Documento dall'Università degli Studi di Genova sulla rinascita economica dell'Italia nel secondo dopoguerra e il ruolo americano. Il Pdf analizza la ripresa economica italiana, evidenziando il contributo degli aiuti americani, in particolare quelli dell'UNRRA, per l'assistenza alimentare e la ricostruzione, un argomento di Storia per l'Università.
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Ripercorrere le molteplici situazioni venutesi a creare nell'economia italiana nella seconda metà del secolo scorso permette di dimostrare i profondi e significativi cambiamenti che subirono la struttura economica e la collocazione dell'Italia a livello europeo e mondiale in quegli anni. In questo elaborato verranno ricostruite numerose vicende, caratterizzanti l'Europa e il "Bel Paese", a partire dalla triste e devastante eredità lasciata dalla seconda guerra mondiale. Tale conflitto provocò la devastazione dei Paesi coinvolti negli eventi bellici, peraltro già gravemente danneggiati dalla Grande Guerra, e perciò viene identificato come un evento che coinvolse, direttamente o indirettamente, i popoli di tutti i continenti del mondo e che venne combattuto per mare, per terra e in aria grazie all'utilizzo di mezzi aerei e nuove tipologie di armi, sia offensive, sia difensive. Si stima che a tale guerra sia riconducibile la morte di circa 15 milioni di persone solo in Europa Occidentale; milioni di individui, inoltre, vennero feriti oppure si ammalarono di patologie connesse all'alimentazione. Nonostante i numerosi studi e gli innumerevoli dati a disposizione, ad oggi ancora non è possibile stabilire in maniera univoca il valore dei danni materiali causati in Italia e in Europa; si ritiene, in ogni caso, che la guerra abbia determinato perdite senz'altro superiori a quelle subite durante la Grande Guerra; infatti, i bombardamenti aerei causarono la distruzione, non solo degli impianti industriali e delle installazioni militari, ma anche di molteplici abitazioni civili, di ferrovie, di porti e bacini. Solamente i paesi neutrali, come la Svizzera, l'Irlanda, il Portogallo, la Svezia e la Spagna evitarono danni diretti, ma subirono anch'essi le conseguenze delle penurie provocate dalla guerra. Un discorso nettamente differente deve essere fatto per gli Stati Uniti, il Canada e l'America latina poiché tali nazioni uscirono dal conflitto con un'economia decisamente rafforzata
non avendo subito danni diretti; questi paesi ottennero un beneficio immediato dalla richiesta bellica conseguendo una notevole crescita del settore industriale, di quello tecnologico e di quello agricolo. Nonostante l'enorme vantaggio, gli Stati Uniti si mostrarono sempre particolarmente sensibili e interessati alla situazione europea e alla conseguente ricostruzione del "Vecchio Continente", tanto che decisero di concedere prestiti e aiuti ai Paesi in difficoltà. Riguardo all'ammontare degli aiuti devoluti dagli americani all'Europa tra gli anni 1945 e 1947 non c'è accordo: secondo la Fondazione Marshall in quel biennio i prestiti furono poco meno di 20 miliardi di dollari; nelle memorie del presidente Truman, invece, si parla di 15 miliardi di dollari, secondo le stime dell'economista Kindleberger, poi, le risorse impiegate furono 10,1 miliardi di dollari, mentre secondo Milward furono 10,098 miliardi di dollari. Gli aiuti vennero inizialmente erogati attraverso la United Nation Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA) fondata il 9 novembre 1943, con sede a Washington grazie ad un accordo siglato da ben quarantaquattro paesi, con lo scopo di fornire assistenza economica e civile ai Paesi usciti gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale, la cui attività venne finanziata dagli Stati Uniti per il 73% circa. Nel dicembre del 1947 il governo americano annunciò lo stanziamento di altri aiuti di emergenza a favore della Francia, dell'Austria e dell'Italia per 522 milioni di dollari; tuttavia, in assenza di un articolato e organico programma di ricostruzione le risorse erogate non furono sufficienti per risollevare le sorti dell'economia europea. La ricostruzione dell'Europa doveva basarsi sulla realizzazione di un nuovo ordine economico di respiro internazionale (di cui avrebbe beneficiato anche gli Stati Uniti), pertanto, era necessario evitare di imporre ai Paesi sconfitti una qualsiasi forma di riparazione, bensì bisognava sostenere la cooperazione internazionale tra gli Stati Europei.
