L'Italia e l'Europa verso la guerra: eventi chiave della Seconda Guerra Mondiale

Documento sull'Italia e l'Europa verso la guerra, riassumendo gli eventi principali della Seconda Guerra Mondiale. Il Pdf, utile per la Scuola superiore, copre argomenti come la conquista italiana dell'Etiopia, le leggi razziali, la politica estera nazista e la guerra civile spagnola, fino alla caduta del fascismo e la Shoah.

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19 pagine

L'ITALIA E L'EUROPA VERSO LA GUERRA
La conquista italiana dell'Etiopia
Tra il 1932 e il 1934, il regime fascista pianifica l'invasione dell'Etiopia, vicina alle colonie
italiane di Eritrea e Somalia.
Motivazioni principali:
1. Prestigio internazionale mostrare l'Italia come potenza mondiale.
2. Economia rilanciare l'industria.
3. Politica interna aumentare il consenso al regime.
Invasione:
Da ottobre 1935 a maggio 1936, l'Italia conquista l'Etiopia con un grande esercito e uso di armi
chimiche, vietate da trattati internazionali.
La repressione contro i resistenti etiopi è durissima, con fucilazioni di massa.
Viene imposto un sistema razzista che separa coloni italiani e popolazione locale.
Le conseguenze dell'invasione
* L'Italia viene punita con sanzioni economiche dalla Società delle Nazioni.
Peggiorano i rapporti con Francia e Gran Bretagna.
* •L'Italia si avvicina alla Germania nazista.
Il regime lancia l'autarchia: autosufficienza economica ma l'Italia è povera di
risorse, e il sistema si indebolisce.
Nonostante tutto, la propaganda fascista trionfa: l'Italia è vista come una nazione
povera che lotta contro le potenze ricche e oppressive (plutocrazie).
Le leggi razziali
Dal 1938, l'Italia rafforza la sua politica razzista, anche per imitare la Germania.
In novembre, dopo una campagna propagandistica, vengono emanate le leggi razziali contro
gli ebrei:
Vietati i matrimoni misti
Ebrei esclusi da: esercito, cariche pubbliche, scuola e università.
La politica estera nazista
Fin dall'inizio, Hitler dichiara gli obiettivi della Germania:
1. Cancellare il trattato di Versailles.
2. Unificare i tedeschi nel Reich.
3. Conquistare lo "spazio vitale" (Lebensraum) in Europa orientale.
Nel 1933 la Germania esce dalla Società delle Nazioni, ma inizialmente è isolata e senza un
vero esercito.
L'Europa di fronte al nazismo
All'inizio, Francia, Gran Bretagna e anche l'Italia vedono Hitler come una minaccia.
Nel 1934, l'Italia blocca l'annessione dell'Austria (Anschluss) da parte tedesca.
Ma dopo la crisi del 1929, i movimenti fascisti e nazisti si diffondono in Europa orientale,
minacciando anche la Francia.
Dal 1936, le forze democratiche e di sinistra si uniscono nei Fronti popolari, sostenuti anche
dall'URSS, per fermare l'ascesa dei regimi autoritari.
Nel 1936 vincono le elezioni in Francia e Spagna.
La guerra civile spagnola (1936-1939)
In Spagna, la destra non accetta la vittoria della sinistra.
Il generale Franco si ribella, iniziando la guerra civile.
Sostegni esterni:
Franco è appoggiato da Italia e Germania (60.000 soldati italiani, armi tedesche).
Repubblicani appoggiati da URSS e Brigate internazionali (volontari antifascisti).
Francia e Gran Bretagna non intervengono direttamente.
La guerra è durissima:
Oltre 500.000 morti, violenze da entrambe le parti.I franchisti colpiscono
socialisti e sindacalisti
Nelle zone repubblicane, anarchici attaccano fascisti e clero.
L'opinione pubblica democratica è a favore della Repubblica, che però viene sconfitta.
Franco instaura una dittatura che durerà fino alla sua morte nel 1975.
Quadro - Guernica
La cittadina basca di Guernica è la prima città distrutta da un bombardamento aereo tedesco.
Il pittore Picasso denuncia l'orrore con il celebre quadro "Guernica", esposto all'Esposizione
universale del 1937.
La destabilizzazione dell'Europa
Man mano che l'esercito tedesco si rafforza, la Germania diventa più aggressiva:
* 1936: occupa la Renania, che doveva restare smilitarizzata.
Firma l'Asse Roma-Berlino con l'ltalia e il patto anti-Comintern con il
Giapponecontro l'URSS
1938: annette l'Austria, primo passo verso l'unificazione di tutti i
tedeschi(pangermanismo).

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Anteprima

La conquista italiana dell'Etiopia

Tra il 1932 e il 1934, il regime fascista pianifica l'invasione dell'Etiopia, vicina alle colonie italiane di Eritrea e Somalia.

Motivazioni principali

  1. Prestigio internazionale -> mostrare l'Italia come potenza mondiale.
  2. Economia -> rilanciare l'industria.
  3. Politica interna -> aumentare il consenso al regime.

Invasione dell'Etiopia

Da ottobre 1935 a maggio 1936, l'Italia conquista l'Etiopia con un grande esercito e uso di armi chimiche, vietate da trattati internazionali. La repressione contro i resistenti etiopi è durissima, con fucilazioni di massa. Viene imposto un sistema razzista che separa coloni italiani e popolazione locale.

Le conseguenze dell'invasione

  • L'Italia viene punita con sanzioni economiche dalla Società delle Nazioni. Peggiorano i rapporti con Francia e Gran Bretagna.
  • L'Italia si avvicina alla Germania nazista.
  • Il regime lancia l'autarchia: autosufficienza economica -> ma l'Italia è povera di risorse, e il sistema si indebolisce.
  • Nonostante tutto, la propaganda fascista trionfa: l'Italia è vista come una nazione povera che lotta contro le potenze ricche e oppressive (plutocrazie).

Le leggi razziali

Dal 1938, l'Italia rafforza la sua politica razzista, anche per imitare la Germania. In novembre, dopo una campagna propagandistica, vengono emanate le leggi razziali contro gli ebrei:

  • Vietati i matrimoni misti
  • Ebrei esclusi da: esercito, cariche pubbliche, scuola e università.

La politica estera nazista

Fin dall'inizio, Hitler dichiara gli obiettivi della Germania:

  1. Cancellare il trattato di Versailles.
  2. Unificare i tedeschi nel Reich.
  3. Conquistare lo "spazio vitale" (Lebensraum) in Europa orientale.

Nel 1933 la Germania esce dalla Società delle Nazioni, ma inizialmente è isolata e senza un vero esercito.

L'Europa di fronte al nazismo

All'inizio, Francia, Gran Bretagna e anche l'Italia vedono Hitler come una minaccia. Nel 1934, l'Italia blocca l'annessione dell'Austria (Anschluss) da parte tedesca. Ma dopo la crisi del 1929, i movimenti fascisti e nazisti si diffondono in Europa orientale, minacciando anche la Francia. Dal 1936, le forze democratiche e di sinistra si uniscono nei Fronti popolari, sostenuti anche dall'URSS, per fermare l'ascesa dei regimi autoritari. Nel 1936 vincono le elezioni in Francia e Spagna.

La guerra civile spagnola (1936-1939)

In Spagna, la destra non accetta la vittoria della sinistra. Il generale Franco si ribella, iniziando la guerra civile.

Sostegni esterni

Franco è appoggiato da Italia e Germania (60.000 soldati italiani, armi tedesche). Repubblicani appoggiati da URSS e Brigate internazionali (volontari antifascisti). Francia e Gran Bretagna non intervengono direttamente.

La guerra è durissima

  • Oltre 500.000 morti, violenze da entrambe le parti. I franchisti colpiscono socialisti e sindacalisti
  • Nelle zone repubblicane, anarchici attaccano fascisti e clero.

L'opinione pubblica democratica è a favore della Repubblica, che però viene sconfitta. Franco instaura una dittatura che durerà fino alla sua morte nel 1975.

Quadro - Guernica

La cittadina basca di Guernica è la prima città distrutta da un bombardamento aereo tedesco. Il pittore Picasso denuncia l'orrore con il celebre quadro "Guernica", esposto all'Esposizione universale del 1937.

