Documento dall'Università della Calabria su Personalità. Il Pdf esplora il concetto di personalità, distinguendolo da carattere e temperamento, e analizza i disturbi di personalità secondo il DSM-5. Questo Pdf di Psicologia, adatto per l'Università, presenta teorie e criteri diagnostici per vari disturbi, inclusi istrionico, narcisistico e borderline.
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La personalità va vista non solo quando diventa un disturbo ma anche quando è una potenzialità. Nei bambini non si fa la diagnosi perché la personalità non è formata. Si possono trovare in giovane età adulta e alcuni anche nell'adolescenza anche se è difficile. Tutti i disturbi di personalità hanno una caratteristica in comune: producono difficoltà relazionali. Si differenzia dagli altri disturbi poiché va visto in maniera dimensionale e non come un disturbo disfunzionale del dsm-5. La personalità si consolida intorno ai 3 anni per essere stabile fino ai 50 anni.
Personalità: modello unico e individuale, costante nel tempo, di pensiero, emozioni e comportamento di una persona che conferisce continuità alle esperienze del soggetto- interazione di carattere e temperamento
Carattere: caratteristiche dell'individuo acquisite socio-culturalmente (si influenza attraverso l'ambiente)
Temperamento: è innato, aspetti ereditari della personalità, come sensibilità, livelli di attività, umore prevalente, irritabilità e adattabilità.
La personalità è quindi un'organizzazione di modi di essere, di conoscere e di agire (valuta quindi sentimenti, pensieri, comportamenti), caratterizzata da unità, coerenza, continuità, stabilità e progettualità alle relazioni dell'individuo con l'ambiente esterno.
La personalità ha sicuramente alcuni caratteri biologicamente determinati ma è possibile comprenderla meglio se la si considera come una costruzione attiva che si compie nel corso dello sviluppo attraverso continue interazioni tra persona e ambiente. In altri termini, l'espressione "sono fatto così" non è mai del tutto vera, la persona interagisce con l'ambiente esterno e costruisce attivamente la propria realtà.
La psicologia della personalità si occupa di diversi aspetti:
TrAtto: è una disposizione ad agire in modo relativamente indipendente dal variare delle situazioni e dei contesti, ovvero una tendenza ad esperire e regolare emozioni e affetti, a elaborare informazioni e ad agire in modo sostanzialmente uniforme.
Tratti di personalità: la personalità inizia a consolidarsi attorno ai 3 anni e continua a svilupparsi per assumere una forma essenzialmente stabile fino ai 50; esiste comunque un'evoluzione successiva della personalità.
Genetica comportamentale: studio delle tendenze e dei tratti comportamentali ereditari. L'ereditarietà è responsabile del 25 -50% delle variazioni in diversi tratti di personalità.
UNIVERSITÀ ELLA CALABRIA
Classificano le persone sulla base di alcuni elementi di facile individuazione, poco o nulla modificabili nel corso della vita
Cercano di identificare i fattori costitutivi della personalità e di raggrupparli in combinazioni ordinate
Fanno riferimento al concetto di energia psichica e di conflitto fra le istanze psichiche
Si riferiscono alla formazione e all'apprendimento di strategie comportamentali
INSTABILE Lunatico Suscettibile Ansioso Riservato Asociale Irrequieto Aggressivo Eccitabile Mutevole Impulsivo Ottimista INTROVERSO Tranquillo Attivo Passivo Socievole ESTROVERSO Attento Riflessivo Tranquillo Controllato Affidabile Placido Accomodante Sensibile Vivace Sereno Calmo Soddisfatto STABILE Malinconico Collerico Flemmatico Sanguigno
Organizzazione dei tratti di personalità secondo la teoria di Eysenck (adattamento da Eysenck, 1981) Hans Eysenck sviluppo una teoria della personalità molto convincente in quanto incentrata su situazioni concrete, facilmente individuabili nella realtà quotidiana di ogni individuo. Sosteneva che ogni individuo eredita un sistema nervoso che influisce sulla sua capacità di apprendimento e di adattamento all'ambiente circostante Ciononostante, le sue teorie furono ampiamente criticate in quanto secondo alcuni, Eysenck avrebbe suggerito che fattori biologici o genetici possono influenzare la personalità di un individuo e la sua propensione a essere coinvolto in attività criminali. psicoticismo, estroversione e Nevroticismo (PEN). Ognuno di questi tratti è caratterizzato da una potenziale bipolarità, a dire che a ognuno si contrappone un tratto opposto Aperto Loquace Rigido Misurato Pessimista
Le persone che presentano un alto livello di estroversione sono più propense a prendere parte ad attività sociali. Tendono a essere più socievoli e sono perfettamente a loro agio quando si trovano in gruppo. In generale, alle persone estroverse piace stare al centro dell'attenzione e molto spesso si circondano di amici e conoscenti. Il metro di misura dell'estroversione va da un livello molto alto (persone estroverse) a molto basso (persone introverse). Le persone introverse, invece, tendono a essere più silenziose, stanno alla larga dalle occasioni di aggregazione sociale e si sentono facilmente a disagio quando devono rapportarsi con persone estranee. Di solito hanno una cerchia di amici ben circoscritta e amano le attività contemplative.
