -> più semplice da prelevare è quello che serve per i test di autodiagnostica. Più o meno attendibile si discosta dall'originale di 10-15%
Il sangue è costituito da una parte corpuscolata e da una parte liquida
Tipo cellulare Morfologia Funzione principale Vita media Eritrociti Dischi biconcavi senza nucleo né organuli Ø 7-8 um Trasporto ossigeno ed anidride carbonica 120 d Piastrine Frammenti citoplasmatici con granuli Ø 2-3 um Emostasi 10 d Neutrofili Nucleo multilobato, granuli citoplasmatici rosa ed azzurri Ø 12-14 um Difesa dai batteri <1 d nel sangue, 1-2 d nei tessuti Eosinofili Nucleo bilobato, granuli citoplasmatici rossi Ø 12-17 um Difesa dai parassiti <1d nel sangue, settimane nei tessuti Basofili Nucleo lobato, granuli citoplasmatici blu Ø 14-16 um Risposta allergica e di ipersensibilità 1d nel sangue, ore nei tessuti Linfociti Nucleo rotondo circondato da una sottile rima di citoplasma Ø 6-9 um Effettori e regolatori della Anni risposta infiammatoria ed immunitaria Monociti Nucleo eccentrico, da ovale a reniforme Ø 16-20 um Migrano nei tessuti e diventano macrofagi Diversi giorni nel sangue, diversi anni nei tessuti 2
È la parte liquida del sangue data da proteine, acqua (vista come soluzione colloidale) e altri composti: composizione del plasma carboidrati; 1,0 elettroliti; 10,8. altro (urea, non elettroliti); 0,1 lipidi (colesterolo trigliceridi); 4,2 proteine 7% albumina globuline fibrinogeno altre proteine acqua 91% elettroliti nutrienti gas ormoni vitamine scarti altro 2% proteine; 83,9 di 68