La prospettiva storica e contemporanea della psicopatologia

Slide sulla prospettiva storica e contemporanea della psicopatologia. Il Pdf, adatto per lo studio universitario in Psicologia, esplora l'evoluzione della psicopatologia dalle antiche civiltà fino all'età moderna, analizzando le diverse interpretazioni e trattamenti dei disturbi mentali.

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CAPITOLO 2
LA PROSPETTIVA STORICA E CONTEMPORANEA DELLA PSICOPATOLOGIA
Durante il corso della storia si è passati dalle spiegazioni di tipo soprannaturale alle ipotesi scientifiche sulle
cause dei disturbi psichici.
Due papiri egizi del XVI secolo a.C. Forniscono alcuni indizi sui primi trattamenti delle malattie mentali e dei
disturbi dei trattamenti, questi sono:
-
Papiro di Edwin Smith: descrive in maniera dettagliata i primi trattamenti di
ferite e operazioni chirurgiche alla testa. In questo papiro il cervello viene
descritto per la prima volta come luogo delle funzioni mentali.
-
Papiro di Ebers: si basa su magia e incantesimi per spiegare e curare le malattie
prodotte da cause sconosciute, rifiutando così la medicina interna e il sistema
circolatorio
Nell’antica Mesopotamia vennero descritti alcuni tipi di problemi di salute mentale simili a quelli che sono
attualmente riportati come disturbi della personalità nei manuali diagnostici come DSM5.
In queste tavolette sono descritti i comportamenti che mostravano caratteristiche quali: aggressività,
maltrattamento, impulsività ecc. (oggi gli psicologi valuterebbero questo quadro clinico come un disturbo della
personalità).
I riferimenti alla psicopatologia nei primi scritti della storia dimostrano che tutte le culture antiche attribuivano
i comportamenti di un dato disturbo a un demone o a un Dio che si sarebbe impossessato della persona.
La possessione poteva coinvolgere:
-
spiriti buoni: il comportamento della persona sembrava avere un significato religioso, e proprio per
questo erano visti con notevole rispetto e si credeva che possedessero dei poteri soprannaturali.
-
spiriti maligni: il comportamento della persona era contrario agli insegnamenti religiosi. la persona
diventava sovraeccitata o iperattiva. gli antichi ebrei credevano che tali
possessioni erano interpretabili come lira o la punizione di Dio. una soluzione
per scacciare questi spiriti maligni era lesorcismo: questo comprendeva
varie tecniche, tra cui la magia, formule magiche e molto altro.
IPPOCRATE à considerato il padre della medicina moderna, negò che le
divinità e i demoni intervenissero nello sviluppo delle malattie, egli credeva che i disturbi mentali avessero
cause naturali e che quindi dovessero essere trattati adeguatamente.
Il cervello era lorgano centrale delle attività intellettuali e i disturbi mentali erano dovuti a patologie cerebrali,
l’ereditarie e la predisposizione a una certa malattia mentale erano fattori molto importanti ed eventuali
lesioni alla testa sono causa di disturbi sensoriali e motori.
Ippocrate classifico i disturbi mentali in tre categorie:
1)
MANIA: condizione caratterizzata da estroversione, estremo senso di benessere, euforia, iperattività.
2)
MELANCONIA: condizione caratterizzata da una tristezza morbosa e ostinata e un senso di sfiducia.
3)
PHRENITIS (febbre al cervello): infiammazione del cervello, causata da sintomi simili a quelli di
un’influenza, ma con conseguenze più gravi.
Il paradigma più noto per spiegare la personalità è la dottrina dei quattro
umori.
I quattro elementi del mondo materiale sono: terra, aria, fuoco e acqua, dai
quali derivano le sensazioni di secchezza, freddo, calore e umidità. Questi
elementi formano i quattro fluidi essenziali del corpo: sangue, flegma, bile
gialla e la bile nera.
Il temperamento di una persona è quindi determinato dalla quantità presente
nellindividuo di questi elementi.
È da questa visione che nasce una delle prime classificazioni delle tipologie del comportamento umano:
sanguigno, flemmatico, collerico e malinconico.
Ippocrate propose trattamenti più all’avanguardia rispetto alle pratiche esorcistiche, ad esempio Per il
trattamento della melanconia prescrisse un regolare e tranquillo stile di vita, astinenza da tutti gli eccessi, una
dieta ricca di verdure ecc.
Egli credeva che lambiente influisse nella genesi di alcuni disturbi, è per questo che molto spesso allontanava i
suoi pazienti dalle proprie famiglie.
PLATONE à fu il primo a studiare gli individui con disturbi mentali che avevano commesso atti criminali: lui
credeva che questi non dovrebbero ricevere una punizione al pari delle persone normali.
Egli intende i fenomeni psicologici come risposte all’organismo interno, Che riflettevano la sua condizione e le
sue inclinazioni naturali.
Per quanto riguarda il trattamento egli propose unassistenza ospedalizzata per coloro che sviluppavano
credenze che andavano in senso contrario all’ordine sociale.
ARISTOTELE à (allievo di Platone) si occupò anche lui dei disturbi mentali. Il suo maggiore contributo è la
descrizione della coscienza, intesa come un ente in grado di determinare un prima e un poi in relazione alla vita
del singolo individuo.
Il lavoro di Ippocrate venne poi approfondito da alcuni dei medici successivi, sia greci che romani. Uno dei
medici più influenti fu Galeno, il quale diede una serie di contributi riguardanti lanatomia del sistema nervoso.
Egli divise le cause dei disturbi psicologici in categorie fisiche e mentali, inserendo tra le varie cause le lesioni
alla testa, un uso eccessivo di alcol ecc.