La destabilizzazione dell'Europa

Man mano che l'esercito tedesco si rafforza, la Germania diventa più aggressiva:

  • 1936: occupa la Renania, che doveva restare smilitarizzata.
  • Firma l'Asse Roma-Berlino con l'ltalia e il patto anti-Comintern con il Giappone sp contro l'URSS
  • 1938: annette l'Austria, primo passo verso l'unificazione di tutti i tedeschi sep:(pangermanismo).

La questione dei Sudeti e la conferenza di Monaco

Dopo l'Austria. Hitler chiede i Sudeti, regione della Cecoslovacchia con minoranza La Cecoslovacchia è alleata della Francia, quindi c'è il rischio di guerra. Ma Francia e Gran Bretagna, per evitare un nuovo conflitto, seguono la politica dell'appeasement (accontentare Hitler). Alla conferenza di Monaco (1938), Germania ottiene i Sudeti in cambio della promessa di non fare altre conquiste. Pochi mesi dopo, però, la Germania occupa tutta la Cecoslovacchia, violando l'accordo.

Il patto d'acciaio

Mussolini, inizialmente contrario all'espansione tedesca, si avvicina a Hitler dopo la guerra d'Etiopia. Italia entra nel patto anti-Comintern, ma è esclusa dalle decisioni tedesche. Per mostrare forza e ottenere influenza nei Balcani, nel 1939 l'Italia occupa l'Albania. Sempre nel 1939, firma con la Germania il Patto d'Acciaio: si promettono aiuto militare in caso di guerra, qualunque sia la causa.

La questione polacca

Dopo la Cecoslovacchia, Hitler rivendica la città di Danzica, in Polonia. Francia e Gran Bretagna decidono di opporsi e promettono protezione alla Polonia. Tentano un'alleanza con l'URSS, ma fallisce per mancanza di fiducia.

Il patto Molotov-Ribbentrop e lo scoppio della guerra

Il 23 agosto 1939, Germania e URSS firmano un patto di non aggressione. Contiene anche clausole segrete: i due paesi si spartiranno la Polonia. Cosi la Germania evita la guerra su due fronti, e l'URSS può espandersi a est. 1 settembre 1939: la Germania invade la Polonia. 3 settembre: Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra. Inizia la Seconda guerra mondiale.

La responsabilità della guerra

La colpa della guerra è chiara: è della Germania e dei suoi alleati, Italia e Giappone. Il sistema creato dopo la Prima guerra mondiale non è riuscito a fermare i nazionalismi e le ambizioni espansionistiche. I regimi fascisti vedono la guerra come parte della loro ideologia, e lo scontro ideologico rende il conflitto più violento e distruttivo.

L'invasione della Polonia

Dopo l'attacco tedesco, i sovietici invadono l'est della Polonia, come previsto dal patto. La Germania attua una brutale repressione: le SS uccidono migliaia di polacchi per eliminare la classe dirigente. Anche l'URSS deporta e fucila migliaia di prigionieri. Nei mesi successivi, 'URSS occupa anche Finlandia e repubbliche baltiche. Francia e Gran Bretagna non attaccano la Germania a ovest.

L'offensiva tedesca ad occidente

Primavera 1940: la Germania conquista Danimarca e Norvegia, per il controllo del nord Europa. In Norvegia viene installato un governo fantoccio. 10 maggio 1940: la Germania attacca la Francia. 14 giugno: i tedeschi entrano a Parigi. Gli inglesi riescono a evacuare da Dunkerque. Il nord della Francia viene occupato, mentre nel sud nasce il regime collaborazionista di Vichy. Il generale De Gaulle, rifugiato in Inghilterra, invita alla resistenza.

La guerra lampo

I francesi si preparano a una guerra difensiva (Linea Maginot), ma i tedeschi usano la strategia della guerra lampo (blitzkrieg):

  • Attacchi rapidi con carri armati e aerei. Penetrazione veloce, lasciando sacche di resistenza.
  • Solo dopo interviene la fanteria per completare l'occupazione.

La battaglia d'Inghilterra

Dopo la caduta della Francia, solo la Gran Bretagna resiste. Hitler tenta di piegarla con bombardamenti aerei continui (estate 1940). Londra è colpita per 57 notti, Birmingham e Coventry distrutte. La RAF (aviazione inglese), guidata da Churchill, resiste grazie all'uso del radar.

