Didattica inclusiva: esercitazione su disabilità sensoriali e apprendimento

Slide da Unint Università degli Studi Internazionali di Roma su didattica inclusiva esercitazione su disabilità sensoriali e apprendimento. Il Pdf è una presentazione di Psicologia per l'Università che illustra i principi della didattica inclusiva, con linee guida per lezioni EAS per studenti ipovedenti e ipoacusici.

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L’INTERNAZIONALEUNINT
Modulo: Disabilità Sensoriali
DIDATTICA INCLUSIVA
ESERCITAZIONE SU
DISABILITÀ SENSORIALI E APPRENDIMENTO
Prof. Serafino Murri
L’INTERNAZIONALEUNINT
OBIETTIVO: FORMULAZIONE LEZIONE EAS DISCIPLINARE
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L’obiettivo dell’esercitazione è porgettare una lezione disciplinare a scelta, secondo lo
schema EAS (episodio di apprendimento situato).
Caso di Studio: in una classe di un Istituto Tecnico superiore composta da 25 allievi, si è in
presenza di un discente IPOVEDENTE GRAVE e una discente con IPOACUSIA MEDIA.
Con finalità inclusive dei soggetti svantaggiati, LOBIETTIVO è elaborare uno schema della
lezione secondo il modello fornito, e tenendo conto delle limitazioni imposte dalle disabilità
sensoriali dei due allievi.
La progettazione va elaborata con delle schede pagine word ognuna dedicata a un
particolare aspetto della lezione EAS, tenendo conto dunque delle caratteristiche
fondamentali:
VALUTAZIONE DIFFUSA
- contenuti disciplinari
- dinamiche di interazione (soft skills)
- competenze digitali.
- Attuazione ridotta (nel tempo e nel
contenuto) (EPISODIO)
- Forte contestualizzazione e messa in
situazione (SITUATO), che porti lo
studente al centro dell’aspetto disciplinare
e dell’apprendimento
- la produzione finale coincide con un
artefatto digitale.

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DIDATTICA INCLUSIVA

ESERCITAZIONE SU DISABILITÀ SENSORIALI E APPRENDIMENTO

Modulo: Disabilità Sensoriali
Prof. Serafino Murri
UNINTUniversità
degli Studi Internazionali di Roma

OBIETTIVO: FORMULAZIONE LEZIONE EAS DISCIPLINARE

L'obiettivo dell'esercitazione è porgettare una lezione disciplinare a scelta, secondo lo
schema EAS (episodio di apprendimento situato).
Caso di Studio: in una classe di un Istituto Tecnico superiore composta da 25 allievi, si è in
presenza di un discente IPOVEDENTE GRAVE e una discente con IPOACUSIA MEDIA.
Con finalità inclusive dei soggetti svantaggiati, L'OBIETTIVO è elaborare uno schema della
lezione secondo il modello fornito, e tenendo conto delle limitazioni imposte dalle disabilità
sensoriali dei due allievi.
La progettazione va elaborata con delle schede - pagine word ognuna dedicata a un
particolare aspetto della lezione EAS, tenendo conto dunque delle caratteristiche
fondamentali:

VALUTAZIONE DIFFUSA

  • contenuti disciplinari
  • dinamiche di interazione (soft skills)
  • competenze digitali.
  • Attuazione ridotta (nel tempo e nel
    contenuto) (EPISODIO)
  • Forte contestualizzazione e messa in
    situazione (SITUATO), che porti lo
    studente al centro dell'aspetto disciplinare
    e dell'apprendimento
  • la produzione finale coincide con un
    artefatto digitale.

