Documento da Università su Epistemologia: generale, scienze umane e intelligenze artificiali. Il Pdf, di Filosofia e livello universitario, esplora concetti chiave come la natura delle teorie scientifiche e le interpretazioni della probabilità, includendo autori come Popper e Reichenbach.
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Concetto di teoria Cosa sono le teorie scientifiche? Peter Kosso Cosa le teorie NON sono (definizione in negativo):
T=L+U T -> teoria, ovvero il linguaggio che parla di un universo oggettuale La definizione dipende dalla concezione del linguaggio dell'800, in quanto questo veniva considerato la parte fondamentale, molto più importante del contenuto. (Importa più il mezzo per esprimerlo che il contenuto stesso)U -> Universo o ambito oggettuale o dominio di realtà. Insieme di oggetti provvisti di proprietà e relazioni, accumunati da un tema/argomento (universo oggettuale della psicologia è diverso dall'universo oggettuale della fisica delle stringhe) L -> linguaggio, ovvero le varie frasi che mettono in relazione gli oggetti dell'universo oggettuale.
> La teoria è dunque il linguaggio che parla degli oggetti dell'universo oggettuale e dei collegamenti reciproci tra di loro.
Esistono enunciati fondamentali (assiomi) da cui derivano enunciati secondari (teoremi). Questa derivazione avviene tramite un nesso di conseguenza logica (II-): se gli assiomi sono veri allora sono veri anche i teoremi. Esiste quindi una gerarchia in una teoria.
I due aspetti sono però legati: dopo aver trovato una causa bisogna trovare una ragione per cui la causa stessa è vera. Es: Spiegare il fatto che pioverà ->trovo la causa-> è un atto di abbassamento della temperatura e il cielo è nuvoloso (fatto concreto) Giustificare la credenza che pioverà ->trovo la ragione per va ritenuta vera tale credenza ->ricondurre la credenza che pioverà all'abbassamento della colonna di mercurio (fatto astratto). intuz.essenze= capacità della mente umana di cogliere le caratteristiche essenziali di un oggetto o di una situazione
I sillogismi permettono di identificare la differenza tra scienza aristotelica e scienza galileiana. Mentre la scienza aristotelica propone una simmetria tra spiegazione e giustificazione, nella scienza galileiana è presente un'asimmetria.
->Esistono Assiomi Evidenti, ovvero sempre assolutamente veri, poiché sono risultato dell'intuizione delle essenze. Spiegazione, ovvero parlo della verità->i principi primi spiegano il risultato Giustificazione, ovvero il grado di certezza->i principi primi conferiscono certezza al risultato Su un piano matematico ciò che si ottiene risulta più accettabile-> somma angoli interni di un triangolo è 180º Su un piano empirico risulta ben più assurdo-> i principi primi spiegano dei dati presi per veri e le giustificazioni conferiscono certezza alla conoscenza del dato, già data però per scontata, poiché si riferisce all'essenza delle cose e non può essere messa in discussione. Il principio è assunto come verità, ed è l'ovvio motivo per cui la scienza aristotelica è ritenuta dogmatica.
Nelle teorie matematiche -> la giustificazione arriva a priori e si continua a riscontrare una simmetria nel rapporto tra spiegazione e giustificazione. Dunque gli assiomi non solo spiegano la teoria, ma ne giustificano anche la correttezza. Su un piano di scienze empiriche la faccenda è diversa-> Non vi sono più assiomi, ma leggi. Riguardo la spiegazione, sono le leggi a spiegare il dato. Riguardo la giustificazione, poi, sarà il dato verificato empiricamente a dare una giustificazione. a dare una giustificazione alle leggi da cui viene dedotto ->Le leggi sono quindi in verità ipotesi: vanno sottoposte ad un controllo empirico e solo allora potremo affermare che siano corrette. E dopo essere state verificate come corrette non è detto lo siano per sempre, in altra sede o successivamente si potrebbe scoprire altrimenti. Le verità non sono più dogmatiche, ma empiriche.
Componenti di una teoria empirica:
L=VO + VT VO: linguaggio/vocabolario osservativo -> termini riguardanti la realtà osservabile riguardo i quali è possibile decidere mediante osservazione se convengono o meno a un oggetto empirico. (Es: termini riguardanti la lettura di strumenti di misurazione) VT: linguaggio/vocabolario teorico -> termini che riguardano i così detti inosservabili (Es: molecole, elettroni, ma anche peso specifico). Il vocabolario teorico è ciò che è davvero rilevante poiché oggetto di studio della teoria stessa -> il compito della teoria è quindi quello di trovare una correlazione tra l'osservabile e l'inosservabile. Teoria = Processo attraverso il quale viene trovata una correlazione tra osservabile e inosservabile.
Il modello galileiano utilizza un metodo ipotetico-deduttivo. Teoria = ipotetica, ma questo per definizione per il metodo utilizzato. Per quanto una teoria venga controllata non si arriverà mai ad un grado di certezza tale da definirla una sorta di "essenza" aristotelica. Quindi più che definire una teoria un'ipotesi e meglio definirla per la sua "quantità ipotetica". -> una teoria antica e molto ben verificata sarà meno ipotetica rispetto ad una appena nata e poco verificata. Una teoria non smetterà mai, in verità, di essere ipotetica, e questo segnala proprio la fallibilità della teoria scientifica. Non esiste una gerarchia tra teoria, ipotesi e leggi, sono tre concetti differenti tutti e tre utili alla scienza. La teoria è sia legisimile che ipotetica. L'ipoteticità caratterizza sempre teoria e leggi. Una legge è una teoria il cui grado di ipoteticità è molto basso, ma non assente.
Più una teoria è generale più tende ad essere interessante. Generalizzare = significa eliminare tutti i fattori non rilevanti per la generalità della teoria stessa. Bisogna individuare i fattori rilevanti per quel particolare comportamento ed escludere gli altri. Es: Nella legge di caduta dei gravi. Rilevante -> la massa, la vicinanza alla superficie terrestre, il fatto che sia senza sostegno Non rilevante -> il colore, il giorno in cui l'oggetto è stato comprato o il momento del giorno in cui viene fatto cadere. Si generalizza meglio quante meno sono le proprietà da prendere in considerazione poiché questo consente di ampliare il campo della generalizzazione stessa. Più una legge è generale maggiore è l'interesse scientifico per questa. Es: passando dalla legge della caduta dei gravi alla legge di gravità o gravitazione universale.
Per poter affermare che un enunciato è generale ed è una legge non basta affermare che tutti gli A sono B. Si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente poiché si potrebbe trattare di un enunciato apparentemente generalizzato che non è poi una vera legge di natura.
Es: