Slide su "La Moldava" di Bedřich Smetana. Il Pdf esplora l'opera musicale, descrivendo le sezioni che rappresentano il percorso del fiume, le rapide di San Giovanni e l'arrivo a Praga, con dettagli sugli strumenti utilizzati. Adatto per la scuola superiore, materia Musica.
Mostra di più12 pagine


Visualizza gratis il Pdf completo
Registrati per accedere all’intero documento e trasformarlo con l’AI.
La Moldava, poema sinfonico scritto nel 1874 da Smetana, celebra la bellezza del fiume Moldava che nasce nei boschi della Selva Boema e, dopo aver attraversato la campagna, giunge a Praga, per poi sfociare nell'Elba che a sua volta si getta nel Mare del Nord.
mp VIn. b SOLm REm LA REm . mp FA DO7 FA SOLm REm p m/ p mf REm REdim LA REdim LA Vin. Gb RE SOLm Chit. cl. P 6
I suoni leggeri del flauto e dei clarinetti simboleggiano i ruscelli che si uniscono per formare la Moldava. L'atmosfera è fiabesca, accentuata dall'accompagnamento degli archi e dal triangolo che preannuncia il tema principale del fiume.
Quando i ruscelli si uniscono, il fiume cresce in maestosità. I violini espongono il tema principale della Moldava che si presenta sia sereno sia maestoso e che viene ripetuto per otto volte durante la sezione, accompagnato da un crescente sviluppo sonoro.
Il paesaggio cambia improvvisamente con il fiume che entra in una foresta, dove si svolge una battuta di caccia. I corni e le trombe, accompagnati dalle percussioni, rendono l'atmosfera energica e turbolenta, rappresentando la caccia e la frenesia della ricerca e dell'inseguimento della preda. La sezione termina con una sfumatura verso un pianissimo che rallenta l'intensità.
Uscito dal bosco, il fiume arriva in un paese dove si celebra un matrimonio. La musica, con un motivo leggiadro dei violini e un ritmo binario, accompagna la danza degli invitati, passando gradualmente a un'atmosfera di allegra e chiassosa festa, fino ad una dissolvenza verso il più profondo pianissimo, per cedere il passo alla scena successiva.
Al tramonto il fiume entra in un bosco dove appaiono gli elfi che danzano al chiaro di luna. La musica, lenta e misteriosa, crea un'atmosfera magica, grazie ai violini acuti, al dialogo tra gli strumenti a fiato e agli incantevoli suoni dell'arpa. Tuttavia, verso la fine, l'atmosfera magica svanisce con un crescendo che segnala l'uscita del fiume dal bosco.
La Moldava, ormai un fiume di grandi dimensioni, scorre maestoso sull'altopiano. La musica diventa leggermente più lenta, rispetto alla prima parte, per rappresentare la grandezza dell'acqua. Tutta l'orchestra esegue la melodia, mentre i violini e i violoncelli imitano il movimento delle acque con note veloci.
Le acque della Moldava scendono dall'altopiano, formando rapide che aumentano in velocità e sbattono contro gli ostacoli. I corni eseguono la melodia, accompagnati da legni e ottoni. Le percussioni, con l'aggiunta di grancassa e piatti, intensificano l'atmosfera frenetica dell'acqua agitata.
Arrivata a Praga, il fiume cambia atmosfera, diventando più sereno e magnifico. La melodia del fiume, in tono maggiore, è seguita da tutta l'orchestra in un tripudio di gioia. Con il supporto del timpano e del triangolo il ritmo aumenta, rendendo il passaggio del fiume a Praga regale. Durante questo tratto, Smetana riprende l'inno nazionale, celebrando la sua patria. Alla fine del viaggio, i violini eseguono veloci scale che simboleggiano il rallentamento delle acque e il tacere del fiume. Lentamente il brano si conclude con due potenti accordi in fortissimo.
Thank you!