Organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali

Documento sull'organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali. Il Pdf presenta un modulo formativo per operatori socio-sanitari, esplorando concetti chiave come welfare state, welfare mix e integrazione socio-sanitaria, con definizioni e normative del settore.

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46 pagine

1
Percorsi formativi per
OPERATORE SOCIO SANITARIO
L.R. 20/2001 e s.m.i.
Organizzazione dei servizi sanitari,
sociosanitari e sociali
Dott. Giorgio Zoccatelli
2
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI,
SOCIO-SANITARI E SOCIALI
(10 ore - Modulo base)
CONTENUTI
1. Cos’è una “organizzazione“: elementi costitutivi, significato, finalità, ruoli,
funzioni, …
2. Ospedale: finalità, organizzazione dei servizi, servizi complementari alle
cure, prestazioni ambulatoriali, modalità di ricovero, degenza ospedaliera,
equipe assistenziale
3. Strutture e servizi residenziali: finalità, organizzazione dei servizi,
tipologie di residenzialità, servizi offerti, modalità di accesso, equipe
assistenziale
4. Strutture e servizi semi-residenziali: finalità, organizzazione dei servizi,
servizi offerti, modalità di accesso, equipe assistenziale
5. Domiciliarità: finalità, rete dei servizi socio-assistenziali, strumenti di
integrazione socio-sanitaria, modalità di attivazione del servizio, equipe
assistenziale
6. Minori e famiglie in difficoltà: servizio sociale, servizi socio-educativi
7. Servizi e strutture per la presa in carico di donne e minori vittime di
violenza

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Anteprima

Organizzazione dei Servizi Sanitari, Socio-Sanitari e Sociali

Contenuti del Modulo Base

Percorsi formativi per OPERATORE SOCIO SANITARIO L.R. 20/2001 e s.m.i. Organizzazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali Dott. Giorgio Zoccatelli 1ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI, SOCIO-SANITARI E SOCIALI (10 ore - Modulo base) CONTENUTI

  1. Cos'è una "organizzazione": elementi costitutivi, significato, finalità, ruoli, funzioni, ...
  2. Ospedale: finalità, organizzazione dei servizi, servizi complementari alle cure, prestazioni ambulatoriali, modalità di ricovero, degenza ospedaliera, equipe assistenziale
  3. Strutture e servizi residenziali: finalità, organizzazione dei servizi, tipologie di residenzialità, servizi offerti, modalità di accesso, equipe assistenziale
  4. Strutture e servizi semi-residenziali: finalità, organizzazione dei servizi, servizi offerti, modalità di accesso, equipe assistenziale
  5. Domiciliarità: finalità, rete dei servizi socio-assistenziali, strumenti di integrazione socio-sanitaria, modalità di attivazione del servizio, equipe assistenziale
  6. Minori e famiglie in difficoltà: servizio sociale, servizi socio-educativi
  7. Servizi e strutture per la presa in carico di donne e minori vittime di violenza