Le persone che manifestano un alto livello di nevroticismo tendono a soffrire di più lo stress e gli stati d'ansia. Danno troppa importanza a situazioni relativamente insignificanti che finiscono per generare loro preoccupazioni, inoltre difficilmente riescono a gestire le situazioni stressanti. La tendenza a concentrarsi sugli aspetti negativi di una situazione piuttosto che su quelli positivi può portare allo sviluppo di un punto di vista troppo pessimista. Le persone che guardano la vita da una prospettiva negativa tendono a maturare sentimenti di gelosia e invidia verso le altre persone, che secondo loro vivono una situazione privilegiata.
Lo psicoticismo fu aggiunto al modello di Eysenck solo nel 1976, si tratta di un' ulteriore aggiunta alla sua già consistente teoria della personalità. Questa terza dimensione spazia dalla normalità (basso livello di psicoticismo) allo psicoticismo vero e proprio. Le persone che presentano alti livelli di psicoticismo sono spesso sconsiderate e hanno maggiori probabilità di ritrovarsi ad assumere comportamenti irresponsabili. Altra caratteristica è la tendenza a violare le norme sociali e a compiere azioni in nome di una gratificazione immediata, indipendentemente dalle conseguenze a lungo termine. Tuttavia, lo psicoticismo ha anche degli aspetti positivi. Le persone con un alto livello di psicoticismo possedevano anche maggiori abilità creative; anche lo psicoticismo subisce l'influenza di fattori biologici, oltre ad avere una correlazione con i livelli di testosterone.
L'obiettivo di questa fase è l'acquisizione della "fiducia di base": si tratta di una fiducia nel mondo circostante, che il neonato acquisisce mediante il rapporto con la madre, o con chi si cura di lui. Se la relazione con la madre, o con chi si cura di lui, è ansiogena o insufficiente, il bambino svilupperà un intenso senso di sfiducia che lo renderà insicuro delle proprie capacità. Per acquisire fiducia, il neonato dovrà essere accudito in modo amorevole e attento, all'interno di relazioni serene e rassicuranti.
Corrisponde alla fase in cui il bambino acquisisce due competenze:il camminare e l'educazione al vasino (controllo dell'evacuazione).Entrambe comportano il superamento di difficoltà: il superamento dell'instabilità, dovuta alla posizione eretta, e il superamento della difficoltà a trattenere o a espellere volontariamente le feci. In questa fase il bambino tentenna tra la voglia di diventare autonomo (progredire) e la voglia di restare piccolo (regredire).E' tipica di questa fase la comparsa della vergogna: vergogna di fallire.
E' il periodo che va dalla scuola dell'infanzia all'inizio della scuola primaria. Ormai il bambino sa parlare, camminare e usare autonomamente il bagno, quindi vuole raggiungere nuovi traguardi: comincia a sperimentare le prime competenze relazionali.Compaiono le prime curiosità sessuali.
I bambini di questo stadio sono particolarmente attratti dai rapporti sociali, dalle amicizie e dal mondo della scuola. Si confrontano col tema del successo.
E' l'età adolescenziale. Ciò che minaccia l'adolescente è la confusione riguardo al proprio ruolo affettivo e sociale. L'incertezza sulla propria identità può portare l'adolescente a condotte di "esclusione del diverso": diverso per casta, pelle, gusti o doti. E' il periodo che Erikson definisce "seconda nascita".
In questo stadio si entra in relazione intima e riservata sia con se stessi sia con l'altro sesso. L'intesa intima può trasformarsi in una relazione stabile e duratura sia come unione di coppia, sia come legame amicale e sociale. Il fallimento nell'acquisizione di tale capacità spinge l'individuo all'isolamento.