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Anteprima

La prospettiva storica e contemporanea della psicopatologia

Durante il corso della storia si è passati dalle spiegazioni di tipo soprannaturale alle ipotesi scientifiche sulle cause dei disturbi psichici.

Due papiri egizi del XVI secolo a.C. Forniscono alcuni indizi sui primi trattamenti delle malattie mentali e dei disturbi dei trattamenti, questi sono:

  • Papiro di Edwin Smith: descrive in maniera dettagliata i primi trattamenti di ferite e operazioni chirurgiche alla testa. In questo papiro il cervello viene descritto per la prima volta come luogo delle funzioni mentali.
  • Papiro di Ebers: si basa su magia e incantesimi per spiegare e curare le malattie prodotte da cause sconosciute, rifiutando così la medicina interna e il sistema circolatorio

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Primi scritti della storia Comportamento anormale dovuto alla possessione di spiriti buoni o maligni Cinesi, egizi, ebrei, greci, romani

Nell'antica Mesopotamia vennero descritti alcuni tipi di problemi di salute mentale simili a quelli che sono attualmente riportati come disturbi della personalità nei manuali diagnostici come DSM5.

In queste tavolette sono descritti i comportamenti che mostravano caratteristiche quali: aggressività, maltrattamento, impulsività ecc. (oggi gli psicologi valuterebbero questo quadro clinico come un disturbo della personalità).

I riferimenti alla psicopatologia nei primi scritti della storia dimostrano che tutte le culture antiche attribuivano i comportamenti di un dato disturbo a un demone o a un Dio che si sarebbe impossessato della persona.

La possessione poteva coinvolgere:

  • spiriti buoni: il comportamento della persona sembrava avere un significato religioso, e proprio per questo erano visti con notevole rispetto e si credeva che possedessero dei poteri soprannaturali.
  • spiriti maligni: il comportamento della persona era contrario agli insegnamenti religiosi. la persona diventava sovraeccitata o iperattiva. gli antichi ebrei credevano che tali possessioni erano interpretabili come l'ira o la punizione di Dio. una soluzione per scacciare questi spiriti maligni era l'esorcismo: questo comprendeva varie tecniche, tra cui la magia, formule magiche e molto altro.

Ippocrate e la medicina moderna

G IPPOCRATE -> considerato il padre della medicina moderna, negò che le divinità e i demoni intervenissero nello sviluppo delle malattie, egli credeva che i disturbi mentali avessero cause naturali e che quindi dovessero essere trattati adeguatamente.Il cervello era l'organo centrale delle 'attività intellettuali e i disturbi mentali erano dovuti a patologie cerebrali, l'ereditarietà e la predisposizione a una certa malattia mentale erano fattori molto importanti ed eventuali lesioni alla testa sono causa di disturbi sensoriali e motori.