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FATTORI DI LIMITAZIONE DELL'ALLIEVO IPOVEDENTE

  • L'alunno non vedente si costruisce un'immagine attraverso il tatto e
    l'udito, pertanto acquisisce immagini del mondo analitiche e
    sincretiche
  • L'immagine tattile si caratterizza per essere bidimensionale
  • Manca la fase di sintesi automaticamente fornita dalla vista
  • Di conseguenza, c'è difficoltà ad astrarre e generalizzare
  • Si avvale di una memoria di tipo tattile/uditiva pertanto è necessario
    evitare situazioni didattiche che generino chiasso e confusione
  • Tende al verbalismo, ovvero all'uso di tantissimi termini lessicali
    senza possedere la competenza semantica
  • Nella conversazione non coglie la mimica e la gestualità altrui,
    pertanto tende a una maggiore suscettibilità perché non riesce a
    cogliere nessi impliciti non comprendendo i messaggi e le situazioni
    non verbali
  • Se nell'ambiente c'è chiasso non riesce a distinguere le
    conversazioni e il loro ordine o a chi si rivolgono: di conseguenza
    non riesce a rispettare l'alternanza necessaria in una conversazione
  • Tende a evitare le attività motorie
  • Tende ad assumere una postura di chiusura

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MODALITÀ DI APPROCCIO ALL'ALLIEVO IPOVEDENTE

Modalità di approccio all'allievo non vedente:

  • Deve essere messo in grado di procedere dall'analisi alla sintesi
  • L'esperienza diretta esemplificatoria è basilare perché permette di
    costruire le immagini di riferimento di ciò che si deve apprendere
  • Altro elemento fondante è favorire la conoscenza per esplorazione
  • Uso di sussidi strutturati e/o tecnologici, dove l'insegnante svolge il
    compito guida dell'esperienza e ha la responsabilità di ridurre
    gradualmente l'aiuto fornito.
    Ogni strumento assistivo deve essere proposto secondo le tappe:
  1. Presentazione e motivazione all'uso
  2. Conoscenza percettiva dello strumento
  3. Uso dello strumento con l'aiuto
  4. Riduzione progressiva dell'aiuto
  • Ogni volta che si utilizza un ambiente diverso (laboratorio, palestra,
    esterni alla scuola), lo studente deve essere condotto
    preliminarmente alla conoscenza (percettiva) del nuovo ambiente

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FATTORI DI LIMITAZIONE DELL'ALLIEVA IPOACUSICA

  • Le difficoltà maggiori dell'allieva ipoacusica sono comunicative,
    sul piano cognitivo non ha limitazioni percettive che inficiano
    l'auto-rappresentazione del compito
  • La sordità impedisce l'acquisizione spontanea e naturale del
    linguaggio verbale: l'allieva può trovare difficile comprendere,
    decodificare, interpretare e utilizzare la lingua parlata e scritta in
    maniera immediata.
  • Una buona didattica inclusiva per le ipoacusie prevede
    un approccio visivo-gestuale all'elaborazione del compito, che
    permetta alla vista di essere sfruttata come canale vicariante che
    sopperisce al deficit uditivo.

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MODALITÀ DI APPROCCIO ALL'ALLIEVA IPOACUSICA

Affinché la didattica possa essere pienamente inclusiva, è
fondamentale creare condizioni per una buona comunicazione in
classe:

  • impostare una disposizione spaziale dei banchi nelle aule in modo
    che la studentessa possa avere una visuale completa di compagni
    e insegnanti
  • predisporre una buona illuminazione dello spazio e del volto del
    docente affinché la lettura del labiale non venga compromessa
  • parlare in modo scandito e chiaro con una struttura sintattica non
    troppo elaborata e un lessico appropriato
  • evitare toni di voce elevati che alterano l'articolazione
  • semplificare i testi, schematizzare, sottolineare le parole chiave
  • fare ricorso a materiale illustrativo e grafico-visivo di supporto
  • ricorrere a modelli multisensoriali e multidisciplinari
  • utilizzare supporti multimediali e tecnologie assistive adeguate

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PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA EAS

PROGETTARE L'UNITA' DIDATTICA EAS inclusiva significa:

