Slide sulle metodologie dell'insegnamento e tecniche per l'apprendimento attivo. Il Pdf esplora diversi approcci didattici, come il metodo espositivo e investigativo, con un focus sul metodo Montessori, ed è utile per studenti universitari.
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Milena Piscozzo
La lezione pedagogica del Novecento segna una stagione di profondo rinnovamento e ha contribuito alla strutturazione delle fondamenta dell'attuale impianto scolastico. Accanto alle nuove tendenze metodologiche e didattiche, infatti, le scuole raccolgono (e interpretano) ancora oggi lo spirito delle innovazioni del '900.
Rivoluzione educativa e didattica per: nuove scoperte delle neuroscienze processo di evoluzione e di trasformazione culturale Si pone la lente di ingrandimento su difficoltà di apprendimento che prima venivano classificate come svogliatezza, incapacità, scarso impegno.
È lo studio dei metodi della ricerca pedagogica ed anche lo studio delle modalità dei processi di insegnamento- apprendimento. In sintesi si tratta di azioni strategiche di insegnamento, rese flessibili dal docente in base alle concrete situazioni formative ed alle particolari caratteristiche degli alunni. In tutte le discipline (anche in quelle più teoriche) si dovrebbero attivare metodi diversi per:
La definizione stessa del metodo indica già come esso si basi fondamentalmente sull'espressione verbale, quale strumento per l'acquisizione di specifiche conoscenze. Due particolari aspetti: il "contenuto" da trasmettere il "linguaggio" con il quale trasmettiamo. Il contenuto può essere suddiviso in unità pedagogiche semplici, a loro volta ordinate in una progressione logica che ne facilita l'apprendimento. Per quanto riguarda il linguaggio, esso dovrebbe possedere caratteristiche, quali: chiarezza, semplicità e precisione. In tal modo i destinatari dei messaggi saranno in grado di decifrare le espressioni trasmesse e recepire così il messaggio del formatore. La trasmissione del sapere implica un'informazione di ritorno da parte del discente su ciò che ha appreso. L'insegnante può a questo punto misurare lo scarto tra il modello trasmesso e quello che il discente gli restituisce come informazione di ritorno. Lo scopo dell'insegnante è quello di ridurre al massimo lo scarto, fino alla completa acquisizione del modello.
MA All'interno di questo metodo si annovera, come principale tecnica didattica, la lezione. Dobbiamo sottolineare che alcuni autori evidenziano anche delle tecniche di lezione attiva che diventa quindi un "contenitore" di metodi e di tecniche diverse.
I metodi didattici (ossia delle azioni strategiche di insegnamento) attivi sono collegati ad attività che coinvolgono attivamente lo studente nel processo di apprendimento. Sono: Il metodo operativo IL LABORATORIO Il metodo investigativo LA RICERCA SPERIMENTALE Il metodo euristico-partecipativo LA RICERCA-AZIONE Il metodo individualizzato MASTERY LEARNING Sono rappresentativi di intere famiglie metodologiche e ciascuno di essi attiva specifici processi formativi (l'operatività, l'investigazione, la partecipazione nella ricerca, l'individualizzazione dei percorsi).
I metodi nominali si riferiscono a specifici studiosi che li hanno proposti. Metodo Montessori Metodo Waldorf-Steiner Metodo Feuerstein, in particolare per il superamento delle difficoltà cognitive I metodi nominali, che richiedono un lungo training formativo, si caratterizzano per la loro compiutezza teorico-pratica.
Dal punto di vista logistico il laboratorio della scuola viene spesso individuato in un locale a se stante, appositamente costruito e corredato per produrre apprendimenti specialistici. Prima di essere "ambiente", il laboratorio è uno "spazio mentale attrezzato", una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla. Dal punto di vista formativo, invece, il laboratorio si caratterizza per l'oggetto della sua azione, vale a dire per l'attività che vi si svolge, che investe il soggetto operante. Il termine LABORATORIO va inteso in senso estensivo, come qualsiasi spazio, fisico, operativo e concettuale, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività formativa. Con il lavoro laboratoriale lo studente domina il senso del suo apprendimento, perché produce, perché opera concretamente, perché "facendo" sa dove vuole arrivare e perché.
L'attività proposta:
L'apprendimento per ricerca può attivarsi solo attraverso l'insegnamento mediante la ricerca. Oggi la ricerca di base opera lungo due direttrici: la ricerca sperimentale classica, connessa al metodo ipotetico-deduttivo la ricerca-azione espressione del metodo euristico partecipativo. È opportuno che gli studenti approfondiscano entrambe le tipologie (anche contaminandole), benché la prima sia tendenzialmente indirizzata alle scienze della natura e la seconda alle scienze dell'uomo. Nella sua forma classica, il metodo investigativo (o ipotetico- deduttivo) segue il percorso della ricerca sperimentale (ampiamente conosciuto) con le seguenti fasi:
Si fa ricerca-azione soprattutto in ambito sociale dove la ricerca non può prescindere dall'azione; in essa non c'è distinzione tra chi fa ricerca e chi è l'oggetto della ricerca, tra il ricercatore (esterno) e colui che compie l'azione (interno). Nella ricerca-azione non è tanto l'obiettività che preoccupa (elemento metodologico imprescindibile nella ricerca sperimentale classica) quanto la ricostruzione documentata e ordinata del processo d'azione nel suo farsi.
Metodologicamente il ciclo della ricerca-azione comprende una serie di fasi: