I modelli della comunicazione: lineare, interattivo e circolare

Il Modello Classico: La Comunicazione Lineare

È STATO ELABORATO NEGLI ANNI '50 E '60 DA DUE INGEGNERI: SHANNON E WEAVER. È DEFINITO IL MODELLO FISICO-MATEMATICO IN QUANTO SEGMENTA IL PROCESSO DI COMUNCAZIONE IN BASE ALLA TEORIA MATEMATICA DELLA TRASMISSIONE DEI SEGNALI ELETTRONICI E ANALIZZA MINUZIOSAMENTE LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN TUTTE LE SUE COMPONENTI, COME IN UN'OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO. L'IDEA ALLA BASE DI TALE TEORIA ÉQUELLA DI ANALIZZARE LA COMUNICAZIONE COME UNA TRASMISSIONE LINEARE DI DATII MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Componenti del Modello Classico

RUMORI (DISTURBI) CODIFICA DECODIFICA EMITTENTE MESSAGGIO CANALE (CAPACITÀ DETERMINATA) MESSAGGIO RICEVENTE CODICE

PER COMUNICAZIONE SI INTENDE LA TRASMISSIONE DI UN'INFORMAZIONE DA UN SOGGETTO EMITTENTE AD UNO RICEVENTEI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Teoria della Comunicazione di Jakobson

ISPIRANDOSI ALLA TEORIA DI SHANNON E WEAVER, IL LINGUISTA RUSSO ROMAN JAKOBSON FORMULÒ UNA TEORIA DELLA COMUNICAZIONE SCHEMATIZZA IL PROCESSO LINGUISTI - CO E NE IDENTIfiCA GLI ELEMENTI FONDANTI, OVVERO QUEI FATTORI CHIAVE CHE RICORRONO IN OGNI FORMA DI INTERAZIONE UMANA, SENZA I QUALI NON AVVIENE NESSUNA COMUNICAZIONE

SCHEMATIZZA IL PROCESSO LINGUISTICO E IDENTIFICA GLI ELEMENTI FONDANTI, OSSIA I FATTORI CHIAVE CHE RICORRONO IN OGNI FORMA DI INTERAZIONE UMANAI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Elementi Fondamentali della Teoria di Jakobson

L'EMITTENTE: COLUI CHE INVIA IL MESSAGGIO E DA DUNQUE ORIGINE ALL'ATTO COMUNICATIVO. PUÒ ESSERE, UN SINGOLO INDIVIDUO, UN'ISTITUZIONE O UN ENTE. L'INSEGNANTE, IL DIRIGENTE, UN'IMPRESA O UN GRUPPO POSSONO TUTTI ESSERE GLI EMITTENTI DI UNA COMUNICAZIONE.

IL DESTINATARIO: COLUI CHE RICEVE IL MESSAGGIO

IL CODICE: OSSIA IL SISTEMA REGOLE PER TRASFORMARE I SEGNI IN SIGNIFICATI E TRASFERIRE UN MESSAGGIO.I MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Altri Elementi Chiave di Jakobson

IL REFERENTE: L'OGGETTO O ARGOMENTO DELLA COMUNICAZIONE. SI INTENDE "IL COSA" VIENE DETTO E IL CONTESTO A CUI CI SI RIFERISCE, OVVERO LA SITUAZIONE E IL QUADRO D'INSIEME DELLE CONOSCENZE CONDIVISE DA EMITTENTE E DESTINATARIO.

IL MESSAGGIO: IL TESTO O IL CORPO DELLA COMUNCAZIONE. ESSO PUÒ CONSISTERE IN FRASI ORALI O SCRITTE, IMMAGINI E DISEGNI, GESTI E SUONI.

IL CANALE: IL MEZZO FISICO O PSICOLOGICO USATO PER TRASPORTARE IL MESSAGGIO AL DESTINATARIO. CANALI SONO L'ARIA, LA CARTA, LA PELLICOLA CINEMATOGRAFICA, LA TELEVISIONE, IL TELEFONO, IL COMPUTER.I MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Elementi Aggiuntivi nella Comunicazione

OLTRE AI SEI CONSIDERATI DA JAKOBSON, ALTRI DUE ELEMENTI RISULTANO FONDAMENTALI IN UNA COMUNICAZIONE

IL RUMORE: TUTTO CIÒ CHE DISTURBA E OSTACOLA LA COMUNICAZIONE

LA RIDONDANZA: LA RIPETIZIONE DELLA STESSA INFORMAZIONE GRAZIE ALL'USO DI PIÙ CODICII MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Le Funzioni di Jakobson

JAKOBSON IDENTIFICO SEI FUNZIONI LINGUISTICHE RICONDUCIBILI A CIASCUNO DEI SEI FATTORI CHIAVE DEL PROCESSO COMUNICATIVO

OGNI FUNZIONE VA AD EVIDENZIARE E ACCENTUARE UNO DEGLI ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE, ANDANDO A DEFINIRE L'OBIETTIVO CHE SI VUOL RAGGIUNGERE CON UN DETERMINATO MESSAGGIOI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Funzioni Linguistiche di Jakobson

FUNZIONE EMOTIVA O ESPRESSIVA: LA COMUNICAZIONE È CENTRATA SULL'EMITTENTE. SI CARATTERIZZA SULL'USO DELLA PRIMA PERSONA E SU CIÒ CHE IL PARLANTE SENTE. I TESTI TIPICI DI TALE FUNZIONE SONO: I DIARI, I TESTI AUTOBIOGRAFICI ECC ....