  • Delineare gli obiettivi generali: scegliere l'argomento curricolare,
    ideare un modo di «situarlo» nella realtà extrascolastica.
  • Stabilire obiettivi specifici per la classe tenedo conto delle esigenze
    dell'allievo con disabilità visiva e dell'allieva ipoacusica.
  • Stabilire i tempi di realizzazione dell'unità didattica EAS (gli ipovedenti
    potrebbero avere bisogno di tempi più lunghi)
  • Stabilire le modalità di utilizzo del linguaggio orale e di quello visivo.
  • Preparazione di materiali e strumenti digitali adeguati alle 3 FASI:
    FASE PREPARATORIA: il docente prepara un momento introduttivo che serva
    come framework concettuale per stimolare così la curiosità epistemica
    dell'alunno. Attraverso una MAPPA CONCETTUALE, un BREVE VIDEO o una
    breve PRESENTAZIONE MULTIMEDIALE.
  • FASE OPERATORIA: la classe svolge un micro-attività individuale o di gruppo
    nella quale produce un artefatto. In questa fase l'insegnante deve essere bravo a
    trovare gli strumenti tecnologici adatti per ottenere lo scopo che si è prefissato. Il
    lavoro nei gruppi può essere condotto secondo i principi del cooperative learning,
    per favorirne l'efficacia.
  • FASE RISTRUTTURATIVA: è il debriefing, docenti e studenti effettuano delle
    riflessioni metacognitive su quanto è emerso e su come si è operato.

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IMPOSTAZIONE DELLE SEZIONI PROGETTUALI (1)

a) Elencare compiti di realtà e prodotti (realizzare ricerche, fare tavole
rotonde, preparare report, elaborare un confronto tema di discussione
su posizioni diverse, riscrivere dei testi, svolgere role-playing, ecc.):

  • che cosa si chiede di fare agli alunni
  • con quali scopi e motivazioni
  • con quali modalità (a livello individuale, di gruppo, collettivo, in
    aula, laboratorio, extra scuola)
  • per realizzare quali prodotti
  • in quanto tempo
  • con quali strumenti a disposizione
  • in che modo saranno valutati

b) Descrivere la metodologia e le strategie e le tecniche didattiche
utilizzate
c)
L'impostazione della lezione sul piano partecipativo di allievi e docenti:

  • PROSSEMICO/APTICO (incluso l'uso di oggetti e strumenti)
  • CINESICO (compiti da svolgere dei singoli e dei gruppi)

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IMPOSTAZIONE DELLE SEZIONI PROGETTUALI (2)

d)
Descrivere l'utilizzo di STRUMENTI COMPENSATIVI e TECNOLOGIE
ASSISTIVE per gli ALUNNI con bisogni educativi speciali e loro
motivazione all'interno degli scopi specifici dell'unità didattica EAS.
e) ELABORARE UNA PERFORMANCE LIST RELATIVA AL
COMPORTAMENTO PERFORMATIVO DEGLI ALLIEVI CON BES CHE
TENGA CONTO DI:

  1. Espressione verbale
  2. Stato emotivo e di partecipazione (con indicatori cinesici, paraverbali)
  3. Analisi delle posizioni corporee e delle metodologie di presentazione
    (uso di mappe, altri strumenti)
  4. Analisi della mimica dell'esposizione, dello sguardo, della
    partecipazione emotiva

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ESEMPIO

Microlearning lezione EAS di geometria:
Attività IRL attraverso Mobile Devices: riprendere in video o
fotografare angoli retti, ottusi e acuti per le strade della città, poi
spiegare in aula il perché, a cosa servono negli oggetti, edifici, strade
individuati dalle fotografie proprio quegli angoli e non altri.
Elaborare strategie di utilizzo delle tecnologie assistive (sintesi vocali
o modellini/oggetti per l'allievo ipovedente, tool di riconoscimento
vocale che trascrivano le parole di chi espone accanto alle immagini
trascelte per l'allieva ipoacusica, ecc.)
Se l'attività in esterni è guidata, si può pensare ad esempio ad
affidare all'ipovedente di registrare i suoni degli ambienti o degli
oggetti mentre gli altri li fotografano, e riascoltarli,

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