Nel giugno 1947, il Segretario di Stato George Marshall rese pubblica l'idea ispiratrice del programma per la ricostruzione europea che sarà noto come Piano Marshall, prima applicazione concreta della dottrina Truman, con cui il popolo americano venne chiamato a comprendere la necessità di contribuire ad avviare la ripresa economica europea nell'interesse stesso degli Stati Uniti, con l'obiettivo di rendere i paesi devastati dal conflitto autonomi economicamente e liberi dall'influenza comunista. Il Piano Marshall, come vedremo, si rivelò fondamentale per la ricostruzione del mercato europeo attraverso il ripristino delle vecchie correnti di scambio multilaterale e dei flussi commerciali attuati con gli accordi di pagamento bilaterali che i Paesi Europei furono costretti a siglare. Inoltre permise ai governi europei di programmare la riduzione dei dazi e l'eliminazione dei contingentamenti e dei controlli sugli scambi (vincoli che, una volta aboliti, fecero ottenere all'Europa importanti effetti indiretti che portarono il processo di crescita nel decennio successivo a livelli mai conosciuti in passato). Il Piano Marshall dette alla potenza economica degli Stati Uniti l'occasione di un intervento senza precedenti, che portò alla creazione in Europa di un nuovo ordine economico fondato sulla leadership americana. Tale piano è stato numerose volte interpretato dalla storiografia: dall'immagine apologetica e propagandistica dei primi anni Cinquanta, quando si delineò il mito degli aiuti americani come espressione della generosità e della solidarietà degli Stati Uniti portatori di libertà e di prosperità all'Europa, incapace in quel periodo di risollevarsi da sola dalle distruzioni della guerra e minacciata dall'espansionismo sovietico, si è venuta contrapponendo l'interpretazione revisionista che ha visto l'intervento americano principalmente come una risposta ai problemi interni americani e al pericolo di una nuova depressione, oltre che come un'iniziativa politica, di contrapposizione all'Urss.
Al di là dei risultati economici e le modalità di attuazione, che verranno ampiamente descritte e analizzate nei differenti capitoli dell'elaborato, il Piano Marshall e la politica che lo ispirava fondata sul principio "più mercato e meno controlli" certamente esercitò un'influenza determinante sul successo della ricostruzione post bellica. Gli anni '30 del 1900 determinarono la diffusione negli scambi europei di un regime di autarchia e di immobilismo, tant'è che precedentemente al conflitto, il commercio intraeuropeo rappresentava la metà del commercio totale del continente europeo, ma nel 1947 tale percentuale si ridusse a un terzo. Concludendo, è importante sottolineare che l'intervento americano non si limitò alla ripresa economica europea, ma alla reintegrazione di un sano capitalismo e proprio per questo motivo costituì un importante successo.
LA RINASCITA ECONOMICA DELL'ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA E IL RUOLO AMERICANO Storia Economica Università degli Studi di Genova (UNIGE) 68 pag. Document shared on https://www.docsity.com/it/la-rinascita-economica-dell-italia-nel-secondo-dopoguerra-e-il-ruolo-americano/525018/ Downloaded by: LoryLuca (amministrazione@pierazzoli.com)UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE Elaborato scritto per la prova finale in Storia Economica LA RINASCITA ECONOMICA DELL'ITALIA NEL SECONDO DOPOGUERRA E IL RUOLO AMERICANO Docente di riferimento: ANDREA ZANINI Candidato: CHIARA BERTANIA 1 Anno Accademico 2013 - 2014 Document shared on https://www.docsity.com/it/la-rinascita-economica-dell-italia-nel-secondo-dopoguerra-e-il-ruolo-americano/525018/ Downloaded by: LoryLuca (amministrazione@pierazzoli.com)A te mamma, dedico questo mio primo e grande traguardo. 2 Document shared on https://www.docsity.com/it/la-rinascita-economica-dell-italia-nel-secondo-dopoguerra-e-il-ruolo-americano/525018/ Downloaded by: LoryLuca (amministrazione@pierazzoli.com)Introduzione Pag. 5
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