La Situazione del Sig. Giuseppe

2LA SITUAZIONE DEL SIG. GIUSEPPE Il signor Giuseppe, di anni 82, è stato ricoverato in Ortopedia per una caduta accidentale avvenuta a domicilio rispetto alla quale ha riportato la frattura del femore. Era già caduto altre volte a casa, senza però particolari conseguenze. Operato, non è stata posta indicazione a un trattamento di riabilitazione in regime di ricovero (intensivo): il paziente ha infatti una diagnosi dalla nascita di grave insufficienza mentale, con importanti disabilità cognitive, e di conseguenza nel funzionamento della vita quotidiana e nell'autonomia. Attualmente tale situazione cognitiva compromette la possibilità di avere un beneficio da un percorso riabilitativo, per cui è stato suggerito di aprire un percorso di ADI (per fisioterapia e catetere). Giuseppe non è sposato, non ha figli. Aveva dei fratelli che sono deceduti alcuni anni fa; lo segue per continuità familiare e affettiva un nipote, figlio di uno dei fratelli deceduti, che ha sempre fatto di tutto per gestirlo a casa: l'assistente sociale dal Comune (attraverso un servizio di appalto a una Cooperativa) gli garantiva un (SAD) che lo aiutava nell'igiene personale e domestica due volte al giorno (tranne il sabato e la domenica dove era aiutato dal nipote), più i pasti a domicilio. Prima del ricovero, il sig. Giuseppe era fisicamente autonomo, mangiava da solo, usciva per brevi passeggiate, ma necessitava di aiuto e assistenza per la gestione della vita quotidiana (bollette, farmaci, spesa, ... ). Fino all'età di 62 anni circa è stato inserito presso un CEOD privato convenzionato, grazie a progetti con il Servizio di Disabilità dell'Azienda ULSS locale, per il mantenimento delle capacità residue e per la socializzazione. Una organizzazione di volontariato provvedeva al trasporto andata/ritorno da questo CEOD, anche perchè in età adulta, aveva una buona autonomia motoria. Considerando la sua situazione economica (pensione di circa 900 euro e casa in affitto), ora non riuscirebbe però ad avere una copertura assistenziale maggiore (badante h24), quindi in vista della dimissione dall'ospedale, il nipote decide suo malgrado per un ingresso presso Centro Servizi: infatti, dopo l'evento che ha portato al ricovero, la sua capacità residua rispetto all'autonomia è molto limitata: ora è dipendente in tutte le attività della vita quotidiana, non cammina, e questa nuova situazione non è più compatibile con una permanenza a domicilio dove sarebbe molte ore a casa da solo. Il paziente tra l'altro abita in una casa posta a un secondo piano senza ascensore. Il nipote a questo punto, data la situazione, chiederà al Tribunale di ufficializzare il suo ruolo di caregiver chiedendo di diventare Amministratore di Sostegno anche per avviare con il MMG e un Patronato, la domanda per invalidità civile all'INPS.

3LA SITUAZIONE DEL SIG. GIUSEPPE Il signor Giuseppe, di anni 82, è stato ricoverato in Ortopedia per una caduta accidentale avvenuta a domicilio rispetto alla quale ha riportato la frattura del femore. Era già caduto altre volte a casa, senza però particolari conseguenze. Operato, non è stata posta indicazione a un trattamento di riabilitazione in regime di ricovero (intensivo): il paziente ha infatti una diagnosi dalla nascita di grave insufficienza mentale, con importanti disabilità cognitive, e di conseguenza nel funzionamento della vita quotidiana e nell'autonomia. Attualmente tale situazione cognitiva compromette la possibilità di avere un beneficio da un percorso riabilitativo, per cui è stato suggerito di aprire un percorso di ADI (per fisioterapia e catetere). Giuseppe non è sposato, non ha figli. Aveva dei fratelli che sono deceduti alcuni anni fa; lo segue per continuità familiare e affettiva un nipote, figlio di uno dei fratelli deceduti, che ha sempre fatto di tutto per gestirlo a casa: l'assistente sociale dal Comune (attraverso un servizio di appalto a una Cooperativa) gli garantiva un (SAD) che lo aiutava nell'igiene personale e domestica due volte al giorno (tranne il sabato e la domenica dove era aiutato dal nipote), più i pasti a domicilio. Prima del ricovero, il sig. Giuseppe era fisicamente autonomo, mangiava da solo, usciva per brevi passeggiate, ma necessitava di aiuto e assistenza per la gestione della vita quotidiana (bollette, farmaci, spesa, ... ). Fino all'età di 62 anni circa è stato inserito presso un CEOD privato convenzionato, grazie a progetti con il Servizio di Disabilità dell'Azienda ULSS locale, per il mantenimento delle capacità residue e per la socializzazione. Una organizzazione di volontariato provvedeva al trasporto andata/ritorno da questo CEOD, anche perchè in età adulta, aveva una buona autonomia motoria. Considerando la sua situazione economica (pensione di circa 900 euro e casa in affitto), ora non riuscirebbe però ad avere una copertura assistenziale maggiore (badante h24), quindi in vista della dimissione dall'ospedale, il nipote decide suo malgrado per un ingresso presso Centro Servizi: infatti, dopo l'evento che ha portato al ricovero, la sua capacità residua rispetto all'autonomia è molto limitata: ora è dipendente in tutte le attività della vita quotidiana, non cammina, e questa nuova situazione non è più compatibile con una permanenza a domicilio dove sarebbe molte ore a casa da solo. Il paziente tra l'altro abita in una casa posta a un secondo piano senza ascensore. Il nipote a questo punto, data la situazione, chiederà al Tribunale di ufficializzare il suo ruolo di caregiver chiedendo di diventare Amministratore di Sostegno anche per avviare con il MMG e un Patronato, la domanda per invalidità civile all'INPS.

Analisi della Situazione Descritta

4Analisi della situazione descritta:

  • quali sono le figure professionali dei Servizi e della rete (formale e informale) di supporto citati?
  • quali sono gli Enti, i Servizi e le strutture nominate?
  • quai sono i servizi e le prestazioni offerte/citate
  • in quali di questi è presente e agisce l'OSS?
  • con quali compiti, funzioni e finalità?

Caso Descritto: Figure Professionali, Enti e Servizi

Nel caso descritto:

  1. quali sono le figure professionali dei Servizi e della rete (formale e informale) di supporto citati? MMG, OSS, AS, IP, FKT, BADANTE, NIPOTE, ADS, GT, ORTOPEDICO, FISIATRA
  2. quali sono gli Enti, i Servizi e le strutture nominate? COMUNE, CEOD, TRIBUNALE, OSPEDALE, AUSSL9, COOPERATIVA APPALTO, ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER TRASPORTO, CENTRO SERVIZI, SERVIZIO DISABILI AULSS, PATONATO, INPS
  3. Quai sono i servizi e le prestazioni offerte/citate? SAD, ADI, PASTI, TUTELA LEGALE, FISIOTERAPIA, TRASPORTO
  4. In quali di questi è presente e agisce l'OSS? SAD, CEOD, PASTI, TRASPORTO, OSPEDALE, CENTRO CERVIZI,
  5. Con quali compiti, funzioni e finalità? ACCOMPAGNAMENTO, IGIENE E CURA DELLA PERSONA E DELL'AMBIENTE, SOCIALIZZAZIONE, SVILUPPO POTENZIAMENTO DELL'AUTONOMIA, COPERTURA DEI BISOGNI PRIMARI, SUPPORTO AI FAMILIARI, MIGIORAMENTO DELLA QUALITA' DELLA VITA DELLA PERSONA, FAVORIRE IL BENESSERE, CONTROLLO E TUTELA, SUPPORTO MORALE, PREVENZIONE DELL'ISTITUZIONALIZAZIONE

Welfare State e Welfare Mix

5Tutto ciò è un esempio di Welfare State Il termine inglese welfare state indica l'insieme di interventi e di prestazioni (assistenziali o economiche) erogati dalle Istituzioni pubbliche in collaborazione con altri Enti del Privato sociale e il Terzo Settore, finanziati tramite entrate fiscali, destinati a:

  • tutelare i cittadini dalle condizioni di bisogno (disabilità, malattia, ... )
  • coprire le persone da determinati rischi (es. povertà/marginalità - malattia)
  • migliorarne la qualità della vita e il benessere (prevenzione)
  • garantire istruzione, cure sanitarie, assistenza, previdenza pensionistica, formazione professionale, ricerca universitaria, sostegno al lavoro e all'imprenditorialità, promozione della famiglia ecc.
  • garantire un tenore di vita minimo in attuazione dei diritti di cittadinanza.

Strumenti del Welfare State

Gli strumenti tipici per perseguire gli obiettivi del WS sono:

  • v erogazione di denaro nelle fasi non occupazionali del ciclo vitale (disoccupazione, maternità, vecchiaia, ecc.) e nelle situazioni di incapacità lavorativa (malattia, invalidità, inabilità, ecc.)
  • v contributi su specifici aspetti (es. sostegni per l'affitto, supporto alla domiciliarità per disabili, ... );
  • v fornitura di servizi e prestazioni essenziali (in particolare istruzione, assistenza sanitaria, edilizia pubblica, ecc.);
  • v concessione di benefici fiscali (come l'Assegno unico, IVA agevolata per disabili per l'acquisto di veicoli o supporti informatici, detrazioni in fase di dichiarazioni dei redditi tipo spese sanitarie o badanti, ... )
  • v Leggi specifiche per la tutela delle persone (IC, L104. L68) …

Modello di Welfare Mix

Welfare Mix Il modello di Welfare mix è caratterizzato dal fatto che i servizi e le prestazioni del sistema di welfare vengono assicurate non solo dallo Stato ma da una pluralità di soggetti istituzionali. Stato, Mercato e Terzo Settore (cioè soggetti di natura privata senza scopo di lucro come Associazioni di volontariato, Cooperative sociali, ONG, ... ). 6

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