Classificazione dei disturbi mentali di Ippocrate

Ippocrate classifico i disturbi mentali in tre categorie:

  1. MANIA: condizione caratterizzata da estroversione, estremo senso di benessere, euforia, iperattività.
  2. MELANCONIA: condizione caratterizzata da una tristezza morbosa e ostinata e un senso di sfiducia.
  3. PHRENITIS (febbre al cervello): infiammazione del cervello, causata da sintomi simili a quelli di un'influenza, ma con conseguenze più gravi.

La dottrina dei quattro umori

Il paradigma più noto per spiegare la personalità è la dottrina dei quattro umori. I quattro elementi del mondo materiale sono: terra, aria, fuoco e acqua, dai quali derivano le sensazioni di secchezza, freddo, calore e umidità. Questi elementi formano i quattro fluidi essenziali del corpo: sangue, flegma, bile gialla e la bile nera. Il temperamento di una persona è quindi determinato dalla quantità presente nell'individuo di questi elementi.

estate nezzogiorno gioventù SANGUIGNO primavera mattino infanzia sangue caldo ARIA umido COLLERICO bile gialla FUOCO ACQUA flegma FLEMMATICO secco TERRA freddo bile nera MELANCONICO inverno notte senescenza Fa maturità

È da questa visione che nasce una delle prime classificazioni delle tipologie del comportamento umano: sanguigno, flemmatico, collerico e malinconico.

Ippocrate propose trattamenti più all'avanguardia rispetto alle pratiche esorcistiche, ad esempio Per il trattamento della melanconia prescrisse un regolare e tranquillo stile di vita, astinenza da tutti gli eccessi, una dieta ricca di verdure ecc.

Egli credeva che l'ambiente influisse nella genesi di alcuni disturbi, è per questo che molto spesso allontanava i suoi pazienti dalle proprie famiglie.

Platone e Aristotele sui disturbi mentali

PLATONE > fu il primo a studiare gli individui con disturbi mentali che avevano commesso atti criminali: lui credeva che questi non dovrebbero ricevere una punizione al pari delle persone normali.

Egli intende i fenomeni psicologici come risposte all'organismo interno, Che riflettevano la sua condizione e le sue inclinazioni naturali.

Per quanto riguarda il trattamento egli propose un'assistenza ospedalizzata per coloro che sviluppavano credenze che andavano in senso contrario all'ordine sociale.

ARISTOTELE > (allievo di Platone) si occupò anche lui dei disturbi mentali. Il suo maggiore contributo è la descrizione della coscienza, intesa come un ente in grado di determinare un prima e un poi in relazione alla vita del singolo individuo.

Il lavoro di Ippocrate venne poi approfondito da alcuni dei medici successivi, sia greci che romani. Uno dei medici più influenti fu Galeno, il quale diede una serie di contributi riguardanti l'anatomia del sistema nervoso. Egli divise le cause dei disturbi psicologici in categorie fisiche e mentali, inserendo tra le varie cause le lesioni alla testa, un uso eccessivo di alcol ecc.

Le prime ipotesi sul disturbo mentale in Cina

La Cina è stata una delle prime civiltà ad aver sviluppato la medicina e l'attenzione ai disturbi mentali. La sua medicina è basata sulla credenza che le malattie fossero causate da fattori naturali e non soprannaturali.

Ex. YIN E YANG: il corpo umano è diviso in forze positive e negative: se le due forze sono in equilibrio allora c'è salute fisica e mentale, mentre se le due forze non sono in equilibrio c'è malattia.

Una delle prime civiltà ad aver sviluppato attenzione ai disturbi mentali Malattie causate da fattori naturali Cina Chung Ching: «L'Ippocrate della Cina» Durante il breve «periodo buio» in Cina i sintomi psichici era visti come possessioni di spiriti maligni Negli ultimi 50 anni influenza della psichiatria occidentale

La visione della psicopatologia durante il Medioevo

Medioevo nei paesi islamici: si conservarono gli aspetti più scientifici della medicina greca, Avicenna ebbe un ruolo importante e fu chiamato il principe della medicina.