L'intervento dell'Italia

All'inizio della guerra, l'Italia resta neutrale: non è pronta militarmente (esaurite le risorse in Etiopia e Spagna). Ma i successi tedeschi spingono Mussolini a intervenire per condividere la vittoria. 10 giugno 1940: l'Italia dichiara guerra alla Francia, già sconfitta. Mussolini vuole una "guerra parallela": i tedeschi in Europa, l'Italia nel Mediterraneo. Ottobre 1940: l'Italia attacca la Grecia, ma subisce una sconfitta e si ritira in Albania. Gli inglesi reagiscono e occupano l'Etiopia e respingono gli italiani in Libia. Solo con l'intervento tedesco si riesce a conquistare Grecia e Jugoslavia, e a riequilibrare la situazione in Africa.

L'attacco all'URSS

Per Hitler, il "spazio vitale" si trova ad oriente, quindi in URSS. Oltre a essere un nemico ideologico (comunista), l'URSS doveva fornire terra e manodopera schiava per gli ariani. 22 giugno 1941: 3 milioni di soldati tedeschi invadono l'URSS. Stalin è colto di sorpresa. I tedeschi arrivano fino a Mosca e assediano Leningrado, ma con l'inverno l'offensiva si blocca.

La resistenza sovietica

L'esercito russo, inizialmente impreparato, si ritira seguendo la strategia della terra bruciata. L'inverno e la guerriglia partigiana ostacolano i tedeschi. La guerra in URSS è durissima e violenta: alla fine i morti sovietici saranno oltre 22 milioni.

L'intervento americano

Mentre Germania e Giappone si espandono, gli USA iniziano a sostenere la Gran Bretagna. 7 dicembre 1941: il Giappone attacca Pearl Harbor. Gli Stati Uniti entrano in guerra contro Giappone, Germania e Italia.

La seconda offensiva tedesca in Russia

Nell'estate del 1942, la Germania punta ai pozzi di petrolio del Caucaso. Inizia la battaglia di Stalingrado, che dura fino al febbraio 1943: i tedeschi sono sconfitti. Anche l'esercito italiano subisce gravi perdite. L'URSS mobilita l'intera popolazione e sposta le fabbriche lontano dal fronte.

La guerra in Nord Africa

La potenza industriale americana è enorme: produce aerei, carri armati e navi in quantità mai viste. El Alamein (fine 1942): le truppe tedesche vengono fermate. Maggio 1943: gli alleati conquistano l'Africa. 10 luglio 1943: sbarcano in Sicilia, il fascismo non riesce a reagire.

La caduta del fascismo

La guerra va male e il regime perde consenso L'Italia è bombardata, e il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato su ordine del re. 8 settembre 1943: Badoglio firma l'armistizio con gli Alleati. Il re e Badoglio fuggono a Brindisi, lasciando l'esercito senza ordini. I tedeschi occupano l'Italia del nord e liberano Mussolini, che fonda la Repubblica Sociale Italiana.

Lo sbarco in Normandia

Alla conferenza di Teheran, Churchill, Roosevelt e Stalin decidono di aprire un nuovo fronte. 6 giugno 1944: gli angloamericani sbarcano in Normandia e liberano la Francia. I sovietici continuano ad avanzare da est Nel Pacifico, anche il Giappone inizia a perdere terreno.

La fine della guerra in Europa

Primavera 1945: la guerra finisce. 13 aprile: i sovietici liberano Vienna. 25 aprile: l'Italia del nord è liberata da partigiani e Alleati. 28 aprile: Mussolini è catturato e fucilato. 30 aprile: Hitler si suicida. 8 maggio 1945: la Germania si arrende senza condizioni.

La bomba atomica e la resa del Giappone

Il Giappone continua a resistere, nonostante i bombardamenti. I kamikaze si sacrificano contro le navi americane. 6 agosto 1945: Truman ordina di sganciare la bomba atomica su Hiroshima (100.000 morti). 9 agosto: un'altra bomba colpisce Nagasaki. 2 settembre 1945: il Giappone si arrende.

La bomba atomica

È l'arma più potente mai creata. Provoca morti immediate e radiazioni che uccidono anche negli anni successivi. Per la prima volta, l'umanità ha un'arma capace di distruggere il mondo intero.

Le conseguenze della guerra

Oltre 50 milioni di morti, metà civili

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