FUNZIONE CONATIVA O PERSUASIVA: LA COMUNICAZIONE È ORIENTATA SUL DESTINATARIO. LE FORME TIPICHE SONO QUELLE DELL'ORDINE, DELL'INVITO, DELLA PERSUASIONE. LO SCOPO DEL MESSAGGIO È CONVINCERE IL DESTINATARIO DELLA BONTÀ DELLE IDEE, DEI GIUDIZI, DELLE AZIONI. È TIPICA DEI DISCORSI POLITICI E DEI TESTI ARGOMENTATIVII MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Altre Funzioni di Jakobson

FUNZIONE REFERENZIALE O INFORMATIVA O DENOTATIVA: L'ATTENZIONE È FOCALIZZATA SULL'ARGOMENTO E SUL CONTESTO. LO SCOPO PRINCIPALE DELLA COMUNICAZIONE È DI INFORMARE. I MESSAGGI TIPICI SONO LE RELAZIONE, I TESTI SCIENTIFICI, I TELEGIORNALI, I COMUNICATI STAMPA.

FUNZIONE FATICA O DI CONTATTO: QUANDO L'ATTENZIONE È INCENTRATA SUL CANALE. CON ESSA SI TENDE A MANTENERE IL CONTATTO FRA GLI INTERLOCUTORI. SI ESPLICITA QUANDO AVVIENE UN DISTURBO NELLA COMUNICAZIONE, AD ES. «PRONTO, MI STA ANCORA SENTENDO?». NEL LINGUAGGIO NON VERBALE AVVIENE MEDIANTE LA RICERCA DEL CONTATTO VISIVO O TATTILEI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Funzioni Poetiche e Metalinguistiche

FUNZIONE POETICA O ESTETICA: QUANDO L'ATTENZIONE È RIVOLTA AL MESSAGGIO, ALLA SUA FORMA ESPRESSIVA. NEI TESTI VERBALI SI TRADUCE NELLO SFORZO COMPIUTO DALL'EMITTENTE DI CURARE LA BELLEZZA FORMALE (USO DELLE RIME, METAFORE). NEL LINGUAGGIO VISIVO LE FOTOGRAFIE, I QUADRI, I MANIFESTI VALORIZZANO TALE FUNZIONE MEDIANTE L'ARMONIA DELLE FORME, DEI COLORI, LA QUALITÀ DELL'IMMAGINE STESSA

FUNZIONE METALINGUISTICA: QUANDO L'ATTENZIONE È INCENTRATA SUL CODICE. È TIPICA DEL LINGUAGGIO VERBALE, RIFLETTE SUL SIGNIFICATO DELLE PAROLE. NEL LINGUAGGIO VISIVO SI ESPLICA QUANDO IL PITTORE CITA UN'ALTRA OPERA O IL SUO STESSO LAVOROI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

I Limiti del Modello Classico

PRIMO LIMITE: CONSIDERA LA COMUNICAZIONE COME UN PROCESSO LINEARE, OSSIA LA TRASMISSIONE DIRETTA DEI DATI DA UNA FONTE A UN DESTINATARIO, E CONSIDERA SOLO IN ULTIMO UN MECCANISMO DI RISPOSTA (FEEDBACK). L'EMITTENTE NON VERIFICA L'ESATTA COMPRENSIONE DEL MESSAGGIO DA PARTE DEL RICEVENTE, LASCIANDO LIBERO SPAZIO A MALINTESI E INCOMPRENSIONI.

SECONDO LIMITE: TRASCURA I FATTORI PSICOLOGICI ( EMOZIONI, SENTIMENTI), RELAZIONALI ( IL RAPPORTO FRA GLI INTERLOCUTORI) E PRAGMATICI (IL CONTESTO IN CUI AVVIENE LA COMUNICAZIONE) CHE COINVOLGONO GLI SCAMBI COMUNICATIVI.I MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Il Modello di Comunicazione Interattivo o Circolare

NEGLI ANNI'70 SI INIZIA A RIFORMULARE IL QUADRO IN CUI COLLOCARE LA RIFLESSIONE SUI PROCESSI COMUNICATIVI E SI FORMALIZZANO NUOVI MODELLI CHE CONCEPISCONO LA COMUNICAZIONE COME INTERAZIONE CONNOTATA DA FATTORI SOGGETTIVI

Schema del Modello Interattivo

RUMORE DI FONDO FILTRI · emozioni · emozioni · attitudini OUTPUT INPUT aspettative CODIFICA MESSAGGIO DECODIFICA · aspettative · esperienza passata · esperienza passata RICEVENTE EMITTENTE FEEDBACK - RUMORE DI FONDO FILTRI · attitudiniI MODELLI DELLA COMUNICAZIONE

Caratteristiche del Modello Interattivo o Circolare

IL MODELLO INTERATTIVO O CIRCOLARE VA A EVIDENZIARE L'ASPETTO DI RECIPROCITÀ E CONDIVISIONE CHE CARATTERIZZA LE COMUNICAZIONI UMANE. SI INTRODUCE IL CONCETTO DI FEEDBACK, INTESO COME RITORNO DELL'INFORMAZIONE DAL RICEVENTE ALL'EMITTENTE.

VIENE ATTRIBUITA IMPORTANZA AL PROCESSO DI CODIFICA E DECODIFICA DELLE INFORMAZIONI. SIA L'EMITTENTE CHE IL RICEVENTE DEVONO CONDIVIDERE LO STESSO SISTEMA DI CODICI, CHE COMPRENDE IL SISTEMA DI VALORI, IL CONTESTO, LE ESPERIENZE VISSUTE.