Documento da Abivet Società Benefit a R. L. su Educare il cane ed evitare errori nella convivenza. Il Pdf esplora l'educazione e l'addestramento canino, distinguendo le pratiche e le figure professionali, analizzando i metodi di rinforzo e punizione con esempi pratici per una serena convivenza.
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Intorno al comportamento/educazione del cane ruotano diverse discipline e figure professionali:
È importante conoscere la differenza tra educazione ed addestramento, considerando che spesso si tende a confonderli.
L'educazione di un cucciolo inizia dalla nascita e, si può affermare, già in fase prenatale. È la mamma il primo educatore che, oltre ad accudire i cuccioli, insegna loro il modo più idoneo per sapersi comportare "in società": per questo è bene non staccare i piccoli dalla mamma prima dei 70 giorni di vita. Sarà poi chi adotterà il cucciolo, nel rispetto delle fasi sensibili del cane, ad occuparsi della sua ulteriore educazione.
Con l'educazione si fa acquisire al cane il giusto comportamento da avere in un contesto sociale, in modo da essere ben accetti e da essere in grado di interagire adeguatamente con l'ambiente circostante, fatto di cose, di simili e di altri animali, uomo compreso.
Con l'addestramento si insegna a svolgere un compito, sapendo puntare su una capacità che il cane già potrebbe avere ma ancora non è stata espressa (ricerca dei tartufi, antidroga, soccorso in acqua e in montagna, le varie forme di agility).
Quindi, l'addestratore è una figura che rende il cane capace di eseguire dei compiti utili ad un fine lavorativo o sportivo.
Il Veterinario Comportamentalista (per molti indicato come lo psicologo o lo psichiatra) si occupa delle patologie del comportamento: problemi che rendono difficile e spesso dolorosa la vita del cane e dei membri della sua famiglia. I cani che necessitano di terapia comportamentale soffrono di paure, fobie, vari tipi di ansia; molte volte manifestano anche atteggiamenti di forte aggressività nei confronti di oggetti o persone, potendo arrivare persino all'autolesionismo. Si tratta di intervenire, il più delle volte, con farmaci specifici per ogni tipo di problema. In sintonia con il veterinario comportamentalista opera anche il rieducatore, che interverrà sul cane e sull'intero contesto familiare, stabilendo per tutti dei veri e propri esercizi di recupero.
Avere un cane educato, che sappia comportarsi adeguatamente nell'ambiente in cui vive, è di fondamentale importanza per garantire una serena convivenza.
Per l'educazione di base di un cane si impiega il metodo dei Rinforzi e delle Punizioni, che anche un proprietario preparato può applicare: ci si avvale del condizionamento operante, meccanismo che permette al cane di apprendere nuovi comportamenti svolgendo attivamente delle azioni in modo consapevole.
Ha lo scopo di rendere stabile e ripetitivo un determinato comportamento, in quanto adeguato. Si riconoscono due tipi di rinforzo:
Rinforzo positivo, perché si aggiunge un qualcosa. Quando si vuole aumentare la frequenza di un comportamento corretto (seduto, fare la pipì nel posto giusto) richiesto o spontaneo, si premia il cucciolo (con una carezza, un bocconcino, un complimento) nel momento esatto in cui esegue l'azione. In questo modo il cane assocerà quell'azione ad una situazione gratificante.
Rinforzo negativo, perché viene tolto qualcosa. Se il cucciolo non esegue un comando, si crea una situazione sgradevole tanto da costringerlo ad eseguirlo. Nel momento esatto in cui effettua ciò che gli è stato richiesto si toglie l'elemento di disturbo. Esempio classico è quando il cucciolo non risponde alla richiesta del "Seduto": allora si tira il guinzaglio in modo da costringerlo a sedersi, nel momento in cui lo fa si allenta il guinzaglio, eliminando il fastidio. Il cane assocerà il sedersi con il liberarsi da qualcosa di sgradevole.
Con le punizioni si vuole interrompere un comportamento scorretto e far sì che il cane non lo ripeta in futuro. Si riconoscono due tipi di punizione
Punizione positiva, quando ad un comportamento non corretto del cucciolo si risponde, quindi si aggiunge, con uno stimolo sgradevole (una sculacciata).
Punizione negativa, quando al cane viene tolto qualcosa che gli piace, ma che è la causa del suo scorretto comportamento. Tipico esempio è quando il cane, troppo festoso, salta addosso al proprietario: si risponde ignorandolo e voltandosi da un'altra parte, così da eliminare l'oggetto del suo piacere negandogli la possibilità di compiere un'azione a lui gradita.
Il rinforzo positivo nell'apprendimento è sicuramente il metodo migliore per ottenere da cane una risposta comportamentale in maniera collaborativa e per lui gradevole. Così come è preferibile la punizione negativa in quanto si limita al togliere piuttosto che ad infliggere una vera e propria punizione. Adottare uno dei due metodi, a seconda del caso, è il sistema migliore per ottenere una risposta dal cucciolo senza che questo possa turbarsi o avere paura. L'importante è che l'azione di chi educhi il cane sia immediatamente seguente a quella del cane, per non perdere l'efficacia di quello che si sta facendo.
Per concludere: Rinforzo è tutto ciò che fa sì che un comportamento si compia, si ripeta il più spesso possibile e diventi abitudinario. Punizione è tutto ciò che fa sì che un comportamento non si verifichi, non venga compiuto, anzi che diminuisca e vada ad estinguersi.
1) COME È STATO MODIFICATO IL COMPORTAMENTO? (IL COMPORTAMENTO È STATO RINFORZATO O INDEBOLITO?) Comportamento rinforzato: si tratta di un processo di Rinforzo Comportamento indebolito: si tratta di un processo di Punizione 2) DI QUALE TIPO DI STIMOLO SI TRATTA (QUALE VALORE HA PER ME LO STIMOLO CHE HA CAUSATO IL PROCESSO); È COMPARSO O È STATO ELIMINATO? È comparso uno stimolo piacevole che prima non era presente È venuto meno uno stimolo spiacevole che era presente È comparso uno stimolo spiacevole che prima non era presente È venuto meno uno stimolo piacevole che era presente
Rinforzo del primo tipo (positivo = aggiuntivo) 1 Rinforzo del secondo tipo (negativo = sottrattivo) Punizione del primo tipo (positiva = aggiuntiva) Punizione del secondo tipo (negativa = sottrattiva)
Alcuni luoghi comuni da sfatare nel rapporto uomo/cane