Documento sull'organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali. Il Pdf presenta un modulo formativo per operatori socio-sanitari, esplorando concetti chiave come welfare state, welfare mix e integrazione socio-sanitaria, con definizioni e normative del settore.
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Percorsi formativi per OPERATORE SOCIO SANITARIO L.R. 20/2001 e s.m.i. Organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali Dott. Giorgio Zoccatelli 1ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI, SOCIO-SANITARI E SOCIALI (10 ore - Modulo base) CONTENUTI
2LA SITUAZIONE DEL SIG. GIUSEPPE Il signor Giuseppe, di anni 82, è stato ricoverato in Ortopedia per una caduta accidentale avvenuta a domicilio rispetto alla quale ha riportato la frattura del femore. Era già caduto altre volte a casa, senza però particolari conseguenze. Operato, non è stata posta indicazione a un trattamento di riabilitazione in regime di ricovero (intensivo): il paziente ha infatti una diagnosi dalla nascita di grave insufficienza mentale, con importanti disabilità cognitive, e di conseguenza nel funzionamento della vita quotidiana e nell'autonomia. Attualmente tale situazione cognitiva compromette la possibilità di avere un beneficio da un percorso riabilitativo, per cui è stato suggerito di aprire un percorso di ADI (per fisioterapia e catetere). Giuseppe non è sposato, non ha figli. Aveva dei fratelli che sono deceduti alcuni anni fa; lo segue per continuità familiare e affettiva un nipote, figlio di uno dei fratelli deceduti, che ha sempre fatto di tutto per gestirlo a casa: l'assistente sociale dal Comune (attraverso un servizio di appalto a una Cooperativa) gli garantiva un (SAD) che lo aiutava nell'igiene personale e domestica due volte al giorno (tranne il sabato e la domenica dove era aiutato dal nipote), più i pasti a domicilio. Prima del ricovero, il sig. Giuseppe era fisicamente autonomo, mangiava da solo, usciva per brevi passeggiate, ma necessitava di aiuto e assistenza per la gestione della vita quotidiana (bollette, farmaci, spesa, ... ). Fino all'età di 62 anni circa è stato inserito presso un CEOD privato convenzionato, grazie a progetti con il Servizio di Disabilità dell'Azienda ULSS locale, per il mantenimento delle capacità residue e per la socializzazione. Una organizzazione di volontariato provvedeva al trasporto andata/ritorno da questo CEOD, anche perchè in età adulta, aveva una buona autonomia motoria. Considerando la sua situazione economica (pensione di circa 900 euro e casa in affitto), ora non riuscirebbe però ad avere una copertura assistenziale maggiore (badante h24), quindi in vista della dimissione dall'ospedale, il nipote decide suo malgrado per un ingresso presso Centro Servizi: infatti, dopo l'evento che ha portato al ricovero, la sua capacità residua rispetto all'autonomia è molto limitata: ora è dipendente in tutte le attività della vita quotidiana, non cammina, e questa nuova situazione non è più compatibile con una permanenza a domicilio dove sarebbe molte ore a casa da solo. Il paziente tra l'altro abita in una casa posta a un secondo piano senza ascensore. Il nipote a questo punto, data la situazione, chiederà al Tribunale di ufficializzare il suo ruolo di caregiver chiedendo di diventare Amministratore di Sostegno anche per avviare con il MMG e un Patronato, la domanda per invalidità civile all'INPS.
3LA SITUAZIONE DEL SIG. GIUSEPPE Il signor Giuseppe, di anni 82, è stato ricoverato in Ortopedia per una caduta accidentale avvenuta a domicilio rispetto alla quale ha riportato la frattura del femore. Era già caduto altre volte a casa, senza però particolari conseguenze. Operato, non è stata posta indicazione a un trattamento di riabilitazione in regime di ricovero (intensivo): il paziente ha infatti una diagnosi dalla nascita di grave insufficienza mentale, con importanti disabilità cognitive, e di conseguenza nel funzionamento della vita quotidiana e nell'autonomia. Attualmente tale situazione cognitiva compromette la possibilità di avere un beneficio da un percorso riabilitativo, per cui è stato suggerito di aprire un percorso di ADI (per fisioterapia e catetere). Giuseppe non è sposato, non ha figli. Aveva dei fratelli che sono deceduti alcuni anni fa; lo segue per continuità familiare e affettiva un nipote, figlio di uno dei fratelli deceduti, che ha sempre fatto di tutto per gestirlo a casa: l'assistente sociale dal Comune (attraverso un servizio di appalto a una Cooperativa) gli garantiva un (SAD) che lo aiutava nell'igiene personale e domestica due volte al giorno (tranne il sabato e la domenica dove era aiutato dal nipote), più i pasti a domicilio. Prima del ricovero, il sig. Giuseppe era fisicamente autonomo, mangiava da solo, usciva per brevi passeggiate, ma necessitava di aiuto e assistenza per la gestione della vita quotidiana (bollette, farmaci, spesa, ... ). Fino all'età di 62 anni circa è stato inserito presso un CEOD privato convenzionato, grazie a progetti con il Servizio di Disabilità dell'Azienda ULSS locale, per il mantenimento delle capacità residue e per la socializzazione. Una organizzazione di volontariato provvedeva al trasporto andata/ritorno da questo CEOD, anche perchè in età adulta, aveva una buona autonomia motoria. Considerando la sua situazione economica (pensione di circa 900 euro e casa in affitto), ora non riuscirebbe però ad avere una copertura assistenziale maggiore (badante h24), quindi in vista della dimissione dall'ospedale, il nipote decide suo malgrado per un ingresso presso Centro Servizi: infatti, dopo l'evento che ha portato al ricovero, la sua capacità residua rispetto all'autonomia è molto limitata: ora è dipendente in tutte le attività della vita quotidiana, non cammina, e questa nuova situazione non è più compatibile con una permanenza a domicilio dove sarebbe molte ore a casa da solo. Il paziente tra l'altro abita in una casa posta a un secondo piano senza ascensore. Il nipote a questo punto, data la situazione, chiederà al Tribunale di ufficializzare il suo ruolo di caregiver chiedendo di diventare Amministratore di Sostegno anche per avviare con il MMG e un Patronato, la domanda per invalidità civile all'INPS.
4Analisi della situazione descritta:
Nel caso descritto:
5Tutto ciò è un esempio di Welfare State Il termine inglese welfare state indica l'insieme di interventi e di prestazioni (assistenziali o economiche) erogati dalle Istituzioni pubbliche in collaborazione con altri Enti del Privato sociale e il Terzo Settore, finanziati tramite entrate fiscali, destinati a:
Gli strumenti tipici per perseguire gli obiettivi del WS sono:
Welfare Mix Il modello di Welfare mix è caratterizzato dal fatto che i servizi e le prestazioni del sistema di welfare vengono assicurate non solo dallo Stato ma da una pluralità di soggetti istituzionali. Stato, Mercato e Terzo Settore (cioè soggetti di natura privata senza scopo di lucro come Associazioni di volontariato, Cooperative sociali, ONG, ... ). 6