Medioevo in Europa: l'indagine scientifica per quanto riguarda la psicopatologia è limitata e il trattamento degli individui disturbati è caratterizzata da rituali o da superstizioni varie.

A differenza dei paesi islamici, il medioevo in Europa è stato quasi privo di pensiero scientifico e di trattamento umano per le persone con malattie mentali.

Le malattie mentali erano molto diffuse e si credeva che la causa primaria fossero forze soprannaturali, ci furono due eventi importanti che hanno avuto un ruolo per la psicopatologia:

  • LA FOLLIA DI MASSA: la diffusione simultanea di disturbi del comportamento in un dato gruppo di persone. Molti casi di follia di massa sono probabilmente dovuti alla depressione e paura dei terribili avvenimenti di quegli anni (periodo della peste nera). alla Ex: In Italia si diffusa la Taranta, cioè un impulso irrefrenabile a ballare che era attribuito al morso della tarantola, questa danza maniacale si diffuse poi anche nel resto d'Europa.
  • ESORCISMO E STREGONERIA: in Europa, le persone mentalmente disturbate erano gestite dal clero, infatti i monasteri erano rifuggi e luoghi di confinamento. Venivano usati diversi tipi di "trattamento": preghiera, acqua santa, esorcismo e molto altro. Durante il Medioevo le persone con disturbi mentali vennero accusati di stregoneria e quindi spesso venivano punite e uccise, esistevano due tipi di persone possedute dal demonio:
  1. persone possedute fisicamente > considerati folli
  2. persone possedute spiritualmente > considerate streghe

Gli studiosi di questa epoca credevano che la stregoneria e la malattia mentale fossero tra loro collegate più di quanto probabilmente sia avvenuto nella realtà.

Egizi proposero un'ampia gamma di misuraterapeutiche Galeno contribuì all'attuale comprensione del sistema nervoso Asclepiade sviluppò una teoria della malattia basata sul flusso di atomi Romani la medicina si basava sul comfort

Verso approcci umanitari

VERSO APPROCCI UMANITARI Durante l'ultima parte del Medioevo e nel primo Rinascimento nasce un nuovo movimento: L'UMANESIMO.

La rinascita dell'approccio scientifico in Europa La creazione dei primi istituti di cura e manicomi Le riforme umanitarie Il punto di vista del XIX secolo su cause e terapie dei disturbi mentali Il cambiamento degli atteggiamenti verso la salute mentale all'inizio del XX secolo La terapia dei disturbi mentali negli ospedali del XX secolo

Ci fu un aumento del numero dei sostenitori della scienza, tanto che la demonologia e la superstizione cominciarono a perdere prestigio. Ci fu proprio una vera rinascita dell'approccio scientifico.

Nel XVI nacquero istituzioni particolari chiamate asili: luoghi di G rifugio destinati alla cura delle persone affette da malattie mentali. Lo scopo di questi asili era allentare le persone folli dalla società. Spesso venivano soprannominati manicomi in quanto furono rifugi poco confortevoli in cui i folli risiedevano, vivevano e morivano in condizioni di sporcizia. In questi primi manicomi i detenuti venivano trattati più come bestie che come esseri umani, inizialmente l'approccio terapeutico si fondava sulla convinzione che i pazienti dovessero scegliere la ragione rispetto alla follia, ed è per questo che le tecniche di trattamento erano aggressive. L'obiettivo principale era ripristinare "l'equilibrio fisico nel corpo e nella mente".

Ex: Un paziente violento poteva essere immerso in acqua ghiacciata o al contrario un paziente passivo in acqua calda.

Le riforme umanitarie

Le riforme umanitarie Verso la fine del XVIII secolo ci furono molte riforme riguardo il trattamento dei pazienti In Francia > ricordiamo Pinel.

ESPERIMENTO DI PINEL: rimuove le catene ad alcuni dei detenuti per verificare la sua tesi che i pazienti con

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